Recensione



5
dicembre

JANE THE VIRGIN: NOVELA DI UN’”IMMACOLATA CONCEZIONE”

Jane The Virgin

Immaginate di essere una tipica ragazza latinoamericana di 23 anni; piacente, ambiziosa, solare, e fidanzata con il ragazzo perfetto. Immaginate, poi, di essere cresciuta in una famiglia matriarcale, con un’educazione di stampo cattolico che ha condizionato da sempre il rapporto con i vostri partner, presenti e passati. Cosa succederebbe se, in una città come Miami vocata alla trasgressione e piena di tentazioni, tutti gli sforzi fatti per cercare di mantenere intatta la vostra “purezza” venissero vanificati da un errore medico? No, non si tratta di un servizio delle Iene sulla malasanità; è la bizzarra premessa da cui parte Jane the Virgin, nuova serie ispirata alla telenovela venezuelana Juana la Virgen, in onda dal 13 ottobre sull’emittente statunitense The CW.

Jane The Virgin: La trama

La serie narra le rocambolesche vicende della giovane Jane che, durante un controllo ginecologico di routine, viene inseminata artificialmente da Lisa, dottoressa che inverte sbadatamente le cartelle cliniche delle pazienti previste in agenda. La ragazza a cui era destinato il trattamento di fecondazione è Petra, intrigante moglie di Rafael - fratello di Lisa, nonché datore di lavoro di Jane - intenzionato a conservare il suo sperma in seguito alla scoperta di un cancro ai testicoli.

Oltre al danno, la beffa: la povera Jane scoprirà non solo di essere rimasta incinta senza aver mai provato i piaceri della carne, ma di aspettare anche un figlio dal suo affascinante capo, che aveva riversato in quell’unica provetta tutte le speranze di diventare padre.




2
dicembre

LISA KUDROW IS (COME)BACK

Lisa Kudrow - The Comeback

Lisa Kudrow - The Comeback

Mai nessun titolo fu più profetico. The Comeback (Il ritorno) è una comedy firmata da Michael Patrick King (produttore esecutivo di Sex and the City), che ha “debuttato” domenica 9 novembre sugli schermi americani della HBO. Debutto virgolettato poiché la serie ritorna con la sua seconda stagione dopo ben nove anni dalla trasmissione del primo ciclo di episodi.

The Comeback come metafora di una società vocata all’apparire

Lo show, acclamato dalla critica ma poco premiato dagli ascolti, racconta i fallimentari tentativi di Valerie Cerish (interpretata da Lisa Kudrow), attrice di mezza età con una carriera oramai in declino, di riconquistare le luci della ribalta dopo la conclusione della sitcom in cui era una delle protagoniste. Per celebrare il suo “comeback” sulla scena televisiva con una nuova sitcom dal titolo Room and Bored, decide di cedere ai dictat imposti della tv contemporanea e accetta di farsi seguire dalle telecamere per documentare il suo ritorno in un nuovo reality show a lei dedicato.

La comedy, girata con la tecnica del mokumentary che ha fatto la fortuna di serie come Modern Family o The Office, è una chiara e riuscita satira dell’industria televisiva statunitense, ormai satura di produzioni che cavalcano la scia dello “scripted reality”.


15
novembre

TALE E QUALE SHOW 2014: NELLA PRIMA DEL TORNEO TRIONFANO EX AEQUO SERENA ROSSI E ROBERTA GIARRUSSO. MA “IL MOIGE NON PREMIERA’ IL PROGRAMMA”

Tale e Quale Show Torneo: Matteo Becucci (Bocelli) e Serena Rossi (Giorgia)

Dopo le prime esibizioni viste ieri sera a Tale e Quale Show 2014 ci era venuto il dubbio che il concetto di Torneo fosse una caricatura, viste le pessime riuscite di Silvia Salemi, Amadeus, Fabrizio Frizzi e Rita Forte. Che, seppur impegnandosi e spiccando per trucco o simpatia, poco avevano a che fare rispettivamente con Amy Winehouse, Scialpi, Maurizio Vandelli e Caterina Caselli.

