Il Fatto Quotidiano



5
febbraio

DM LIVE24: 5 FEBBRAIO 2015. TRAVAGLIO: ZERO VOGLIA DI FARE IL DIRETTORE DEL FATTO – RADIO 2 A SANREMO: ECCO LA PROGRAMMAZIONE

Marco Travaglio

Marco Travaglio

Travaglio: zero voglia di fare il direttore de Il Fatto Quotidiano

Non ci crederà nessuno, ma io ho cercato di imbullonare fino alla fine alla poltrona Padellaro, peccato che sia riuscito a liberarsi. L’ultima cosa al mondo che sognavo di fare nella vita era diventare direttore, avevo zero voglia, ci sono troppe patate bollenti ad avere questo ruolo. Il direttore di un giornale ha solo oneri e rogne”: così Marco Travaglio, neo direttore del Fatto Quotidiano, ieri al programma di Rai Radio2 Un Giorno da Pecora, condotto da Claudio Sabelli Fioretti e Giorgio Lauro. Padellaro continuerà a scrivere? “Certo, dal suo ufficio scriverà più di prima perché non ha più le rotture di balle che avrò io“, ha concluso Travaglio.

Festival di Sanremo 2015: Radio 2 radio ufficiale del Festival

Rai Radio2 sarà la radio ufficiale del Festival di Sanremo. Anche quest’anno, in occasione della 65a edizione del Festival della Canzone Italiana, Radio2 racconterà la kermesse musicale più importante del Paese, e lo farà attraverso alcune trasmissioni che andranno in diretta dal truck posizionato, per tutta la settimana, di fronte all’ingresso del Teatro Ariston.

Dal 10 al 15 febbraio Pif e Michele Astori con ‘I Provinciali’, Giovanni Veronesi e Massimo Cervelli con ‘Non è un Paese per Giovani’, Carolina Di Domenico, Pier Ferrantini e Gianfranco Monti con ‘Rock and Roll Circus’, Luca Barbarossa, Neri Marcoré e Andrea Perroni col ‘Radio2 Social Club’ e la coppia Dose-Presta, ‘Il Ruggito del Coniglio’, saranno i protagonisti radiofonici di un festival nel Festival che, con oltre 30 ore di diretta, trasformerà il truck di Radio2 in una ‘festa mobile’ pronta a coinvolgere il pubblico che in quei giorni affolla le strade della città.




25
maggio

CHI PRENDE IL FISCO PER FIASCHI? TRA GREGGIO E ‘IL FATTO QUOTIDIANO’ PRESTO UN TAPIRO

Ezio Greggio, Paperissima

Ezio Greggio, Paperissima

Una gara a chi “smaschera” prima l’altro. Valerio Staffelli, stavolta, potrebbe consegnare un tapiro d’oro proprio in casa di Striscia La Notizia che, di solito, li fa recapitare. Non è uno scherzo, come è nello stile del programma, ma tutto vero.

E’ Luigi Franco – giornalista de Il Fatto Quotidiano – a puntare il dito verso gli stipendi di Ezio Greggio. Secondo quanto riportato dal giornale di Padellaro, il conduttore avrebbe percepito da Mediaset 23 milioni di euro in quattro anni, come conduttore di Striscia La Notizia e per altre partecipazioni ai programmi dell’azienda. 15 milioni di euro sborsati al conduttore su conti correnti monegaschi ed irlandesi, e altri 8 ad una società con sede a Dublino sui quali stanno indagando i pm di Monza. Il conduttore, infatti, risiede nel Principato di Monaco e a gestire i suoi diritti d’immagine sarebbe una società irlandese.

Intanto – sul suo profilo Twitter – il conduttore ha risposto alle accuse mosse, senza però replicare ai dettagli di natura fiscale forniti da Il Fatto:

«L’articolo apparso oggi sul Fatto Quotidiano a proposito del Tapiro – dice Greggio – contiene informazioni errate, imprecise e, per certi aspetti paradossali. Ma per favore…!! Rimando il Tapiro al mittente, in quanto si tratta di una ‘non notizia’. Da oltre 20 anni risiedo effettivamente a Monaco, come tutti sanno, e quando lavoro in Italia pago le tasse dal primo all’ultimo centesimo. Dunque, il volpino non sono io. Parafrasando Totò: io pago, io pago!».

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5
dicembre

IL FATTO QUOTIDIANO APPRODA IN TV CON UNA SERATA EVENTO. PROVE TECNICHE PER UNA MULTIPIATTAFORMA ALLA SANTORO?

Antonio Padellaro, Marco Travaglio

Una ‘serata evento‘ per riaffermare la libertà d’informazione, per denunciare censure ed autocensure. Ma anche per scoprire storie di cronisti e blogger coraggiosi. Il progetto ha un non so che di santoriano, e questo basti a farvi raddrizzare le antenne. A realizzarlo sarà Il Fatto Quotidiano, che per il prime time di mercoledì prossimo – 12 dicembre – ha programmato la messa in onda di un format televisivo dedicato agli scandali e agli intrecci tra potere e media.

