Omicidio



29
ottobre

Lo chef Alessio Madeddu di «4 Ristoranti» ucciso per gelosia. La confessione del panettiere

Alessio Madeddu

Aggiornamento: E’ stato Angelo Brancasi, panettiere 52enne di Sant’Anna Arresi, a uccidere lo chef Alessio Madeddu, noto per aver partecipato al programma “4 Ristoranti”. L’uomo, arrestato nella notte dopo essere stato sentito dagli inquirenti, ha confessato di aver ucciso il cuoco perché geloso della moglie, che lavorava nel suo ristorante.

Condivi questo articolo:
  • Facebook
  • Twitter
  • Digg
  • Wikio IT
  • del.icio.us
  • Google Bookmarks
  • Netvibes

,




26
maggio

Giornalista Rai fermato per l’omicidio della moglie

Omicidio a Roma

E’ stata colpita più volte alla testa, forse con un soprammobile di ceramica e una cornice di vetro. Una furia che non le ha lasciato scampo. Lorella Tomei, 63 anni, è stata trovata dai soccorritori distesa sul suo letto del suo appartamento a Roma, già morta. Accanto a lei c’era il marito, il 61enne autore e regista Rai Gianluca Ciardelli, fermato dagli agenti come sospettato per l’omicidio.

Condivi questo articolo:
  • Facebook
  • Twitter
  • Digg
  • Wikio IT
  • del.icio.us
  • Google Bookmarks
  • Netvibes

,


26
aprile

Ex concorrente dell’Eredità arrestato: il padre ucciso a martellate, la madre ferita

Marco Eletti, L'Eredità

Nel gennaio 2019 aveva partecipato come concorrente a , dove desiderava sbancare il montepremi. Ma nel gioco, oltre all’ambizione, ci vuole anche la fortuna: quella volta l’avventura in tv durò poco. “Purtroppo la mia uscita continua a intristirmi ancora oggi” scriveva sul suo blog Marco Eletti, un impiegato tecnico oggi 33enne con la passione per la scrittura di racconti thriller. Oggi il giovane è stato arrestato come principale sospettato per l’omicidio di suo padre Paolo Eletti e il tentato omicidio della madre.

Condivi questo articolo:
  • Facebook
  • Twitter
  • Digg
  • Wikio IT
  • del.icio.us
  • Google Bookmarks
  • Netvibes

,





20
marzo

Le Iene, speciale sul caso David Rossi: omicidio o suicidio? «Clamorose rivelazioni»

Le Iene, caso David Rossi

Le Iene annunciano “nuove e clamorose rivelazioni” sul caso di , l’ex capo della comunicazione Mps morto in circostanze sospette nel marzo 2013. Dopo una serie di servizi realizzati sull’argomento, domani – 21 marzo – il programma di Italia1 proporrà in prime time uno speciale – Caso David Rossi: suicidio o omicidio? – realizzato da e Marco Occhipinti con l’obiettivo di evidenziare tutti i dubbi che ancora ruotano attorno alla vicenda.


6
aprile

Isola: narco-boss ucciso nell’hotel che ospita Stefano De Martino e la produzione

Stefano De Martino

Diciannove colpi di pistola, un cadavere e un lago di sangue. In Honduras non si sta tranquilli. Stefano De Martino e la produzione dell’Isola dei Famosi sono scampati ad un’escalation di terrore: nell’hotel honduregno in cui alloggiano, nel pomeriggio di domenica scorsa si è infatti consumato un agguato mortale legato al narcotraffico.





24
agosto

US OPEN 2012 AL VIA CON UN OMICIDIO: ARBITRO IN MANETTE

Arrestata Lois Ann Goodman, arbitro degli US Open 2012

Sport e tv, da sempre un’accoppiata vincente. Talvolta macchiata da fattori esterni che, però, ne arricchiscono fortemente lo strapotere mediatico. E così succede che in Italia, alla vigilia del calcio giocato, sia lo scandalo relativo alle scommesse ad imperversare sul piccolo schermo; in America, invece, a tre giorni dal via ufficiale degli US Open, le tv newyorkesi “puntano” sulla cronaca nera come marcia d’avvicinamento al torneo.

Sul cemento di Flushing Meadows, infatti, è esplosa nelle ultime ore una vera e propria bomba. Lois Ann Goodman, tra i più stimati arbitri professionisti di tennis – tale da meritare, all’età di 70 anni, la “convocazione” per l’ultimo slam del 2012, al via lunedì 27 agosto – è stata arrestata con l’accusa di omicido, lasciando sotto choc il mondo della racchetta a stelle e strisce.

Lolo, come viene soprannominata, è sospettata di aver ucciso nell’aprile scorso il marito Alan, spingendolo giù dalle scale e colpendolo alla testa con una tazzina di caffè, sferrando poi con i cocci i colpi decisivi. Le indagini della polizia, con la collaborazione del New York Police Department, hanno portato due giorni fa all’arresto della donna, avvenuto allo Sheraton Hotel (dove risiedono gli arbitri designati per gli US Open). Un fatto, quest’ultimo, che ha rischiato di avvenire persino in diretta tv.

