Report



22
dicembre

REPORT, GUCCI SI DISSOCIA DALL’INCHIESTA DELLA GABANELLI. LEI REPLICA: ABBIAMO FATTO IL NOSTRO MESTIERE

Milena Gabanelli, Report

L’inchiesta era destinata a far discutere, e così è stato. Ieri sera, 21 dicembre, Report è tornato ad occuparsi dei marchi del lusso Made in Italy e ha fatto le pulci a Gucci. Dopo una puntata altrettanto rumorosa dedicata alla filiera di Moncler, il programma di Milena Gabanelli si è interessato al celebre marchio italiano di proprietà del gruppo francese Kering. Con l’ausilio di telecamere nascoste, e grazie alla denuncia di un artigiano, Report ha documentato alcune anomalie nella fase di assemblaggio delle borse.

Stando a quanto mostrato su Rai3, una parte dei prodotti di lusso verrebbe realizzata in Italia da operai cinesi pagati a cottimo. Da un lato, le immagini eloquenti carpite da Report, dall’altro i ‘report’ effettuati dagli ispettori del noto marchio, i quali – ha denunciato la Gabanelli – chiuderebbero un occhio su questo aspetto.

Gucci contro Report

All’indomani della messa in onda dell’inchiesta è arrivata, come prevedibile, la replica del marchio fiorentino:

Gucci si dissocia nel modo più assoluto dai contenuti e dalla forma del servizio mandato in onda domenica 21 dicembre da Report. Telecamere nascoste o utilizzate in maniera inappropriata, solo in aziende selezionate ad arte da Report (3 laboratori su 576) non sono testimonianza della realtà Gucci. Accordarsi a insaputa di Gucci con laboratori che utilizzano manodopera cinese a basso costo e non in regola è una truffa dalla quale Gucci si dissocia e che perseguirà in tutte le sedi…” si legge in un estratto della nota divulgata dall’azienda.

Report: Milena Gabanelli replica a Gucci

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5
novembre

TWITTER TV RATINGS: REPORT IN CLASSIFICA GRAZIE ALLA PELLE D’OCA DI MONCLER

Twitter Tv Ratings

Twitter Tv Ratings

I giornali ignorano la questione Moncler, ma l’argomento non passa per nulla inosservato dagli internauti che, invece, hanno commentato in massa l’inchiesta di Report sul famoso brand del lusso Made in Italy. Grazie infatti alla “pelle d’oca” il programma condotto da Milena Gabanelli salta in terza posizione nella Twitter Tv Ratings di Nielsen (27 ottobre – 2 novembre) con 5300 autori unici e 15 mila tweet totali, per una audience di 57300 utenti e 809 mila impression, ovvero numero complessivo di volte in cui tweet sono stati visti.

A tenere le redini, invece, è ancora X Factor 8. Il talent show di SkyUno, che sta regalando non poche soddisfazioni dal punto di vista degli ascolti, è ancora primo con 17600 autori unici e 95 mila tweet per un audience di 160 mila utenti. Bene la semifinale di Pechino Express, che si piazza al secondo posto con 7100 autori unici, 39 mila tweet e 84 mila utenti “esposti” ad almeno un tweet sul programma.

Quarto, incredibilmente, Piazzapulita che, nonostante i bassi ascolti e una tipologia di pubblico meno dinamica rispetto ad altre produzioni, si ritrova con 13 mila tweet e 4200 autori unici. Chiude Ballando con le stelle che, di nuovo, supera Tu sì quel vales con 2954 autori unici, 10 mila tweet e un audience di 51 mila utenti.


25
luglio

MILENA GABANELLI CONTRO LA RAI: BASTA LOTTIZZAZIONE E SPRECHI. REPLICA DI RAINEWS E RAI QUIRINALE

Milena Gabanelli

Milena Gabanelli non perde il vizio, manco d’estate. La conduttrice di Report, si sa, è uno spirito libero, e di tanto in tanto sente il bisogno di esprimere la propria opinione sulla Rai nientemeno che dalle colonne del Corriere della Sera. I panni sporchi, Milena, li lava in piazza, sul pulpito. Così, proprio nei giorni scorsi, la giornalista è tornata a bacchettare l’azienda di Viale Mazzini in concomitanza con la presentazione della riforma editoriale messa a punto dal DG Luigi Gubitosi. E non ha usato mezze misure.

