Recensione



8
giugno

UNO MATTINA ESTATE: MIA CERAN E ALESSIO ZUCCHINI PERFEZIONISTI. MA MANCA UN PIZZICO DI LEGGEREZZA (CHE CON LA RINALDI ERA GARANTITO!)

Uno Mattina Estate, Mia Ceran e Alessio Zucchini

Per la sola levataccia andrebbero ammirati: ci vuole un fisico bestiale. Ogni giorno, Alessio ZucchiniMia Ceran si svegliano all’alba per aprire il palinsesto di Rai 1 e lo faranno per l’intera stagione canicolare. A loro, infatti, è affidata la conduzione di Uno Mattina Estate. Ad una settimana esatta dal suo debutto, l’inedita coppia televisiva appare ancora fase di rodaggio ma mostra già un buon affiatamento ed un equilibrio ideale. Forse fin troppo.

I due giornalisti in questione sono infatti bravi professionisti, molto attenti ad evitare sbavature e difetti di forma. Tale atteggiamento è sicuramente positivo ma alla lunga crea una conduzione monocorde, nella quale non si distinguono più le peculiarità di ciascuno e le potenzialità di un lavoro in tandem. Entrambi pacati, giovani e preparati, Mia ed Alessio raramente si lasciano andare a qualche fuori programma, che nel periodo estivo avrebbe pure un effetto refrigerante rispetto alle due ore di diretta. Forse sarà solo questione di tempo, del resto Uno Mattina Estate è appena iniziato.

Allo stesso modo, attendiamo che la Ceran abbandoni progressivamente quella sua parvenza seriosa (che avevamo notato pure a Millennium, su Rai3) in favore di un approccio ancora più morbido e femminile, che nulla toglierebbe alla sua professionalità. Anzi, sarebbe un valore aggiunto. Nel complesso il programma funziona, anche sulla scia di un format ormai comprovato che lo rende un magazine in cui confluiscono attualità, politica, costume e cronaca (quella non manca mai, nemmeno d’estate).




11
maggio

FUORICLASSE 4 CI SARA’? MEGLIO DI NO

Fuoriclasse - Capitolo Terzo

Si è concluso ieri il terzo capitolo di Fuoriclasse, la fiction con Luciana Littizzetto che in questa stagione non ha brillato in quanto ad ascolti, finendo per essere ripetutamente battuta da Il Segreto. Una sconfitta che pesa sull’ammiraglia Rai, sicuramente fiduciosa sulle potenzialità di questo prodotto che esordì nel 2011 ed è proseguito nel 2014 con buoni risultati.

Fuoriclasse – Capitolo Terzo: personaggi troppo caricati, si salvano solo Isa e Bea

Stavolta, però, qualcosa è andato storto. Ma cosa? Di sicuro non la prova della Littizzetto, originale e fuori dai suoi soliti schemi nelle vesti della professoressa Isa Passamaglia: un personaggio scritto con intelligenza e cura, che nel corso delle tre stagioni ha vissuto una bella evoluzione e che ha dato all’attrice la possibilità di mostrarci qualcosa di nuovo, misurandosi con una realtà diversa dalle solite “gag a tradimento”. Dunque non è Isa il problema e – sempre che il pubblico non si sia stufato della Littizzetto in sé – il problema è da ricercarsi altrove.

Ovvero nel fatto che Fuoriclasse – Capitolo Terzo ha avuto da subito il sapore del capolinea già superato: nella seconda stagione avevamo assistito a numerose forzature, alla messa in scena di espedienti facili e banali per raccontare le vite dei personaggi, e con le nuove puntate bisognava inventarsi qualcosa di diverso. La scelta è ricaduta sull’introduzione di un nuovo personaggio, la Bea Pax di Lunetta Savino, tornata finalmente alla commedia che le è tanto congeniale. Un personaggio simpatico che però da solo non è bastato; ci voleva di più per non cadere nella monotonia.

Fuoriclasse: ha senso proseguire con un quarto capitolo?