Tale e Quale Show 2014, il Torneo: l’eccellenza di Matteo Becucci e Serena Rossi

Ma poi sono arrivati Matteo Becucci e Serena Rossi e l’eccellenza, come l’ha definita Christian De Sica, è venuta fuori: da veri campioni, i due hanno conquistato pubblico e giuria con un impressionante duetto di Andrea Bocelli e Giorgia, ai quali somigliavano sia fisicamente che vocalmente. Un momento commovente e ricco di emozione che raramente si era verificato sul palco di Tale e Quale Show, calcato poco prima da una Roberta Giarrusso in splendida forma che, quasi a voler dimostrare di essersi meritata fino in fondo l’accesso al Torneo, ha portato sul palco una notevole Grace Jones, perfetta nel trucco e parrucco tanto strani quanto ben riprodotti. La Rossi e la Giarrusso hanno vinto ex aequo la puntata e per non scontentare nessuna delle due non c’è stata l’esibizione finale (così il programma si è concluso in un imbarazzante e inutile silenzio).

Interessante il ritorno dell’altro grande campione, il vincitore della scorsa edizione e dello scorso Torneo Attilio Fontana, che si è piazzato quarto imitando Lucio Dalla. Ottima la prova di Valerio Scanu in versione Prince (quarto anche lui) per quanto il suo atteggiamento freddo e ancora risentito nei confronti della giuria – che lo ha penalizzato nella finale della scorsa settimana e preso adesso bonariamente in giro – sia risultato troppo pesante.

Tale e Quale Show 2014, il Torneo: Fiordaliso scatenata tra Raoul Bova e menopausa





10
novembre

TU SI QUE VALES: SE NEL SABATO SERA DI CANALE 5 CI SI SCORREGGIA ADDOSSO

Tusiquevales - scoregge

Tusiquevales - scoregge

Avete presente la recensione scritta dopo la prima puntata di Tú sí que vales? Bene, dimenticatela. O, se preferite, circoscrivetela solo alla premiere.

Il ‘nuovo’ talent di Canale 5, infatti, dalla sua seconda puntata si è presentato come un programma del tutto differente. Al diavolo le bacchette e al bando il tempo, Tu si que Vales ha notevolmente ridimensionato, in un sol colpo, i tratti caratterizzanti della revisione del formato, che aveva l’obiettivo di differenziarlo dal precedente Italia’s Got Talent, migrato nel frattempo sulla tv satellitare. Disintegrate in sette giorni, tramite un montaggio al limite del surreale, le insopportabili passeggiate dei giudici; mixati i giurati; fusi e ricomposti pezzi di puntate evidentemente registrate in momenti diversi.

Da una parte, un’operazione che dimostra come si sappiano riconoscere gli errori, intercettare i gusti del pubblico e assecondare le richieste dei telespettatori; dall’altra, invece, uno straordinario menefreghismo nei confronti della coerenza, delle tempistiche e della struttura del formato, frutto dell’ossessione della vittoria a tutti i costi sul competitor.

Il risultato è un programma che ne ha sicuramente acquistato in ritmo e brio, ma ha perso qualsiasi logica di competizione, trasformandosi in una carrellata confusa di umanità varia e avariata. Un talent privo di senso, in cui i concorrenti sembrano dover semplicemente intrattenere il pubblico, facendo leva su perfomance spesso sopra le righe, ben consci degli appetiti dei telespettatori.


6
novembre

IL BALLO DELLA MATTONELLA

Milly Carlucci

Se fosse un ballo sarebbe quello della mattonella, sempre immobile nello stesso punto. Se fosse un concorrente di questa edizione Ballando con le stelle sarebbe Katherine Kelly Lang, beautiful ma non balla. Il celebrity talent di Rai1 è un format fortissimo, tra i migliori in circolazione – come, del resto, dimostrano gli straordinari riscontri all’estero – incapace di sfruttare al massimo le proprie potenzialità.

