Festival di Sanremo



15
febbraio

IL GRANDE FRATELLO AL MERCOLEDI, SOPPRESSA LA SAI L’ULTIMA.ECCO IL PRIME TIME’s VALZER DI CANALE5

Alessia Marcuzzi, Lorella Cuccarini, Massimo Boldi @ Davide Maggio .it

Settimana di decisioni quella in corso, a Cologno Monzese. Decisioni che interesseranno, ancora una volta, i programmi attualmente in onda. Una rivoluzione dei palinsesti, l’ennesima, che mortifica il telespettatore per soddisfare logiche commerciali e impegni assunti con gli investitori pubblicitari.

Scelte che si rendono opportune a fronte di un secondo periodo di garanzia in discesa libera nel quale si salva soltanto la gradevolissima fiction I Cesaroni che non teme rivali.

Il primo atto della “soap opera dei palinsesti” riguarderà Il Grande Fratello, infelicemente spostato al lunedi in questa ottava edizione.

Nella settimana sanremese il Grande Fratello cambia programmazione. Non il lunedi ma il mercoledi (27 febbraio). Questa nuova collocazione dovrebbe riguardare esclusivamente la settimana festivaliera.

La seconda novità riguarda la soppressione de La Sai l’Ultima che martedi prossimo sarà in onda per l’ultima volta, come avevamo paventato in questo post.

Il sabato, dopo il Bagaglino, la cui ultima puntata è prevista per domani 16 febbraio, sarà la volta di uno speciale di Ficarra e Picone, poi una “pausa film” causa finale del Festival di Sanremo e dall’ 8 marzo sarà la volta di Gerry Scotti e della Sua Corrida.

Proprio relativamente alla settimana canterina della nostra tv, Canale5 proporrà il lunedi (25 feb) il film Il Principe e il Pirata di Leonardo Pieraccioni, il martedi (26 feb) La Maschera di Zorro di Martin Campbell e il sabato (1 marzo) Il Gladiatore di Ridley Scott.

A fronte delle novità di quest’oggi, rimangono orfani di una programmazione soddisfacente il lunedi e il martedi, giornate per le quali si attendono conferme.

Il lunedi è diventata la giornata dei possibili “botti” da quando è dedicata alle fiction e alle miniserie, ormai punto di forza delle programmazioni delle reti televisive italiane. Non a caso la Rai ha in serbo numerosi assi nella manica da sfornare nella giornata di cui parliamo e, certamente, Mediaset starà preparando la migliore risposta.

In relazione al martedi, invece, chissà che non possa accadere invece ciò che avevo detto nel post in cui parlavo della chiusura de La Sai l’Ultima…

Come nelle migliori soap opera, anche in quella dei palinsesti impazziti (iniziata l’anno scorso), i colpi di scena non mancheranno.

E ormai, non possiamo fare a meno di seguirla.

18 febbraio ore 14

Al momento, le uniche certezze per la settimana post-Sanremo sembrano essere il lunedi col Grande Fratello, il giovedi con RIS 4, il Venerdi con I Cesaroni e il sabato con la Corrida.

 




22
gennaio

LUCILLA AGOSTI E’ LA PRIMA DONNA DEL DOPOFESTIVAL

Lucilla Agosti (DopoFestival) @ Davide Maggio .it

Sembrerebbe che Pippo Baudo abbia scelto anche la presenza femminile che ingentilirà il palcoscenico del Dopo Festival.

A far compagnia ad Elio e le Storie Tese, dovrebbe esserci infatti Lucilla Agosti, personaggio sconosciuto ai più ma con un curriculum artistico di tutto rispetto per una trentenne.

Inizia la propria carriera come attrice recitando ne La strana coppia di Neil Simon. Approda successivamente in tv, dove conduce Azzurro su ReteA, programma dedicato alla musica e agli artisti italiani.