8
maggio

TOP – TUTTO QUANTO FA TENDENZA: UN SOFISTICATO RACCONTO SETTIMANALE SULL’ECCELLENZA MADE IN ITALY

Top - Tutto quanto fa tendenza

La seconda stagione di Velvet, la serie spagnola ambientata nel mondo della moda, viene trasmessa su Rai 1 da marzo, a pochi mesi dalla conclusione della prima. Una full immersion che ha monopolizzato il mercoledì sera dell’ammiraglia Rai e cambiato il ritmo del palinsesto, visto che le puntate di Velvet sono più brevi di quelle delle fiction cui siamo abituati, e al pubblico a fine serata restava ancora “spazio per il dolce”.

Top – Tutto quanto fa tendenza: il nuovo magazine di Rai 1 funziona

Ed ecco che il dessert è stato servito, preparato ad arte: si tratta di Top – Tutto quanto fa tendenza, il nuovo magazine settimanale che dallo scorso 15 aprile completa la serata del mercoledì, partendo alle 22:50 ed intrattenendo i telespettatori per una quarantina di minuti. Un magazine che però si allontana dai soliti rotocalchi, da quell’insieme di servizi montati uno in fila all’altro: Top ha più il sapore del racconto, narra una storia procedendo per singole tappe ma non perdendo mai di vista il filo conduttore, che ruota attorno ad un tema di puntata sviscerato a voce con l’ospite d’onore. Da lì si parte e lì si torna, viaggiando per le strade raffinate della tendenza italiana.

Top – Tutto quanto fa tendenza: un viaggio nell’eccellenza dello stile italiano

Perchè sì, va anche bene un tuffo nella moda internazionale anni ‘50 di Velvet, ma poi non fa male tornare, hic et nunc, nella nostra cultura contemporanea fatta di innovazione e tradizione, e riscoprirne il valore qualche volta trascurato. Ecco allora che i sei inviati – sei giovani e piacenti giovani volti dello spettacolo nostrano – si muovono alla scoperta delle storiche case di moda italiane, dell’eccellenza gastronomica, dei locali più trendy e degli eventi di rilievo, quale ad esempio l’EXPO, raccontato però dal punto di vista di chi detta le leggi della moda.





6
maggio

L’ALTRO VOLTO DELLA BELLEZZA: SU REAL TIME UN PROGRAMMA SPINOSO CHE METTE A CONFRONTO OSSESSIONI E MALFORMAZIONI

L'altro volto della bellezza

Real Time ha già raccontato le malattie imbarazzanti e l’ossessione per il make up che porta alcune donne a snaturarsi, ma con il nuovo programma in onda il lunedì sera in prime time ha coniugato le due cose. Si intitola L’altro volto della bellezza ed è una produzione inglese che mette a confronto due persone che vivono l’aspetto fisico in modo diverso: da una parte chi deve convivere con un volto “fuori dal normale” per colpa di una malattia, dall’altra bellissime ragazze che non si piacciono e dunque vogliono sofisticare la propria immagine.

L’altro volto della bellezza: dal rischio pietismo agli atteggiamenti penosi

Il rischio, quando si mette in scena la vita di chi è diverso dagli altri e dunque è in qualche modo emarginato, è quello di scivolare nel pietismo. Guardando L’altro volto della bellezza, però, la pena più grande non si prova per coloro che dalla nascita convivono con una malformazione, bensì per quelle ragazze che vivono nel culto dell’apparenza e che cercano di trovare nella bellezza la risposta ad un’atavica insicurezza.

Madri che – col già poco sonno a disposizione – si svegliano due ore prima dei figli perchè hanno bisogno di quel tempo per truccarsi, altrimenti non escono di casa. Due ore ad attaccare ciglia finte, extension, unghie e spalmare creme autoabbronzanti dietro le quali nascondersi. Il programma si concentra molto su di loro, su queste reginette di bellezza o attrici hard che vengono seguite da psicologi e chirurghi pronti ad aiutarle, impegnati a spiegare che quello che va cambiato è dentro, non fuori di loro. E, benchè non ci riescano quasi mai, fin qui tutto bene. Ma gli altri, i “diversi”?

