Maria Luisa Busi



2
marzo

DM LIVE24: 2 MARZO 2013. THE VOICE IN HD, MARIA LUISA BUSI TORNA AL TG1, SEPOLTI IN CASA:ANIMALI SU REAL TIME

Sepolti in casa - animali

Sepolti in casa - animali

>>> Dal Diario di ieri…

  • The Voice in HD

ale88 ha scritto alle 19:45

The Voice in HD confermato anche dal promo.

  • Torna Maria Luisa Busi

Phaeton ha scritto alle 20:46

E’ tornata in video, forse dopo 2 anni di assenza, e al TG1 delle 20 Maria Luisa Busi, in collegamento dallo studio degli Speciali, ha presentato il rinnovamento di TV7 e di Speciale TG1 che da ora in poi saranno sotto la sua guida.

  • Sepolti in casa: animali su Real Time




19
gennaio

TG1, ORFEO PRESENTA IL PIANO EDITORIALE: NOMINATI CINQUE VICEDIRETTORI, STOP AI DOPPI INCARICHI. MARIA LUISA BUSI TORNA IN VIDEO?

Tg1, studio

Tra nomine, conferme e ritorni eccellenti, al Tg1 è iniziato a tutti gli effetti il nuovo corso del direttore Mario Orfeo. Ieri, il giornalista responsabile della testata ammiraglia ha infatti presentato il piano editoriale al CdA Rai e, con esso, ha espresso il proprio intendimento di nomina per cinque vicedirettori. Si tratta di Gennaro Sangiuliano, Susanna Petruni e Fabrizio Ferragni (confermati), ma anche di Andrea Montanari e Raffaele Genah (designati ad hoc). A quanto si apprende, il Consiglio di Viale Mazzini ha già dato il suo via libera.

Assieme all’approvazione del nuovo piano editoriale, verrà presto applicata la circolare del Direttore Generale Luigi Gubitosi che riporta in vigore lo stop ai doppi incarichi, con l’intenzione di liberare energie e professionalità. Dunque, i giornalisti del Tg1 che attualmente ricoprono un doppio ruolo, si vedranno costretti ad abbandonarne uno. La decisione in merito spetterà ad Orfeo. A tal proposito, secondo quanto riporta Italia Oggi, Susanna Petruni dovrebbe lasciare la conduzione delle ore 20, mentre Francesco Giorgino la conserverebbe, rinunciando così al ruolo di caporedattore del settore politico.

Tale incarico potrebbe essere affidato a Mario Prignano. Il nuovo organigramma messo a punto da Orfeo dovrebbe inoltre rilanciare alcuni giornalisti ‘penalizzati’ durante l’era minzoliniana, attraverso un’operazione di recupero delle professionalità precedentemente escluse. Reduce del flop di Articolo3, Maria Luisa Busi potrebbe tornare in video su Rai1, forse alla conduzione degli Speciali d’inchiesta che furono di Monica Maggioni (oggi neodirettrice di Rai News) e, intanto, Tiziana Ferrario si appresta a volare a New York.


23
luglio

TG1: MARIA LUISA BUSI DIMENTICA LE POLEMICHE E TORNA DAL “LUPO” MINZOLINI?

Maria Luisa Busi

Torna indietro, a Saxa Rubra, senza passare dal via. Nel Monopoli sgangherato dell’informazione televisiva Maria Luisa Busi gioca una mossa inaspettata e forse un po’ imbarazzante (per la diretta interessata, s’intende). Ad un anno dalla sua plateale auto-sospensione dal Tg1 in polemica con la linea editoriale del direttore, la giornalista torna sui suoi passi e, zitta zitta, ri-entra nella tana del ‘lupo Minzo’ dalla porta di servizio. Toh, chi si rivede! Come oggi riporta il quotidiano Libero, a partire dal prossimo settembre la fata turchina della libera informazione dovrebbe materalizzarsi nuovamente tra le scrivanie della redazione del notiziario di Rai1. Come se, nel frattempo, nulla fosse accaduto.

In realtà, in questi mesi di resistenza e di lotta contro i mulini a vento della censura, la bionda giornalista ha avuto modo di accorgersi che la dura legge del piccolo schermo non fa sconti a nessuno, nemmeno ai paladini del cosiddetto giornalismo libero. Sbattuta la porta del tanto vituperato Tg1, la Busi ottenne subito di condurre un programma tutto suo nella prima serata di Rai3. Meraviglia delle meraviglie! Tuttavia, vuoi la delusione del pubblico o i contenuti un po’ pesantucci, la trasmissione Articolo Tre si rivelò un clamoroso flop (share intorno al 4%) e la rete di Paolo Ruffini fu costretta a chiuderlo anticipatamente, dopo solo tre settimane.

