Inizia a muovere i primi timidi passi nel mondo dello spettacolo grazie ad una piccola radio locale (Radio San Donato) ma la grande occasione arriva nel 1989 quando inizia a curare la regia di W Radio DeeJay. Dopo una parentesi a Radio Capital e dopo aver lavorato con i nomi più prestigiosi del settore, nel 1997 c’è il grande salto di qualità: diventa, accanto a Linus, la voce del programma più seguito della radio italiana (DeeJay Chiama Italia). Approda quasi contemporaneamente in televisione diventando autore del Festivalbar del 1996 ma la kermesse canora è soltanto un apripista: curerà, infatti, l’autorato per Le Iene, Zelig Circus, Zelig Off e i Telegatti. Il vero “grazie” lo deve ad Antonio Marano, direttore di Raidue, che decide di sottrarlo al dietro le quinte per farlo diventare uno dei volti della seconda rete di Viale Mazzini. Terminata lo scorso giugno l’ultima avventura con Scorie, programma cult della rete Due, passa alla concorrenza dove sarà al timone della prossima edizione di Colorado, programma campione d’ascolti nella stagione televisiva appena conclusasi. Dopo aver “regalato” in anteprima assoluta questa chicca ai lettori di DM, non potevamo non chiedere un commento a caldo al diretto interessato, all’indomani presentazione ufficiale del suo prossimo impegno sulla rete giovane del gruppo Mediaset. Ecco cosa ci ha dichiarato Nicola Savino.
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Cos’è questo rumore? Dove sei?
Sono in macchina. Sto andando ad Alessandria per l’XFactor Tour. Concludo così la mia avventura in RAI.
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Passaggio a Mediaset. Colpo basso o oculata scelta professionale?
Per me è evidentemente una scelta professionale. Per la RAI forse un colpo basso, come viene sempre “etichettato” il passaggio di un artista alla concorrenza. Ma non avranno di certo problemi, tutti sono utili ma nessuno è indispensabile. Certo non è carino che vada via, ma la vita professionale di un artista è questa.
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Hai già firmato?
No, non ancora. Ma è una formalità. Ieri sera è stata annunciata la nuova edizione di Colorado con la mia conduzione a Mediaset Night.
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A proposito di Colorado, qual è il valore aggiunto che Colorado può dare a Savino?
Il pubblico giovane. Quel pubblico che negli anni ho perso un po’ per strada, i giovanissimi. Per intenderci quel pubblico che quasi non guarda la tv. I ragazzi della scuola dell’obbligo. Sono loro che “portano avanti” i tormentoni, li cantano o li “recitano” sugli autobus, per strada…
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A Scorie non avevi quel pubblico?