Festival di Sanremo 2009



15
febbraio

FESTIVAL DI SANREMO 2011: GLI ASCOLTI DELLE PREMIERE DELLE PRECEDENTI EDIZIONI. QUANTO FARA’ GIANNI MORANDI?

Festival di Sanremo 2011

Festival di Sanremo 2011, quali ascolti per la premiere?

Perché Sanremo è Sanremo, anche per gli ascolti. Gianni Morandi e tutto il dream team della 61esima edizione avranno l’arduo compito di non sfigurare questa sera rispetto alla première targata Antonella Clerici, nonostante la concorrenza interna e gli ascolti “frammentati” causa nuovi canali del digitale terrestre. Data per spacciata da tutti, l’edizione targata Antonella raccolse nella prima puntata ben 10.700.000 spettatori con il 45.26% di share mentre Ballarò, “concorrente” anche quest’anno, si fermò a quota 12.51% con 3.451.000 spettatori.

Va detto che la 60esima edizione fu trainata anche dalle feroci polemiche sul trio Pupo-Filiberto-Canonici, che hanno allietato le giornate pre-sanremesi, mentre il Sanremo di Morandi, a parte qualche sporadica lite tra le due prime donne, si sta avviando verso la première in un clima di apparente calma. Elevato anche il risultato del Bonolis “secondo” (con Luca Laurenti) che nella première raggiunse 10.126.000 spettatori con il 47.79% mentre l’edizione del 2005, sempre condotta da Bonolis con la co-conduzione di Antonella Clerici e Federica Felini – ma va ovviamente considerata la situazione televisiva totalmente differente – collezionò 12.822.000 spettatori con il 54.55% di share.

Nel 2007 e 2008 toccò a Pippo Baudo: nel primo caso in coppia con la Hunziker risollevò gli ascolti rispetto al precedente anno raggiungendo nella prima puntata il 44.65% con 9.747.000 spettatori, nel secondo ottenne uno dei risultati più bassi di sempre, 36.24% e 7.050.000 spettatori. Tragici, per l’epoca almeno, gli ascolti del Sanremo del trio Panariello-Blasi-Cabello la cui première toccò 10.166.000 spettatori con il 44.20%, per fortuna che ci pensò Pippo l’anno dopo.




9
marzo

OSCAR TV, MILLY CARLUCCI FA BALLARE IL TELEVOTO E VINCE COME MIGLIOR PROGRAMMA. HUNZIKER, CONTI E BALIVO SONO I PIU’ AMATI. ECCO I VINCITORI

Premio Tv 2009 @ Davidemaggio.it 

In attesa dei Teleratti e dopo l’annunciato siluramento dei cugini Telegatti, gli “Oscar Tv – Premio regia televisiva” mantengono fede alle aspettative, proseguendo la fortunata tendenza degli ultimi anni: ospiti da capogiro, momenti di spettacolo esilaranti e, cosa non meno importante, il raggiungimento di una prestigiosa importanza e credibilità. Insomma, non più la copia sbiadita del telegattone di Mediaset, ma un appuntamento cardine per telespettatori e addetti ai lavori, presentato da Carlo Conti, sotto la storica supervisione di Daniele Piombi.

Alla fine Milly Carlucci ha portato a casa il premio principale, grazie all’inaspettato exploit al televoto di “Ballando con le stelle” che viene incoronato Miglior Programma dell’Anno. Il reality danzereccio l’ha spuntata su una rosa di 10 programmi, una top ten di show di punta presentata nel corso della serata che ha offerto il miglior pretesto per dar vita ad una sfilata di illustri big e premiatori. E così, con la scusa di conferire il Premio speciale come miglior evento tv dell’anno alla 59esima edizione del Festival di Sanremo, Conti ha invitato sul palco Bonolis e Laurenti che, tra una gag e l’altra, hanno deliziato il pubblico con “I primi cinque motivi per i quali Carlo Conti dovrebbe condurre la prossima edizione del Festival”, ironizzando e in fin dei conti auspicando, sul futuro coinvolgimento del lampadatissimo conduttore nella popolare kermesse.