Ad un anno di distanza Maria Luisa Busi ha fatto tesoro di quella esperienza e infatti, accantonata l’aspirazione di diventare una Michele Santoro in tailleur, sembra aver deciso di ritornare sui suoi passi, al Tg1. Ma non illudetevi di vederla presto alla conduzione dell’edizione serale delle 20: secondo i ben informati, Augusto Minzolini sarebbe disposto a farsi torturare da Di Pietro, Bersani e Vendola in persona piuttosto che assegnarle di nuovo questa mansione. Stando a quanto scrive Libero, per la Busi sarebbe già pronta una scrivania agli speciali, con la particolare competenza per la fascia mattutina.





23
maggio

TELERATTI 2011: PEGGIOR PROGRAMMA DI INFORMAZIONE E CULTURA (INFOTAINMENT E TG INCLUSI)

TeleRatti 2011: Peggior Programma di informazione e cultura

La chiamavano informazione… Quella corretta, puntigliosa, completa, chiamata a rispondere solo alle esigenze del telespettatore. Un servizio gradito ed impeccabile, che nella tv di oggi sembra spesso un lontano ricordo, rimpiazzato da surrogati di infotaiment o da notiziari che neanche il giornalino della parrocchia. Per definizione i TeleRatti seguono l’attualità ed è quindi loro compito individuare, con una categoria ad hoc, il Peggior Programma di Informazione e cultura (infotainment e tg inclusi). Ecco, dunque, a voi l’occasione di votare la trasmissione più sgangherata e inadatta nella divulgazione di notizie. Dopo aver visionato le vostre segnalazioni, la giuria di qualità ha decretato le seguenti nominations.

Numero uno: Articolo3 (Rai3). Il programma condotto da Maria Luisa Busi lo scorso autunno doveva essere la nuova frontiera dell’informazione pubblica, il baluardo dei cittadini contro i poteri forti e all’insegna della Costituzione italiana. Un progetto ambizioso, considerando che il format era stato ereditato dal glorioso Mi manda raitre di Lubrano, Marrazzo e Vianello, nel quale la giornalista auto-epurata dal Tg1 credeva molto. Dalle parti di Rai3 ne erano sicuri: il pubblico rimarrà stregato dalle notizie e dalla narrazione del programma. E invece? Gli ascolti deludenti (poco più del 4%  di share) hanno spezzato l’incantesimo e le speranze della Fata turchina della informazione. Il programma è stato chiuso dopo sole tre settimane.

Numero due: TG1 (Rai1). Il notiziario diretto da Augusto Minzolini è sempre al centro della polemica. Secondo alcuni si tratta di un Tg filogovernativo come ce ne sono sempre stati sulla prima rete, altri invece ritengono sia un caso più unico che raro per la sua inclinazione a difendere strenuamente la politica di Silvio Berlusconi. Come non ricordare i discussi editoriali in cui il responsabile di testata aveva, tra le altre dichiarazioni, definito lo scandalo delle feste a casa premier “solo ipotesi e chiacchiericci“. Poi quelle non-notizie di costume e gossip sparate nei titoli di apertura delle principali edizioni, o anche la prescrizione dell’avvocato Mills diventata, in un servizio, “assoluzione”. Di recente il Tg1 è stato più volte richiamato dall’Agcom perchè avrebbe riservato troppo spazio a Berlusconi, trascurando le voci dell’opposizione. Al Tg del Minzo ne succedono di tutti i colori.

..:: PER VOTARE CLICCATE QUI ::..


29
aprile

TORNA MI MANDA RAITRE. EDOARDO CAMURRI DENUNCIA LE TRUFFE AI CITTADINI

Edoardo Camurri, Mi manda Rai Tre

Per dare voce ai cittadini e per raccontare l’Italia delle persone comuni ci voleva una voce squillante come quella del giornalista Edoardo Camurri. Da stasera sarà lui il megafono di chi ha subito un torto, una truffa, di chi è rimasto imprigionato nel labirinto perfido della burocrazia. Riprende infatti Mi Manda RaiTre, lo storico programma di servizio pubblico della terza rete giunto ormai alla sua quindicesima edizione. Come sempre la trasmissione andrà in diretta, pronta ad accogliere ogni contributo dei telespettatori, e in prima serata, dalle 21.05.

