Piersilvio Berlusconi



9
aprile

TOP MANAGER TV: ECCO I COMPENSI. MEDIASET TAGLIA ANCORA, URBANO CAIRO RICEVE 5MILA EURO L’ANNO

Piersilvio Berlusconi

La spending review colpisce anche i top manager del piccolo schermo. Sia ben inteso: i loro restano pur sempre stipendi da capogiro, ma un raffronto tra il 2014 e l’anno precedente attesta una riduzione degli emolumenti. Chi più, chi meno, i vertici aziendali hanno dovuto rinunciare a qualcosa. In particolare, una elaborazione di Italia Oggi sulle relazioni dei singoli gruppi editoriali dimostra che ad effettuare i tagli più significativi è stata Mediaset, che già lo scorso anno aveva sfoltito i compensi dei propri top manager.

Mediaset: i compensi dei top manager

Piersilvio Berlusconi, vicepresidente Mediaset, nel 2014 si è ridotto il compenso del 10% rispetto all’anno prima. La sua remunerazione è passata così a 1,7 milioni di euro. Il Presidente del Biscione Fedele Confalonieri (confermato per i prossimi tre anni), invece, ha sfoltito il proprio stipendio ’solo’ dell’1,4%, incassando 3.682.612 euro. Marco Giordani (chief financial officer), Niccolò Querci (Direttore centrale del personale dell’organizzazione) e Gina Nieri (Consigliere d’Amministrazione) hanno rispettivamente ricevuto tagli allo stipendio del 13,9% (1.168.039 euro l’importo corrisposto), del 16,3% (1.131.912 euro) e del 15% (1.119.721 euro). La decurtazione più cospicua, però, è stata riservata al Direttore Generale dell’informazione Mauro Crippa, che con una riduzione del 19,1% è sceso a quota 965 mila euro.

In controtendenza è stata la remunerazione di Giuliano Adreani, AD del gruppo Mediaset, che è lievitata del 20,1% rispetto al 2013, ammontando a quasi 4 milioni di euro. Tale cifra si spiega col fatto che nel maggio 2014 Adreani abbia interrotto il proprio rapporto come dirigente interno, incassando così 500 mila euro di indennità di cessazione del rapporto e 841.125 euro di tfr. A questi si aggiungono i 2.612.110 euro di remunerazione per le cariche tutt’ora ricoperte come collaboratore esterno.

La7: il compenso di Urbano Cairo




28
gennaio

LE PAGELLE DELLA SETTIMANA TV (20-26/01/2014). PROMOSSI BRACCIALETTI ROSSI E TERENCE HILL, BOCCIATI LA GAG DI SAVINO E LE SCUSE DELLA D’URSO

pagelle terence hill

Terence Hill a Che tempo che fa

Promossi

9 a Braccialetti Rossi. Il soggetto è di quelli forti, e in tempi in cui si cerca di caricare di emotività e pathos anche prodotti più cinici è curioso assistere al percorso inverso. Bisognerà vedere come e se la storia riuscirà ad appassionare nel tempo, ma per il momento la versione italiana di Polseres Vermelles è piaciuta all’audience e di sicuro ha il merito di portare elementi di innovazione nel paludato mondo della serialità targata Rai. Novità che riguardano anche l’esemplare strategia di promozione che ha accompagnato il lancio della fiction.

8 a Terence Hill. Prima grazie ai film con Bud Spencer, ora per merito di Don Matteo, Mario Girotti – domenica protagonista di un curioso sketch a Che Tempo Che Fa – è diventato un attore cult per più di una generazione riuscendo a reinventarsi. La critica storcerà il naso di fronte alle produzioni che l’hanno visto e lo vedono protagonista ma, dal canto suo, ciò che conta è l’apprezzamento popolare.

7 a Pericolo Verticale. Forse si esagera quando la voce di Luca Argentero cerca di enfatizzare e rendere sensazionali determinati racconti ma rispetto alle produzioni d’importazione dello stesso genere, questa dà una forte impressione di realtà. E poi il fatto che sia italiana, con tutti i limiti del low budget, è un punto a favore.

6 a Piersilvio Berlusconi. Il Vicepresidente Mediaset sbotta a ragione per i “programmi a luci rosse” targati Videonews. Peccato, però, che – da quel che si apprende – la lavata di capo sia arrivata quando il dado era già stato tratto. Era prevedibile, infatti, che prima o poi si superasse il limite.

Bocciati


22
gennaio

DOMENICA LIVE E LUCIGNOLO 2.0, PIERSILVIO BERLUSCONI: BASTA CONTENUTI A LUCI ROSSE O CHIUDO I PROGRAMMI

Barbara D'Urso

A tirarla troppo, la corda poi si spezza. Lo stesso vale per certi eccessi televisivi. Così, a seguito delle polemiche sui contenuti a luci rosse dell’ultima puntata di Domenica Live, è intervenuto PierSilvio Berlusconi in persona. Il vice Presidente di Mediaset, secondo quando riporta il Corriere, avrebbe assistito incredulo alle performance del contenitore di Barbara D’Urso ed avrebbe lanciato un categorico aut aut. Basta argomenti al limite della fascia protetta: o si cambia registro o il programma verrà chiuso.

