Sono stati molti i flop collezionati dalla fiction di casa Mediaset in questi primi mesi del 2010 (da ultimo quello del film tv Nemici Amici con la coppia Fassari-Tortora). La seconda serie di Squadra Antimafia – Palermo oggi è stata l’unica a convincere – o quasi – i telespettatori di Canale5: nelle sette puntate andate in onda (questa sera l’ultima) la media è stata di circa 5.200.000 spettatori con il 21% di share. Ma al di là degli ascolti, la serie con Simona Cavallari, Claudio Gioè e Giulia Michelini ha saputo coniugare azione, suspence, ritmo narrativo e buone sceneggiature, non facendo rimpiangere la prima serie, pur dovendo pagare lo scotto di un primo episodio risultato troppo statico e poco avvincente che è costato alla serie la definitiva consacrazione.
Complice anche un‘interpretazione eccellente della Michelini (già in Ris e Distretto di Polizia), la fiction avrebbe certamente tratto vantaggio da una collocazione invernale che avrebbe potuto render merito ad un prodotto decisamente buono. Squadra Antimafia è un’ulteriore conferma, tra l’altro, all’attenzione di Taodue verso i gusti del pubblico: le storie di mafia, lo sappiamo bene, sono molto seguite in tv, fin dai tempi della Piovra, che vedeva tra i protagonisti proprio la Cavallari. Anche il successo autunnale di Canale5, nel genere fiction, era a sfondo mafioso (L’Onore e il Rispetto).
Il finale di stasera si annuncia imperdibile: Ivan Di Meo (Gioè) è morto, ucciso dalla boss della mafia Rosy Abate (Michelini) proprio davanti agli occhi del capo antimafia Claudia Mares (Cavallari). Per la Mares, Di Meo non era solo un collega ma anche l’amore della vita, nonchè promesso sposo. Ma la mafia, anche nella fiction, non perdona e la vendetta è sempre dietro l’angolo. Per le due donne è arrivato il momento della resa dei conti: la giustizia trionferà e Rosy finirà tra le sbarre? La conclusione si preannuncia “aperta”, in previsione di una terza stagione.