Rai, Milena Gabanelli contro la lottizzazione

Per tornare efficiente e competitiva, la Rai andrebbe ’snellita’, ma modifiche radicali saranno possibili solo se si interviene sulla riforma del 1975, meglio nota come lottizzazione” ha attaccato la Gabanelli in un editoriale pubblicato dal quotidiano di via Solferino. Tornando su una polemica non troppo recente (è dalla notte dei tempi che se ne parla), la giornalista ha denunciato che “ogni partito si è preso un canale, e poi ci ha infilato i suoi uomini scegliendo come unico criterio la fedeltà, non all’azienda ma al partito“. Il risultato – ha proseguito – sarebbe stata la “proliferazione di strutture e incarichi dirigenziali che negli anni si sono stratificati“.

Non esiste nessuna tv pubblica al mondo dentro la quale convivono 3 telegiornali che hanno come referenti 3 diverse aree politiche; ognuno ha una sua struttura autonoma, i suoi direttori, i suoi inviati, il suo apparato tecnico, i suoi studi, il suo budget. Poi c’è Rai news 24, che non si può dire sia seguitissima, e le 26 sedi per l’informazione regionale. Bisogna ‘ottimizzare’ si dice, ma da dove cominci se non metti mano al contratto di servizio con lo Stato?

ha scritto Milena, rispolverando un suo cavallo di battaglia: già lo scorso gennaio, proprio sul Corrierone, la giornalista aveva denunciato gli sprechi delle sedi regionali con conseguenti polemiche.

Rai, Milena Gabanelli: non siamo la Bbc

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24
dicembre

LE PAGELLE DELLA SETTIMANA TV (16-22/12/2013). PROMOSSI REPORT E TOP CRIME, BOCCIATI DOPOTUTTO NON E’ BRUTTO E I PROBLEMI TECNICI DI DOMENICA IN

caterina balivo sedere

Caterina Balivo

Promossi

10 a Report. Dall’indagine di Demos-Coop sugli italiani e l’informazione, risulta che Report è il programma di informazione del quale gli spettatori si fidano di più. Il format di inchieste di Rai3 condivide il primato con Ballarò di Giovanni Floris che, a differenza dello show della Gabanelli, però, nell’ultimo anno ha subito un brusco calo nella fiducia (qui la classifica completa).

9 a Top Crime. Mentre le altre all digital di casa Mediaset non brillano (Iris a parte), il canale di Giuseppe Feyles e Cristina Veterano, a sei mesi dal lancio, conquista l’1.05% di share nelle 24 ore (2.6% sulle donne tra i 45 e i 54 anni) con picchi del 2% di share per la serie più seguita (Law and Order: SVU).

8 a Cosi lontani cosi vicini. Rai1 rischia con un show senza studio e centra l’obiettivo in termini di ascolti e prodotto (per maggiori info clicca qui).

7 ad Antonella Clerici che si confessa senza remore e con estrema spontaneità nel salotto domenicale di Mara Venier (per maggiori info clicca qui).

6 agli ospiti della prima puntata di C’è Posta Per Te. Gabriel Garko, Patrick Dempsey, Luciana Littizzetto saranno pure dei colpi da 90 ma volendo individuare dei difetti nel people show della De Filippi il primo a venirci in mente è il frequente ricorso alle medesime guest.


17
dicembre

TV E INFORMAZIONE: GLI ITALIANI SI FIDANO DI PIU’ DI REPORT E BALLARO’. CALO DI CONFIDENZA PER STRISCIA E SANTORO

report italiani e informazioni

Milena Gabanelli

Ormai non ha più bisogno di presentazioni. Malgrado il calo d’ascolti, conseguente al trasloco nella serata del lunedì, Report di Milena Gabanelli continua ad essere una vera e propria istituzione per il pubblico televisivo del Belpaese. Dall’indagine di Demos-Coop sugli italiani e l’informazione – pubblicata ieri su La Repubblica – Report risulta il programma di informazione del quale gli italiani si fidano di più. Il format di inchieste di Rai3 condivide il primato con Ballarò di Giovanni Floris che, a differenza di Report, però, nell’ultimo anno ha subito un brusco calo nella fiducia (pari a circa 5 punti percentuali).