Lo stesso discorso Berlusconi lo avrebbe fatto per Lucignolo 2.0, il programma domenicale di Italia1 che in prime time cavalca sesso – pardon spesso – e volentieri tematiche a luci rosse. Dopo aver visionato il palinsesto, nella giornata di ieri il top manager di Mediaset avrebbe convocato una riunione coi massimi responsabili delle news del Biscione, a cominciare il DG dell’informazione Mauro Crippa e dal direttore di Videonews Mario Giordano, ora tenuti sotto stretta osservazione. Attorno al tavolo, PierSilvio non avrebbe usato mezzi termini nel biasimare la deriva mostrata sia da Domenica Live che da Lucignolo 2.0, arrivando dunque a formulare l’ultimatum di cui sopra. Pena, la chiusura in tronco dei suddetti programmi.

Domenica Live a luci rosse: le scuse di Barbara D’Urso

Basta a queste poxno-domeniche di violazioni della fascia protetta” aveva accusato il Moige in un duro comunicato della vice presidente Elisabetta Scala. E l’indomani, in diretta su Radio MonteCarlo, Maria Carmela si era scusata a modo suo con il pubblico, minimizzando l’accaduto:





4
aprile

MEDIASET: STIPENDI TAGLIATI IN TEMPO DI CRISI. CONFALONIERI GUADAGNA 811MILA EURO IN MENO

Piersilvio Berlusconi, Fedele Confalonieri, Giuliano Adreani

I tempi d’oro sono finiti un po’ per tutti, e anche a Mediaset le contingenze della crisi hanno fatto sentire i loro effetti. Da un anno a questa parte la parola d’ordine sembra sia una sola: spending review. Nel 2012 l’azienda del Biscione ha risparmiato 307 milioni e per il 2014 l’obiettivo è fissato a quota 450 milioni. Del resto il fantasma dei conti in rosso è lì, sempre in agguato. Così si tira la cinghia a più livelli, e stavolta anche i vertici aziendali hanno dovuto fare i conti con i tagli.

Per questi ultimi, tuttavia, la manovra ha assunto tinte più light. Niente lacrime e sangue, insomma. Secondo quanto riporta Il Fatto Quotidiano, la riduzione complessiva dei compensi di amministratori e dirigenti è stata infatti inferiore al 9%, pari a 1,16 milioni di euro. Piccoli o grandi che fossero, però, i tagli ci sono stati: nel 2012 il presidente di Mediaset Fedele Confalonieri si è ridotto lo stipendio di 811mila euro (-22%) e di conseguenza ha guadagnato 2 milioni e 745mila euro, più 293mila in azioni.

Il dirigente più pagato risulta invece Giuliano Adreani, Presidente e Amministratore Delegato di Publitalia, che guadagna 2 milioni e 987mila euro, più 176mila in azioni. Il suo compenso è stato ridotto del 10%. Il vicepresidente Piersilvio Berlusconi ha invece incassato 1milione e 464mila euro (più 243mila in titoli), con una decurtazione dell’1,41% sul 2011. Accanto ai tagli, però, l’azienda del Biscione ha anche erogato alcuni premi “una tantum” ai dirigenti con responsabilità strategiche.


22
marzo

PIERSILVIO BERLUSCONI “CAMBIA” MEDIASET: RETE 4 SARA’ UNA LA7 PIU’ POPOLARE. NIENTE FILM E SERIE TV SU CANALE 5

Piersilvio Berlusconi, vice presidente di Mediaset

Il 2013 sarà l’anno zero della nuova Mediaset. Piersilvio Berlusconi annuncia una sorta di rivoluzione per le tre reti generaliste del Biscione, chiamate ad arginare una crisi che, tradotta in numeri, vale il primo bilancio in rosso nella storia dell’azienda (un passivo di circa 45 milioni di euro). Un taglio ai costi, dunque, è stato inevitabile; dagli studi televisivi ai cachet delle star, fino alle nuove fiction che “a parità di qualità, costeranno il 30% in meno a serata”.

Meno film e più prodotti italiani ed esclusivi è un po’ la ricetta base, a cominciare da Italia 1:

Punteremo con decisione sull’intrattenimento autoprodotto – dichiara Berlusconi a La Stampa – Per intenderci a programmi tipo Le Iene, Colorado, Wild… Ma oseremo anche con prodotti meno sicuri sul piano degli ascolti pur di sperimentare nuovi linguaggi. Vedremo i primi effetti già in autunno”.