Condivi questo articolo:
  • Facebook
  • Twitter
  • Digg
  • Wikio IT
  • del.icio.us
  • Google Bookmarks
  • Netvibes

, ,


2
settembre

QUARTO GRADO INTERVISTA MICHELE MISSERI DAVANTI ALL’ALTARINO IN RICORDO DI SARAH: “E’ MORTA QUI…”

Michele Misseri, Quarto Grado

Lacrime e preghiere nel garage degli orrori. Ad un anno dalla tragica morte di Sarah Scazzi, scomparsa il 25 agosto scorso e ritrovata senza vita un mese e mezzo dopo, zio Michele Misseri ha ricodato la nipote davanti alle telecamere. Lo ha fatto rilasciando un’intervista esclusiva alla trasmissione Quarto Grado durante la quale ha mostrato anche un altarino costruito in memoria della ragazza. Pietà e suggestione in un triste anniversario di morte. Il programma condotto da Salvo Sottile su Rete4 mostrerà le immagini durante la sua prima puntata, in onda venerdì prossimo, 9 settembre, in prima serata.

Un anno dopo la tragedia che ha cambiato la percezione mediatica della cronaca nera, le telecamere sono tornate a rovistare sul luogo del delitto (almeno stando alle contraddittorie confessioni di Misseri). E toh: ci hanno trovato proprio lui, zio Michele, l’ex orco di Avetrana che secondo gli inquirenti avrebbe agito come complice della moglie Cosima e della figlia Sabrina, accusate di omicidio. Con il volto contrito se ne sta davanti ad un altarino costruito in ricordo della piccola Sarah, proprio sul luogo dove la ragazzina sarebbe stata strangolata a morte.

Tra le taniche e le ferraglie che il pubblico ha imparato a conoscere dalla tv, ora c’è un tempietto in legno con al centro la fotografia di Sarah ritagliata da un giornale.  Tutt’attorno, altre immaginette della Madonne e di Gesù, un rosario ed un libretto di preghiere che Miché consulta a testa bassa.

L’ho fatto qui perché non me la sentivo di andare in chiesa o al cimitero. Qui è morta Sarah e qui ho fatto un altarino, non lo so se mamma Concetta mi crederà ma è la verità” dice al cronista di Quarto Grado Simone Toscano.


26
luglio

SALVATORE PAROLISI E MICHELE MISSERI: UN “MOSTRO” E DUE DESTINI OPPOSTI

Salvatore Parolisi

Visto da vicino, il “mostro” fa un certo effetto. Regala un brivido, scatena una perversa sete di vendetta. Sarà (anche) per questo che la cronaca nera attira sempre più l’interesse del pubblico e lo incolla al piccolo schermo. Lo spettatore, nella fattispecie il teleguardone da obitorio, attende solo che la cinepresa sveli il particolare macabro e inquadri il volto del presunto assassino. Ecco l’Orco, l’uomo nero: ”bastardo, crepi in galera!“. Negli ultimi mesi l’apparizione in video del sospetto omicida ha anche scatenato le reazioni violente di alcuni telespettatori: un atteggiamento viziato da una comunicazione televisiva che ha spesso previlegiato l’emotività e i risvolti inquietanti piuttosto che la semplice cronaca.

Il pubblico ha conosciuto i protagonisti dei delitti attraverso i filtri della tv, li ha inquadrati secondo una percezione rifratta e pronta a cambiare radicalmente nel giro di pochi giorni. Pensiamo, ad esempio, a Michele Misseri, prima considerato l’assassino di Sarah Scazzi e poi ritenuto un semplice esecutore dei piani di Sabrina e Cosima (figlia e moglie), forse le vere colpevoli. Oppure ci riferiamo a Salvatore Parolisi, passato da sospettato a unico accusato (e arrestato) per l’omicidio della moglie Melania Rea. Misseri e Parolisi sono l’esempio di come una certa tv abbia raccontato e assecondato due “protagonisti”, contribuendo a tracciarne destini opposti.

Ricordate la sera dello scorso 6 ottobre? In diretta tv Concetta Serrano apprendeva che figlia Sarah era morta per mano del reo confesso zio Michele. Da quel momento le principali trasmissioni d’attualità e infotainment avrebbero discusso per giorni sull’indole dell’assassino.  A distanza di qualche mese, però, gli inquirenti hanno ridimensionato il ruolo dell’uomo, giudicando poco attendibili le sue ammissioni. Ecco così che la tv, un tempo impegnata a rappresentare zio Michè nella sua turpe mostruosità, ora gli porge il microfono per svelarne il lato fragile e le sofferenze interiori.