Reality



22
agosto

ANTONELLA ELIA: DA CONCORRENTE A GIURATA. FORSE, A X-FACTOR – IL PROCESSO

Antonella Elia 

Tutto il popolo di DM l’ha adottata come si fa con una pigotta e, a gran furore, col 30% delle preferenze, l’ha eletta “tele-riciclanda”. Mancava solo l’occasione giusta, quindi, per il ritorno sul piccolo schermo di Antonella Elia in un reality di casa nostra, visto che il benestare del pubblico, com’era prevedibile, c’era tutto. 

E l’occasione c’era, ma è tristemente sfumata. Ma questo già lo sapevamo (qui i dettagli della fumata nera). La disperazione aumentava fra i fans della concorrente più lucidamente folle che un reality italico abbia mai potuto annoverare fra le sue fila, ma per la serie “reality che perdi, talent che trovi“, il ritorno della Elia in tv potrebbe non essere, poi, così lontano. E, all’orizzonte, come anticipa la stessa in un’intervista rilasciata a Il Giornale, un’altra tribù si prepara ad accoglierla a telecamere aperte. Trattasi di quella di X-Factor.

Non come cantante: per quello non ha più l’età. E nemmeno come caposquadra: hanno già preso Claudia Mori, nostra Signora del Mistero. Bensì come giurata, nell’appuntamento, finora abbastanza sonnolento (anche causa una sanguinaria concorrenza), di X Factor – Il processo, in onda tutti i sabato pomeriggio su Raidue.




17
agosto

DE GRANDE FRATELLO HISTORIA UNIVERSALE/ 3: FILIPPINE

Pinoy Big Brother

Prosegue il nostro tour planetario alla scoperta delle costanti tematiche e sociologiche collegate alla rivoluzione percettiva del Grande Fratello nella società contemporanea. Dopo l’edizione nazionale olandese e quella continentale africana, oggi scendiamo immaginariamente nel Sud-Est asiatico per conoscere l’evoluzione del reality in terra filippina.

The soap of real life è lo slogan che accompagna il Pinoy Big Brother (dove ‘pinoy’ indica colloquialmente l’aggettivo ‘filippino’) seguito dagli spettatori via etere, tramite streaming on line e persino con la tecnologia via cavo appositamente predisposta per far seguire agli affezionati il live ininterrottamente.

In nessun altro paese c’è stata una simile educazione graduale del pubblico alla nuova frontiera dello spettacolo ma, considerato il carattere fortemente conservatore del paese, la strategia di lancio può essere definita corretta.  La produzione (la prima edizione risale al 2005) decise infatti di introdurre, con piccole pillole, la popolazione al nuovo fenomeno televisivo realizzando due puntate promo di familiarizzazione con un tipo di realtà sino ad allora quasi sconosciuta, in cui i filippini potessero conoscere il successo internazionale del format e avvicinarsi mentalmente all’innovazione dei contenuti, veicolati dal gioco, tramite un assaggio di convivenza spiata chiusosi in 24 ore.


13
agosto

DAHLIA PER L’AUTUNNO: DAL 28 SETTEMBRE EXPLORER AFFIANCHERA’ EROS, SPORT ED EXTREME. ECCO LA PROGRAMMAZIONE

Dahlia per l’autunno

Dahlia

La nuova stagione televisiva di Dahlia è ai nastri di partenza e già si preannuncia ricca di sorprese per gli abbonati. Tante le novità, alle quali si potrebbe aggiunge un ulteriore nuovo canale, che affiancheranno la programmazione esistente dedicata agli uomini alla ricerca di adrenalina, passione e divertimento.

La prima novità vedrà la luce il prossimo 28 settembre quando, come vi avevamo già anticipato, nascerà un nuovo canale: Dahlia Explorer, dedicato agli esploratori estremi. Tra i titoli in programma troviamo documentari che avranno ad oggetto natura incontaminata e selvaggia, animali letalicatastrofi ambientali che faranno sobbalzare sulle poltrone i telespettatori. Ma non si parlerà solo di ambiente e natura. E’ previsto anche un filone crime dedicato ai casi irrisolti della criminalità mondiale, alle biografie dei serial killer più spietati e crudeli e degli investigatori più arguti. Altre fasce della programmazione della rete, saranno, invece, dedicate al lifestyle con consigli su viaggi, cucina e locali notturni andando a completare un offerta (che aspira ad essere completa) su viaggi, avventura e crimine per uomini di età compresa tra i 25 e i 60 anni.