Partito al 24.13%, complice l’attesa che un cast di prima grandezza aveva saputo generare, il programma è sceso ad un modesto 19.28% per motivi che non possono essere soltanto attribuibili al cambio di rotta operato da Tú sí que vales. Dal Miccio furioso, alla Brooke eliminata, alla Laurito peperina passando per Albertazzi e Giusy Versace, di carne al fuoco ce n’era tanta ma è stata cucinata malissimo. E soprattutto nel solito modo.

Ballando con  le stelle 2014 e l’effetto déjà vu

La versione italiana di Strictly Come Dancing è ingabbiata in schemi ripetitivi, che rendono la trasmissione prevedibile, a tratti scontata, e fruibile senza annoiarsi solo a patto di guardarla a piccole dosi. Non è un caso che l’anno scorso, quando si è avuto a che fare con la “scheggia impazzita” Anna Oxa, l’interesse e gli ascolti sono schizzati in alto. La cantante ruppe lo schema perfettino e perfettibile di Milly Carlucci e dei suoi autori.





4
novembre

QUESTO NOSTRO AMORE ‘70: DAL CALORE DELLA CASA AL CAOS DELLA MODERNITA’

Questo nostro amore 70

La prima cosa che è “saltata all’orecchio” nella puntata d’esordio di Questo nostro amore 70 è stata la nuova sigla. O meglio, la mancanza della canzone di Rita Pavone che aveva dato il titolo alla fiction ed accompagnato la prima stagione, archiviata frettolosamente per fare spazio al nuovo.

Questo nostro amore 70: la società diventa protagonista

Il che, nostalgia a parte, è stato giusto. Perchè a distanza di due anni la fiction con Neri Marcorè ed Anna Valle – qui le anticipazioni della seconda puntata in onda questa sera – si presenta molto diversa, non più incentrata sulla storia d’amore dei protagonisti e sul loro desiderio di essere una famiglia ma sulla società che li circonda, sulle dinamiche giovanili e sulle vite dei singoli personaggi, tutti presi a combattere una battaglia contro o a favore dell’emancipazione. Aspetti che aiutano a riassorbire la fiction nel progetto del fu Raccontami: Questo nostro amore, infatti, all’inizio doveva esserne proprio il terzo capitolo.

Se il viaggio di Vittorio ed Anna nella prima stagione era animato dalla voglia di costruire, di formare legalmente la famiglia di fatto, qui sembra animato dalla voglia di smontare: tutto è messo in discussione, ogni certezza lavorativa ed emotiva così come ogni convenzione sociale, in un’epoca in cui la libertà di espressione trovava finalmente spazio. Centrale, invece, come e più di prima, è la figura della figlia Benedetta, l’Aurora Ruffino di Braccialetti Rossi, che si è fatta donna con tanto di figlio a carico e nessun compagno.

Questo nostro amore 70: la rivoluzione in atto


4
novembre

PECHINO EXPRESS 3: LA DELUSIONE FINALE

Pechino Express 3: la vittoria dei Coinquilini

Un telespettatore ignaro che avesse visto solo la prima puntata di Pechino Express 3, ieri sera non avrebbe riconosciuto lo stesso programma vedendo la finalissima in cui i Conquilini e i Perez si sono contesi la vittoria: quelle due coppie all’esordio non c’erano. Gli uni arrivati nella terza puntata, gli altri nella sesta. E così, più freschi e riposati dei viaggiatori della prima ora, li hanno eliminati uno per uno conquistando i gradini più alti del podio.

Pechino Express 3: il fastidioso atteggiamento dei Perez

La cosa è stata fastidiosa. La finale è stata fastidiosa. Con Amaurys Perez che incoraggiava a gran voce la moglie ad andare avanti in nome dell’amore per i figli (?), come se vincere fosse per loro vitale, tirando fuori uno spirito combattivo ed agonistico del tutto fuori luogo. Soprattutto se si pensa che marito e moglie, a differenza di tutti gli altri concorrenti, non hanno attraversato Myanmar, vissuto la Malesia né mangiato scarafaggi, cavallette e pene di toro.