Dopo la conduzione di alcune serate nell’estate del 2004 (Main Stage all’Arezzo Wawe Love Festival e la serata finale del concorso Voci Domani) conduce Space Girls su Happy Channel e Guelfi e Ghibellini su Rai Due oltre ad appare in un episodio della sit-com Camera Café. Con la nascita della nuova All Music, abbandona la musica di Azzurro per passare a occuparsi di moda e lifestyle, al timone della trasmissione All Moda.

Ottiene anche alcuni ruoli cinematografici in cortometraggi e lungometraggi, apparendo nei film La febbre (2005), regia di Alessandro D’Alatri, e Il mercante di pietre (2006), regia di Renzo Martinelli, e nei cortometraggi Parole rubate (2004) e Divini incontri d’orgasmo (2005), entrambi diretti da Barbara Caggiati.

Prende parte anche alla soap opera CentoVetrine, con un ruolo secondario, e continua le proprie esperienze televisive in vari programmi di All Music : Classifica di…, in cui intervista personaggi dello spettacolo svelando le loro preferenze musicali, Flycase, in cui accompagna ospiti musicali alla scoperta di una nazione dal punto di vista culturale e specialmente musicale e, infine, Tutti nudi, dove vestita da geisha commenta le esibizioni di stripper dilettanti.

Nel 2007 è protagonista con Ale e Franz di Buona la Prima, un sit-show di Italia 1 basato totalmente sull’improvvisazione.

Attualmente Lucilla e’ in onda su Radio Monte Carlo dalle 10:00 alle 12:00 dal Lunedi’ al Venerdi in “RMC Magazine” con Max Venegoni.

L’appuntamento con il 58° Festival della Canzone Italiana è per il 25 febbraio.


6
dicembre

AMARCORD, Che Fine Ha Fatto…CAVALLO PAZZO?

Amarcord Cavallo Pazzo @ Davide Maggio .it

La televisione, come è noto, fin dal suo esordio, ha avuto subito un impatto fortissimo sui telespettatori, sulla gente e nondimeno sulla società tutta. Un impatto a tratti positivo e mirato all’evoluzione e per altri versi devastante, capace nel lungo termine di creare dei veri e propri “mostri”.

Mostri o forse sarebbe meglio dire disturbatori che di quest’attività nel tempo hanno fatto una professione, raggiungendo una sorta di popolarità che ha permesso loro di entrare nel mito o nel massacrante meccanismo del gioco dello sberleffo.

Personaggi pittoreschi, fuori di ogni canone, di quelli che si possono trovare nei vicoli delle nostre città, nella vita di tutti i giorni, negli incontri casuali, in una sfumatura, in una storia non sempre edificante o piacevole da ascoltare ma comunque, in qualche maniera, istruttiva.

Mario Appignani (Cavallo Pazzo) @ Davide Maggio .itUna storia come quella di Mario Appignani in arte Cavallo Pazzo che ben prima di Gabriele Paolini e soprattutto in maniera decisamente diversa, ha dato il via allo strano “lavoro” del disturbatore, che oggi nelle più svariate (e talvolta legittimate) declinazioni accompagna ogni nostra giornata televisiva.

In particolare Cavallo Pazzo ha raggiunto l’apice del “successo” grazie al Festival di Sanremo del 1992. Al grido di “questo Festival è truccato”, Appignagni ha interrotto la kermesse poco dopo il suo inizio, sostenendo per l’appunto che la gara fosse stata manipolata dagli organizzatori e tutto questo sotto gli occhi di un incredulo e ancora disincantato Pippo Baudo.

E non è finita qui, perchè Appignani ha continuato la sua battaglia contro presunte scorrettezze, facendo numerose incursioni in programmi Rai e Mediaset: Festivalbar, Azzurro senza dimenticare il Tg1 e trasmissioni purtroppo registrate, che non hanno permesso al nostro di andare in onda. E ancora a manifestazioni come il Festival di Venezia ma anche negli stadi, con esiti spesso terribili da un punto di vista giudiziario.

