Decoder



5
dicembre

Pay tv, decoder pirata: il «pezzotto» mette Sky, Dazn e Netflix sul piede di guerra

Pay tv pirata

Quando si tratta di aggirare la legge, i pirati della pay tv sono sempre sul pezzo. Anzi, sul “pezzotto“. In gergo si chiama infatti così il decoder che consente di vedere illegalmente tutte le televisioni del mondo, comprese le emittenti e le piattaforme a pagamento come Sky, Mediaset Premium, Netflix e Dazn. Il sistema, completamente illecito, è più diffuso di quanto di possa credere: il criminale giro d’affari ammonta a milioni di euro, alimentati dalla quota mensile che i pirati chiedono agli utenti del servizio abusivo.




14
luglio

TIMVISION lancia il nuovo decoder con Android TV. Ecco i prezzi

Tim Vision

Se ne parla meno (molto meno) di altre realtà, eppure dati alla mano TIMVISION, con circa 700 mila clienti attivi, è leader nel mercato dell’on demand. Una leadership, conquistata grazie soprattutto ai pacchetti in tandem con l’offerta di telefonia fissa, che vuole continuare ad essere tale grazie ad un nuovo decoder. E’ arrivato, infatti, il decoder TIMvision con il sistema operativo Android TV. Realizzato in collaborazione con Google, il nuovo set-top box TIMvision è disponibile per tutti i clienti TIM.

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21
aprile

DM LIVE24: 21 APRILE 2012. NUOVO DECODER PER LE TV, LA D’EUSANIO STA MEGLIO, CAMBIA L’AUDITEL DELLE RADIO

Diario della Televisione Italiana del 21 aprile 2012

>>> Dal Diario di ieri…

  • Nuovo Decoder!

Giuseppe ha scritto alle 06:24

Bisognerà cambiare ancora una volta tv o decoder. Il governo Monti all’interno dell nuovo decreto legge fiscale ha stabilito che a partire dal primo gennaio 2015 tutti i produttori di tv dovranno integrare nei loro modelli un sintonizzatore digitale terrestre in standard DVB-T2 e, a partire dal primo luglio 2015, non potranno più essere venduti televisori privi del nuovo tipo di decoder.Questo per la necessità di far stare su una banda sempre più stretta un numero sempre crescente di canali possibile solo con il passaggio al nuovo standard DVB-T2. (Corriere della Sera.it)

  • Alda sta meglio

Giuseppe ha scritto alle 07:59

Alda D’Eusanio ha riaperto gli occhi ed è pronta ad affrontare la sua nuova vita dopo il coma. “Durante il coma avevo una sensazione di grande lievità – racconta la D’Eusanio a ‘Nuovo’ – Il mio corpo era leggero, poi ho sentito una forza che mi tirava giù. Solo a quel punto ho aperto gli occhi e mi sono risvegliata”. Alda sta tornando lentamente alla quotidianità, anche se il suo quadro clinico rimane grave. I ricordi della presentatrice sono però ancora molto confusi e si fermano a qualche istante prima dell’incidente: “L’ultima immagine che ho impressa nella memoria è di me dentro al negozio. I testimoni mi hanno detto che ho attraversato la strada: due auto si sono fermate per farmi passare, mentre una motocicletta le ha sorpassate e mi ha presa in pieno”. (fonte TGCOM24)





13
dicembre

DM LIVE24: 13/12/2010. NIENTE FESTIVAL PER CORONA, NIENTE CONTI SENZA DECODER.

Diario della Televisione Italiana del 13 Dicembre 2010

>>> Dal Diario di ieri…

  • Niente Sanremo per Corona

ciottolina ha scritto alle 12:47

Sanremo dice no a Corona, per lui Festival off-limits! Dopo il ‘caso’ Belen-Tim – pare che l’azienda di telecomunicazioni sia pronta a scaricare la prorompente modella argentina dopo il flop dei suoi spot pubblicitari – ecco il ‘caso’ Corona-Sanremo. Sembra che il fidanzato della prossima presentatrice del Festival, accanto a Gianni Morandi ed Elisabetta Canalis, non sarà ammesso a presenziare all’evento. A rivelarlo Novella 2000: l’ex fotografo dei vip non potrà avvicinarsi all’Ariston, tanto meno accompagnare la compagna dietro le quinte del teatro.[..] (Leggo)

  • Ancora Scazzi

lauretta ha scritto alle 17:38

A Domenica 5 la Cenci in collegamento da Avetrana spiega ad una meravigliata d’Urso, che secondo alcune indiscrezioni ci sarebbe una terza persona coinvolta nell’omicidio di Sarah Scazzi, e non è Cosima.

