Anna Maria Tarantola



15
ottobre

RAI, ANNA MARIA TARANTOLA: DOBBIAMO DIFFERENZIARCI DALLA CONCORRENZA. ABBIAMO RINUNCIATO A REALITY NON CONSONI

Anna Maria Tarantola

Primo: “making the difference“. Per Anna Maria Tarantola è questo il comandamento cardine cui oggi deve rispondere qualsiasi servizio pubblico radiotelevisivo. La Presidente dell’azienda di Viale Mazzini ha esposto il suo precetto nell’ambito del convegno “Rai: Missione, indipendenza e governance”, tenutosi ieri a Roma. Nell’occasione, la top manager ha ribadito la necessità di differenziare il prodotto della tv pubblica da quello dei competitor privati, che assecondano le logiche del mercato. E’ una strada, questa, che Tarantola intende perseguire per creare valore culturale, economico e sociale.

Rai, Tarantola: abbiamo rinunciato a reality non consoni

Purtroppo in Italia, negli ultimi vent’anni, si è spesso cercato di dimostrare il contrario e cioè che la Rai è come i suoi competitors, che i suoi programmi sono intercambiabili con quelli della concorrenza. E purtroppo questa posizione è stata fatta propria in passato anche dalla RAI stessa, nella rincorsa all’audience ed agli introiti pubblicitari. Ed invece no. Non può esser cosi. Con fatica e sacrificio abbiamo rinunciato a programmi costosi ma di grande successo, a qualche reality show di fama internazionale, perché non li ritenevamo ‘consoni’ alla missione del Servizio Pubblico. Crediamo che i cittadini abbiano percepito questi segnali di “diversità” e discontinuità rispetto al passato, anche prossimo

ha dichiarato la Presidente Rai, che ha poi esposto alcune linee guida, otto punti per la precisione, attraverso cui il servizio pubblico dovrebbe fare davvero la differenza.

Rai, gli otto punti di Anna Maria Tarantola

Innanzitutto – ha teorizzato Tarantola – bisogna rafforzare l’identità e la cultura nazionale, ma anche favorire la formazione di una cittadinanza attiva e consapevole, a partire da una collaborazione tra Rai e Ministero dell’Istruzione. Poi, si dovrà “assicurare, rendere disponibile e difendere l’universalità e la gratuità di accesso” e “coltivare e servire l’interesse generale anche nel nuovo ambiente digitale“. Non è tutto.

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23
settembre

LE PAGELLE DELLA SETTIMANA TV (15-21/09/2014). PROMOSSI BENEDETTA PARODI E ANTONIO MARANO. BOCCIATO IL PRIMO POMERIGGIO DI RAI1

Benedetta Parodi a New York pagelle

Promossi

9 a Benedetta Parodi. Conduttrice di Bake Off Italia, la cuoca giornalista è volata a New York per presentare il Everyday Cooking from Italy: 400 Quick and Easy Italian Recipes from Antipasti to Dessert. Finalmente un’italiana ai fornelli tenta la strada americana dove da anni ad insegnare la cucina nostrana ci pensano cuochi e star della tv, che l’Italia l’hanno vista in cartolina (o quasi). Certo poi vorremmo che lo stesso valesse anche per i veri chef, ma quella è un’altra storia. L’auspicio è che Discovery riesca a portare i cooking show di Benedetta in giro per il mondo.

8 ai premi del Roma Fiction Fest. La manifestazione orchestrata da Carlo Freccero sa premiare con criterio, sia la pay tv che la tv free, e saggiamente scegliere di non assegnare nessun riconoscimento al migliore canale, adducendo più che valide motivazioni (per maggiori info clicca qui). Discutibili, anche stavolta, i premi assegnati dai lettori di Tv Sorrisi e Canzoni ma in quel caso la kermesse capitolina ha ben poca voce in capitolo.

7 ad Antonio Marano che finalmente pone fine allo spezzatino dei programmi targato Rai. Tuttavia qualcosa da sistemare c’è ancora, se l’impressione è che solo i programmi e i personaggi “meno in vista” siano stati toccati.

6 alle ennesime dichiarazioni di Anna Maria Tarantola (per maggiori info clicca qui). Belle parole che non hanno quasi mai la dote del pragmatismo.

Bocciati


21
settembre

ANNA MARIA TARANTOLA: LA RAI DEVE INFORMARE, EDUCARE, DIVERTIRE. BASTA TALK SHOW SUPERFICIALI

Anna Maria Tarantola

Informare, educare e divertire. La Rai di Anna Maria Tarantola deve innanzitutto assolvere a questi tre compiti, ispirandosi cioè ai principi lanciati da Lord Reith, il primo Direttore Generale della Bbc. Perché ormai è chiaro: il modello del servizio pubblico renziano ha un’inflessione anglosassone. La Presidente Rai crede nel ruolo educativo della sua azienda, e lo ammette “senza remore” in un’intervista al Messaggero. “Certo, oggi non sarebbe possibile fare una tv come quella del maestro Manzi” chiosa però la top manager di Viale Mazzini. “Allora la Rai era monopolista. Si fa servizio pubblico attraverso la qualità di programmi“.