Interessante, invece, è la nuova identità che si appresta ad assumere Rete 4:





3
luglio

CHAMPIONS LEAGUE, BERLUSCONI JR. APRE AD UNO SCAMBIO CON SKY

Champions League 2012 - Chelsea campione

Curioso il comportamento delle pay tv che trasmettono il grande calcio giocato nelle notti europee. Sia Sky che Mediaset Premium hanno infatti pubblicato i listini prezzi e pacchetti relativi ai nuovi clienti  - validi cioè per i soggetti che non hanno ancora ancora sottoscritto un abbonamento – per la stagione 2012/2013 quando in realtà i contenuti offerti allo spettatore pagante potrebbero cambiare.

Invero, i dubbi non riguardano mica prodotti di poco conto ma afferiscono proprio al contenuto che spinge il 90% della popolazione italica ad abbonarsi all’una o all’altra tv a pagamento, vale a dire il dio pallone e in particolare l’affascinante Champions League i cui diritti pay attualmente appartengono a Sky  (eccetto la partita  di cartello del mercoledi sera) mentre quelli free sono di  Mediaset (highlights e partita di cartello mercoledi). In questo momento, Mediaset Premium sarebbe fuori dai giochi e dovrebbe accontentarsi della messa in onda dell’ Europa League.

Si tratta di una situazione in divenire, in quanto nelle settimane scorse si sono fatte sempre più insistenti le voci che vorrebbero le due pay tv ’scambiarsi’ i diritti con Mediaset Premium che tornerebbe a trasmettere la competizione principale e Sky che potrebbe offrire ai propri abbonati anche un’Europa League 2013 potenzialmente molto appetibile data la presenza di squadre come Inter, Napoli e Lazio. A margine della presentazione dei palinsesti Mediaset, anche Piersilvio Berlusconi si è detto possibilista su un eventuale scambio:


3
maggio

PIERSILVIO BERLUSCONI: “PARTI DI PROGRAMMI DELLA DE FILIPPI SU SKY? SI PUO’ FARE”

Piersilvio Berlusconi

Dal “fantamercato” di qualche settimana fa all’apertura delle ultime ore. Piersilvio Berlusconi è tornato sul paventato passaggio di Maria De Filippi a Sky rilasciando alcune interessanti dichiarazioni a margine della presentazione della versione Premium Play per iPad.

Il boss di Mediaset continua a escludere che la Sanguinaria porti in esclusiva le sue produzione sulla pay tv satellitare ma si mostra possibilista in relazione allo sbarco su Sky di “parte dei programmi”:

“Maria De Filippi e i suoi programmi sono di Canale 5, che poi alcune parti possano andare sul satellite e’ gia’ successo. Se parliamo di parti di programma trasferite su Sky come accaduto per il Grande Fratello, allora qualcosa si può fare, anche perché sarebbe un modo per abbattere i costi“.

Il significato di “parti di programma” è tutto da decifrare. L’apertura di Piersilvio si riferisce al day time di Amici? Alle repliche? Oppure comprende la fase delle selezioni e quella successiva alla chiusura del programma relativa ai mesi estivi quando i protagonisti del talent show si dedicano ai tour? E se invece la conduttrice sbarcasse sul satellite nelle inedite vesti di autrice per testare inediti format prodotti dalla Fascino?


18
aprile

BERLUSCONI JR.: “DE FILIPPI A SKY E’ FANTAMERCATO”. POSSIBILE SOSPENSIONE DEL GF.

Piersilvio Berlusconi, Fedele Confalonieri e Giuliano Adreani

E’ in corso a Cologno Monzese la tradizionale assemblea degli azionisti Mediaset cui spetta il compito di approvare il bilancio del 2011. Oltre ai 664 azionisti sono presenti anche i vertici del gruppo per rispondere alle domande sui temi più caldi. A cominciare dalla sospensione del beauty contest, contro cui Fedele Confalonieri annuncia di aver fatto ricorso, aggiungendo che la polemica “è esplosa dopo che Sky ha annunciato il suo ritiro dalla gara“. Sempre il Presidente ha parlato della crisi, come si legge in una nota di TMNews:

Mediaset di per sé non è neanche lontanamente un’azienda in crisi. Si dice che opera in un mercato maturo e che la tv generalista è destinata a perdere peso a causa della frammentazione degli ascolti. In verità, crescono sia il numero dei telespettatori sia il tempo medio passato davanti alla tv. Stiamo governando con successo la frammentazione, che sicuramente esiste, con la creazione di nuove reti televisive tematiche e con le offerte pay. La televisione, come mezzo, è tutt’altro che superata“.

E continua:

La nostra soluzione è ridisegnare una Mediaset adatta a muoversi in un mondo diverso da quello che ci ha visto nascere e prosperare. Stiamo facendo e faremo sacrifici e continueremo a farli durante tutto il 2012. Alla fine, Mediaset sarà molto più leggera e notevolmente più efficiente. Tutto questo, senza impoverire le nostre offerte“.

Riguardo all’uscita della società da Endemol, ancora Confalonieri afferma: