Diritti Televisivi



3
febbraio

PREMIER LEAGUE: SKY DIRA’ ADDIO ANCHE AL CAMPIONATO INGLESE?

Mario Balotelli da Manchester City al Milan

Ciao Ciao Premier League? No, non sono le dichiarazioni di Mario Balotelli, appena trasferitosi dal Manchester City al Milan. Il sito di Repubblica attraverso la rubrica Spy Calcio curata dall’informatissimo Fulvio Bianchi e la Gazzetta dello Sport di ieri rivelano un’indiscrezione che potrebbe far diminuire ancor di più l’interesse dei tifosi italiani nei confronti di quello che è ormai da tutti definito il campionato più bello del mondo.

Sembra infatti che Sky Sport – che fino ad oggi ha coperto in maniera esemplare la Premier trasmettendo una buona metà di match ogni weekend e garantendo ai suoi abbonati la messa in onda delle partite in cui erano impegnate le squadre più blasonate – potrebbe perdere i diritti tv del campionato della Regina che per il triennio 2013-2016 sarebbero già stati assegnati nel corso di un’asta conclusasi solo qualche giorno fa. Ad aggiudicarsi il pacchetto sarebbe stato Pitch International, broker inglese che sembrerebbe essersi accordato per cedere in un secondo momento ad Al Jazeera il campionato d’Oltremanica.

Proprio il network arabo diventato famoso dopo l’11 settembre che è già sbarcato in Francia dove attualmente trasmette quasi tutta la Ligue 1 al posto di Canal+ potrebbe arrivare anche nel Belpaese e mettere così in crisi il dominio di Sky che fino ad oggi ha fatto incetta di diritti sportivi senza concorrenza alcuna. Per la pay tv di Murdoch significherebbe l’addio definitivo al calcio internazionale dopo la dipartita di Liga e Bundesliga che tanto ha fatto arrabbiare i tifosi e gli appassionati.




10
novembre

BASKET IN TV SENZA PACE: ACCORDO LA7-SPORTITALIA PER IL SIMULCAST DEI MATCH

Sportitalia

L’ultima trovata per favorire la diffusione del prodotto e permetterne la fruizione a un numero sempre più alto (anche se sarebbe meglio dire meno basso) di spettatori è quella del simulcast, ovvero la contemporaneità su due piattaforme differenti. Non c’è pace per il campionato di basket di Serie A1 in televisione. L’acquisto dei diritti da parte di La7, che doveva far segnare la svolta e l’adeguata valorizzazione di quello che è pur sempre il secondo sport italiano, si è rivelata una mossa controproducente e antieconomica.

Dallo spostamento della diretta del sabato pomeriggio su La7d alla novità degli ultimi giorni, la sensazione ormai inequivocabile è che il terzo polo televisivo voglia disfarsi della ‘palla a spicchi’ consentendo persino (e qui siamo all’assurdo) la diretta in contemporanea su Sportitalia della gara di La7. Costo dell’operazione? 200mila € incassati dal network di Telecom Italia Media che verranno immediatamente girati alla Lega Basket e alle società per evitare che il canale venisse citato in Tribunale per l’inadempimento dell’accordo siglato in sede di cessione dei diritti (in cui era stato stabilito che le gare andassero su La7 e non su La7d).

Il primo esempio di match trasmesso live su due canali in chiaro differenti si è avuto domenica scorsa con Reggio Emilia-Pesaro e proseguirà lunedì 12 novembre con l’interessante Roma-Siena ed è interessante notare come lo zoccolo duro di appassionati del basket si sia spostato in massa sul canale tematico sportivo aggiudicandosi 45.000 spettatori circa e lasciando un pessimo 0.04% di share e 9.000 ascoltatori a La7d. E i motivi di questo fallimento sono diversi, dal caos relativo alle fasce orarie alla mancata promozione pubblicitaria delle partite fino ad arrivare alla collocazione su un canale, La7d, il cui target di riferimento è quanto di più lontano si possa pensare dal prototipo dell’appassionato di basket. Si è passati da match giocati il sabato pomeriggio, alla finestra della domenica mattina fino ad arrivare alla scelta del lunedì sera nelle occasioni in cui l’incontro della domenica in prime time non sia stato ‘prenotato’ da RaiSport1 che possiede i primi diritti del campionato di basket.


10
ottobre

LA SPAGNA CAMPIONE DEL MONDO NON TROVA POSTO IN TV. TIFOSI IBERICI COSTRETTI A RIACCENDERE LA RADIO?

Spagna Campione d'Europa 2012

La crisi economica, si sa, non è una questione solo italiana. Ne sanno qualcosa in Spagna, dove la recessione ha portato all’oscuramento della Nazionale di calcio campione del mondo e d’Europa in carica. Il match delle Furie Rosse a Minsk contro la Bielorussia, valevole per le qualificazioni a Brasile 2014 e in programma venerdì 12 ottobre alle 20.00, rischia di non essere trasmesso in tv.

