Altro giro, altra corsa. Ennesima puntata di quello che sta diventando uno dei tormentoni televisivi più coinvolgenti dell’ultimo periodo: l’asta per l’acquisizione dei diritti tv in chiaro per il campionato di calcio di Serie A nel triennio 2012-2015.
Come avevamo già avuto modo di dirvi le offerte presentate da Mamma Rai lo scorso 3 febbraio non sono state giudicate congrue dalla Lega Calcio, che ieri ha ufficialmente rifiutato le proposte di Viale Mazzini oltre a quelle presentate dai network Europa 7 e Pangea relative ai diritti per la trasmissione in diretta sul digitale terrestre delle otto squadre di Serie A non incluse nell’offerta di Mediaset Premium e che sono attualmente prive di copertura televisiva.
Per quanto riguarda i diritti in chiaro (e quindi la possibilità di trasmettere programmi come 90°Minuto, Quelli che il calcio, Stadio Sprint e La Domenica Sportiva) la Lega ha deciso di procedere al cosidetto “spacchettamento” in trattativa privata con la conseguente suddivisione in almeno due pacchetti del prodotto. La conseguenza è che – almeno in via ipotetica e a puro titolo esemplificativo – un network potrebbe aggiudicarsi i diritti dello slot 15-18 e un altro potrebbe accontentarsi della possibilità di mandare in onda prima di tutti gli highlights delle partite.