Dahlia Sport e Dahlia Calcio continueranno con la loro programmazione all-sport offrendo, per la prima volta, quattro match settimanali della National Football League ai quali si aggiungeranno di giorno in giorno le strisce di Nfl Game Day da trenta secondi ciascuna. Anche i playoff della Nfl saranno seguiti da Dahlia Sport così come l’evento più atteso dell’anno dagli sportivi americani: il 44esimo Super Bowl. Oltre al football, parte del palinsesto di Dahlia Sport sarà dedicato alla vela e alle gare di tiro con l’arco mentre domenica 13 settembre l’appuntamento sarà con i motori con Le Mans Silverstone. I canali Calcio, invece, offriranno dal prossimo weekend, le partite di Serie A di  Fiorentina, Palermo, Sampdoria, Cagliari, Catania e Bologna in casa e in trasferta, le partite di Serie B di Torino, Lecce e Brescia e i momenti migliori degli altri incontri del campionato cadetto.





10
agosto

SINGLE NEL MONDO, ASPETTARE (E GUARDARLO) NON SERVE: ANDREA SPADONI LO SVELA MINUTO PER MINUTO DAL WEB.

Andrea Spadoni svela Single nel Mondo

Sono arrivati ieri a Salta, nord dell’Argentina, e stasera si dedicheranno ad una prova da veri cuori impavidi: l’imbottigliatura del vino in altura. Un gruppo di simpatici pensionati in gita? No, stiamo parlando dei concorrenti del reality che tutti non vediamo l’ora di (non) vedere, il così poco atteso ”Single nel Mondo”.

Eh si, perchè se pensavate che l’idea di base di questo reality fosse già poco originale, e se siete fra quelli che pensano che un reality come questo si porti dietro il grave handicap di essere registrato, che cosa direte quando scoprirete che tutto quello che accade in “Single nel Mondo” si può seguire, giorno dopo giorno, sul sito ufficiale di uno dei suoi partecipanti? Lui si chiama Andrea Spadoni, ex-gieffino, e la sua idea ha dello straordinario: scrivere un diario giornaliero in cui fare la cronaca delle gesta dei concorrenti del reality, corredando il tutto con una splendida galleria video, così da non far soffrire troppo i suoi fan (se mai ce ne fossero) per la sua mancanza dall’Italia. E così sappiamo che i nostri single temerari sono divisi in squadre, di cui apprendiamo la composizione, e possiamo anche essere aggiornati su vincitori e sconfitti, con tanto di riassunto accuratissimo su punteggi parziali e totali. Di questo passo speriamo di leggere presto anche il nome del vincitore, così non avremo proprio nessuna scusa per sorbirci “Single nel Mondo” in tv. Geniale!

Si, il caro Andrea, che qualcuno ricorderà per le poco eroiche gesta da innamorato nella casa del Grande Fratello settima edizione, sembra essere davvero sicuro che questo show abbia l’appeal necessario a fare presa sul pubblico, e forse non teme che le sue super-dettagliate anticipazioni possano far venire meno l’unico elemento su cui poter sperare, ovvero il fattore sopresa. Non ci resta che provare ad immaginare che cosa riesca a far sentire lo Spadoni così sicuro di questo successo. Forse l’idea vincente ed originale dei single in viaggio per l’Argentina impegnati ad imbottigliare vino e a ballare il tango? Oppure lo sfavillante cast, che vanta al suo interno nomi del calibro di Max ParodiChiara Giallonardo e Nicoletta Candeloro? Magari spera che i suoi reportage video, mano ferma alla Blair Witch Project e commento degno dei peggiori servizi trash di Studio Aperto, possano stuzzicare l’appetito catodico di qualche ignaro internauta?


