I personaggi de Le Mani dentro la Città, in onda questa sera su Canale 5 con la puntata d’esordio, secondo il regista Alessandro Angelini hanno in comune tra loro la lotta, la sofferenza e la speranza. Sia quelli che sono dentro la malavita, sia quelli che ne sono fuori.
Le Mani dentro la città: buoni e cattivi siedono allo stesso tavolo
Qui tutti sono “stretti fra gli ingranaggi di un meccanismo più grande di loro“: gli operai che vorrebbero solo conservare il posto di lavoro e per questo occupano la loro fabbrica prossima alla chiusura; i poliziotti che si ritrovano improvvisamente nell’occhio del ciclone, e in costante pericolo, solo perché fanno il proprio dovere; gli esponenti della malavita che devono sempre guardarsi le spalle e non possono fidarsi di nessuno, soprattutto degli amici.
Un universo dove il confine tra il bene e il male è difficile da trovare perché i buoni siedono allo stesso tavolo dei cattivi e a volte sono loro stessi cattivi, soprattutto gli esponenti politici e quelli della pubblica amministrazione, pagati per salvaguardare i diritti della popolazione che affamano. Un punto di vista sicuramente scomodo, quello usato in questa serie, che potrebbe far discutere. A seguire le anticipazioni della seconda puntata, la cui messa in onda è prevista per venerdì prossimo, 21 marzo 2014.