Linea Gialla



26
febbraio

LINEA GIALLA SOPPRESSO

Soppresso Linea Gialla

Soppresso Linea Gialla

Ascolti troppo bassi rispetto alla media di rete e un format che faticava a decollare, anche dopo il recente restyling. E così La7, dopo il mai partito programma di Rita Dalla Chiesa, miete la seconda vittima: Linea Gialla, infatti, è stato soppresso. Una chiusura anticipata rispetto alla tabella di marcia, che prevedeva la prosecuzione del talk show di Salvo Sottile per l’intera stagione. Ma le circostanze (e lo share) hanno deciso diversamente.

Debuttato lo scorso settembre come approfondimento di cronaca nera, il programma di La7 aveva affrontato dapprima i principali cold case all’italiana, per poi virare – con l’inizio dell’anno nuovo – su temi d’attualità in senso lato, quali la crisi economica, la disoccupazione ed il crollo dei consumi. Un cambiamento in corso d’opera dettato innanzitutto dalla urgente necessità di acchiappare nuovo pubblico e richiamare, al tempo stesso, l’attenzione degli aficionados de La7, legati al talk show d’attualità.

Del resto, lo stesso editore dell’emittente terzopolista Urbano Cairo in un’intervista aveva dichiarato: “dobbiamo crescere il martedì”, proprio il giorno di messa in onda di Linea Gialla. E così, tra alti e bassi, attualmente il programma di Salvo Sottile navigava a vista tenendo una media d’ascolto inferiore al 3%. Di ieri sera, martedì 25 febbraio, l’ultimo dato deludente: quel 2,3% di share registrato in una puntata che vedeva come ospite esclusivo Raffaele Sollecito.

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26
febbraio

LINEA GIALLA, VITTORIO FELTRI A RAFFAELE SOLLECITO: VOLEVI SC*PARTI MEREDITH? (VIDEO)

Linea Gialla, Raffele Sollecito

Innocentisti contro colpevolisti: un grande classico. Li metti davanti ad una telecamera et voilà, anche il processo Meredith lo si rifà in tv. Come se nulla fosse. Ieri sera, Linea Gialla ha ospitato Raffaele Sollecito, il giovane condannato dalla Corte d’Assise d’appello di Firenze a 25 anni per l’omicidio di Meredit Kercher, la studentessa trovata senza vita nella sua casa di Perugia nel 2007. Il programma di La7 ha approfondito le dinamiche del delitto, mettendo a confronto la criminologa Roberta Bruzzone e il giornalista Vittorio Feltri.

Quest’ultimo, in particolare, ha preso le difese di Sollecito, sostenendo che non vi siano prove per poterlo condannare definitivamente. Al contrario, Roberta Bruzzone ha incalzato il giovane evidenziando una serie di elementi che attesterebbero la sua colpevolezza. Come in un’aula di tribunale, il presunto assassino ha spiegato le proprie ragioni, mentre il ricordo di Meredith finiva in secondo piano. Nell’impeto del dibattimento (tele)giudiziario, Feltri si è anche lasciato andare ad una colorita provocazione. Riferendosi a Sollecito, ad un tratto il giornalista ha domandato:

Io non capisco perché lui doveva uccidere questa qui (Meredith, ndDM). La volevi sc*pare? Io voglio capire. Non ha senso incriminare questo giovanotto per un delitto che non si sa bene… Ma perché doveva farlo? Si stava laureando, stava facendo la tesi, aveva una fidanzata bellissima e va sc*pare questa qui che non era neanche eccezionale, se vogliamo dire…


20
gennaio

LINEA GIALLA: SALVO SOTTILE RACCONTA LA TERRA DEI FUOCHI CON IL PENTITO CARMINE SCHIAVONE

il pentito Carmine Schiavone

il pentito Carmine Schiavone

Un tema scottante, nel vero senso della parola. Il dramma della Terra dei Fuochi e del versamento dei rifiuti tossici in Campania sarà al centro della prossima puntata di Linea Gialla, il programma di Salvo Sottile in onda domani su La7. In prime time, l’approfondimento si soffermerà su un tema in cui cronaca, attualità e politica si intrecciano: una scelta non casuale, perché è proprio in questa direzione che Linea Gialla ha inaugurato il nuovo anno.

Nel racconto della Terra dei Fuochi, Sottile parlerà anche della tragica morte del vigile urbano Michele Liguori, simbolo della lotta contro i trafficanti di veleni e affetto da due tumori. In studio su La7 interverranno alcuni ospiti: il sostituto procuratore della Direzione Nazionale Antimafia Roberto Pennisi, Antonio Musella, comitato Terra de Fuochi e, in collegamento da Palermo, Antonio Ingroia. Ci sarà anche il pentito ed ex boss della camorra Carmine Schiavone, che davanti ai giudici ha fatto inquietanti rivelazioni sulla presenza di rifiuti tossici nel sottosuolo campano.

