Auditel



13
febbraio

ASCOLTI SANREMO 2013 – SECONDA SERATA

Sanremo 2013

..:: CLICCA QUI PER GLI ASCOLTI DELLA SECONDA SERATA DI SANREMO 2013::..

Se 8 milioni di telespettatori seguono Italia’s Got Talent, perché meravigliarsi dei 13 che ieri sera hanno tenuto a battesimo il Festival di Sanremo di Fazio e Littizzetto? Un’edizione che il conduttore va ripetendo (quasi fiero) di essere fatta in casa, senza superospiti e cachet milionari, badando ad un risparmio imposto dai vertici di Viale Mazzini (e, più precisamente, dalla crisi). Spending review, dunque, ma nessuno sconto nella corsa all’auditel, che premia con un esordio da record la prima puntata dell’edizione numero 63 della kermesse.

E stasera? Seconda serataqui la scaletta e qui gli ospiti – e altro pronostico sugli ascolti. Dodici mesi fa, dopo gli entusiasmi di un inizio da incorniciare, al secondo tentativo il Morandi-bis precipitò di oltre dieci punti, toccando il 39.26% di share con 9.199.000 spettatori. Meglio fece nel 2011, quando gli ascolti della seconda serata frenarono lo spettro del crollo, attestandosi su un buon 42.67% con 10.145.000 affezionati.

Considerando quella che anche Giancarlo Leone ha definito “l’epoca felice del Festival” (dal 2009 in poi), ad Antonella Clerici va riconosciuto un record: se è vero che il suo Sanremo “vanta” una premiere inferiore alle altre, è altrettanto vero che è proprio l’edizione 2010 ad incassare il risultato più alto nella serata del mercoledì, sfiorando il 44% di share (43.88%) con 10.163.000 spettatori. Cinque, invece, i punti lasciati per strada da Paolo Bonolis nel Sanremo 2009: 42.64% in valori percentuali e 9.856.000 in quelli assoluti è il risultato della seconda serata.




12
febbraio

ASCOLTI FESTIVAL DI SANREMO 2013: FAZIO PUO’ SOLO PEGGIORARE (SE STESSO)

Fabio Fazio e Luciana Littizzetto

Dal can can mediatico dovuto alle prossime elezioni politiche alle inattese dimissioni del Papa, passando per le inevitabili polemiche che ogni anno accompagnano la vigilia del Festival di Sanremo. Ora, però, ci siamo. A poco più di un’ora dal debutto della 63° edizione della storica kermesse canora di Rai 1, quest’anno affidata a Fabio Fazio, impazza il toto-share: a quale responso auditel andrà incontro la prima serata di stasera? Scatta, dunque, il confronto con quanto successo nelle premiere delle passate edizioni, a cominciare proprio dal Morandi-bis dello scorso anno, capace di toccare all’esordio il 49.70% di share medio (con 12.762.000 spettatori).

Un risultato persino migliore di Sanremo 2011, sempre condotto da Gianni Morandi, che al debutto arrivò al 46.39%. L’anno prima, con il Festival nelle mani di Antonella Clerici, lo share della prima serata fu del 45.29%, di poco inferiore a quello ottenuto da Paolo Bonolis nel 2009 (47.93%). A Pippo Baudo, invece, va suo malgrado la “maglia nera”; siamo a Sanremo 2008 e l’esordio è di quelli da dimenticare: 36.46%, con appena 9.518.000 spettatori nella prima parte e 4.818.000 nella seconda. Fece di gran lunga meglio l’anno prima (44.82%), in linea con il risultato di Giorgio Panariello a Sanremo 2006 (44.45%).

Per ritrovare una prima serata che sfonda il muro del 50% di share, è necessario “scendere” al 2005, con Paolo Bonolis che volò al 54.78%. Il bistrattato Festival di Simona Ventura, invece, si fermò al 42.48%, dopo il 42.55% registrato da Pippo Baudo nel Sanremo 2003. Grandi numeri nel 2002 (56.22%), sempre con il Pippo Nazionale al comando, ma siamo già alla tv di quasi quindici anni fa, quando anche il 51.98% portato a casa dal Sanremo 2001 di Raffaella Carrà faceva storcere il naso ai più.


