L’avevamo lasciato, davvero provato, nella puntata di Scherzi a parte di lunedì scorso, in cui era stato vittima di un tiro davvero crudele da parte delle Iene. Paolo Brosio, giornalista che qualche anno fa ha trovato la fede, è caduto in pieno nella rete della produzione che, con uno stratagemma, gli ha fatto credere di ricevere una chiamata direttamente da Papa Francesco. La recita e l’imitazione sono state così ben architettate che sul momento Brosio, in lacrime, ha davvero creduto di parlare con il Santo Padre, mettendo in difficoltà con la sua incontenibile emozione gli stessi autori dello scherzo che, non poco imbarazzati, sono stati costretti a gettare la maschera ancor prima del gran finale.
Appresa la cruda verità, Brosio è caduto nello sconforto più profondo e, con sguardo fisso e disorientato, ha mandato via le Iene, in dubbio se concedere la liberatoria o meno. Gli utenti dei social in questi giorni si sono scatenati sul servizio con commenti, tweet e discussioni, particolarmente colpiti dall’ingenua naturalezza della reazione avuta dal giornalista, dividendosi tra chi ha criticato la crudeltà dello scherzo e chi, invece, ne è stato divertito. Alcuni hanno addirittura lanciato appelli al Papa affinché chiamasse sul serio il devotissimo giornalista. Questo pomeriggio Paolo Brosio è tornato a parlare dell’accaduto a Domenica Live:
“Questo scherzo è stato registrato molto tempo fa, il 18 settembre 2013. Ero in dubbio se concedere la liberatoria, ma poi qualche mese fa mi ha chiamato Paolo Bonolis e ho fatto un incontro con lui“.
E’ stato quindi l’intervento di Bonolis a convincerlo a firmare per la messa in onda dello scherzo, una trappola particolarmente dolorosa per lui, dato che ha dichiarato di sentirsi da sempre legato al nuovo Papa. Nel corso dell’intervento di questo pomeriggio sono state rimandate in onda le sequenze dello scherzo e dal volto di Brosio si poteva intuire che la delusione scotta ancora un pò.