C’è un’Italia disarmata che combatte ogni giorno con truffe e disservizi. La politica se ne disinteressa, noi le daremo voce“. Camurri, oggi all’esordio nello spazio che fu di Antonio Lubrano, Piero Marrazzo e Andrea Vianello, è entrato a pieno nella logica del programma. Anche quest’anno Mi Manda RaiTre starà dalla parte dei cittadini, dei consumatori beffati, portando in video le loro denunce che da mesi arrivano a migliaia nella redazione Rai. Il Belpaese, purtroppo, è fatto anche di sprechi, di affari poco limpidi e ritardi nella pubblica amministrazione: ben venga un programma che ne fa denuncia e si impegna a trovare una soluzione.

Il compito di Edoardo Camurri sarà anche quello di rilanciare e dare un volto nuovo ad un programma che ne ha certamente bisogno, soprattutto dopo l’esperienza poco riuscita di Articolo3 con Maria Luisa Busi, chiuso lo scorso autunno dopo sole quattro puntate per gli ascolti bassi. Per questo il ‘nuovo’ Mi Manda RaiTre accompagnerà il dibattito in studio, tra le parti e le controparti in causa, con inchieste e servizi realizzati come mini-film, così da arricchire il racconto e scandirne il ritmo.





23
marzo

CASO AIAZZONE, LE IENE MORDONO ANCHE I ‘FURBETTI DEL COMODINO’. APERTA INDAGINE PER TRUFFA

Le Iene: caso Aiazzone

Il mobilificio con gli scheletri nell’armadio fa scandalo, così finisce in tv e poi dritto in Procura. Sconti à gogo, pagamenti agevolati senza interessi, offerte mirabolanti, cinque anni a tasso zero signoramia: “provare per credere!“. Dopo anni di chiusura, l’azienda di arredamenti Aiazzone era tornata sul mercato attraverso un’imponente campagna di spot pubblicitari. Rassicurate dall’apparente solidità di quel marchio, migliaia di persone avevano effettuato acquisti e versato caparre in attesa della consegna. Ma col passare dei mesi la mobilia ordinata non si vedeva nemmeno col binocolo e la faccenda assumeva sempre più i contorni della truffa. Che Aiazzone stesse prendendo per il comò i suoi clienti? Il programma di Italia1 Le Iene si è occupato del caso, portandone alla luce i retroscena.

L’inviato della trasmissione, Mauro Casciari, ha raccolto la testimonianza di alcune famiglie che, in attesa di ricevere la merce già acquistata, sono state costrette ad abitare case rimaste spoglie e ad arrangiarsi con fornellini da campeggio, appendiabiti, materassi e frigoriferi improvvisati. “Aiazzone incassava il malloppo, cioè tutti i soldi dei clienti, non pagava fornitori e dipendenti perchè ovviamente anche noi abbiamo sofferto” ha rivelato ai microfoni delle Iene un impiegato del noto mobilificio. Così anche le rischieste di risarcimento cadevano nel vuoto, dopo essere state rimbalzate da un muro di scuse e motivazioni pretestuose. Inutile quindi rincorrere Gian Mauro Borsano e Renato Semeraro (responsabili del gruppo B&S a cui apparteneva il gruppo Aiazzone, rilevato poi dalla società Panmedia, ndDM) per chiedere loro spiegazioni davanti alle telecamere. In questi giorni i “furbetti del comodino“, come sono già stati soprannominati, non hanno intenzione di parlare.

Le Iene hanno così portato nuovamente all’attenzione del pubblico su un caso che ha coinvolto migliaia di famiglie incappate in quella che ormai pare a tutti gli effetti una fregatura senza agevolazioni. Altro che tasso zero. Meritoria dunque l’attenzione riservata al disagio di tanti consumatori da tempo sul piede di guerra contro Aiazzone. Alcuni di loro hanno depositato delle querele in Procura a Torino ed i magistrati hanno aperto un fascicolo d’indagine, chiedendo l’intervento del  Tribunale Fallimentare. Ancora una volta il programma di Italia1 ‘asseconda’ la Giustizia o addirittura la anticipa, come invece era accaduto con il caso di Adelaide Ciotola. In quell’occasione, allertate da una segnalazione anomima, le Iene avevano sollevato alcuni sospetti sulla vicenda, inducendo la Procura di Napoli ad aprire un’inchiesta conclusasi con l’arresto di Luisa Pollaro, madre della bambina (maggiori info qui).


