Più che il compleanno del Principe, la sedicesima puntata del Grande Fratello sarà ricordata per la laurea di Mauro, da oggi in poi il dottor Marin, signore incontrastato dello show, capace di resistere alla pressione e al televoto degli ex combattenti reduci del club della carne e alla minaccia del tacco nel cervello della virulenta Carmela. Presto il neo dottore, che ha rivendicato l’honoris causa per la sua signorilità non priva di trashate esilaranti, potrebbe essere l’autore dell’insegna storica della casa, vagamente vicina a qualche massima di Totò, con la sua perla di saggezza, che a nostro giudizio gli vale non solo la laurea ma anche un dottorato in simpatia da reality: Marchesi e re uguali a me nel bidet.
Chiccheria in effetti è la parola dominante in quest’annata di principi e marchesi: il buon gusto ha proclamato lo sciopero della moda dopo aver visto il portaombrello di fodera che hanno dato a Mara per fungere da damigella a La promessa di matrimonio girone di ritorno, un sacchetto così vaporosamente arioso che la romana ha dovuto staccare a morsi la parete insonorizzata del confessionale per riempire il corpetto. Per non essere da meno la Marcuzzi ha voluto parafrasare la fiaba di Arlecchino ricoprendosi di un foulard che fosse il risultato delle bandane fosforescenti fregate ai compagni del figlio durante l’ora della messa nella scuola dei preti. E sorvoliamo per misericordia cristiana sulle pillole di catechismo che Don Alfonso Signorini vorrebbe sentire da Alberto, se magari si capisse quello che farfuglia.
Ma il premio specchio cerca specchio spetta ancora una volta a George Leonard che si aggiudica come sempre tutti e tre i gradini del podio grazie alla poesia sui punti neri di Carmela, alla scotattura da lampada che lo ha costretto ad indossare un abitino molto sobrio di raso bianco per evitare che si vedessero solo i denti, e all’autografo sulle ’scamorzette’ delle fan. Un non plus ultra dinanzi al quale i Gialappi hanno immaginato la controffensiva che potrebbe scatenare Carmela una volta accerchiata dai propri fan, per una vendetta in pieno stile contrappasso dantesco.