Lo ricorderete probabilmente come il giudice cattivo di Cortesie per gli Ospiti, quello pronto a bacchettare i concorrenti che con il bon ton proprio non andavano d’accordo, adesso però per Roberto Ruspoli è tempo di una nuova avventura mediatica. A lui, infatti, il compito di sostituire Alessandro Borghese, al fianco dello chef Sebastiano Rovida, nella nuova edizione di Fuori Menù, in onda ogni martedì da stasera alle 22.10 su Real Time. In occasione del ritorno dello show tra i fornelli l’abbiamo intervistato.
Roberto partiamo dal tuo addio a Cortesie per gli ospiti. E’ davvero per impegni di lavoro che hai lasciato il programma?
Dopo sette anni, pur essendo stata una bellissima esperienza, a un certo punto ho sentito il bisogno di cambiare e di sperimentare altro. In quel momento ho preferito dare la precedenza alla mostra che stavo preparando a Parigi.
A proposito, il pubblico televisivo ti conosce come conduttore esperto di buone maniere e di stile, tu in realtà sei un artista, un pittore.
Io non ho mai detto di essere un esperto di stile e di buone maniere. Questo è un ruolo che interpreto in Cortesie. Ho messo a disposizione del programma il mio gusto personale, la mia esperienza e certamente ho attinto alla mia educazione, ma non ho mai usato le espressioni maestro di stile o esperto di buone maniere, lo hanno fatto gli altri. E il pubblico li ha presi un po’ troppo alla lettera.
In Italia riesci a conciliare la tua passione per l’arte e quella per la televisione o corri il rischio di essere etichettato come il pittore che conduce?
La mia professione è il pittore. Le etichette te le danno sempre per tutto. In Italia c’è la tendenza a mettere le cose in categorie. A un certo punto della mia vita ho smesso di pensare a quello che dicono gli altri e ho iniziato a pensare a quello che interessa a me.
Cosa pensi di Riccardo Vannetti che ha preso il tuo posto a Cortesie per gli ospiti?