22
febbraio

MI MANDA RAI TRE: EDOARDO CAMURRI SARA’ IL NUOVO CONDUTTORE

Edoardo Camurri

Con una laurea in filosofia teoretica potresti fare di tutto, anche presentare Mi Manda Rai Tre. In fin dei conti, l’importante è fare ascolti e soprattutto evitare che la trasmissione scivoli sotto il 4% di share, che significa flop e chiusura anticipata. E’ la dura ‘ontologia’ dell’auditel. Il direttore della terza rete Paolo Ruffini, che da questo punto di vista appartiene alla corrente del Pragmatismo, avrà fatto i suoi calcoli quando ha deciso di affidare ad Edoardo Camurri la conduzione del programma che fu di Andrea Vianello e prima ancora di Piero Marrazzo. Il giornalista, rampante 36enne, sarà alla guida di Mi manda Rai Tre dal 29 aprile prossimo, giorno d’esordio della nuova stagione.

Camurri non è certo nuovo al piccolo schermo e all’approfondimento giornalistico: nel 2005 e nel 2006 ha condotto “Omnibus Estate” e poi “Omnibus Weekend” su La7. Oltre alla laurea in filosofia teoretica con Gianni Vattimo, di cui si diceva, vanta anche  collaborazioni  con Il Foglio di Giuliano Ferrara, Vanity Fair e con il supplemento culturale della domenica de Il Sole 24 Ore. In radio ha condotto Radio3 Mondo, Prima Pagina e Pagina3, ed è stato anche autore dei programmi televisivi di La7 come “Le vite degli altri”, “Istantanea” e “La Gaia Scienza“. Ora è chiamato ad un’esperienza sulla terza rete Rai, in un programma che attende solo di essere rilanciato e di ritrovare il suo nutrito pubblico di affezionati.

Per la conduzione di Mi Manda Rai Tre si era fatto anche il nome di Maria Luisa Busi, alla fine passato in secondo piano. Forse in Rai qualcuno si sarà ricordato del flop clamoroso di ‘Articolotre‘, presentato dalla giornalista nella scorsa stagione tv, pensando che sarebbe stato meglio non rischiare un infelice bis. Dopo l’auto-epurazione dal Tg1 di Minzolini, la fata turchina dell’informazione era finita in prima serata su Rai3, con un bel programmino sulla Costituzione e il disagio sociale. Un appuntamento rivelatosi subito di nicchia, troppo di nicchia, al punto da essere chiuso dopo sole quattro puntate per scarso rendimento.


30
dicembre

“DOPO LA FERRARIO PREVEDO ALTRI REINTEGRI”. LA PROFEZIA DI RIZZO NERVO FA TREMARE MINZOLINI E DA’ SPERANZA AGLI EPURATI DI TUTTI I TEMPI

Il consigliere Rai Nino Rizzo Nervo

Paolo Fox via, all’ospizio. L’astrologo col ciuffo alla Hugh Grant ha già fatto epoca e verrà presto sostituito. Al suo posto, ad intrecciare ascendenti e transiti lunari, ci sarà un nuovo Zarathustra del piccolo schermo: Nino Rizzo Nervo. Il consigliere d’amministrazione Rai ha infatti spiccate capacità divinatorie mostrate per la prima volta ieri, a seguito della sentenza di reintegro di Tiziana Ferrario alla conduzione del Tg1. La decisione del giudice ha galvanizzato l’esponente di minoranza del Cda, attivando i suoi super poteri. Rizzo Nervo ha iniziato a scrutare i cieli nebulosi di Viale Mazzini e ha emesso una solenne profezia:”Prevedo altri reintegri…“.

Una predizione lungimirante e forse verosimile che molti accoglieranno di buon grado, immaginando il direttore del Tg1 Augusto Minzolini nuovamente percosso sulla capoccia dal martelletto di qualche magistrato. Massimo De Strobel, Paolo di Giannantonio, Raffaele Genah e Maria Luisa Busi potrebbero essere infatti i prossimi redattori a beneficiare del reintegro ‘forzato’, mandando all’aria i discussi piani di “rinnovamento” del notiziario messi a punto dal Minzo. Lo stesso direttore ha commentato con disappunto la sentenza di ieri, che fa da battistrada: “Sono molto perplesso da questa sentenza in quanto il giudice è intervenuto con le sue motivazioni in decisioni sacrosante di qualsiasi direttore di una testata giornalistica“.

In effetti quelle compiute da Minzolini sono state scelte che rientrano nelle facoltà del responsabile di una redazione. Si possono criticare aspramente e non condividere, si possono considerare sbagliate, “disastrose” per il primo notiziario della tv pubblica e chi più ne ha più ne metta. Ma il Minzo, piaccia o meno, ha tutte le qualifiche per adottarle e se ne assumerà la responsabilità, soprattutto in termini di gradimento da parte del pubblico. Perchè bisogna ogni volta scomodare il giudice?