Via via è stata la volta della presentazione della restante top-ten che ha visto in gara anche “I migliori anni” presentati da Conti con tanto di balletto delle due comprimarie Roberta Giarruso e Sofia Bruscoli, “Chiambretti night” con il suo protagonista in platea e poi sul palco, “Le Iene”, Ricci, Greggio ed Hunziker per “Striscia la notizia”, Vespa ed il suo “Porta a porta”, poker di donne per “Zelig” con una sinuosa Vanessa Incontrada, Katia&Valeria e Teresa Mannino, Piero Angela con “Superquark” ed, infine, Mara Maionchi e Francesco Facchinetti per “X Factor”. Tra i premi assegnati dall’esperta commissione presieduta da Gigi Vesigna sorprende la vittoria di Sky Tg24 su Tg2 e Tg5, e per la miglior fiction dove “Tutti pazzi per amore” travolge “I Cesaroni” e “I Viceré”.


25
febbraio

SANREMO 2010: MARIA LA SANGUINARIA E PAOLINO IL SALVATORE INSIEME? DITE LA VOSTRA

Festival di Sanremo (Maria De Filippi e Paolo Bonolis)

Neanche il tempo di calare il sipario e di spegnere le luci sull’edizione numero 59 del Festival di Sanremo che già a tenere banco è l’identità del prossimo conduttore. Tutti pazzi per Bonolis, Paolino “il salvatore” che è riuscito a far riemergere il Festival dagli abissi in cui era sprofondato. Tutti pazzi per Maria De Filippi, Bloody Mary colei che ha saputo calamitare l’attenzione come mai nessuno sinora.





23
febbraio

PIPPO XIII, IL ROSICONE: I VIDEO DEL FUORI ONDA E LE GAFFES A “DOMENICA IN, SPECIALE SANREMO”

Domenica In 7 Giorni (Marco Carta e Pippo Baudo) @ Davide Maggio .it

Non oso immaginare l’immane fatica che avrà dovuto compiere ieri Pippo Baudo nel condurre la consueta puntata post-Festival di Domenica In.

Il patron dei patron del Festival di Sanremo si è ritrovato, tutt’a un tratto, a dover fare i conti con un’edizione straordinaria della kermesse sanremese che ha risollevato la manifestazione dagli imbarazzanti risultati della cinquantottesima edizione che lo ha visto, per la tredicesima volta, conduttore e direttore artistico del Festival. Un’edizione, la cinquantanovesima, che ha visto Paolo Bonolis “usurpare” quello che, per anni, è stato il suo indiscutibile trono. Ma il Bonolis-SalvaSanremo è solo uno dei motivi che avranno fatto dormire sonni tutt’altro che tranquilli al presentatore catanese. Il buon Pippo da Militello, il più acerrimo nemico mediatico di Maria De Filippi e dei suoi programmi, ha dovuto fare i conti con l’identificazione dell’eccellenza televisiva proprio nella tanto contestata collega, salita sul palco nel galà finale, e, smacco degli smacchi, ha dovuto tessere le lodi di Marco Carta, ex allievo di quegli Amici di Maria visti quasi con disgusto, riuscito a salire nientepopodimeno che sul gradino più alto del podio di quella che, sino all’anno scorso, era la SUA manifestazione.

Quasi costretto, davanti alle telecamere, ad ammettere un fastidiosissimo “status quo“, Pippo XIII, il Rosicone non si è però riuscito a contenere del tutto, lasciandosi scappare qualche gaffe che non è sfuggita all’occhio attento della “grande famiglia di DM”. Vogliamo ricordarne qualcuna? Ricordiamone qualcuna…


22
febbraio

L’IVA INZOZZATA CONTRO ROBERTO BENIGNI. E’ POLEMICA ANCHE ALL’ARENA DI GILETTI

Domenica In - Iva Zanicchi, Massimo Giletti, Vittorio Sgarbi e Roberto Benigni

Scoppia la rissa nell’arena di Domenica In – Speciale Sanremo. Urla e offese che non si vedevano dai nefasti tempi della querelle Pappalardo vs Er mutanda (qui il video). Protagonista l’Iva Furiosa che si scaglia veementemente, con la partecipazione del redivivo Sgarbi, contro Roberto Benigni al punto da costringere il buon Giletti ad andare a nero, nel tentativo di ricomporre gli animi.