L’altro volto della bellezza: storie difficili, emozioni difficili da credere


5
maggio

SQUADRA MOBILE: UNA SERIE SENZA IDENTITA’

Squadra Mobile

L’esordio di Squadra Mobile, lo scorso 20 aprile, è stato tutto sommato positivo (18.06% di share). Un risultato dettato con ogni probabilità dalla curiosità dei telespettatori di ritrovare una pietra miliare della fiction Mediaset come Roberto Ardenzi. Ma il ritorno dell’integerrimo poliziotto interpretato da Giorgio Tirabassi in Distretto di polizia non è bastato a tenere il pubblico incollato al video: la settimana successiva lo share è crollato al 14.83%, ed è rimasto stabile anche nel terzo appuntamento di ieri sera. Perchè?

Squadra Mobile: lo spettro di Distretto di Polizia confonde

Perchè Squadra Mobile non ha identità, è solo un surrogato di varie cose, anche piuttosto confuse. Tanto per cominciare non è Distretto di Polizia, ma lo spettro del fu Decimo Tuscolano è ossessionante: tornato a Roma Ardenzi non ha cercato i vecchi colleghi ma incontra per caso il buon Antonio Parmesan sulla tomba di sua moglie Angela; la figlia Maura, che non aveva idea che sua madre fosse stata uccisa, ora sta portando avanti di nascosto un’indagine per scoprire la verità… indagine che il pubblico ha già fatto per tutta la durata della terza stagione di Distretto e pure risolto! Cos’è, un déjà vu?

Squadra Mobile: poliziotti inaffidabili per protagonisti

La confezione e il contenuto della serie, poi, non combaciano: la sigla è composta da immagini pulite e nitide della città accompagnate da una musica rilassante, che sembra voler abbracciare lo spettatore, quasi a farlo sentire protetto dalle forze dell’ordine protagoniste. Ma così non è. Anzi, i toni vorrebbero essere forti, “sporchi”, e i poliziotti raccontati sono venduti, alcolisti, violenti, complessati, inesperti, creduloni e non sanno neanche fare il proprio lavoro, visto che nella serata d’esordio falliscono ben due tentativi di sventare dei suicidi. Cosa che ha fatto inalberare il Siap – Sindacato italiano Appartenenti Polizia – che è arrivato addirittura a chiedere la sospensione della serie. Ma non ce n’era bisogno, tanto a questi personaggi troppo scritti, caricati e prevedibili non ci crede proprio nessuno.

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30
aprile

THE ROYALS: LA SERIE DI FOX LIFE CHE FA IL VERSO AI WINDSOR, TRA PROVOCAZIONI ED ECCESSI

The Royals

Gli inglesi sono in attesa del secondo figlio di William e Kate, pronto a venire al mondo a brevissimo, e ci si domanda se sarà maschio o femmina, come si chiamerà e altre curiosità del genere. Semplici curiosità, però, perchè la spasmodica attesa che ha accompagnato la nascita del primogenito George, ufficiale erede al trono, ha appagato il pubblico, in genere, amante delle “vicende reali” al pari di quelle delle star.

The Royals: ogni martedì sera su Fox Life

Ma se i Windsor si distinguono per l’eleganza e lo stile bon ton di abiti ed usanze, di reali ne stiamo conoscendo altri di genere molto diverso: parliamo della famiglia Henstridge, protagonista della serie tv The Royals, in onda tutti i martedì sera su Fox Life. Loro, con tutti gli eccessi che mettono in scena, con le invidie, le lotte e i pubblici dispetti che si scambiano, agli abitanti di Buckingham Palace sembrano fare il verso, per metterli in ridicolo o smascherarli.

C’è il re buono che vorrebbe abolire la monarchia per sentirsi libero e dare la libertà ai propri figli, ma per questo è odiato a morte dal fratello bisessuale e represso; c’è la regina ambiziosa, dal cuore di pietra, che ai privilegi non vuole rinunciare ed è in eterna competizione con la figlia giovane e bella. Giovane, bella… e drogata, sempre strafatta di ecstasy, perennemente in pose sconvenienti sui giornali e senza vergogna, gemella di colui che un giorno diventerà il re d’Inghilterra. Ovvero Liam, un ragazzino per niente pronto a quella responsabilità e in bilico tra senso del dovere e voglia di vivere.