13
gennaio

AUDITEL 2012: TRA LE RETI GENERALISTE SI SALVA SOLO RAI 1. SUGLI SCUDI REAL TIME E RAI PREMIUM

Auditel 2012

L’aumento di pubblico davanti alla tv registrato nell’anno appena concluso – in prime time si segnalano in media 26 milioni di persone, che valgono un +1% rispetto al 2011 – non deve trarre in inganno. Si tratta, infatti, di una crescita fisiologica, figlia dell’incremento della popolazione rilevato dall’Istat (l’aumento è di 290 mila persone, in riferimento ad agosto 2012). I numeri portati a casa, dunque, confermano il triste andamento delle reti generaliste nell’era digitale: gli spettatori scappano, l’offerta cala, il risultato crolla.

Il Sole 24 Ore, nel definire la situazione Auditel 2012, parla de “La rivincita della vecchia tv”. Già, perché l’unica rete che ha saputo arginare il “disastro” è stata Rai 1, riuscendo a confermare un ascolto giornaliero vicino ai 2 milioni e registrando in prima serata persino 158 mila spettatori in più rispetto al 2011. L’altra faccia della medaglia, invece, è tutta di stampo Mediaset: nel giorno medio è Italia 1 ad incassare il crollo più netto in valori percentuali (è passata dall’8.25% del 2011 al 7.32%), mentre in termini assoluti spicca a sorpresa il drastico calo di Canale 5, ferma a circa 1 milione e mezzo di spettatori.

Dal prime time di Rai 2 scappano ben 245 mila spettatori, mentre Rai 3, nella stessa fascia, registra un calo d’audience pari a 176 mila. Persino La7, nel 2011 rete rivelazione, nell’anno passato non ha saputo confermare l’ascesa, costretta a fare i conti con una perdita in prima serata di mezzo punto di share, che vale in valori assoluti appena 1 milione di persone. Ecco la classifica in base alla media giornaliera (tra parentesi totale individui e share):

  1. Rai 1 (1.901.776 – 18.34%)
  2. Canale 5 (1.580.642 – 15.24%)
  3. Rai 3 (793.611 – 7.65%)
  4. Rai 2 (785.220 – 7.57%)
  5. Italia 1 (758.749 – 7.32%)
  6. Rete 4 (615.153 – 5.93%)
  7. La7 (356.467 – 3.44%)

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28
dicembre

2012, UN ANNO DI SUCCESSI (SECONDA PARTE): TERENCE HILL DIETRO SOLO A BENIGNI E CELENTANO

Tale e Quale Show si conferma una novità vincente

Il mondo non è finito, ma il declino della tv italiana sembra pesantemente avviato. Un’espressione piuttosto forte, forse eccessiva, che però spiega perfettamente il 2012 del piccolo schermo dal punto di vista degli ascolti. Tra i primi sei mesi dell’anno e gli ultimi c’è una sostanziale differenza, che manda in soffitta quella stagione autunnale considerata fortino di grandi numeri. Poche, infatti, le proposte televisive del prime time – da luglio a dicembre – meritevoli di finire in… Un Anno di Successi. Ecco quali sono:

LUGLIO/AGOSTO – Un’estate in tv all’insegna dei grandi appuntamenti sportivi; dopo la “sbornia” degli Europei di calcio, riflettori puntati sui Giochi Olimpici di Londra 2012. E la Rai, nonostante la concorrenza di Sky, “incassa” ottimi risultati, a cominciare dalla cerimona d’apertura trasmessa su Rai 1, che incuriosisce ben 5.531.000 spettatori, pari al 42.58% di share. La cerimonia di chiusura, invece, porta Rai 2 oltre il 24% (2.838.000 – 24.09%).

SETTEMBRE – E’ la fiction targata Canale 5 a regalare i primi sussulti stagionali, a cominciare da L’Onore e il Rispetto – Parte Terza, salutata alla sesta ed ultima puntata da 6.629.000 spettatori, con uno share del 24.02%. La serie chiude con una media che sfiora i 6 milioni (5.820.000 – 22.56%). Dieci puntate hanno, invece, sancito la riuscita di Squadra Antimafia 4, seguita in media da 5.121.000 individui (18.84%). Rai 1 sorride grazie ai dodici venerdì di Tale e Quale Show (media 5.686.000 – 23.04%), capace di toccare quasi i 6 milioni e mezzo di appassionati nelle ultime due puntate. Merita di essere citato Ballarò che, tenendo conto anche soltanto dei risultati portati a casa nella stagione in corso, eleva il martedì di Rai 3 ai livelli delle ammiraglie (media 4.089.000 – 15.56%).


27
dicembre

2012, UN ANNO DI SUCCESSI (PRIMA PARTE): SOLO SANREMO E IL CALCIO MEGLIO DI ITALIA’S GOT TALENT. FICTION DI RAI 1 SUGLI SCUDI

Oltre 8 milioni di spettatori e il 30% di share per il film tv su Borsellino

Un altro anno sta per concludersi ed anche il piccolo schermo si appresta al rompete le righe di un 2012 che, sulla scia dell’anno precedente, ha fatto segnare una fuga di spettatori non indifferente per gli storici canali generalisti. I numeri parlano chiaro, gli obiettivi delle reti si abbassano prepotentemente; eppure c’è chi è riuscito a brillare come un tempo nella corsa all’auditel, dando conferma che gli italiani sanno ancora “riunirsi” di fronte ad appuntamenti forti, che non siano soltanto il Festival di Sanremo o le partite di calcio.

Andiamo, dunque, a ricordare nel dettaglio quali proposte televisive della prima serata del 2012 finiscono di diritto in… Un Anno di Successi:

GENNAIO – Il primo sussulto lo regala Canale 5 con la fiction Il Tredicesimo Apostolo, che incolla all’esordio ben 7.103.000 spettatori, pari al 27.21% di share. Durata sei puntate, la serie chiude con 5.767.000 e il 21.06% di media. Prosegue il “miracolo” del giovedì di Rai 1 con le ultime puntate della fiction Che Dio ci aiuti, che chiude col botto finale di 7.649.000 fedeli (26.45%). Al via la sfida del sabato tra Ballando con le Stelle 8 (media 5.276.000 – 23.19%) e Italia’s Got Talent 3 (media 6.676.000 – 28.27%); clamoroso, in particolare, il risultato del talent di Canale 5, che alla sesta puntata sfiora addirittura i 9 milioni di spettatori (8.812.000 – 34.52%). Brilla anche SkyUno grazie alla finale di X Factor 5, che consegna al canale satellitare un risultato record (3.95%).

FEBBRAIO – Rai 1 gongola con il calcio (la semifinale d’andata di Coppa Italia tra Milan e Juventus è seguita da 9.328.000 calciofili, con uno share del 29.57%), prima di brindare alle cinque serate del Festival di Sanremo (media 11.144.000 – 47.23%), che nella finale raggiunge i 13.287.000 individui (57.43%). Sempre sulla prima rete nazionale, si rivela un successo la serie Provaci ancora Prof 4, che al secondo appuntamento sfiora i 7 milioni (6.909.000 – 23.46%) e chiude le sei puntate con una media di 6.201.000 spettatori, pari al 21.97%. Ancor più netto è il dominio de Il Giovane Montalbano (media 6.991.000 – 26.07%), salutato all’esordio da 7.749.000 fans (27.99%) dell’originale commissario.





27
novembre

DM LIVE24: 27 NOVEMBRE 2012. LA BIANCHERIA DA BORDELLO DI PAOLO LIMITI, TGCOM24 RILEVATA DA AUDITEL, ERRORE MADORNALE AD AVANTI UN ALTRO

Paolo Limiti - Cristina Parodi Live

Paolo Limiti - Cristina Parodi Live

>>> Dal Diario di ieri…

  • La biancheria da bordello di Paolo Limiti

Alessandro ha scritto alle 15:07

Paolo Limiti al Parodi Live: “Non vorrei offendere nessuno ma durante alcune sfilate vedo certi modelli di biancheria intima che ai miei tempi si usavano solo nei bordelli..”.

  • Avanti un altro e l’errore madornale

Gionny82 ha scritto alle 19:58

Nel gioco finale di Avanti un Altro la concorrente gareggia per 42.000 €, alla domanda finale “si o no. Un Kg di piombo pesa di più di un Kg di piume?” tra lo stupore generale la signora risponde “è uguale” perdendo così l’allettante montepremi.