La forte diminuzione nel grado di confidenza accomuna il talk show del martedì sera della terza rete a Servizio Pubblico (terzo in classifica), Otto e Mezzo (quarto) e In Mezz’ora (nono). A crescere in una maniera significativa, oltre a Report, c’è Piazza Pulita che però deve accontentarsi dell’ottavo posto, superato da Matrix e Quinta Colonna, giunti rispettivamente sesto e settimo. Quinto posto per fiducia a Porta Porta, ultimo per Virus di Nicola Porro.

Italiani e informazione: la fiducia più elevata nei confronti del Tg3

In generale dall’indagine emerge che la tv gode di un grado di fiducia limitato. Solo due persone su dieci la considerano un medium davvero indipendente e libero. Tra i Tg svetta il Tg3, seguito da Tg1 e Tg2, mentre il Tg5 (che registra un picco di fiducia negli elettori del centrodestra come, del resto, gli altri telegiornali di casa Mediaset) è battuto da La7 e Rai News 24 ma riesce a stare davanti a Sky Tg 24 (in crescita).

Italiani e informazione: tutti i dati

Italiani e informazioni: per fiducia Striscia batte Che Tempo Che Fa





18
novembre

BRUNETTA CONTRO REPORT: ANNUNCIA QUERELE A GABANELLI E RAI PER L’INCHIESTA SULLE SUE CASE

Renato Brunetta

Renato Brunetta è di nuovo sul piede di guerra contro la Rai. Stavolta, però, la sua crociata contro gli stipendi milionari non c’entra. Il problema è un altro: il capogruppo di Forza Italia alla Camera, infatti, ha minacciato “citazioni e querele” contro Milena Gabanelli ed i vertici di Viale Mazzini dopo aver appreso che stasera, in prime time, Report proporrà un servizio sulle sue case. Il programma di Rai3, in particolare, ha annunciato di aver in serbo un’inchiesta sui presunti affari immobiliari dell’ex ministro,dalla costiera amalfitana al parco delle Cinque Terre, passando per il patrimonio Inpdai a Roma“.

Il diretto interessato pare non abbia gradito. “Il settimanale condotto da Milena Gabanelli manderà in onda un servizio sulle mie case. Un vero scoop… con cinque anni di ritardo!” ha accusato Brunetta in una nota. Secondo l’esponente di Forza Italia, si tratterebbe delle stesse “del tutto false e diffamanti, ‘notizie’ che il settimanale l’Espresso ha pubblicato nel novembre del 2008 e per le quali – ha aggiunto – ho avviato una causa per essere risarcito di lesioni così gravi della mia persona“.

Così, l’ex ministro ha minacciato citazioni e querele contro Milena Gabanelli ed i suoi collaboratori coinvolti nella realizzazione del servizio. Non solo. Brunetta si è detto pronto chiamare in causa anche la presidente della Rai Anna Maria Tarantola e il DG Luigi Gubitosiper questa insensata, pervicace e fors’anche concordata iniziativa“. Già settimana scorsa, il capogruppo di Forza Italia aveva lamentato un “duro e costoso peregrinare” dei giornalisti Rai per le sue case, ed aveva provocato a distanza la conduttrice di Report. Pronta la replica della giornalista:


30
settembre

REPORT: MILENA GABANELLI RIPARTE DAI POLITICI “AL POSTO GIUSTO”

Milena Gabanelli, Report

L’altra faccia dell’economia, quella di cui nessuno parla perché troppo vicina alle radici del sistema. La mostrerà quest’anno Report, il programma di Milena Gabanelli al via stasera su Rai3 con una nuova stagione. La trasmissione d’inchiesta, approdata al lunedì dalla tradizionale collocazione della domenica, ripartirà con nuovi reportage dedicati soprattutto ai temi economici d’attualità, con l’obiettivo spiegare ai cittadini anche gli argomenti e le trame più delicate.