Anna Maria Tarantola commenta il successo di Braccialetti Rossi

L’idea è quella di raggiungere un pubblico ampio, che copra varie generazioni. Eppure i telespettatori della Rai sono in prevalenza anziani: “è vero” ammette Anna Maria Tarantola, citando però il successo ottenuto da Braccialetti Rossi, fiction che “ha avuto tra i ragazzi un seguito straordinario“, pur trattando un argomento molto delicato come quello della malattia. La Presidente Rai fa di questo risultato un motivo di vanto. E una questione di principio:

“Scusi lo sfogo, ma perché io, servizio pubblico, dovrei trasmettere fiction che esaltano il cinismo, fiction che ti dicono: per riuscire nella vita devi massacrare il tuo vicino d’ufficio? Non è il mio compito. Io ho la mia missione. Voglio competere sul terreno della qualità, non su quello del cinismo“.

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20
agosto

L’AUTUNNO DELLA TARANTOLA: TRA RIFORMA DELL’INFORMAZIONE, TAGLI ALLE SPESE, FICTION E…SUOR CRISTINA

Anna Maria Tarantola

Ultime giornate di relax in quel di Alassio per Anna Maria Tarantola. Intervistata da Il Secolo XIX, il Presidente della Rai, ha parlato dell’autunno caldo della tv di Stato, caratterizzato dalla rivoluzionaria riforma dell’informazione. Nella lunga chiacchierata, tuttavia, la Tarantola ha commentato anche l’importante taglio di 150 milioni di Euro chiesto dal Governo Renzi, della tanta bistrattata fiction italiana, del Festival di Sanremo targato Carlo Conti e del fenomeno Suor Cristina.

La rivoluzione dell’informazione Rai

Tra i punti più importanti nell’agenda di Anna Maria Tarantola vi è senz’ombra di dubbio la riforma dell’informazione. Il Presidente della Rai spiega di non aver mai preso in considerazione, insieme al Cda, il progetto di un’unica mega-redazione, ma di lavorare ad un piano che prevede due grosse newsroom, affidate ad altrettanti direttori. Il tutto mantenendo le singole testate note al pubblico.

“Mai stato il progetto di una, ma due newsroom….con due direttori dell’informazione. Nella prima newsroom: Tg1, Tg2 e Tg Parlamento. Nella seconda Tg3, Tg Regione, Rai News24, Cciss, Meteo e l’online. E’ il “Progetto 15 dicembre”. Perché 35 anni fa, nel 1979, con il Tg3 e i Tg regionali si completò l’assetto dell’informazione. Data la vetustà dell’attuale modello, l’informazione va riformata, perché nel frattempo è cambiato il mondo.”

Obiettivi della nuova riforma: valorizzare l’offerta editoriale, creare un modello organizzativo differente e, naturalmente, contenere le spese e gli sprechi. La Tarantola snocciola al noto quotidiano ligure alcuni vantaggi.


22
luglio

LE PAGELLE DELLA SETTIMANA TV (14-20/07/2014). PROMOSSI LEA MICHELE E WORLD WARS, BOCCIATI FERRARA E TRAVAGLIO

lea michele pagelle

Lea Michele (Photo by Stefania D'Alessandro/WireImage)

Promossi

9 a Lea Michele. Glee non è più quello di un tempo ma la sua star continua a brillare. L’attrice e cantante, che di cognome fa Sarfati, conquista Giffoni (qui altre foto del Festival) e i numerosi fan giunti nella cittadina salernitana per incontrarla seppur fugacemente.

8 a Il volo. Perfetto prodotto per italiani nel mondo, il trio – in costante ascesa – lanciato da Ti lascio una canzone è alle prese con un tour nel nostro Paese dall’odore di successo.

7 a World Wars. Il documentario di History Channel usa una chiave diversa, all’insegna della spettacolarità, per descrivere le due guerre mondiali. Farà storcere il naso ai puristi, eppure non ci sentiamo di condannare il tentativo di coinvolgere un pubblico meno avvezzo al racconto storico.

6 a Una Notte per Caruso. L’obiettivo in termini d’ascolti è stato centrato. In effetti la serata, pur non offrendo grossi spunti di interesse, è una spanna sopra (o “meno al di sotto”) ai tipici ed evitabilissimi eventi estivi di Rai1.





3
luglio

LE PAGELLE DELLA SETTIMANA TV (23-29/06/2014): PROMOSSI MASTERS OF SEX E INFANTE, BOCCIATI I PALINSESTI DI RAI1 E CASTELLITTO

Sergio Castellitto (getty images)

Promossi

9 a Michael Sheen, protagonista di Masters of Sex. L’apprezzata serie di Sky Atlantic deve molto alla bravura del suo interprete britannico che riesce ad incarnare perfettamente le complessità dell’anomalo personaggio, cui è chiamato a dar vita.

8 a Maurizio Costanzo che si guadagna la promozione su Canale 5 con la storia del suo storico show. Del resto sono passati anni, c’è stata un’alternanza di format e conduttori, ma il Maurizio Costanzo Show non è stato minimamente eguagliato.

7 al meritato ritorno su Rai2 di Milo Infante. Assente dalla tv pubblica da un po’, il volto storico de L’Italia sul 2 conquista la seconda serata con una serie di speciali sui giovani.

6 a Katherine Kelly Lang, storica protagonista di Beautiful che ai Daytime Emmy si consola per l’assenza di premi alla soap con la conquista di un riconoscimento per l’attività di produttrice.

Bocciati


16
maggio

RAI, STIPENDI TAGLIATI: TETTO DI 240MILA EURO PER TOP MANAGER E DIRETTORI. SINDACATI IN ALLERTA

Luigi Gubitosi, Anna Maria Tarantola

Zac zac, in Rai partono le sforbiciate. Il Consiglio d’Amministrazione di Viale Mazzini ha dato il via libera al taglio dei compensi e al loro adeguamento al limite dei 240mila euro lordi fissato dal governo. Il provvedimento interesserà in primis la Presidente Anna Maria Tarantola, il Direttore Generale Luigi Gubitosi ed i dirigenti giornalisti: in tutto, saranno 44 i manager della tv pubblica che vedranno decurtati i loro compensi. Parte così la spending review invocata sulla Rai dal premier Matteo Renzi, che martedì scorso a Ballarò aveva dibattuto vivacemente sull’argomento con Giovanni Floris.

Stipendi Rai: tagli a Gubitosi e Tarantola

Su Rai3, il Presidente del Consiglio aveva difeso la necessità dei tagli stabiliti dal decreto Irpef, che prevede una sforbiciata in Rai da 150 milioni di euro e la vendita di quote minoritarie di RaiWay. In vista di interventi più capillari, l’operazione risparmio è partita dagli stipendi alti. Il DG Luigi Gubitosi, in particolare, vedrà il suo stipendio da 650mila euro ridotto del 63%, mentre la Presidente Anna Maria Tarantola dovrà rinunciare a 126mila euro dei 366mila euro lordi attualmente percepiti. La top manager, va precisato, a inizio mandato si era già ridotta lo stipendio rispetto a quanto percepito dal suo predecessore Paolo Garimberti (448mila euro l’anno).

Nel CdA, Gubitosi ha specificato che una parte dei soldi risparmiati verrà accantonata in via prudenziale, sia in vista di nuovi adeguamenti al decreto Irpef, sia in modo da avere risorse per eventuali ricorsi giudiziari mossi dai dirigenti coinvolti dai tagli. Secondo i dati forniti recentemente dal DG in Vigilanza, dei 300 dirigenti (incluso il dg che percepiva 650 mila euro) 3 guadagnano sopra i 500mila euro, 1 tra i 400 e i 500mila euro, 4 tra i 300 e i 400mila euro, 34 tra i 200 e i 300mila euro, 190 tra i 100 e i 200mila euro, 68 sotto i 100mila euro.


18
marzo

LE DUE LEGGI SU RAI 1 IL 25 E 26 MARZO. MA IL RITARDO DELLA MESSA IN ONDA VALE UN’INTERROGAZIONE PARLAMENTARE

Le Due leggi

Due settimane. E’ il tempo che la Rai si è presa per risolvere l’inconveniente che ha portato alla sospensione de Le Due leggi, la cui messa in onda era prevista per l’11 e il 12 marzo 2014. La miniserie in due puntate, interpretata da Elena Sofia Ricci, era infatti sparita dal palinsesto per poi essere riprogrammata martedì 25 e mercoledì 26 marzo 2014.

Le Due leggi: rimandata per un errore tecnico o per pressioni esterne?

Ma di che inconveniente parliamo? La prima versione, quella di cui abbiamo già parlato, voleva che poco prima della conferenza stampa di presentazione fosse venuto fuori un fino ad allora non notato caso di omonimia: la società finanziaria di cui si parlava nella fiction esisteva davvero da qualche parte, e dunque mandando in onda le puntate così com’erano la Rai rischiava di andare incontro a querele. La pubblicità, infatti, non sarebbe stata delle migliori: la direttrice di banca interpretata dalla Ricci è un personaggio sordo alle richieste d’aiuto, che con il suo comportamento spinge un imprenditore a darsi fuoco davanti ai suoi occhi.

Lo scivolone suonava molto strano, visti i rigorosi meccanismi di controllo messi in atto dall’azienda pubblica, che di norma fa le pulci alle sceneggiature proprio per evitare inconvenienti del genere. E infatti non era tutto lì. Secondo quanto riportato da Libero il vero motivo dello stop è stata una lettera dell’Abi (Associazione bancaria italiana), che avrebbe esplicitamente richiesto ed ottenuto la sospensione del prodotto da parte di Anna Maria Tarantola. La Presidente della Rai, fino ad allora ignara dei contenuti specifici de Le Due leggi, avrebbe visionato l’intero montato stabilendo probabilmente che il sistema bancario italiano in effetti non ne usciva al meglio.

Le Due leggi: Roberto Fico ha presentato un’interrogazione parlamentare