RAI Educational



18
luglio

STREGATI DALLA LUNA: RAI SCUOLA RIVIVE L’IMPRESA SPAZIALE IN DIRETTA

Uomo sulla luna, 1969

L’emozione del primo uomo sulla Luna vissuta in diretta, minuto per minuto. Ma quarantacinque anni dopo, come se il tempo si fosse fermato là, all’annuncio strillato al microfono da Tito Stagno: “ha toccato!”. Nell’anniversario esatto della storica impresa, Rai Scuola ripercorre e racconta la notte più lunga della televisione italiana, quella che accompagnò i telespettatori nello spazio. Dalle ore 21 di domenica 20 luglio, e fino alle 9 del giorno successivo, il canale 146 del dtt mostrerà senza sosta le immagini d’epoca nel corso dello speciale Stregati dalla Luna.

Stregati dalla Luna: su Rai Scuola le immagini inedite dello sbarco sulla Luna

Oggi come quarantacinque anni fa, il servizio pubblico racconterà la conquista della luna con approfondimenti, ospiti ed immagini di repertorio, con l’orologio sincronizzato al secondo con quella indimenticabile notte del 1969 (la successione e l’orario degli avvenimenti saranno rigidamente rispettati). A condurre la maratona lunare sarà Luigi Bignami, autore del programma assieme a Renzo Salvi e al regista Dario Barezzi. Nel corso del programma verranno proposti anche documenti inediti, come le immagini dell’allunaggio rielaborate dalla Nasa in alta risoluzione, che, a differenza di 45 anni fa, sono a colori e con il sonoro originale tradotto in italiano. Un modo per attualizzare il ricordo di quell’impresa e per renderlo accessibile alle nuove generazioni.

Stregati dalla Luna: gli ospiti dello speciale di Rai Scuola

Tra gli ospiti in istudio ci saranno gli scienziati dell’Università di Pavia Chiara Domeneghetti e Cesare Perotti, che hanno analizzato frammenti di superficie lunare, e il direttore del Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano, Fiorenzo Galli, che mostrerà per la prima volta la tuta che i russi avrebbero utilizzato se fossero arrivati per primi sulla Luna. Il fotografo Edo Prando, invece, spiegherà come vennero scattate le fotografie dello sbarco, smontando la teoria complottista sull’allunaggio, secondo cui l’impresa sarebbe stata una messa in scena.




11
novembre

IL TEMPO E LA STORIA: MASSIMO BERNARDINI RACCONTA L’EVOLUZIONE DELL’UOMO SU RAI3 E RAI STORIA

Il tempo e la storia

Raccontare la storia dell’uomo attraverso i passaggi cruciali che hanno segnato le diverse epoche, anno dopo anno. E’ ambiziosa e culturalmente rilevante la missione de Il tempo e la storia, il nuovo programma di Rai Educational in onda a partire da oggi, 11 novembre, in doppio appuntamento: su Rai3 alle 13.20 (al posto della fiction Terra Nostra) e su Rai Storia alle 20.30. Centosessanta puntate, dal lunedì al venerdì, per approfondire il passato e fornire uno strumento di lettura del presente. A condurre il format sarà Massimo Bernardini.

Il giornalista, noto al grande pubblico come presentatore di TvTalk, guiderà i telespettatori a conoscere gli snodi cruciali della Storia e per farlo si accompagnerà, in ogni puntata, con alcuni dei più autorevoli storici. Si tratta di tredici nomi eccellenti della cultura italiana e non, che hanno anche contribuito alla scrittura del programma. Tra loro, Alessandro Barbero, Mauro Canali, Franco Cardini, Ernesto Galli Della Loggia, Emilio Gentile, Alberto Melloni, Gilles Pecout.

Il tempo e la storia: Massimo Bernardini “asino curioso”

Sono stato sorpreso quando mi hanno scelto per questa conduzione, io che da anni faccio il decrittatore di tv, anche piuttosto pop. Non ho una formazione storica, insomma, e questo mi ha suggerito l’atteggiamento di ‘asino curioso’ che interrogherà gli storici, rivolgendo domande che rivolgerebbe un non specialista. Questo spero ci aiuti a confezionare un programma fruibile da tutti” ha dichiarato Bernadini a presentazione de Il Tempo e la Storia.

Il tempo e la storia: gli argomenti della prima puntata


28
giugno

RAI EDU (RAI STORIA E RAI SCUOLA), PALINSESTI AUTUNNO 2013

Rai Edu

Studiare il passato per capire l’attualità, puntare sulla cultura per allargare i propri orizzonti. Nei palinsesti 2013-2014 del servizio pubblico si rinnova e potenzia la mission di Rai Edu, la piattaforma composta da Rai Storia (Canale 54 del digitale terrestre) e Rai Scuola (canale 146) fortemente votata ai temi della formazione e dell’approfondimento. Anche nella prossima stagione tv, i due canali offriranno una programmazione ricca di contributi e mirata a soddisfare le esigenze di un pubblico specifico. Una sfida non facile, in un panorama televisivo ormai ricco di canali tematici riservati.

Rai Storia, in particolare, punterà su programmi che mettano a confronto le esperienze documentate dal passato con le problematiche di oggi. Un percorso, questo, iniziato già nelle precedenti stagioni con trasmissioni dedicate al racconto delle Istituzioni, ai Presidenti della Repubblica, all’analisi della crisi con Giuliano Amato, alle lezioni sulla mafia con Pietro Grasso e a quelle sul Conclave con Alberto Melloni. Nella stagione 2013-2014 il canale proporrà nuovi prodotti dedicati a particolari momenti storici, con il contributo di narratori d’eccezione. Il canale diventerà crossmediale, coinvolgendo così gli utenti attraverso l’interazione, la ricchezza della documentazione e la personalizzazione dei percorsi offerti.

Nuovo progetto crossmediale e nuovi programmi anche per Rai Scuola, canale dedicato alla didattica e alla formazione giovanile, trasmesso in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. La programmazione, distribuita in uno slot di quattro ore ripetute per sei volte nell’arco della giornata, punterà molto sui temi della legalità, dell’economia, delle potenzialità digitali e dell’educazione alimentare. Il palinsesto sarà interattivo ed aperto ad un utilizzo concreto da parte dei docenti e degli studenti italiani.





6
marzo

QUESTA E’ LA MIA VITA: I PROTAGONISTI DEL GRANDE TEATRO ITALIANO SI RACCONTANO IN TV

Questa è la mia vita- Gabriele Lavia

Grande teatro in tv. Stavolta di mezzo non c’è Raiuno e le riproposizioni di De Filippo interpretate da Massimo Ranieri. Solo una rubrica che grida a squarciagola la sua vocazione a restare prodotto di sottilissima nicchia. Basta vedere l’orario di programmazione e il taglio di Questa è la mia vita, programma che accompagnerà i telespettatori per ben quattordici puntate.

Gabriele Lavia apre questa trasmissione che consisterà in una galleria di ritratti dedicata alla nobile tradizione teatrale italiana, vista sotto le lenti della regia e della recitazione. La messa in onda coinvolgerà sia Rai Educational sia Rai Scuola: nel primo caso si tratta di un appuntamento che da stasera andrà in onda all’1.oo, nel secondo caso invece sarà una messa in onda più alla portata di tutti con la trasmissione in replica in diversi slot della giornata (prima programmazione 16 marzo alle ore 12,00).

Conversazioni che trasudano aneddoti e storia del costume italiano, inteso nel senso più ampio, ma anche nello specifico del gioco delle luci e della maschere a cavallo della ribalta. La firma su queste monografie teatrali è quella di Franco Scaglia, presidente del Teatro di Roma, che ha scelto una sede storica come quella del Teatro Argentina per ambientare questi dialoghi con l’arte.


30
ottobre

RAI STORIA: UN ASSET STRATEGICO DEL DIGITALE TERRESTRE, MA MINOLI RICORDA: “NON ABBIAMO UN CENTESIMO”

RAI STORIA

Il futuro della Rai, è sempre più nella sua storia. Continua infatti il “crescendo” dell’offerta di Rai Storia (in onda sul digitale terrestre e satellite Free) che è riuscita nel mese di settembre a raggiungere uno share medio pari allo 0,11% e oltre lo 0,12% durante il prime time. Oltre 26.000 spettatori, quindi, misurano il successo di un progetto valido e con ottime potenzialità (solo 11.000 quelli di History Channel, in onda su Sky, a pagamento).

Il vicedirettore Rai Antonio Marano si “sfrega le mani” e conferma che “Rai Storia è uno degli asset strategici del digitale terrestre che stiamo per completare e che sarà al cda entro il prossimo mese“. Ed è sempre Marano ad elogiare il direttore di Rai Storia e Rai Educational Giovanni Minoli e sottolinea: “L’attenzione che ci dedica il pubblico dimostra che c’è in giro una voglia pazzesca di sapere, di conoscere, soprattutto da parte dei giovani“.

Tutti felici e contenti quindi? Non proprio. In un periodo di forte razionalizzazione dei costi, la maggior parte delle risorse vengono comunque assorbite dalle grandi (e spesso “floppanti”) produzioni e, per la serie “poveri ma belli”, per Rai Storia, al momento, non esiste un budget da poter investire.





20
settembre

LA STORIA SIAMO NOI, QUANDO LA TV FA CULTURA: DA DOMANI LE NUOVE PUNTATE

La Storia Siamo NoiPortare la “cultura” in televisione, soprattutto in quella generalista, è da sempre un compito arduo e ingrato. Le leggi dell’auditel e le esigenze degli inserzionisti pubblicitari, spingono le aziende televisive a prediligere “gli aspetti economici”  rispetto a quelli “pedagogici” e questo significa spesso sacrificare iniziative e format in spazi e orari di nicchia, ignorati dal grande pubblico.  Succede così che mentre le pubblicità e le promozioni tartassano i telespettatori sui programmi più popolari e blasonati, passa invece sotto silenzio la rimessa in onda di autentiche “perle” televisive, che possono regalare a chi le segue, insegnamenti e valori. Una di queste “perle” è il prodotto di punta di Rai Educational e si chiama: “La storia siamo noi“.