  • Scotti ricorda Conti

ciottolina ha scritto alle 19:03

Scotti ricorda che per continuare a vedere i programmi preferiti occorre acquistare un decoder o un televisore di ultima generazione e aggiunge:”..altrimenti non potrete più vedere Carlo Conti!”


3
marzo

SMART CARD TIVU’SAT ACQUISTABILI PER GLI ABBONATI RAI MA ADICONSUM NON E’ D’ACCORDO

Smart Card TivùSat

Sta circolando da qualche giorno un comunicato stampa Rai con il quale la tv di Stato avvisa il pubblico che è, finalmente, possibile acquistare la sola smart card TivùSat. Fino ad ora, infatti, l’unica modalità per accedere alla piattaforma satellitare gratuita che replica l’offerta del digitale terrestre per le zone non coperte dal segnale terrestre, era acquistare uno dei pochi decoder certificati corredato di smart card. Con questa nuova possibilità, quindi, l’utente è adesso libero di scegliere se acquistare un decoder certificato Tivù Sat o richiedere la sola smart card.

Ogni abbonato, in regola con il pagamento del canone per l’anno 2010, potrà richiederne fino ad un massimo di due con diverse modalità. Le richieste vanno inoltrate alla Rai che ha predisposto due diversi canali: la tradizionale lettera da inviare a Rai – Radiotelevisione italiana, casella postale 50  – 25073 Bovezzo (Brescia) o il ben più tecnologico sito web www.rai.it. Diverse sono anche le possibilità di pagamento offerte: si va dal contrassegno alla carta di credito e tutto ciò comporta una sensibile variazione dei costi.

E’ proprio sui costi si è aperta in questi giorni una piccola diatriba che vede scontrarsi, come è ormai consuetudine, da una parte le associazioni dei consumatori e dall’altra la Rai. Secondo Adiconsum, infatti, ogni consumatore oltre alla card (da 16,20 a 21,60 euro in base alla modalità d’acquisto), dovrebbe comprare anche la Cam (69 euro) da introdurre nel decoder, per un totale di 90,60 euro. L’associazione ritiene, inoltre, che Agcom non possa far finta di niente e debba intervenire per far rispettare gli impegni presi dalla Rai di garantire e favorire la visione dei propri programmi via satellite gratuitamente per chi paga la tassa sul possesso del televisore (il canone) e non riceve il segnale terrestre, offrendo le stesse garanzie indipendentemente dall’acquisto di smart card vincolate o di decoder certificati.





14
dicembre

IL DECODER UNICO E’ QUASI REALTA’: TELECOM ANNUNCIA L’ARRIVO DI “CUBO”

Cubo, decoder unico Telecom Italia

Il decoder unico che permetterà interazione tra la tv tradizionale, il web e le nuove tecnologie  è quasi realtà. Nella puntata di ieri di In Mezz’ora su Rai3, l’amministratore delegato del gruppo Telecom Italia, Franco Barnabè, ha presentato al grande pubblico “Cubo“, un decoder che metterà insieme tv e Internet, la cui partenza era stata subodorata dagli internauti che si sono imbattuti, pochi giorni fa, nel sito www.cubovision.it.

«L’annunceremo mercoledì prossimo – spiega Bernabè – e sarà un’innovazione molto importante, un oggetto che presenteremo prima di tutto alla comunità di Internet, un oggetto che noi chiamiamo «Cubo» e che avrà l’obiettivo di trasformare il modo in cui vediamo la televisione». «Sarà - aggiunge – una specie di coder unico con un modo diverso di fruire la tv, con servizi innovativi». «Non sarà – dice ancora – un oggetto di commercalizzazione di massa, ma sarà un oggetto che noi speriamo si evolverà».  «Probabilmente - spiega - si riqualificherà il modo in cui tutti quanti fanno televisione. Forse i broadcaster dovranno trovare un modo diverso…».

Secondo alcune indiscrezioni tecniche, il nuovo decoder dovrà contenere un hard disk interno da circa 500 GB, utile per memorizzare i dati dei video on demand (VoD), delle trasmissioni TV via Internet e del digitale terrestre, comprese le funzionalità interattive offerte dalla stessa piattaforma. Cubo racchiuderebbe, quindi, in un solo “scatolotto” la maggior parte della tecnologia disponibile ad oggi sul mercato italiano, nella quale Telecom intende investire per i prossimi anni.


9
dicembre

TIVU’SAT, CON OLTRE MEZZO MILIONE DI CARD VENDUTE, DOPPIA I SUOI OBIETTIVI INIZIALI

Primo bilancio più che positivo per TivùSat, la piattaforma satellitare gratuita italiana nata il 31 luglio scorso e partecipata da Rai, Mediaset e La7.

Nei suoi primi quattro mesi di attività, TivùSat, vincitrice anche di una menzione speciale agli Hot Bird Tv Awards, ha venduto ai produttori di decoder e televisori 570 mila carte per accedere all’offerta, doppiando, di fatto, gli obiettivi di crescita individuati nei mesi scorsi in 300 mila carte. A ciò consegue, inoltre, il dato, altrettanto positivo e sopra le aspettative, delle attivazioni: giornalmente, infatti, vengono attivate circa 1500 card.

Questi dati sono, probabilmente, diretta conseguenza degli switch off che in questi mesi stanno sconvolgendo il panorama televisivo nazionale. Molte zone del paese come Piemonte Occidentale, Trentino, Lazio, Campania, hanno visto lo spegnimento progressivo del segnale analogico e l’accensione di quello digitale che, purtroppo, non riesce (ancora) a garantire una copertura uniforme. E’ proprio in queste zone di assenza di segnale, quindi, che TivùSat ha preso piede garantendo un’offerta free simile a quella del digitale (ad eccezione di qualche canale in esclusiva satellitare con Sky).


7
dicembre

UN TEMPO SI LANCIAVANO DAI BALCONI LE LAVATRICI, ADESSO SI EVOLVONO ANCHE I RIFIUTI: A NAPOLI, CAUSA SWITCH OFF, CENTINAIA DI TUBI CATODICI IN STRADA

Switch off Digitale Terrestre Napoli e Campania, Abbandono Tv per Strada

Anche la Campania è assediata dallo Switch Off. Dal 1 dicembre e fino al 16 dicembre tutti i segnali analogici delle tv nazionali e delle tv private locali verranno progressivamente spenti per lasciare il posto ai rispettivi segnali digitali.

Oltre ai trascurabili problemi tecnici, risolvibili con piccole modifiche all’impianto d’antenna o con una semplice risintonizzazione del decoder, la città partenopea ha, nuovamente, a che fare con l’emergenza rifiuti che oggi, per adeguarsi al cambiamento, si sta “evolvendo”: dall’abbandono di rifiuti domestici all’abbandono dei vecchi tubi catodici per le strade.

Ancora memori dell’emergenza rifiuti, che ha attanagliato città e borghi campani per tutto lo scorso anno, da qualche mese le strade della periferia napoletana si sono trasformate in discariche a cielo aperto dove abbandonare, indisturbati, i vecchi apparecchi televisivi ormai obsoleti. Ne sanno qualcosa gli abitanti del rione Cavalleggeri d’Aosta a Bagnoli. «Qualcuno ne recupera le parti in rame e poi getta le carcasse ed i tubi catodici sui marciapiedi, accanto a sacchi di materiale di risulta e altra immondizia che rendono l’intera zona una vera e propria discarica a cielo aperto», dice al Mattino l’avvocato Ermelinda Di Palma, residente nel quartiere.


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