Fastidiosa l’eliminazione delle Cougar ad un passo dal podio. Specie se si pensa che a rallentare, e dunque fermare, Eva Grimaldi e Roberta Garzia sono state le due prove d’acqua (remare/recuperare i piatti e scalare la roccia con la cascata in agguato), superate ovviamente senza grossi problemi da Amaurys Perez che è un pallanuotista di professione. In un tale contesto la vittoria dei Coinquilini, che all’inizio si divertivano a prendere in giro i locali e mostrare il sedere alle telecamere, ha fatto tirare un sospiro di sollievo, perchè a quel punto è stata il male minore. Ma non ha risollevato il tono amaro di una puntata finale che ha chiuso male un programma bello, sano e dotato di una fotografia, di un montaggio e di una funzione divulgatrice ma non nozionistica che la tv raramente sa offrire.

Pechino Express 3: in finale due coppie entrate a gioco iniziato


3
novembre

UNA PALLOTTOLA NEL CUORE: IL MARESCIALLO ROCCA E’ DIVENTATO GIORNALISTA

Una pallottola nel cuore

Il ritorno di Gigi Proietti nella fiction italiana è stato premiato dal pubblico: l’attore ha vestito lunedì scorso per la prima volta i panni di Bruno Palmieri, cronista di nera allergico alla pensione. Davanti al video c’erano oltre sei milioni di telespettatori che gli hanno fatto segnare il 23.28% di share. Un risultato prevedibile, visto l’amore che lega gli italiani al Maresciallo Rocca, che in questo nuovo progetto c’è. Eccome se c’è.

Una Pallottola nel cuore: ben sfruttata l’eredità del Maresciallo Rocca

Il personaggio a cui oggi dà vita Proietti in Una Pallottola nel cuore non è un carabiniere ma con le forze armate collabora; come Rocca indaga, riapre vecchi casi, ascolta testimoni, può contare sulla stima di tutti ed ha alle spalle un passato difficile che lo rende autorevole senza togliergli la semplicità e la simpatia che lo contraddistinguono. Così come Rocca aveva poi il suo brigadiere Cacciapuoti con cui confidarsi e confrontarsi, così Palmieri può contare sul giudice Sereni, con il quale va a pescare. Ed entrambi, guarda caso, hanno il volto di Sergio Fiorentini.

Se a ciò si aggiungono altri attori già “passati” per le storie del Maresciallo – vedi Ruben Rigillo che lì era un sottoposto di Proietti e qui è suo figlio – il sapore delle due fiction diventa decisamente simile. E questo dà ad Una Pallottola nel cuore quell’aria rassicurante e un pizzico nostalgica che, unita alla messa in scena del mondo del giornalismo - uno dei pochi a non essere ancora stato sviscerato dalla serialità italiana – ne fanno un prodotto interessante e gradevole. A seguire le anticipazioni degli ultimi due film tv di Una Pallottola nel cuore, in onda domenica 9 e lunedì 10 novembre 2014 su Rai 1.

Una Pallottola nel cuore – Il passato che ritorna – Anticipazioni del 9 novembre 2014

Donata Farinelli, titolare di una famosa agenzia matrimoniale, esce dal coma dopo quattro anni. Per il suo tentato omicidio, è stata condannata Lea Baldini, che aveva un movente plausibile ed era stata sorpresa accanto al corpo esanime. Bruno Palmieri, che già all’epoca aveva seguito la torbida faccenda, riesce ad avvicinare Italo, il marito di Lea, convinto che sia stato il marito di Donata a cercare di ucciderla. Bruno, indagando tra i clienti dell’agenzia matrimoniale, s’imbatte in una sorprendente verità e provoca l’assassino che, infatti, uscirà allo scoperto…

Una Pallottola nel cuore – Il vero e il falso – Anticipazioni del 10 novembre 2014