3
agosto

DE ‘GRANDE FRATELLO’ HISTORIA UNIVERSALE / 1: OLANDA

Grande Fratello (Olanda)

Il decimo anniversario del Grande Fratello italiano che si celebrerà con la partenza della possima edizione ha determinato in noi la voglia di dar vita ad alcune iniziative blogosferiche volte a ripercorrere la storia del più celebre di tutti i reality show. Cominciamo oggi il tentativo di ricostruire la cronistoria del programma che ha cambiato la televisione (per alcuni addirittura la moralità, ma lasciamo perdere). Brevi incursioni settimanali nei 70 paesi che hanno adottato il format per comprendere un pò meglio analogie e differenze del villaggio globale.

Non si poteva non iniziare con l’Olanda, culla del Big Brother. Il primo broadcasting del format fu proprio all’ombra dei mulini, sulle frequenze di Veronica: era il 16 settembre 1999. Solo 9 concorrenti per 80 giorni d’avventura in una location decisamente sobria: la risonanza mediatica fu altissima e a colpire l’opinione pubblica fu soprattutto la possibilità di spiare l’amplesso notturno tra due partecipanti (la componente erotica del voyeurismo che accompagna il reality è una costante, tanto che come naturale proseguimento di carriera due delle concorrenti accettarono la proposta di posare per Playboy).

La seconda edizione pur ottenendo un buon riscontro col pubblico non brillò per dinamiche ed esattamente come in Italia si può dire sia stata la meno significativa a tal punto che l’anno seguente, oltre al cambio di rete, si apportarono delle modifiche al meccanismo in modo da preservare i migliori elementi di spettacolarità. Innanzitutto si decise di cambiare il concetto di base della nomination (i concorrenti salvavano e non eliminavano , cosa che , come ben ricorderete, Cecchi Paone si ostinava a chiedere alla Ventura) per tentare di ‘imprigionare’ più a lungo i personaggi più fumantini e litigiosi. Inoltre si rese molto intricata la trama creando più piattaforme di gioco: nacque l’idea di fare tapini contro nababbi, come li avrebbe chiamati poi la Marcuzzi, e in più c’era un continuo innesto di concorrenti nel frattempo segregati in una villa in Spagna (e anche questi arrivi dalla Spagna dunque non sono un’invenzione della produzione italiana dell’ultimo GF). Fu un’edizione molto criticata nella quale si arrivò persino a un episodio non molto lontano dallo stupro: alcune fonti addebitano alla corruzione sessuale della security la possibilità per una concorrente, reclusa in Spagna e prontamente squalificata, di mantenere i contatti con l’esterno.





1
agosto

SOMEONE’S GOTTA GO E LA DERIVA DEL GENERE REALITY. SULLA TV AMERICANA, VINCI LO SHOW SE PERDI IL LAVORO

Someone’s Gotta Go

Endemol non si adagia sugli allori di grandi fratelli e pacchi vari ma guarda più in là. Molto più in là di quanto ogni comune tele-cristiano potrebbe pensare. E’ notizia di queste ore, infatti, che in America, su Fox, andrà in onda agli inizi del prossimo anno un nuovo reality che definire sui generis è davvero un eufemismo.

Trattasi di Someone’s Gotta Go, letteralmente “Qualcuno Deve Andarsene“. Fin qui, nulla di strano: al meccanismo delle nomination ci siamo abituati (e ne abbiamo anche i tubi catodici pieni). C’è dell’altro, però. Quel tanto (o poco) che rende questo format inquietantemente originale

Infatti, questa volta, ad andarsene deve essere un real-lavoratore. Sì, il povero operario o dipendente di turno si gioca il proprio posto di lavoro per fama e denaro. Questo il sadico meccanismo, figlio dei nostri tempi: una piccola azienda che attraversa una congiuntura economica sfavorevole chiede ai propri impiegati (una rosa che varia dalle 8 alle 15 persone) di far quadrare il prorio bilancio, evitare la cassa integrazione e scannarsi come novelli Highlanders, e, in ultimo, immolarsi alla ragion di Stato televisiva e licenziarne uno di loro sul piccolo schermo. In tutta tranquillità, sia chiaro, e secondo regole ben precise.