Nessuna emittente, infatti, è disposta a spendere i 3 milioni di euro chiesti dalla società tedesca e detentrice dei diritti, la Sportfive, che, allo scarso interessamento delle tv spagnole, ha abbassato in poche ore l’offerta a 1,5 milioni. Tutto, però, ancora tace:  TVE (la tv di Stato iberica) ha garantito la messa in onda della partita contro la Francia, in programma martedì 16 ottobre, annunciando di voler rinunciare all’incontro con la Bielorussia, considerando il già oneroso prezzo annuale (43 milioni di euro) che paga per trasmettere le partite della Nazionale.

Un allarme che, in realtà, era già suonato per Georgia-Spagna dello scorso 11 settembre, quando alla fine ci mise una “pezza” Telecinco, acquistando in extremis i diritti vacanti. Stavolta, però, come ha già fatto sapere un portavoce del gruppo Mediaset, “il costo attualmente richiesto non risponde ai criteri di redditività della rete”. In poche parole, Telecinco si chiama fuori.





12
settembre

GOL IN CHIARO SU CIELO: ASPETTATE A RECITARE IL ‘DE PROFUNDIS’ DI 90°MINUTO

90°Minuto

E’ un colpo inferto più all’immagine che agli ascolti. L’acquisto dei famigerati diritti del pacchetto 6A da parte di Cielo, che consentiranno al canale 26 del dtt di mostrare i gol in chiaro prima di tutte le altre emittenti in una ’striminzita’ fascia oraria compresa tra le 18 e le 18.15, difficilmente intaccherà l’andamento di un programma storico come 90°Minuto. A leggere i giornali di oggi sembra tutto un de profundis recitato per la storica trasmissione di Mamma Rai ma – come dichiarato dal direttore di Rai Sport Eugenio De Paoli – la programmazione (e, aggiungiamo noi, i dati Auditel) del Servizio Pubblico rimarrà inalterata.

Credete infatti che la possibilità di vedere i gol appena 15 minuti (!) prima sia sufficiente a far cambiare le abitudini dell’italiano pallonaro consolidate da oltre quarant’anni? Credete che il telespettatore di mezz’età cresciuto col rito di Paolo Valenti aggiunga così facilmente il ‘tasto 6′ al ‘2′ del suo telecomando e si sintonizzi sull’emittente di nuova generazione? Senza considerare che il calciofilo della domenica pomeriggio che ha appena visto un match sulla pay tv (Sky o Mediaset Premium) aspetta il programma di Franco Lauro proprio per vedere le ampie sintesi delle altre partite.

Su Cielo dovrebbe andare in onda un prodotto diverso, più veloce, fatto di gol ’sparati’ in veloce sequenza per accelerare i tempi e sfruttare la priorità lautamente pagata. Siamo sicuri che il ‘teletifoso’ delle 18 preferisca questa formula al più rilassato e rassicurante 90°Minuto? E se scegliesse entrambe le opzioni?


11
settembre

CIELO ACQUISTA IL PACCHETTO ‘6A’ DEL CAMPIONATO DI CALCIO. SIMONA VENTURA TORNA ALLA DOMENICA POMERIGGIO?

Simona Ventura a Quelli che il Calcio

Colpo di coda! Dopo due settimane dall’inizio del campionato di Serie A ma alla vigilia del primo turno pomeridiano del torneo tricolore, Cielo mette a segno un colpaccio acquisendo i diritti del cosiddetto ‘pacchetto 6A’ che includono la possibilità di mandare in onda in chiaro – e prima di tutte le altre emittenti nazionali (Rai compresa) –  gli highlights delle partite di serie A in un orario dalle 18 alle 18.15.

Ma c’è di più. Cielo afferma di essere “la nuova casa televisiva in chiaro della domenica pomeriggio in diretta dagli stadi di Serie A“. L’espressione è abbastanza oscura e, a voler essere maliziosi, la si potrebbe interpretare nel senso dell’esistenza di un progetto ambizioso che vedrebbe il ritorno di Simona Ventura alla conduzione di un talk show sul mondo del pallone con gli ospiti in giro per i campi. Ed invero, tra i contenuti del pacchetto 6A specificati nell’allegato 3 dell’invito a offrire della Lega Calcio è compreso (oltre agli highlights in esclusiva tra le 18 e le 18.15) anche il contenuto principale di Quelli che il Calcio, ovvero:

“Immagini Correlate in Diretta concernenti immagini degli spalti e di massimo due commentatori presenti in tribuna, nella fascia oraria compresa tra i 10 minuti antecedenti il fischio d’inizio della Gara e i 10 minuti successivi al fischio finale della Gara”.