  • Rilevazione Auditel per TgCom24

lu85 ha scritto alle 20:00


25
novembre

AUDITEL: AMICO O NEMICO DELLA TV?

Auditel

E’ la bestia nera che governa la dura legge dell’offerta e della programmazione della televisione italiana, capace di ergersi a giudice inflessibile e decretare la chiusura o la definitiva consacrazione di questo o quel programma: parliamo dell’Auditel, scandagliato con studi approfonditi e numeri alla mano dagli studenti dell’Università Cattolica di Milano sotto la supervisione del Professor Giorgio Simonelli.

L’incontro che ha aperto la quarta giornata del Festival IMMaginario 3.0 di Perugia ha sottolineato il peso sempre crescente degli ascolti nelle dinamiche aziendali della tv generalista che si accompagna ad una perdita di una considerevole fetta di spettatori. Mattia Ferretti, giovane studente della Cattolica, ha parlato dell’abitudine di un pubblico altamente scolarizzato a non seguire determinati programmi televisivi. Il pubblico universitario, ad esempio, che corrisponde all’8% del campione preso in considerazione dalle logiche Auditel, si è dimostrato il più disaffezionato rispetto al palinsesto proposto dalla generalista, soprattutto nella fascia dalle 20.30 alle 22.30 della rete ammiraglia Rai.

“Tanto più il pubblico è scolarizzato, tanto più si disaffeziona alle proposte della tv. E’ come se i laureati e gli studenti non trovino il prodotto all’altezza del proprio bagaglio culturale

recita severo lo studente.

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17
novembre

AUDITEL NEL CAOS? RAI E MEDIASET POTREBBERO CONOSCERE LE FAMIGLIE CAMPIONE, DUBBI ANCHE SUL PANEL

Auditel, l'inchiesta di Report

Auditel, l'inchiesta di Report

Noi siamo stati gli unici, assieme al mensile Millecanali e Utelit Consum, ad esprimere qualche dubbio circa la completa affidabilità di Auditel, riportandovi l’appello di Guido Veneziani Editore, che tramite i suoi settimanali ha lanciato l’iniziativa “Pari Opportunità per tutti gli operatori televisivi”. Il problema principale, come denunciato da Utelit, è che Auditel non effettua alcun controllo sul proprio panel, che avrebbe il compito di aggiornare costantemente i decoder in proprio possesso per ricevere la totalità dei canali, affinché vengano registrati i ripetuti spostamenti di frequenza e di posizionamento nella numerazione dei network, sia nazionali che locali.

La società di rilevazione che fa capo principalmente a Rai e Mediaset ha però ignorato la questione perché di non rilevanza sugli ascolti. Fino ad ora, almeno. Perché è notizia di pochi giorni fa che durante la riunione del Consiglio di Amministrazione di Auditel è stato consegnato un documento a tutti i Consiglieri in cui si evidenziano alcune criticità sulle neutralità della società rispetto agli editori più grandi, ovverosia Rai e Mediaset. Come sottolineato nel nostro precedente articolo, Rai, Mediaset e Telecom Italia (e Sky per altri motivi legati al decoder proprietario) sono gli unici broadcaster che non risentono del problema della risintonizzazione degli apparecchi, in quanto i loro principali canali non subiscono i continui cambi di numerazione e frequenza che invece affliggono le locali ma anche diverse nazionali.

Ebbene, come riportato da Corriere delle Comunicazioni, nel documento è riportato che Rai e Mediaset potrebbero addirittura essere a conoscenza delle città dove sono ubicati i meter perché i due editori, nelle fasi di switch off, sono gli unici ad essere riusciti a garantire una risintonizzazione immediata dei decoder rispetto ai competitor. In Lombardia il 72.5% delle famiglie si è risintonizzata su Rai1 il primo giorno (61.7% su Canale5) mentre solo il 35% su La7. Il dubbio è che Auditel non si basi solo sulla popolosità del bacino di utenza, ma anche sulla conoscenza dell’ubicazione dei meter. Per questo è stato richiesto che un terzo soggetto indipendente effettui dei controlli presso le famiglie Auditel sulla ricevibilità di tutti gli altri canali, garantendo quindi quelle Pari Opportunità richieste da Guido Veneziani.

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