Lost, ad una settimana esatta dalla fine su Fox, ricomincia domani sera (lunedi) su RaiDue, con la quinta e penultima serie. Lost tra un anno sarà già finito. Già, sì: finito.
Quattro anni fa, quando il serial tv della ABC è arrivato in Italia, ci sembrava un’eternità dover attendere chissà quanto tempo per vederne la fine. Ora, invece, chi ha saputo resistere, e non si è perso nei meandri di flashback e flashfarwards, cifra stilistica della serie, nonché croce e delizia dei telespettatori, sente di dover assaporare ogni singolo episodio.
Perchè sa che ci sarà presto una fine, ma non sa se quella fine sarà all’altezza di anni ed anni di teorie e (web)congetture. Non sa, soprattutto, se gli autori, che continuano a dichiarare di avere ben chiaro il piano completo di tutta la serie sin dall’inizio, sapranno effettivamente cogliere tutti gli assurdi indizi finora disseminati: un fantomatico progetto Dharma con relativi filmati di (dis)orientamento, cavi sulla spiaggia e tempeste elettromagnetiche, nuvole killer e malattie infettive, scheletri e fantasmi, orsi polari ed uccelli rapaci, cavalli e squali; e, ancora: botole, bunker, geroglifici, sequenze numeriche ossessivamente ricorrenti, statue gigantesche con quattro dita per piede. Isole in movimento.