In uno Speciale tv, il giornale diretto da Antonio Padellaro proverà a raccontare tutto quello che la stampa e le grandi emittenti non dicono. Il format parlerà di scoop cestinati, interviste addomesticate, servizi taroccati, ma anche di quelle inchieste che hanno scosso la coscienza pubblica del Paese. Nel corso della serata interverranno, tra gli altri, Marco Travaglio, Peter Gomez, Milena Gabanelli, Riccardo Iacona, Carlo Freccero, Gianluigi Nuzzi, Oscar Giannino, Piero Ricca.

La cosa interessante è che tale approfondimento verrà trasmesso non solo in streaming sul sito della testata, ma anche in televisione, grazie al network delle emittenti regionali. A partire dalle ore 21, lo Speciale sarà infatti proposto in diretta su una serie di canali collegati che garantiranno al format una diffusione nazionale. Un tale progetto non vi dice niente? Essù, fate un piccolo sforzo… Dopo il salto, l’elenco delle emittenti che manderanno in onda il programma:





19
novembre

LA RAI RISPONDE ALLA POLEMICA SULL’ACQUISTO DELLE POLTRONE

Anna Maria Tarantola

Per gli inguaribili censori degli sprechi pubblici, o di quelli che ad un primo sguardo possono apparire tali, è tempo di applausi e floride raccolte di consenso, nel pieno della crisi di fiducia nei confronti di partiti e istituzioni. Qualche volta però la fredda ragioneria, o talora la pignola ispezione, si deve arrestare davanti alla barriera del ritrovamento del buon senso. Va bene tutto, ma senza esagerare.

Nel Paese che per un paio di anni pensionava alcuni dipendenti dopo soli 15 anni e che regalava agende a go go, si arriva al balletto delle segnalazioni e delle repliche anche sui capitoli di spesa più ‘innocenti’. Avviene, così, che lo scontro coinvolga oggi Il Fatto Quotidiano e la Rai. La televisione di Stato, presumibilmente infastidita da un articolo comparso sulle pagine del giornale di Travaglio, Padellaro e company, precisa:

”In merito all’articolo firmato da Carlo Tecce a pag. 11 de Il Fatto Quotidiano del 16 novembre 2012 dal titolo “Rai, Tarantola acquista poltrone: per se stessa”, non credevamo che cambiare alcune poltrone nella sala di rappresentanza della nostra Azienda potesse suscitare un interesse da parte del vostro giornale. Si trattava di una spesa già preventivata prima dell’arrivo dei nuovi vertici. Inoltre non si può considerare uno spreco, ma soltanto una ottimizzazione di risorse, visto che le poltrone sostituite hanno preso il posto di quelle degli anni ‘70 che “resistevano” in Sala A.”


7
giugno

DM LIVE24: 7 GIUGNO 2012. MARIA CARMELA FURIOSA, ALESSIA MARCUZZI REGISTRA LA ZERO DI AMICI KIDS, TELESE ‘SCISSIONISTA’ DEL FATTO

Diario della Televisione Italiana del 7 giugno 2012

>>> Dal Diario di ieri…

  • Si sbaglieranno di sicuro. Lei ha detto che era d’accordo con l’azienda. Però lo dicono in tanti, che strano!

tinina ha scritto alle 09:25

D’Urso furiosa. Pomeriggio Cinque condotto da Barbara D’Urso ha chiuso i battenti. Il programma viene ora presentato dalla giornalista Alessandra Viero di Tgcom24. La D’Urso non ha accettato di buon grado e, durante il brindisi di saluti, Barbara ha avuto una discussione con Claudio Brachino, direttore di Videonews. Alla conduttrice non piace l’idea che venga utilizzato, anche nel programma della Viero, il nome Pomeriggio Cinque, ma Brachino le ha spiegato che il marchio non è di sua proprietà. Dopo lo sfogo si è consolata in dolce compagnia nella villa di Capalbio. (Fonte Leggo.it)

  • Alessia Marcuzzi registra la zero di Amici Kids

Master ha scritto alle 13:32

Alessia Marcuzzi registrerà mercoledi prossimo la puntata pilota di ‘ Amici Junior’ . Protagonisti bambini di 8 e 9 anni con esibizioni di canto e ballo (Oggi).
  • Telese lo ’scissionista’
tinina ha scritto alle 21:04





22
gennaio

MA ANCHE NO: PIROSO DIFENDE LA SUA LIBERTA’ EDITORIALE. UN AVVERTIMENTO PER LA RAI IN VISTA DEL PASSAGGIO (AL POMERIGGIO)?

Ma anche no - Antonello Piroso

Cala il sipario su Ma anche no e per Antonello Piroso si apre lo spazio per un’(ultima?)avvertenza per i telespettatori. Oggi più che mai il contenitore era sembrato molto, troppo, sbilanciato sulla linea de Il Fatto Quotidiano. Già dalla scelta della concessione di un intero e lungo monologo concesso ad Andrea Scanzi, molto ’sponsorizzato’ dal programma, con un estratto della lezione-spettacolo su Giorgio Gaber portata in giro in tournée.