11
luglio

SERIE A, DIRITTI TV: DA CIELO NESSUNA OFFERTA. STRATEGIA PER ABBASSARE IL PREZZO?

Diritti Tv per la Serie A

La Rai 2 dei tempi d’oro sperata da Simona Ventura non sembra, almeno per il momento, vedere la luce. Dopo lo sbarco di Michele Santoro a La7 (che, di fatto, ha tolto a Cielo l’illustre prime time del giovedì), ora a fare notizia è la mancata offerta del canale digitale di Sky per i diritti in chiaro della Serie A nel triennio 2012-2015.

A sorpresa, infatti, terminata ieri la trattativa, la Lega Calcio non ha ricevuto nessuna busta in merito. Preso atto della rinuncia della Rai alla fascia 13.30-18.15 (con Victoria Cabello ufficialmente privata dei collegamenti dagli stadi durante le partite della domenica), sembrava certa l’offerta di Cielo – intorno agli 8 milioni di euro – per acquisire l’illustre pacchetto che, oltre ad ereditare la fascia di Quelli che il Calcio, consente anche di trasmettere in chiaro i primi gol della giornata di campionato.

In Lega Calcio, però, tutto tace, e nei prossimi giorni si discuteranno eventuali modifiche ad un pacchetto che, a metà luglio, risulta inaspettatamente invenduto. E’ difficile, però, che lo sia ancora per troppo tempo. E soprattutto, quella di Cielo ha tutta l’aria di una strategia per abbassare il prezzo, considerando anche la corsa solitaria (salvo sorprese) del canale free di Rupert Murdoch per aggiudicarsi la posta in palio.

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3
luglio

CHAMPIONS LEAGUE, BERLUSCONI JR. APRE AD UNO SCAMBIO CON SKY

Champions League 2012 - Chelsea campione

Curioso il comportamento delle pay tv che trasmettono il grande calcio giocato nelle notti europee. Sia Sky che Mediaset Premium hanno infatti pubblicato i listini prezzi e pacchetti relativi ai nuovi clienti  - validi cioè per i soggetti che non hanno ancora ancora sottoscritto un abbonamento – per la stagione 2012/2013 quando in realtà i contenuti offerti allo spettatore pagante potrebbero cambiare.

Invero, i dubbi non riguardano mica prodotti di poco conto ma afferiscono proprio al contenuto che spinge il 90% della popolazione italica ad abbonarsi all’una o all’altra tv a pagamento, vale a dire il dio pallone e in particolare l’affascinante Champions League i cui diritti pay attualmente appartengono a Sky  (eccetto la partita  di cartello del mercoledi sera) mentre quelli free sono di  Mediaset (highlights e partita di cartello mercoledi). In questo momento, Mediaset Premium sarebbe fuori dai giochi e dovrebbe accontentarsi della messa in onda dell’ Europa League.

Si tratta di una situazione in divenire, in quanto nelle settimane scorse si sono fatte sempre più insistenti le voci che vorrebbero le due pay tv ’scambiarsi’ i diritti con Mediaset Premium che tornerebbe a trasmettere la competizione principale e Sky che potrebbe offrire ai propri abbonati anche un’Europa League 2013 potenzialmente molto appetibile data la presenza di squadre come Inter, Napoli e Lazio. A margine della presentazione dei palinsesti Mediaset, anche Piersilvio Berlusconi si è detto possibilista su un eventuale scambio:


29
maggio

SERIE A, DIRITTI TV: LA RAI SI ‘SALVA’ DALLE 18.15 IN POI. NIENTE DA FARE PER QUELLI CHE IL CALCIO

Diritti Tv per la Serie A

Mentre il calcio, tra perquisizioni e arresti, è alle prese con l’ennesimo scandalo scommesse, ieri è stata una giornata importante nell’assemblea di Lega dove si è discusso dei diritti in chiaro del campionato di Serie A per il triennio 2012 – 2015. La notizia è che la Rai salva trasmissioni storiche come 90° minuto, La Domenica Sportiva e Tutto il calcio minuto per minuto.

L’assemblea, infatti, ha accettato l’offerta della tv di Stato di trasmettere – oltre alla diretta radiofonica degli incontri – gli highlights e le interviste post-partita nella fascia oraria che va dalle 18.15 in poi. Salvi, dunque, i programmi sopra citati, per un accordo che vale 14,5 milioni di euro (11,5 per i diritti tv e 3 per quelli della radio).

Prosegue, invece, in forma privata la trattativa per l’acquisizione della fascia 18.00 – 18.15, che consentirebbe di trasmettere i primi gol in chiaro. L’offerta di Sky per Cielo, infatti, è stata ritenuta troppo bassa e dunque tali diritti restano ancora invenduti. A qualcosa, visti i tempi, tocca comunque rinunciare, e la Rai sembra aver definitivamente abbandonato al suo destino Quelli che il Calcio.

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