22
luglio

TELE-RICICLI. QUALE CONCORRENTE VORRESTE RIVEDERE IN UN REALITY LA PROSSIMA STAGIONE?

Telericicli

Tutti nella vita meritiamo una seconda possibilità. Quante volte, infatti, abbiamo commesso un errore non cogliendo appieno l’opportunità che ci era stata presentata, e questo ci ha fatto passare notti insonni ed in lacrime perchè convinti d’aver perso quel treno che passa solo una volta nella vita? Ebbene, se è vero che pure nel dorato mondo dello spettacolo “anche i vip piangono”, perchè sono (dis)umani tanto quanto noi, Simone Venture, Paole Perego, Mille Carlucci, fatelo per loro e … mettevi una mano sulla coscienza!

In realtà, già in tanti, famosi e meno famosi, hanno provato a bissare la loro prima esperienza, ma lo hanno fatto con risultati non poprio degni di nota (Floriana Secondi ed Ivan Cattaneo), se non addirittura fallimentari (Lory Del Santo e Daniela Martani). Il tele-riciclo da reality, infatti, è diventata, ormai, una vera professione: ci sono carriere che devono ancora decollare o ripartire da zero, ed attendono il loro reality; ma ci sono, soprattutto, carriere mai decollate, iniziate proprio con un reality e che nel reality-riciclo trovano l’unica occasione per poter appagare l’irrefrenabile desiderio di essere sotto la luce dei riflettori. E così, come nel famoso gioco dell’oca, i “titolari” della carriera mai decollata scelgono di ritornare al via per iniziare un nuovo giro.

Oltretutto, trovare nel nostro panorama televisivo un concorrente “vergine da reality” è impresa degna del miglior rabdomante: dopo anni di usura televisiva, è più facile rimpolpare isole, fazende e balere del piccolo schermo con facce già note. Dopo il salto, quindi, vi proponiamo qualche nome e lasciamo a voi l’ultima scelta prima che qualche produzione televisiva in partenza per la prossima stagione decida di andare nuovamente sul sicuro ed offrire questa fantomatica seconda chance.


8
maggio

IL TALENTO E I TALENT SHOW, LA NUOVA OSSESSIONE DEGLI ITALIANI. FARANNO LA STESSA FINE DEI REALITY?

Talent Show

Non è nelle sue corde“, “Non mi trasmette niente“, “Mi emoziona“, “Ha un timbro particolare“. Sono questi i nuovi commenti degli italiani che non riescono a fare a meno dei talent show più in voga sul piccolo schermo del Belpaese. Telespettatori improvvisamente diventati eccellenti docenti di danza e prestigiosi vocal coach, pronti a decretare il successo di un ballerino o la sonora bocciatura di un cantante in erba.

Si, il tubo catodico nostrano è foriero di una nuova moda, quella dei talent show, che ha repentinamente soppiantato il “fenomeno” precedente che vedeva nell’uso e nell’abuso dei reality show l’unico appiglio mediatico per sperare di far impennare la colonnina dello share. E se risulta decisamente più apprezzabile questa nuova “corrente di pensiero” che vede nello scouting televisivo il più alto indice di gradimento da parte del pubblico, è altrettanto vero che il pericolo è dietro l’angolo.

Sembra riproporsi, infatti, la stessa situazione di alcuni anni fa quando, erroneamente, secondo l’opionione di chi vi scrive, i reality show vennero dati per spacciati, non riconoscendo che ad essere spacciata era, invece, la linea editoriale della quasi totalità delle emittenti che sperava nella produzione e realizzazione di uno show del genere per rintracciare un pubblico latitante che non solo ha continuato a latitare ma, avendo imparato a scegliere, ha conseguentemente decretato dei sonori flop per molti dei reality proposti. Illo tempore parlai di “reality a tutti i costi”. La conferma della floridezza del genere è arrivata, al contrario, proprio nel corso di questa stagione quando programmi come L’Isola dei Famosi e il Grande Fratello, forti di uno staff autorale pronto a garantire contenuti, hanno riscosso successi eclatanti e, per alcuni aspetti, decisamente meritati.