Diritti Televisivi



9
giugno

EURO 2012: LA RAI ACQUISTA IN ESCLUSIVA I DIRITTI DI TUTTE LE PARTITE

Logo Euro 2012

Finalmente una buona notizia! Se, da un lato, la messa a punto dei palinsesti Rai per la stagione 2011/2012 è ancora lontana dall’essere ultimata, dall’altro l’Azienda di Viale Mazzini ha messo a segno un importantissimo ‘colpo di mercato’ (per restare in gergo calcistico) che non può che fare felici tutti i calciofili d’Italia. L’UEFA infatti ha appena annunciato di aver raggiunto un accordo di esclusiva con la Rai per i diritti di trasmissione in Italia di tutte le 31 partite degli Europei di calcio del 2012 che si disputeranno in Polonia e in Ucraina.

Una situazione che ricalca quella del passato recente: anche gli Europei del 2008 (come tutti quelli degli anni precedenti) sono stati trasmessi integralmente dal servizio pubblico nonostante l’agguerrita concorrenza di Sky che ha costretto la Rai ad una messa in onda solo parziale dei Mondiali 2006 e 2010.

Il grande calcio in chiaro è una merce sempre più rara per gli appassionati che sono ormai costretti a sottoscrivere abbonamenti a pagamento per poter vivere le emozioni che solo il gioco più bello del mondo sa regalare. La trasmissione delle 31 partite (24 della fase a gironi, 4 quarti di finale, le due semifinali e la finale) sarà garantita da Rai1 e Rai2 e integrata da un pacchetto di rubriche appositamente pensate per l’evento e di programmi di highlights, garantendo una totale copertura dell’evento. La Rai ha inoltre acquistato anche i diritti di trasmissione relativi agli Europei di calcio UEFA under 21, per i quali la nostra Nazionale non ha conseguito la qualificazione, che si disputeranno in Danimarca dall’11 al 25 giugno 2011. Non sono stati ancora resi i noti i termini economici della trattativa.




26
febbraio

DAHLIA TV CHIUDE I BATTENTI, A CHI ANDRANNO I DIRITTI DEL CALCIO PER IL DTT?

Dahlia TV

Che Dahlia Tv fosse in fin di vita era cosa già nota da tempo, un paio di mesi di trattative per la ricerca di nuovi finanziamenti non sono bastati per rianimare un paziente tenuto in vita artificialmente, privo delle risorse adeguate (leggasi quattrini) per poter quantomeno arrivare alla fine del campionato di calcio, il principale contenuto di quello che – fino a ieri – era il secondo operatore a pagamento sulla piattaforma digitale terrestre.

Il fallimento della pay tv apre un problema di successione: quale piattaforma si accaparrerà i diritti di quelle otto squadre di Serie A che non appartengono a Mediaset Premium e dell’intero campionato di Serie B? La Lega Calcio era ritornata in possesso del pacchetto rimasto vacante ed aveva dato vita ad un’asta alla velocità della luce: le offerte dovevano pervenire entro le 15 di ieri e l’assegnazione sarebbe avvenuta entro le 19.

Tre le proposte d’acquisto pervenute in Lega: Mediaset Premium, Europa 7 HD di Francesco Di Stefano e la “sconosciuta” agenzia Imove avevano mostrato interesse per l’acquisizione dei diritti di trasmissione delle partite (solo quella della Serie A, però, per Imove). L’offerta più conveniente era quella presentata dalla pay tv digitale di Cologno Monzese intenzionata a mettere a disposizione dei suoi abbonati un pacchetto completo, comprendente la totalità dei match disputati ogni sabato e domenica (Mediaset Premium possiede già i diritti delle principali dodici squadre di Serie A). Ma l’assegnazione è stata bloccata dal ricorso d’urgenza ex art. 700 c.p.c. presentato da Sky al Tribunale di Milano che ha fissato l’udienza per il 4 marzo.


10
dicembre

CHAMPIONS LEAGUE: IN ATTESA DEL RICORSO MEDIASET NON SI ARRENDE E SI PREPARA ALL’ASTA CON LA RAI PER I DIRITTI IN CHIARO.