L’uomo era già intervenuto su La7 durante uno speciale Servizio Pubblico Più, trasmesso lo scorso 29 dicembre. Dopo aver rilasciato dichiarazioni shock, il pentito abbandonò lo studio dichiarando di non voler concedere più interviste al programma di Santoro. Domani sera lo rivedremo a Linea Gialla. Nel programma di Sottile, la cronaca nera, quella che – per intenderci – gravita attorno ad Avetrana e alla caserma di Ascoli Piceno, sfuma così in secondo piano e cambiano le priorità. Anche alla luce degli ascolti.





9
gennaio

LINEA GIALLA SLITTA LA (RI)PARTENZA DI UNA SETTIMANA. SOTTILE VIRA SU INCHIESTE E POLITICA IN UNO STUDIO RINNOVATO

Linea Gialla

Linea Gialla

Salvo è salvo? Vista l’aria che tira a La7, ci siamo chiesti se la Sottile Linea Gialla della settima rete generalista fosse al sicuro. Anche, e soprattutto, in considerazione delle recenti dichiarazioni di Urbano Cairo che non va troppo per il… Sottile: “dobbiamo crescere al martedì“.

E il martedì va in onda proprio lo show del giornalista siciliano, dopo l’abbandono di Quarto Grado su Rete4. Se Linea Gialla sembra al sicuro, è altrettanto vero che si preannunciano delle novità.

La prossima settimana, infatti, non andrà in onda la prevista prima puntata post-feste, ma si cederà il posto ad un secondo best of. Il movito è presto detto: d’intesa con l’editore, Salvo Sottile – pur non abbandonando i grandi casi di cronaca – virerà su inchieste e politica e lo farà in uno studio rinnovato.


5
novembre

MEDIASET DIFFIDA LA7: UTILIZZO ILLECITO DI FILMATI A LINEA GIALLA. FREMANTLE REPLICA: IMMAGINI DELLA FRANZONI CE LE HA DATE MEDIASET

Salvo Sottile, Linea Gialla

FremantleMedia Italia: le immagini della Franzoni ce le ha date Mediaset

Fremantlemedia Italia Spa, società produttrice per conto di La7 del programma di Salvo Sottile Linea Gialla, accoglie con stupore la notizia della diffida inviata da Mediaset a La7, poiché le immagini relative all’intervista concessa da Annamaria Franzoni al “Maurizio Costanzo Show”, trasmesse dal programma Linea Gialla martedì scorso, sono state regolarmente richieste alle strutture competenti di Mediaset e da queste ultime consegnate alla produzione nell’ambito di accordi vigenti tra La7 e Mediaset.

Non è stata invece utilizzata alcuna immagine della stessa Franzoni tratta dal Tg4. Non vi è dunque alcuna violazione dei diritti relativi all’utilizzo di tali immagini, né i presupposti per alcuna diffida. Quanto alle immagini relative al caso di Sarah Scazzi, si precisa che tali immagini non sono di proprietà esclusiva di RTI trattandosi di immagini amatoriali mai cedute in esclusiva ad alcuno.

Contrariamente a quanto affermato in alcune ricostruzioni di stampa, infine, Salvo Sottile è estraneo a tutte le procedure di acquisizione delle immagini del programma. Sia Salvo Sottile, sia Fremantlemedia si riservano a loro volta di intraprendere ogni opportuna iniziativa legale a tutela del proprio operato e della propria onorabilità.

Mediaset diffida La7: utilizzo illecito di filmati a Linea Gialla

Stavolta, più che di “incidente probatorio” si tratta di incidente diplomatico. In data odierna, Mediaset ha reso noto di aver inoltrato una diffida formale all’editore La7 per la diffusione non autorizzata di filmati di proprietà esclusiva di Rti-Mediaset. L’emittente del Biscione, in particolare, ha contestato alla rete terzopolista un “illecito utilizzo di filmati esclusivi” appartenenti a Quarto Grado e riproposti – senza autorizzazione – dal programma ‘concorrente’ Linea Gialla.





31
ottobre

LINEA GIALLA: VOLANO STRACCI TRA SOTTILE E LERNER

Salvo Sottile, Linea Gialla

Gli zingari italiani rapiscono i bambini?“. E’ bufera sulla domanda comparsa in sovrimpressione durante la puntata di Linea Gialla in onda martedì scorso su La7. Il programma condotto da Salvo Sottile, che aveva così titolato durante un segmento dedicato ai rom, è finito nella polemica proprio a causa di quell’interrogativo, ritenuto da alcuni offensivo e politicamente scorretto. La voce più critica in tal senso è stata quella di Gad Lerner, ex pilastro di La7, che su Twitter se l’è presa con il conduttore del programma di cronaca.

Gad Lerner contro Salvo Sottile

Va bene tutto, ma il titolo in sovrimpressione ‘Gli zingari italiani rubano i bambini?’ non l’avevamo ancora visto su una tv italiana. Puah” ha twittato il giornalista, come disgustato. Pronta la replica di Sottile, che inizialmente ha ricordato a Lerner di essersi già scusato, attribuendo la responsabilità dell’accaduto a chi aveva fatto quel titolo. “In diretta un errore può succedere” ha aggiunto Salvo, che in un secondo momento ha rincarato la dose, rispondendo per le rime al suo accusatore.