The Royals: provocazioni ed eccessi nella famiglia reale

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28
aprile

UNA GRANDE FAMIGLIA 3: IL RITORNO ALLE ORIGINI FUNZIONA. PER ORA.

Una Grande Famiglia 3

Bisogna avere fede, quando si crede davvero in qualcosa. E dal momento che in Una Grande Famiglia abbiamo creduto fin dall’inizio, considerandola una delle migliori proposte seriali degli ultimi anni, non ci ha abbandonati la speranza che la staticità della seconda stagione fosse stata solo una parentesi. Che si potesse tornare ai fasti del passato.

Una Grande Famiglia 3: sentimenti e legami di nuovo protagonisti

Ebbene, signori, forse siamo stati esauditi: archiviati i misteri finanziari sul ritorno di Edoardo Rengoni, che avevano appesantito la trama del secondo capitolo, con le nuove puntate in onda su Rai 1 stiamo ritrovando quell’approfondimento sui legami che era stato messo da parte. La famiglia è tornata protagonista della storia con l’arrivo di un nuovo membro, Claudia (interpretata da un’insolita ma credibile Isabella Ferrari), che ha destabilizzato tutti gli equilibri tirando fuori nuovamente l’anima dei personaggi. Il nuovo regista l’aveva promesso ed è stato di parola.

Una Grande Famiglia 3: si avvicina il ritorno di Edoardo

Che Claudia fosse malata e suo marito tutt’altro che morto lo avevamo però capito subito, quindi ci serviva qualcos’altro per riaccendere quell’inquietudine che il 15 aprile 2012 ci attanagliò lo stomaco mentre guardavamo le acque del lago domandandoci se Edoardo si fosse salvato o meno dalla tempesta. E quel qualcosa dovrebbe arrivare con la quarta puntata in onda questa sera (qui le anticipazioni) perché, stando all’anteprima degli spot, assisteremo al grande ritorno di Edoardo e molto probabilmente ad una drammatica dipartita che riaprirà la linea mistery.

Una Grande Famiglia 3: Ernesto morirà?

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27
aprile

GREY’S ANATOMY 11: FORSE LA MORTE LI SALVERA’

Grey's Anatomy 11

Quando non basta neanche il terremoto a dare una scossa, bisogna fermarsi a riflettere. E se nel quindicesimo episodio di Grey’s Anatomy 11 – trasmesso da Fox Life lunedì scorso – la terra ha tremato sotto i piedi di Meredith rivelandola sempre più impermeabile a tutto, il boato arriverà più avanti, come svelano le anticipazioni arrivate dall’America.

Grey’s Anatomy: l’undicesima stagione non emoziona

Ma basterà a dare un senso all’undicesima stagione della serie tv più amata? Difficile, a meno di tardivi miracoli: le puntate finora trasmesse in Italia sono state un insieme di casi medici più o meno interessanti che di coinvolgente hanno avuto poco. Fatta eccezione per il dramma che ha colpito April e Jackson – costretti per colpa di una malattia incurabile a rinunciare al bambino che aspettavano – di emozioni ce ne sono state davvero poche.

Grey’s Anatomy 11: protagonisti sullo sfondo

Eccessivo lo spazio dedicato alla malattia di Nicole Herman (Geena Davis), guest star che ha interagito con un’Arizona sempre più sbiadita senza Callie accanto, e che ha fatto quasi da riempitivo; tremendo il racconto dell’arrivo di Maggie Pierce, la nuova sorellastra di Meredith, con la quale la storica protagonista dello show non ha stretto nessun legame particolare. Maggie ha pure influito negativamente sul padre naturale Richard Webber, da sempre uno dei personaggi più belli: paterno fino allo spasmo con i suoi studenti e segnato dal legame con l’amante Ellis Grey, ha scoperto di aver avuto una figlia da lei e si è fatto da parte su richiesta della ragazza. Senza combattere, senza crederci, come se fosse una cosa che non lo riguardava. Irriconoscibile, per il momento. Per non parlare poi di Alex Karev e Miranda Bailey, poco più che inutili nell’economia dell’undicesima stagione.

Grey’s Anatomy 11: la morte eccellente basterà a risollevare la trama? (spoiler)

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