Il tutto ha inizio quando Giletti manda in onda una parte del monologo di Benigni in cui quest’ultimo ironizzava sul ‘Ti voglio senza amore‘ della Zanicchi. Apriti cielo! La Zanicchi va su tutte le furie e comincia a sbraitare accusando il premio Oscar di aver detto malignità e nefandezze. “Mi ha inzozzata“. A farla imbestialire, soprattutto, è il fatto che sia stata ‘messa nel letto’ nientepopodimeno che del premier Berlusconi, essendo lei parlamentare europea del PDL. Se la prende anche con Bonolis, per non averla difesa nella prima serata, e nella seconda per averla fatta accompagnare sul palco dal bel modello presente all’occasione, rivolgendosi in modo provocatorio all’uomo ‘sei proprio adatto al contenuto della canzone‘.

A gettar acqua sul fuoco ci si mette, manco a dirlo, l’onorevole Sgarbi, che dà del ‘comunista pagato’ a Benigni, e invita ad annullare il Festival e a risarcire l’Iva nazionale con il compenso dato al premio Oscar. Alba Parietti cerca di dar ragione alla presente senza esporsi troppo però, dato il calibro dei personaggi in gioco. Scoppia, così, la polemica politica, che ogni anno non può mai mancare.





22
febbraio

CARTA CANTA! SANREMO 2009 SI CHIUDE CON UN DEJA VU: A TRIONFARE E’ MARCO CARTA

Marco Carta e Maria De Filippi - Festival di Sanremo 2009

C’è l’ha fatta! A dispetto di tanti, troppi, insopportabili e spocchiosi fustigatori dei fuoriusciti da televisivi talent show, Marco Carta, cagliaritano classe 1985, è il vincitore della 59^ edizione del Festival della canzone italiana.

A meno di un anno, dunque, dal suo trionfo nella scuola di Amici, Marco “pulcino spaurito” Carta, torna, di fronte alla sua mamma televisiva, (Maria De Filippi), a sollevare lo scettro del vincitore. Un Festival che si è assunto, ab inizio, l’ambiziosa missione di celebrare, promuovere e santificare l’eccellenza italiana, avrebbe, forse, coerentemente dovuto avere un epilogo diverso (leggasi vittoria di Francesco “the voice” Renga, o trionfo di una superlativa Patty Pravo, stasera, intensa, struggente più che mai), ma è pur vero che ben peggiore pericolo abbiamo corso poche ore fa. Un liberatorio sospiro di sollievo ha, infatti, accompagnato la proclamazione della vittoria di Marco Carta, dopo che per circa un’ora, da quando, cioè, avevamo appreso sgomenti la terna finale (oltre a Marco Carta, per l’appunto, Povia e Sal Da Vinci) avevamo sudato freddo all’idea che la vittoria potesse arridere a chi meno, fra tutti, la meritasse.

Dopo aver avuto l’incontenibile tentazione di richiedere un’immediata prova etilometrica per i televotanti che, forse, in preda a trenini e sfrenate danze carnevalesche, debbono aver espresso le proprie preferenze per la maschera più riuscita (come si può, però, anche in questo caso, ignorare Maria De Filippi vestita da Nonna Papera o Alexia da mini wurstel?) il nostro pensiero è, però, subito corso alla sciagurata eventualità che a vincere fosse chi dopo “l’ode del piccione” ha avuto il cattivo gusto di proporre “l’invettiva contro il pentito ricchione”. Pericolo scampato. Un Festival, perfetto sotto ogni punto di vista, rischiava, infatti, di sbandare all’ultima curva, regalando ulteriore immeritata visibilità a chi, attraverso una mirabile operazione commerciale, ne ha guadagnata fin troppa (chapeau agli Afterhours che si sono appuntati un triangolo rosa al petto).


21
febbraio

E SE MARCO CARTA VINCESSE IL FESTIVAL, PREMIATO DALLA DEFILIPPI?

Marco Carta e Maria De Filippi - Finale Amici 7 - 16 aprile 2008

Marco Carta e Karima Ammar sullo stesso palco. Due ”vecchi” Amici di Maria De Filippi che partecipano contemporaneamente alla più prestigiosa kermesse canora del nostro paese. Uno schiaffo morale nei confronti di chi è pronto a scagliarsi contro il talent show di Canale5 e a definirlo, senza troppi giri di parole (e forse con un pizzico di invidia) ”una fabbrica per e di disoccupati”.