Scopri che fine ha fatto Cavallo Pazzo e GUARDA IL VIDEO :





20
ottobre

MOMENTI DA (NON) DIMENTICARE : LA CHITARRA SPACCATA DAI PLACEBO A SANREMO 2001

Placebo (Sanremo 2001) @ Davide Maggio .it

Il Festival di Sanremo del 2001 è stato già di per se pietoso.

La conduzione di Raffaella Carrà, Megane Gale ed Enrico Papi è stata decisamente deludente e ha consegnato al pubblico una delle peggiori edizioni che la storia della kermesse canora ricordi.

Ad aggravare ancor di più le serate del Festival ci fu un “incidente di percorso” accaduto nella puntata di venerdi 2 marzo.

Il leader dei Placebo, Brian Molko, ”pensò bene” di spaccare la propria chitarra su uno degli amplificatori presenti sul palco, sino a farlo cadere.

Un gesto consuetudinario per il leader del gruppo inglese ma sicuramente nuovo e poco gradito al pubblico del Teatro Ariston che manifestò il proprio disappunto fischiando a più non posso. 

Ciò che segue è quanto dichiararono i Placebo in merito alla vicenda :

Ci sembrava la reazione più adatta, a quel tempo – ricorda Molko – Non dormivamo da due giorni e l’unica maniera per restare svegli era bere fin dal pomeriggio. E poi eravamo scazzati perchè nessuno ci aveva detto come era il Festival. Ci sembrava di essere finiti in mezzo a una sciarada. A nessuno gliene fregava assolutamente niente di noi. Quando venne il nostro momento, c’erano in platea tutti questi vecchi grassi in giacca e cravatta, con le loro donne in abito da sera. Qualcosa ha fatto click nella mia testa ed è scattata una reazione primordiale. Vaffanculo tutta ’sta roba, mi sono detto; non dovrei nemmeno essere qua! La sola cosa che mi è rimasta impressa nella memoria era la gente che dallla sala mi gridava: “Pezzo di merda”…

Un pizzico di “brio” in una serata decisamente piatta, come le altre!

Questo il video…


21
maggio

MORMORII SPETTACOLARI : IL CAST DI SANREMO 2008

Mike Bongiorno @ Davide Maggio .itFiorello @ Davide Maggio .itPippo Baudo @ Davide Maggio .itLuciana Littizzetto @ Davide Maggio .it 

Quella che il sottoscritto non avrebbe remore a definire come sintesi perfetta di un televisione eccellente potrebbe materializzarsi a cavallo di febbraio e marzo del prossimo anno.  

Si mormora, infatti, che Wind Telecomunicazioni,  sponsor principale del Festival di Sanremo, stia “spingendo” affinchè prenda corpo l’idea di lanciare sul palco dell’Ariston la coppia di artisti-testimonial della compagnia telefonica. Parliamo di Mike Bongiorno e Fiorello, naturalmente.

Riuscite a immaginare cosa possa essere un Festival della Canzone Italiana condotto dal padre della televisione italiana e da uno dei migliori showman presenti nel panorama catodico italiano?

Io lo troverei, quanto meno potenzialmente, straordinario

Ma manca ancora qualcosa per l’eccellenza.

A quanto pare, però, quest’idea che circola negli ambienti televisivi negli utimi giorni non ha trascurato proprio nulla. A completare, infatti, il quadretto ci sono non una ma ben due ciliegine sulla torta che farebbero del prossimo Festival un evento da ricordare.

Partiamo dall’assunto secondo il quale ho sempre ritenuto Pippo Baudo il miglior padrone di casa che il Festival potesse avere. L’unico in grado di dare alla kermesse canora quella “pomposità” e quella classe indispensabili per ogni grande manifestazione che si rispetti. 

Ebbene, la squadra con a capo Fiorello e Mike Bongiorno, non rinuncerebbe al tocco di eleganza e di stile baudiani grazie alla direzione artistica del conduttore siciliano e avrebbe quel pizzico di pepe che non guasta con la presenza di  una comica straordinaria come Luciana Littizzetto che diventerebbe, così, la prima “valletta” sui generis del Festival.

Non credo siano necessari commenti.

Di fronte a scelte del genere… chapeau!

L’innovazione nel solco della tradizione!





6
marzo

Un Sanremo all’ aMATRIXciana

Pippo Baudo e Paolo Bonolis @ Davide Maggio .it

Matrix @ Davide Maggio .it

Quanta ipocrisia!

Questo è ciò che ho pensato dall’inizio alla fine dell’ultima puntata di Matrix andata in onda ieri, lunedi 5 marzo 2007.

In linea con le nuove politiche all’aMATRIXciana per portare a casa un pizzico di share in più, un Enrico Mentana alla spasmodica ricerca dello scoop al punto tale da trasformare lentamente il suo programma in una sorta di varietà misto a politica, ha pensato bene di occuparsi del Festival di Sanremo.

Un’edizione, l’ultima, ricca di polemiche, a mio avviso assolutamente fuori luogo, che ha visto un Pippo Baudo solo contro tutti.

Tra questi “tutti” c’era anche Paolo Bonolis che, nella trasmissione dell’ex direttore del TG5, ha colto l’occasione per poter replicare alle “accuse” di Pippo Baudo.

Prima di procedere, facciamo un riassunto delle travagliate vicende del Festival di Sanremo così come ricostruite da Matrix.

Bene! Andiamo per gradi.

La polemica è, ai miei occhi, riconducibile a tre punti fondamentali :

  • i compensi

  • l’annuncio del cambio di conduzione per il prossimo anno

  • la politicizzazione del Festival

Tra queste, la seconda è di sicuro LA polemica vera e propria che ha infiammato e, soprattutto, rovinato l’atmosfera festivaliera che dovrebbe regnare nella città dei fiori alla fine di febbraio.

La polemica sui compensi è stata ed è assolutamente giustificata. Non tanto per il compenso di Baudo ma per il cachet della Hunziker che per presenziare sul palco dell’Ariston ha portato a casa la modica cifra di un milione di Euro.

Certo, sono cifre che fanno discutere a prescindere da qualunque considerazione però è opportuno contestualizzarle per poter capire i motivi di retribuzioni così alte. Il Festival di Sanremo, come ben saprete, non è di sicuro una manifestazione qualunque. Alla base c’è un lavoro straordinario che inizia mesi prima della messa in onda (che, per questo, va pagato) che consente di raggiungere i risultati noti a tutti e, ancor di più, di raccogliere introiti pubblicitari che non sono minimamente paragonabili a quelli della normale programmazione (pensate che nella giornata di martedi, nel primo stacco pubblicitario, uno spot di 30′ è costato agli investitori 190 mila Euro).

Proprio per quanto scritto, è scandaloso innanzitutto che la Hunziker abbia preso un compenso superiore (non di poco) a quello di Baudo (700 mila euro) ma, ancor di più, è stato scandaloso l’aver fatto scoppiare la questione durante il Festival di Sanremo come se chi di dovere fosse all’oscuro delle disposizioni legislative in materia che prevedono un tetto massimo di 272 mila Euro per i compensi dei lavoratori di società pubbliche non quotate (come la Rai). Ho trovato ancora più fuori luogo l’intervento del Presidente del Consiglio in presenza di un apposito decreto che sbloccava i limitati compensi dei quali ho parlato poche righe fa.   

Polemiche destinate a svanire nel nulla ma Mentana ha pensato bene (rectius : male) di chiedere a Bonolis un parere relativamente anche a questa questione.

Questione sulla quale Bonolis farebbe meglio a tacere. Cosa che, infatti, ha fatto alla domanda di Mentana che gli chiedeva quale fosse stato il Suo compenso!

Le cifre ufficiali del contratto di Bonolis, infatti, sono tuttora ignote perchè il contratto è stato secretato. Ma, cari i miei lettori, si mormora che il caro Paolino abbia incassato la cifra record di 5 milioni di Euro (con i quali Bonolis avrebbe però dovuto pagare anche gli artisti internazionali). Naturalmente Bonolis non ha nemmeno lontanamente pensato di dichiarare ad Enrico Mentana il Suo cachet milionario mantenendo quell’aria da… Claudia Koll post-conversione sulla quale ritornerò dopo.

La questione è poi approdata al fulcro della polemica : le dichiarazioni di Fabrizio Del Noce secondo le quali ci sarebbe un cambio della guardia per il Festival del prossimo anno.

Non credo sia così difficile ammettere che, in questo caso, ci siamo trovati di fronte ad una caduta di stile bella e buona del direttore di RaiUno che anzichè elogiare l’attuale conduttore del Festival per gli ottimi risultati raggiunti (definita da molti “la Pasqua di Sanremo” ovvero la resurrezione) ha preferito parlare della conduzione del prossimo anno bocciando implicitamente il lavoro della squadra della 57° edizione ancora al lavoro! Una bocciatura che non avrebbe motivo d’esistere e che ha creato, inevitabilmente, un mare di polemiche oltre che una situazione di malcontento e nervosismo generale.

La reazione di Baudo è stata la più naturale possibile. Chi avrebbe accettato di buon grado “una punizione per NON aver commesso il fatto“?

Ed e’ altrettanto chiaro che, di qualunque presentatore si fosse parlato, Baudo avrebbe avuto una reazione identica.

Nel caso specifico, ad aggravare la situazione, c’erano in più le ormai note vicende di Bonolis che dopo gli innumerevoli insuccessi collezionati negli ultimi due anni non ha di sicuro le carte in regole per essere “promosso” alla conduzione della kermesse canora. Ma si sa, Fabrizio Del Noce ha una particolare ammirazione per Paolo Bonolis e quest’ultimo ha un eccellente agente, Lucio Presta, che l’ha trasformato in una vera e propria miniera d’oro.

Le parole di Baudo, esternate in sala stampa, sono semplicemente lo specchio della realtà : la pura e sacrosanta verità.

Per questi motivi, fossi stato in Bonolis, avrei evitato di replicare a delle accuse che accuse non sono. Ed invece eccolo pronto a sedersi sulla poltrona di Mentana come profeta della correttezza e della buona televisione, portatore sano di idee vincenti e di doti innate idonee a trasformare in oro tutto ciò che tocca. Peccato che il caro Bonolis non ne metta a segna una da almeno un paio d’anni!

Sul terzo punto inutile commentare. Nonostante abbia trovato persino io poco “azzeccata” la scelta di portare sul palco Antonio Cornacchione c’è da dire che da qui a farne una polemica ce ne passa. E ce ne passa parecchio!

Se al posto di Cornacchione, però, ci fosse stato un Crozza qualunque, scommetto che ad eventuali polemiche si sarebbe replicando parlando di… satira!

Che si pensi alle cose più serie, come ha detto lo stesso Baudo!

The Show Must Go On… 


3
marzo

THE BEST OF SANREMO 2007

Vincitori Festival di Sanremo 2007 @ Davide Maggio .it

E così è calato il sipario anche sulla 57° edizione del Festival di Sanremo.

Un’edizione che ha segnato il ritorno alla tradizione e, per questo motivo, da premiare senza alcuna riserva.

Ho sempre ritenuto che la Baudite fosse la miglior “infezione” che potesse colpire la manifestazione della cittadina ligure. E’ Pippo a detenere le chiavi del successo della kermesse canora tutta italiana. Assolutamente promossa, quindi, la direzione artistica del Festival 2007.

Sul palco le cose potevano andare decisamente meglio. Avrei evitato volentieri Michelle Hunziker : una quasi-conduttrice rubata temporaneamente ad un improbabile Cabaret in scena in questi giorni che non è riuscita a portare quella grazia e quell’eleganza che un palcoscenico come quello dell’Ariston esige.