Sandro Piccinini

Trapelano dalle pagine delle Corriere nuove indiscrezioni sull’acquisizione da parte di Sky dei diritti della Uefa Champions League per il periodo 2012-2015: sembra che l’offerta del team di Murdoch abbia superato addirittura i 130 milioni di euro annui per la trasmissione di tutta la competizione in modalità pay. Una cifra davvero considerevole (che suscita le ire degli abbonati appassionati anche di altri sport) se si pensa che, proprio a partire dalla prossima edizione, il numero delle squadre italiane impegnate in Champions diminuirà da quattro (tre sicure più una attraverso in preliminari) a tre (con la formula 2+1).

Come vi avevamo già detto, la UEFA non vede di buon occhio che sia soltanto una pay tv a trasmettere l’evento: diversi sponsor, per una questione di visibilità dei loro marchi, spingerebbero affinchè anche in Italia almeno un match a settimana fosse mandato in onda in chiaro. Ed è proprio in questo contesto che Mediaset potrebbe inserirsi e decidere di tornare a trasmettere la Champions in chiaro dopo sei anni.

Infatti, il governo del calcio Europeo non ha ancora venduto il pacchetto della partita in chiaro del mercoledì sera (quella attualmente trasmessa da Rai2): l’offerta di Rai Sport è stata troppo bassa, solo 17 milioni (10 in meno di quelli sborsati per il triennio 2008-2011) e non sembra che, per motivi di budget, possa essere aumentata. Mediaset potrebbe così cautelarsi, in attesa dell’esito del ricorso all’Antitrust, e acquisire i diritti free con la soddisfazione dell’Uefa – che corre il rischio di non riuscire a piazzare questo pacchetto – e di tutti i calciofili italiani che non hanno ancora deciso di cedere alle avances delle pay tv e che rischierebbero così di rimanere “scoperti”.





9
dicembre

COLPACCIO SKY: CHAMPIONS LEAGUE IN ESCLUSIVA (ANCHE SUL DIGITALE TERRESTRE) FINO AL 2015. MEDIASET PREMIUM, ESCLUSA, PREPARA IL RICORSO.

Uefa Champions League

Naturalmente uno spot del genere non andrà mai in onda perchè toccherebbe vette di puro masochismo ma immaginate la faccia dell’ “uomo Mediaset Premium” (si, stiamo parlando di quello del famoso spot comparativo) che – dopo aver dileggiato “l’uomo pay tv satellitare” per l’assenza sulla piattaforma alla quale è abbonato di Europa League, Mondiale per club e persino del Grande Fratello – riceve dal “dirimpettaio” la notizia del giorno: Sky ha acquistato in esclusiva per 100 milioni di euro annui i diritti televisivi di tutti i match di Champions League per il triennio 2012-2015.

La parola più importante è proprio “esclusiva“: un termine che comprende anche (ed è questo il corollario clamoroso della notizia) i diritti per la trasmissione delle gare in digitale terrestre, con conseguente esclusione di Mediaset Premium dal novero dei soggetti legittimati a mandare in onda la competizione calcistica per club più importante.  E a questo punto la palla passa ai responsabili delle strategie di marketing di Sky, ai quali si palesa una duplice possibilità.

Infatti, da un lato, la pay tv satellitare potrebbe sub-cedere (probabilmente a caro prezzo) al concorrente i diritti delle gare di Champions League per la trasmissione in digitale terrestre, considerando anche il fatto che il team di Murdoch non può trasmettere sulle frequenze digitali fino al 2013 per una decisione dell’Unione Europea datata 2003 correlata alla situazione di monopolio che si era creata (e che perdura tuttora) sul mercato del satellite. In alternativa, Sky potrebbe (come ha già fatto in occasione dei Mondiali di Sud Africa 2010) decidere di trattenere la totalità dell’offerta, con la conseguenza che qualsiasi italiano che abbia voglia di vedere un incontro di Champions dovrà sottoscrivere un abbonamento e munirsi di parabola e decoder.


27
novembre

CHAMPIONS LEAGUE: LA RAI POTREBBE PRESENTARE UN’ OFFERTA (AL RIBASSO) PER I DIRITTI IN CHIARO. UNO SPIRAGLIO CONTRO L’EGEMONIA DELLE PAY TV?

