Se Napoleone Bonaparte fu solo due volte nella polvere, due volte sull’altare, il Big Brother ha subito una sorte decisamente più alterna. Non più di due anni fa sembrava fosse stata scritta l’ultima parola con una rinuncia quasi globale alla sua programmazione in palinsesto, oggi sembra tutto cambiato. C’è un risveglio confortante per i fan, deprimente per i nostalgici di una televisione che, considerato lo spauracchio della frammentazione, è decisamente diventata anacronistica (ahiloro!).
L’Italia in fondo con il suo Grande Fratello crisi epocali non ne ha mai vissute, al massimo qualche fase di low poi superata con qualche accorgimento in itinere. All’estero è stato invece tutto un valzer di drastiche svolte: dalla gloria alla sospensione in un baleno, fino al recente ripensamento quasi generale. Ecco allora in breve un piccolo atlante di quello che sta succedendo fuori confine. Rimandiamo al futuro qualche considerazione più analitica sulla nuova fenomenologia del programma.
Brasile: si è conclusa da poco l’undicesima edizione di Big Brother Brasil, che può vantare nel sambodromo brasileiro un’ottima salute. Casa coloratissima e veramente da sogno con piscina e comfort di altissimo livello. Concorrenti provenienti direttamente dal mondo gay e lesbico, ormone in casa come se piovesse con un cast di grande prestanza. Format molto dinamico: quattro squadre e un sabotatore, stile talpa, da votare. A trionfare è stata Maria Melillo, capace di raccogliere la cifra impressionante di 51 milioni di voti. Già partite le procedure di selezione per la dodicesima edizione (di pari passo con il programma italiano dunque).