Ma quest’anno la partecipazione per uno dei due talenti di Canale5 potrebbe avere un gusto tutto particolare. Una congiuntura favorevole, infatti, potrebbe farci vivere un ritorno al futuro che riproporrebbe, questa sera, ciò che è accaduto il 16 aprile dello scorso anno quando Marco Carta vinse la settima edizione di Amici sotto gli occhi vigili e materni della padrona di casa dello show dell’ammiraglia di Cologno Monzese.

Un’ipotesi che solletica la curiosità e stuzzica l’interesse del telespettatore più nostalgico-sentimentale che vorrebbe rivedere il cantante sardo tra le braccia della De Filippi, pronta a consegnare un nuovo trofeo nelle mani della sua creatura mediatica più forte di sempre, dopo Costantino. E l’ipotesi è tutt’altro che remota. Marco Carta è letteralmente imbattibile al televoto potendo contare su un’orda di agguerritissime fan, le ormai celebri “cartine”, che supportano il proprio beniamino in maniera davvero imbarazzante e con… cellulare sempre carico. Ma “cartine” a parte, la storia dell’ex parrucchiere sardo è riuscita a far breccia nel cuore del grande pubblico e rappresenta, idealmente e simbolicamente, il percorso di tutti quegli “uno su mille” cantati da Morandi che riescono a farcela contro tutti e contro tutto, pur essendo dati quasi per spacciati.

Chissà che il sogno sardo non si ripeta. Sempre che Lele Mora non abbia deciso di affittare qualche call center.

Amici 9: qual è il tuo preferito?

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21
febbraio

SANREMO 2009, quarta serata: FORREST GUMP ARISA TRIONFA TRA LE PROPOSTE, ANCHE BONOLIS HA LA SUA CAVALLA PAZZA, ELIMINATI DOLCENERA E I GEMELLI DIVERSI

Arisa - Festival di Sanremo 2009

Commistione degli opposti, mescolanza di alti e bassi: è questo il segreto della carriera di Paolo Bonolis e della 59esima edizione del Festival di Sanremo. Così, in ossequio al trionfo di contrasti orchestrato da Bonolis, a vincere tra le proposte nel più elegante dei palchi è una Forrest Gump in gonnella alias Arisa, una che di nome fa Rosaria Pippa (Arisa è un acronimo delle iniziali sue, dei suoi genitori e delle sue due sorelle), con la canzone Sincerità. Mentre Big e non cercano in tutti i modi un significato morale, una nobilitazione delle loro canzoni, e ricorrono spesso, troppo spesso, a meri esercizi vocali per dimostrare la loro bravura, Arisa vince senza avere una gran voce con un motivetto semplice ma che ha il pregio di arrivare subito.

La vittoria di Arisa è il climax di una serata piacevole, forse meno della precedente ma pur sempre capace di percorrere tutte le possibili declinazioni dell’emozionarsi. Serata che non poteva che iniziare con una barocca fusione tra lirica e pop, con i cantanti lirici Dimitra Theodossiou e Gianluca Terrannova a intonare famose canzoni italiane e internazionali, da Caruso a We are the Champions, mentre a fare bella mostra sullo schermo scorrevano le immagini di ‘E la nave va’ di Fellini, cui è seguito un balletto del coreografo del musical ‘Across the Universe’, Daniel Ezralow.

La serata prosegue, poi, con i duetti dei big, o in alcuni casi semplici rivisitazioni dei brani, che non hanno, escluse poche eccezioni, sortito l’effetto di arricchire i pezzi. D’altronde, la levatura degli ospiti, era ben diversa dalla sera precedente. Stavolta bisognava non offuscare i cantanti. Le sole “star” erano Morandi, quarto uomo per Pupo, Paolo Belli e Youssou N’Dour, D’Alessio con il clone Da Vinci e Daniela Dessì, star della lirica, che in coppia con Renga è parsa ben assecondare le velleità da novello Bocelli di quest’ultimo. Ben riusciti, i connubi  musica e recitazione di Albano sul palco con Michele Placido e di Masini con Francesco Benigno. Quest’ultima accoppiata riesce nell’arduo compito di rendere meno volgarmente banale la canzone.

Dopo il salto l’incursione della pornostar e le imperdibili pagelle di DM: