Si apre con un vero e proprio processo la semifinale de La Fattoria. Protagonisti della disputa simil-giudiziaria un attapirato Ciro Petrone e un’avvelenata Barbara Guerra, sul banco degli imputati con l’accusa di aver letteralmente perseguitato Lory Martire Del Santo.
Giudice non super partes la conduttrice Paola Perego, che rimbrotta Ciro obbligandolo a scusarsi, e consola la sempre più commossa Lory. Scherzi al sapore di ammoniaca, protesi di reggiseni che volano e lingue taglienti utilizzate per disquisire di make up: il dialogo non è dei più profondi e il trio si sgretola a colpi di televoto. Le duellanti sono fuori, in finale non c’è posto per le frecciatine di Barbara e le lacrime della Del Santo, entrambe costrette a raccogliere vestiti e rancore e tornare in Italia.
E’ arrivata invece l’assoluzione per Daniela Martani e Marina Ripa di Meana, protagoniste della cacciata della scorsa puntata, e presenti in studio anche stasera, ad arricchire il parterre di reduci dal Brasile. Ultime fra loro Linda Batista, che non perde tempo per sottolineare la scarsa igiene personale di Lory, come se il pubblico non ne avesse abbastanza, e Marianne Puglia, che invece è letteralmente impazzita: prima nega di aver fatto sesso con Ciro (come se i sospiri sotto le lenzuola li avessero doppiati sugli rvm degli esperti di film erotici) e poi diventa la miglior amica del povero Caesar, che in studio ci ha messo le tende da qualche puntata. Gran finale per la Lucy’s Angel con lo spuntare del terzo elemento del triangolo, un famigerato fidanzato italiano di cui, è facile prevederlo, faremo presto la conoscenza. A pensarci bene, più che esser impazzita, sembra aver perfettamente individuato il modo per entrare nel rocambolesco mondo del gossip.