L'ambita Uefa Champions League

Non raggiungerà più gli stratosferici ascolti di qualche anno fa (almeno nelle partite della fase a gironi) ma anche quest’anno i match della UEFA Champions League hanno permesso alla Rai di avere la meglio sulla concorrenza  nella serate del mercoledì. Il merito è anche di un intelligente programmazione, pensata per dirottare i calciofili su Rai2 e catalizzare sull’ammiraglia – dove impazzava il baby talent della Clerici – bambini, anziani e pubblico femminile. Così anche una partita importante ma non di cartello come Inter-Twente del 24 novembre ha ottenuto un ragguardevole 16,35% con quasi 5 milioni di spettatori a vedere le fatiche della squadra di Benitez.

Si è parlato in queste settimane dell’intenzione del Cda della Rai di rinunciare alla presentazione di un’offerta per l’acquisizione dei diritti televisivi in chiaro per il triennio 2012-2014. Per il periodo che si concluderà con l’edizione della Champions 2010/2011, i diritti free sono costati a Viale Mazzini 27,5 milioni di euro annui, ben ripagati anche dal fatto che nella scorsa stagione la finale tra Inter e Bayern Monaco ha raccolto davanti a Rai1 ben 11.509.000 spettatori. La notizia di queste ultime ore è il ripensamento dei vertici della tv pubblica che sembrano aver deciso di partecipare all’asta (da presentare entro martedì 30 novembre) offrendo una cifra più bassa rispetto a quella sborsata finora.

E non è detto che Viale Mazzini non ottenga i diritti risparmiando qualche milioncino: l’ Uefa, che vorrebbe mantenere lo “status quo”, spinge per la conferma della soluzione attuale (italiana, ma adottata anche in Inghilterra, Francia, Germania e Spagna) con 2/3 dei match riguardanti le squadre “indigene” a pagamento e 1/3 in chiaro. D’altronde, la messa in onda di una partita free contribuisce a dare visibilità agli sponsor del torneo e una connotazione non elitaria al prodotto ma le leggi di settore statuiscono che soltanto la finale – e le semifinali qualora dovessero vedere impegnata una squadra italiana – possano essere viste anche da chi non possiede un decoder satellitare o digitale terrestre.





27
agosto

LA TV NEL PALLONE. DOMENICA NIENTE GOL: LA LEGA RESPINGE LE OFFERTE DI RAI E MEDIASET

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Il campionato di calcio riparte tra pochi giorni, con le tv in chiaro spente e le radio mute. E potrebbe non essere più “domenica” per milioni di italiani, per la gioia forse di quelle mogli e fidanzate ignorate dai rispettivi compagni che passano buona parte del dì di festa incollati a radioline e televisori. Insomma, niente partite, gol e cronache in diretta per gli appassionati di calcio a meno che non abbiano Sky, decoder, carte ricaricabili e quant’altro. Tutto rigorosamente a pagamento.

A far vacillare le poche certezze dei tifosi del pallone è il rifiuto da parte della Lega Calcio delle offerte Rai e Mediaset per la vendita dei diritti tv. Troppo pochi i milioni proposti dalle reti televisive. E così saltano Controcampo e la Domenica Sportiva, così come 90° minuto e Tutto il calcio minuto per minuto. Potrebbe essere la fine di un’epoca. Ma c’è ancora un filo di speranza. Fino a sabato si può risolvere tutto “all’italiana”, come ha dichiarato Maurizio Zamparini, presidente del Palermo.

L’assemblea della Lega ha respinto all’unanimità le offerte per i diritti, che sono quindi rimasti invenduti. A quanto si apprende, le offerte proposte non potevano essere accettate. Eppure la Rai era pronta a sborsare 30,6 milioni di euro per accapparsi i diritti con un’offerta che risultava la più elevata, superando di circa tre volte quella delle altre emittenti televisive. Vedremo cosa succederà nei prossimi giorni. Di sicuro domenica tutto quel che si vedrà in chiaro sono gli 8 minuti di immagini che i telegiornali, solo i telegiornali, potranno utilizzare. “Ciascuno farà il montaggio che più gli aggrada naturalmente – spiega Adriano Galliani – 4 minuti per la serie A, 4 minuti per la serie B. Dopo le 20.30 per le partite pomeridiane, dopo la mezzanotte per le partite che cominciano alle 18 e alle 20.30″.