Se aggiungiamo il fatto che due delle tre firme invitate a puntellare le interviste con i vari ospiti rispondono alla testata di Marco Travaglio a qualcuno, lecitamente, poteva baluginare il sospetto che la scelta di campo di Piroso potesse essere una netta presa di posizione politica. Piroso schierato sulla linea emergente della politica esterna alle grandi biforcazioni? Ma anche no.

Sul finire di puntata è proprio il volto ormai navigato di La 7, ora in procinto di grande promozione in Rai, a rivendicare la libertà di scelta dei suoi interlocutori, a prescindere dal mero calcolo dei pesi di rappresentanza. Che ci sia un netto sbilanciamento verso il giornale forse più d’inchiesta del panorama attuale quindi è da interpretare semplicemente alla luce del fatto che vi scrivano molte delle penne più pungenti in circolazione.


12
settembre

COMIZI D’AMORE, MICHELE SANTORO LANCIA IL SUO NUOVO PROGRAMMA. “CHIAMERO’ ANCHE LUTTAZZI E CELENTANO”

Michele Santoro

E così, anche per Michele Santoro arrivò il giorno del predellino. Da Berlusconi in giù, ci passano tutti. Compresi i suoi più strenui oppositori. Dopo mesi di sostanziosi pensamenti e di polemiche mirate, ieri il giornalista più scomodo degli ultimi 150 anni ha finalmente sciolto gli indugi e annunciato all’Italia la sua prossima avventura professionale. Dal palco della festa del Fatto Quotidiano, a Marina di Pietrasanta, il teletribuno ha comunicato che a partire da fine ottobre condurrà un nuovo programma in onda su una piattaforma di emittenti private e sul web. Si chiamerà “Comizi d’amore“, in omaggio al celebre film-documentario di Pier Paolo Pasolini, e si articolerà in 25 puntate previste.

Onore al coraggio: dopo anni di chiagni e fotti all’ombra di mamma Rai, adesso l’ex conduttore di Annozero sembra fare sul serio, lanciando un esperimento di tv fai-da-te tanto innovativo quanto indipendente. Staremo a vedere. L’avventura santoriana si ispirerà direttamente ai successi Raiperunanotte e Tuttinpiedi, le serate-evento che il giornalista organizzò con successo a Bologna. Anche stavolta Michele sarà affiancato da Marco Travaglio, da Sandro Ruotolo e dal vignettista Vauro, suoi compagni fedeli.

Davanti ad una folla in visibilio che neanche Maradona ai tempi d’oro, ieri Santoro ha teorizzato la volontà di ”trasformare la televisione italiana“, liberandola dalle censure e dall’influenza dei partiti politici. Per questo i suoi Comizi d’amore saranno sostenuti da un’associazione no-profit che si chiamerà Servizio pubblico e che “si impegnerà a dire no ad ogni censura“. Però tutta questa autonomia costa cara e così, dopo aver ispirato il miraggio della libertà, il giornalista si è messo a battere cassa. Alla fine i soldi so’ soldi, e ci sono miracoli che Sant’oro non può fare.


28
agosto

MARCO TRAVAGLIO BACCHETTA L’AD STELLA: NON PRESE SANTORO A LA7 PER PAURA DI CRITICHE AI POLITICI ‘AMICI’

Marco Travaglio, Michele Santoro

Da “giustizialista” a giustiziere il passo è breve. E’ bastato che qualcuno mettesse in dubbio l’integrità di Michele Santoro per trasformare Marco Travaglio nel temibile Vendicatore brizzolato. La metamorfosi è avvenuta stamane sulla prima pagina del Fatto Quotidiano, innescata da alcune dichiarazioni che l’AD di La7 Giovanni Stella aveva rilasciato ieri al Giornale. “Con Santoro non abbiamo chiuso il contratto solo perchè lui pretendeva libertà assoluta… facile chiedere la libertà con i soldi degli altri” aveva proferito il vertice della tv di Telecom. Così il giornalista, compare televisivo del noto conduttore, ha impugnato la clava ed ha replicato al “Canaro” per fare giustizia.

Nel suo editoriale, Travaglio ha provato a smontare la versione di Stella, secondo la quale Santoro avrebbe preteso un’eccessiva autonomia dall’editore di La7. Il brillante vicedirettore del Fatto, in particolare, ha citato l’articolo 21 della Costituzione in riferimento alla tutela della libertà di espressione. E ha bacchettato il dirigente della tv terzopolista:

Non sappiamo quali editori conosca, a parte se stesso, il dottor Stella, ma in tutto il mondo libero funziona così: l’editore sceglie i giornalisti a proprio gusto secondo criteri professionali; dopodiché questi lavorano come meglio credono, in base alle regole fissate dal contratto nazionale (…) Se poi l’editore non è soddisfatto di loro, li licenzia per giusta causa. E alla fine è il giudice a stabilire se la causa era giusta o no

Se Michele Santoro è stato scaricato da La7 la colpa mica è sua. Piuttosto, ci saranno state altre motivazioni. Travaglio si è così messo a scandagliare le cause che avrebbero fatto saltare la trattativa tra il teletribuno e l’emittente. Per poi trarre una personale conclusione.


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