A partire dagli abiti, passando per un tatuaggio (che costume avrebbe voluto coperto appositamente per l’occasione) e per un compenso straordinariamente eccessivo (un milione di euro), proseguendo per battute infelici (colpa degli autori, ahimè) per arrivare ad un mix di poca femminilità e charme, la Hunziker è l’unica vera delusione del Festival appena terminato.

Baudo, dal canto Suo, l’ha elogiata sino alla nausea ma, in fin dei conti (e come sempre), ha avuto la capacità di non far pronunciare alla “cabarettista” svizzera una frase di senso compiuto perchè pronto a rubare sempre e comunque la scena a quella che doveva essere una co-conduttrice ma che si è rivelata meno di una valletta.

La qualità delle canzoni è stata decisamente superiore alle edizioni precedenti e gli stili assolutamente variegati. Se, da un parte, hanno calcato il palco di questo Festival dei pezzi da novanta della musica italiana (Milva, Dorelli, Ruggiero & Co), dall’altra si è fatto spazio ad una timida innovazione che ha visto la consacrazione di nuove leve degne di quel palco (uno per tutti, Fabrizio Moro).

Certo, per quel che mi riguarda, è inutile (e probabilmente è giusto così) sperare che Sanremo possa farsi portavoce di nuove tendenze musicali e possa innovarsi radicalmente. Sarebbe come presentare al Festivalbar un’opera lirica. Sciascia direbbe “A ciascuno il Suo”. E quest’anno, dopo Il Festival di Sanremiello di Panariello, Il Festival della Vita di Bonolis e Quelli che il Festival della Ventura, si è finalmente tornati al Festival della Canzone Italiana.

Qualcosa che, probabilmente, riesce a fare solo la direzione artistica di Pippo Baudo al quale si può solo recriminare un’eccessivo zelo che lo porta a mettere in primo piano la propria persona a discapito dei veri protagonisti della kermesse sanremese : gli artisti in gara e la loro musica.

Un 10 e lode se lo merita il DopoFestival di uno straordinario Piero Chiambretti che ha trasferito temporaneamente le sue Markette nella città dei fiori rivitalizzando in maniera eccellente un appuntamento che negli anni è andato scemando sempre più. Le uniche pecche riscontrabili sono state la durata limitata, la scarsa partecipazione dei cantanti e i poco stimolanti interventi dei giornalisti in sala. Avrebbe potuto essere la sala stampa del Teatro Ariston la sede più appropriata per una critica pungente a questo Festival.

Fortunatamente i vincitori del Festival hanno messo tutti d’accordo! Nonostante le pietose giurie di qualità (scandalosa l’incompetenza di quella chiamata a giudicare i giovani, altrettanto scandalosa ma in fin dei conti equa e corretta quella dei big) e le ragazzine televoto-dipendenti pronte a votare l’ometto che più le aggrada con i soldi di mamma e papà, si è consegnato il premio nelle mani delle persone giuste. Fabrizio Moro e Simone Cristicchi hanno meritato senza ombra di dubbio alcuna la palma che stringono in questi momenti tra le mani. Peccato, certo, aver constatato i piazzamenti dei campioni dalla seconda posizione in giù. Non aver visto Dorelli, Milva, Antonella Ruggiero o Amallia Grè nelle prime posizione a favore di un Paolo Meneguzzi qualunque o della famiglia Facchinetti (che per l’occasione ha anche tolto un “DJ” di mezzo) fa rabbia. Ma questo è!

Di momenti da segnalare ce ne sarebbero tanti e di curiosità fin troppe. Tralasciando queste ultime, con Avanguard abbiamo pensato di mettere insieme alcuni dei momenti cult del Festival appena terminato. 

Speriamo di esserci riusciti. Questo è il risultato di ciò che siamo riusciti a estrapolare.

Perchè Sanremo è Sanremo!

[Qualora voglia altri video, chiedete pure. Vediamo cosa riusciamo a fare]

[Per le curiosità rispondo nei commenti. Le domande più interessanti e le relative risposte saranno riportate nel post]

1. IL MEGLIO DI MICHELLE HUNZIKER

2. FONDANELA DI MOMO (LA STAR DEL DOPOFESTIVAL)

3. DOPOFESTIVAL : GABRIELLA GERMANI / MONICA BELLUCCI


1
marzo

GLI IN & OUT DI SANREMO 2007 : TOCCA A VOI!

Gli In & Out del Festival di Sanremo 2007 @ Davide Maggio .it

In Italia c’è una bruttra abitudine dei giornalisti che affollano la sala stampa del Teatro Ariston.

Non so se c’avete fatto caso ma negli articoli delle maggiori testate che commentano la prima serata del Festival di Sanremo regna l’astensionismo.

Nessuno infatti riesce a prendere una posizione netta sbilanciandosi con giudizi chiari e precisi, positivi o negativi che siano, sulla kermesse.

Perchè? Semplice! Aspettano i dati auditel della serata che condizionano inevitabilmente ma in maniera decisamente fuorviante le opinioni della critica sulla manifestazione canora italiana per eccellenza.

Anche quest’anno si è verificata la stessa e identica cosa. Alla prima puntata del dopofestival i timidi giudizi espressi dalla nutrita schiera di giornalisti, ancora ignari dei dati auditel, sono stati discretamente positivi. D’altronde non poteva non essere così : dopo anni di innovazioni e sperimentazioni fallite, abbiamo ritrovato un festival che si smarriva sempre più e che è tornato in buona parte ai vecchi fasti. Non a caso qualcuno si è sbilanciato azzardando a dire “addirittura” che si trattava di un bel festival.

Arrivati i dati auditel, la situazione si è capovolta e i giornalisti sono stati pronti al… ribaltone.

C’è chi ha parlato addirittura di flop, cosa che mi ha fatto ridere. Si può parlare di flop per un programma che ottiene, nella prima puntata, il 45,44% di share?

Ipocrisia pura, insomma, dettata da questa benedetta “colonnina degli ascolti” che rovina, a volte inesorabilmente, anche un ottimo prodotto come la 57^ edizione del Festival di Sanremo.

Certo, di critiche da muovere sono numerose ma altrettante sono le lodi da tessere.

Per questo motivo, mi è venuta un’idea. Che ne direste di stilare insieme gli ”In&Out” di questa edizione del Festival?

Mi piacerebbe se ciascun lettore [lurkers (lettori che non commentano)... è il caso che anche voi vi svegliaste dal torpore] commentasse indicando aspetti positivi e negativi di questo Festival che saranno, di volta in volta, riportati nella tabella che potete vedere qui sotto.

Sarebbe carino se accompagnaste i vostri “In” e “Out” con articoli della stampa, foto, video e quant’altro a testimonianza di quanto scritto (qualora ci  fosse bisogno di confermare un dato, questo è ovvio).

E’ chiaro che ci si potrà “confrontare” nei commenti sugli “In&Out” proposti in maniera tale da non indicare posizioni personali ma opinioni condivise dai lettori.  

Alla fine del post saranno indicati e linkati i commentatori i cui ”In” e ”Out” saranno inseriti in tabella.

Inizio io proponendo i primi due “In&Out”.

DopoFestival/DopoMarkette

Sms per scaricare le suonerie

 Sua Pippità

Poca Spiritosaggine Hunziker 

 Piero Chiambretti

 Compensi vergognosi

 Scenografia del palco

 Facce di bronzo in prima fila

Super Ospiti Italiani (eccetto D’Alessio)

Conformiste critiche al Festival 

 La “fundanela” di Momo

 Giuria di qualità/giovani (menzione speciale per Laura Chiatti)

 Premio alla carriera per Armando Trovajoli

 Acconciatura di Elisa

 

 Oscar di Cioccolato

 

 I comici (eccetto Ficarra e Picone)

[Thanks to : Marcus, Luca, Vieri, Vale, France, Paige's Daughter, Cristina ...]

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