“La storia siamo noi”, diretta e condotta da Giovanni Minoli (probabile futuro direttore di Raitre), riparte domani su Raidue in seconda serata con i suoi nuovi reportage. Tra tanti programmi e personaggi che spesso abusano e si cuciono addosso il termine “cultura”, il format Rai tiene fede a tutte le premesse che possono scaturire da uno slogan (come il suo) “la televisione da conservare“. 

Un piccolo scrigno di storia, cultura, approfondimento, proprio lì a portata di mano in seconda serata , “La Storia siamo noi” è  un’indagine nella memoria, un progetto editoriale e produttivo unico in Europa, con 240 ore di Storia all’anno (in onda su Rai Educational) che attingono per lo più dal grande archivio Rai. La riproposizione dei grandi fatti della storia, della politica e dell’economia, i gialli mai risolti, la cronaca che ha segnato intere generazioni:  ogni puntata affronta una tematica legata a fatti del XX secolo mediante documentari, filmati, interviste dell’epoca a cui  vengono a volte abbinate ricostruzioni.


8
maggio

TV TALK CERCA NUOVI ANALISTI. CHE I LETTORI DI DM “ASSALGANO” LA REDAZIONE

Tv TalkTessere le lodi di Tv Talk è impresa decisamente semplice. Il programma di Massimo Bernardini, infatti, ha la straordinaria, e per questo rara, capacità di “entrare in punta di piedi nelle case degli Italiani” riuscendo ad  imporsi, cosa altrettanto rara, per i propri contenuti, senza l’ossessione di dover necessariamente sbaragliare la concorrenza. 

Una “mancanza” che, pur potendo essere etichettata come privilegio tipico di quei programmi ”educational” e meritevoli, solo per questo, del video, rende Tv Talk un programma assai godibile, riservato a quella cerchia di telespettatori, forse ristretta, forse no, che ha voglia di capirne di più del piccolo schermo. Il tutto condito da competenza, serietà, toni pacati, necessaria critica e ospiti di spessore che testimoniano il valore di una trasmissione che, nonostante l’orario di messa in onda, può pregiarsi di nomi altisonanti dell’italico tubo catodico.

A far da cornice al programma c’è una nutrita schiera di analisti. Ragazzi giovani e naturalmente… telepatici! Telepatici proprio come un nutrito gruppo di chi “sfoglia” le pagine di davidemaggio.it e che, per questo, potrebbe accogliere con piacere una lieta novella. TvTalk, infatti, è alla ricerca di nuovi analisti. Ho ritenuto opportuno segnalarvi questa opportunità. Qualora, dunque, siate laureati o laureandi in Scienze della Comunicazione o materie affini, abbiate meno di 28 anni, e vogliate diventare ANALISTI di TV TALK, potete inviare il vostro curriculum vitae, completo di foto, unitamente ad un recapito all’indirizzo email: cliccando qui. In bocca al lupo!


28
gennaio

IL 2 FEBBRAIO ARRIVANO SUL DIGITALE TERRESTRE “RAI STORIA” E IL SUPER BOWL IN HD

Rai Storia @ Davide Maggio .it

Rai Storia

Partirà alle 8 di lunedì 2 febbraio, il nuovo canale Rai Storia che sostituirà Rai Edu 2. Il canale, presentato dal vice dg della Rai Giancarlo Leone durante la IV Conferenza nazionale del digitale terrestre a Roma e anticipato da noi a metà gennaio, sarà diretto da Giovanni Minoli, già alla direzione della divisione Educational. La programmazione, seppur non ancora nota, dovrebbe essere simile a quella della fascia Rai Edu Storia trasmessa ora su Rai Edu2 dallo scorso novembre.

Rai Storia sarà disponibile sul mux B dove andrà a sostituire Rai Edu 1 (in Sardegna sul Mux 4) e sulla tv satellitare (satellite HotBird 8). Il logo del canale, visibile in un video proiettato durante la conferenza, riflette lo stile di quello di Rai4: è formato da due riquadri affiancati orizzontalmente nei quali ci sono la farfalla della Rai (in giallo su sfondo blu) e la dicitura “storia” (in blu su sfondo giallo).

Sempre il 2 febbraio, tra mezzanotte e le 4, vi ricordiamo che verrà trasmesso, sul digitale terrestre a Torino e in Sardegna, la 43esima edizione del Super bowl in Alta Definizione mentre il resto d’Italia dovrà rinunciare all’alta definizione potendo contare su Rai Due e Rai Sport Più dove la tramissione, a meno di modifiche dell’ultim’ora, dovrebbe avvenire in formato panoramico 16:9.


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