Sottile replica a Lerner. Interviene Mentana

Avevamo visto di peggio in tv, quando da direttore del tg1 hai mandato in onda le immagini dei pedofili e ti sei dimesso. Puah” ha scritto il conduttore di La7. Ma quella di Lerner non è stata l’unica chiosa all’imbarazzante titolo di Linea Gialla. Poco prima, infatti, anche il direttorissimo Enrico Mentana era intervenuto sulla questione con tono infastidito, pungolando Sottile (ma assolvendolo allo stesso tempo).


25
settembre

LINEA GIALLA: SALVO SOTTILE PUNTA SULL’INCHIESTA E CERCA UNA PROPRIA IDENTITA’ SU LA7

Salvo Sottile, Linea Gialla

La differenza tra cronaca ed inchiesta a volte è Sottile, ma significativa. E’ proprio attorno ad essa che, infatti, si è articolata la seconda puntata di Linea Gialla, il nuovo programma di La7. Dopo un esordio in sordina, con il 2.35% di share, ieri la trasmissione di Salvo Sottile ha ricalibrato la propria scaletta e ha riservato ampio spazio ad alcuni reportage su tematiche di pubblico interesse. Un cambiamento rispetto al debutto di settimana scorsa, che però non ha portato in termini auditel i risultati sperati: l’ascolto è infatti scivolato al 2%. Non sono certo mancate le notizie di cronaca in senso stretto, che tuttavia sono quasi diventate un intermezzo tra un’inchiesta e l’altra.

Il programma si è aperto con la prosecuzione di un reportage sul laboratorio di Farmacia dell’Università di Catania, noto alle cronache per la morte sospetta di quindici persone. Linea Gialla ha provato ad indagare le cause di quei decessi, accogliendo anche una testimonianza telefonica in diretta. Poi, la trasmissione si è spostata in Campania, per documentare la strage di innocenti nella cosiddetta Terra dei Fuochi. “Qui c’è un popolo che muore e la menzogna continua” ha denunciato don Maurizio Patriciello, da sempre attento al dramma di quelle zone. In conclusione, dopo alcuni aggiornamenti su Roberta Ragusa e Melania Rea, un’inchiesta sui casi di malasanità.

Seguendo la puntata, i telespettatori avranno potuto notare un’apertura di ampio respiro giornalistico che era emersa solo in parte nel primo appuntamento (più concentrato sulla cronaca, quasi in un remake di Quarto Grado). Non sappiamo se tale scelta sia stata solo sperimentale, ma non l’abbiamo ritenuta sbagliata: così, infatti, Linea Gialla ha cercato di crearsi una propria identità e di differenziarsi dai suoi competitor. L’inchiesta, peraltro, è un genere che potrebbe aggradare il pubblico affezionato a La7, rete da sempre carente sulla cronaca nera e invece più specializzata nell’approfondimento d’attualità.

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19
settembre

LA7: URBANO CAIRO DA’ FIDUCIA A SOTTILE. SU CROZZA INVECE…

Urbano Cairo

Martedì ha debuttato nella prima serata di La7 Linea Gialla, il nuovo programma di cronaca condotto da Salvo Sottile. Una novità, nella programmazione della settima rete del telecomando, che ha ancora pochi affezionati: l’esordio si è fermato a 467.000 spettatori, con uno share del 2.35%. D’altronde, la trasmissione si rivolge ad un pubblico diverso da quello che segue tradizionalmente il canale; anche per questo il patron Urbano Cairo dà piena fiducia a Sottile e il suo gruppo di lavoro.

Urbano Cairo: La7 al martedì non è mai stata forte

Linea Gialla si è inserito nella serata del martedì che, come ricorda lo stesso Cairo, in passato non ha mai regalato grossi sussulti a La7. Fino alla scorsa primavera andava in onda SOS Tata e gli ascolti si aggiravano attorno al 2.5%. Da Sottile, comunque, alla fine si aspetta di più:

“Ora abbiamo fatto un investimento su Sottile con Linea Gialla, al martedì, un giorno in cui La7, storicamente, non è mai stata forte - dichiara a Italia Oggi - E’ un investimento sul lungo periodo, su 40 puntate. Ieri (martedì, ndr) era la prima, lui deve crearsi un pubblico, attirare gente che prima, magari, non seguiva La7. Come ha fatto Rai 3 con Chi l’ha Visto. Un pubblico diverso da quello tipico della rete. Certo, Linea Gialla si può mettere a punto, ma ho già visto cose buone [...] ripeto, è il caso di parlarne tra un po’. Quando iniziò su Rete 4 partì al 4%. In molti ancora non sanno che è arrivato a La7″.

Urbano Cairo: su Crozza e Miss Italia nulla è deciso


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