Report – Milena Gabanelli solleva il problema etico

Lontano dalle piazze e dai salotti, ma dentro le leggi e le relazioni fra il potere bancario e quello politico: con questo imperativo, anche stavolta Report si prepara a far discutere. Tra le novità in programma, un intervento iniziale della stessa Milena Gabanelli, che in apertura di ogni puntata solleverà un problema etico. Dalla scommessa sulle polizze vita, alle multe per i comportamenti pericolosi, dal prestito ai vip di luoghi pubblici, alla vendita del sangue, la conduttrice alimenterà la discussione sui “valori” e sul “prezzo” e coinvolgerà il pubblico attraverso un sondaggio on line.

Report – inchiesta della prima puntata

La prima puntata di stasera si aprirà con un inchiesta di Bernardo Iovene, intitolata “Al posto giusto”. Il reportage prenderà il via da una domanda apparentemente semplice, ma di difficile risoluzione: quali sono i criteri di nomina dei ministri, sottosegretari e presidenti di Commissione? Report, al riguardo, ha contattato tutti i componenti del Governo, ma soltanto pochi di loro hanno voluto rispondere. Secondo il programma, fra ministri e sottosegretari scarseggerebbero le competenze specifiche, con ricadute sull’intero sistema. Quali?

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22
maggio

REPORT: MILENA GABANELLI DA’ APPUNTAMENTO A SETTEMBRE (AL LUNEDI) E SCAVA NEL M5S. LA TRASMISSIONE E’ FINITA, LA POLEMICA CONTINUA

Milena Gabanelli

Milena Gabanelli

Domenica 19 maggio Report ha salutato i telespettatori dando appuntamento a fine settembre e comunicando lo spostamento dalla domenica al lunedì. Ma prima di farlo ha sollevato l’ultimo vespaio: Milena Gabanelli ha messo al centro del mirino il M5S che solo pochi mesi fa l’ha candidata a presidente della Repubblica e, ora, sul forum del sito ufficiale dei “grillini”, la accusa di “essere stata richiamata all’ordine dal padrone PD-L”, definendola ingrata, traditrice e… altri aggettivi poco lusinghieri!

Il motivo? Semplice. La giornalista si è chiesta in che modo sia finanziato il partito che fa capo a Beppe Grillo e quanto frutta, in termini di donazioni e pubblicità, il blog ufficiale. E l’ha fatto nell’ambito di un discorso più ampio, quello del finanziamento ai partiti, ormai all’ordine del giorno proprio perché il M5S ci ha fondato sopra gran parte della propria campagna elettorale. L’ex inviata di guerra, che in trincea un po’ ci è rimasta, viste le numerose polemiche che il suo programma scatena e in cui puntualmente rimane coinvolto, ha anche mostrato con l’ausilio di un lungo montaggio l’excursus di Grillo da distruttore materiale di pc e detrattore della rete a fondatore di un partito consolidatosi proprio sul web. Cambiamento, questo, che il comico di Genova ha pubblicamente ammesso già da tempo.

Lo staff di comunicazione del M5S ora invita i propri parlamentari a rilasciare interviste solo nella stanza del gruppo e dopo averli avvisati, per evitare cronisti “inaffidabili”. Ma, visto il clamore suscitato, non può fare a meno di rispondere alle domande sollevate da Report, affermando in una nota che il blog non ha mai utilizzato fondi pubblici e che nel 2011 il passivo di 57.800 euro è stato totalmente a carico della Casaleggio Associati, curatrice appunto del blog. Non solo. Visto il colpo di fioretto inferto dalla Gabanelli (“con tre milioni di disoccupati smettetela di parlare dei vostri scontrini e il vostro 25% di voti tiri fuori le idee che ha”), ora il M5S consegnerà alla redazione di Report la raccolta completa di tutte le attività parlamentari svolte. Intanto il blog dice la sua con minor diplomazia: