9 Dicembre 2010



10
dicembre

ASCOLTI SATELLITE DI GIOVEDI 9 DICEMBRE 2010: 300.000 SPETTATORI CIRCA PER IL PENULTIMO APPUNTAMENTO CON ROMANZO CRIMINALE.

Romanzo Criminale 2 - La serie

[Cercavi i dati d'ascolto della tv generalista? Clicca qui] Ieri, giovedì 9 dicembre, 7.393.741 spettatori unici hanno seguito i canali della piattaforma Sky. Nell’intera giornata, i canali della piattaforma Sky hanno raccolto uno share medio del 6,6% (9,1% se si considera il target commerciale 15-54 anni). Se al dato si aggiungono i canali satellitari ricevibili attraverso il decoder Sky, a partire da Cielo – esclusi tutti i principali canali gratuiti generalisti, come Raiuno, Raidue, Raitre, Canale 5, Retequattro, Italia 1 e La7 – lo share sale al 7,8% (10,6% se si considera il target commerciale 15-54 anni).

PRIME TIME – In prime time l’audience media dei canali Sky è stata di 1.608.567 spettatori con il 5,9% di share. Il dato sale a 1.871.140 spettatori medi con il 6,8% di share se si considera il satellite*. Ieri in prime time i canali Sky Cinema hanno raccolto nel complesso 453.175 spettatori medi grazie a “Romanzo Criminale 2 – La Serie” in onda su Sky Cinema 1 e Sky Cinema+1 (entrambi in Standard Definition e in High Definition), che ha confermato un altissimo indice di permanenza per entrambi gli episodi trasmessi ieri: 67% di media. ll settimo episodio, in onda dalle 21 circa, ha raccolto un’audience media complessiva di 271.184 spettatori (345.770 contatti unici), mentre l’ottavo, trasmesso dalle 21.55 circa, è stato seguito da 315.254 spettatori medi complessivi (444.573 contatti unici). In evidenza un altro appuntamento in onda sui canali Cinema: il film “Solar Attack” dalle 21 circa su Sky Cinema Max e Sky Cinema Max+1 (entrambi in Standard Definition e in High Definition) ha ottenuto un ascolto medio di 113.075 spettatori complessivi. Per quanto riguarda l’intrattenimento, l’episodio di “Csi New York” in onda dalle 21 su Fox Crime (in Standard Definition e in High Definition), Fox Crime+1 e Fox Crime+2 ha raccolto 140.065 spettatori medi complessivi.

PRESERALE - Nella fascia preserale, tra le 18 e le 20.30, i canali Sky hanno registrato uno share del 6,2% mentre il satellite*del 7,3%.




10
dicembre

ASCOLTI TV DI GIOVEDI 9 DICEMBRE 2010: ANNOZERO VINCE CON IL 19.21%. TESTA A TESTA TRA DON MATTEO E IL MEGLIO DI PETER PAN

Michele Santoro

PRIME TIME – La puntata di Annozero conquista la prima serata del giovedì con 4.828.000 spettatori ed uno share del 19.21% (picco del 28.10% in chiusura), superando Chi ha incastrato Peter Pan? - L’isola che non c’è, ovvero il meglio del fortunato show di Paolo Bonolis che si ferma a 4.407.000 spettatori con il 17.41% di share. Don Matteo 7 desta l’attenzione di 4.767.000 ascoltatori nel primo episiodio (17.13%) e 4.200.000 nel secondo (18.25%). Buoni gli ascolti di C.S.I. Miami che in tre episodi raccoglie davanti al video 2.806.000 spettatori (11.66%), mentre Viaggio: il sangue e le fede su Rete4  totalizza il 6.13% con 1.433.000 ascoltatori. Su Rai3, appena 1.663.000 ascoltatori per Il Negoziatore che si ferma al 6.48% mentre La7 che ha trasmesso il film S1mone ha avuto un riscontro di 505.000 spettatori siglando l’1.94% di share.

ACCESS PRIME TIME – Soliti Ignoti su Rai1 ha raccolto 5.794.000 spettatori pari al 21.06% di share, mentre Striscia la notizia è vista da 5.926.000 spettatori (21.44%). Su Italia1 Trasformat ha raccolto 2.303.000 spettatori e l’8.49%. Un posto al sole su Rai3 si mantiene su uno share dell’8.86% con 2.418.000 ascoltatori mentre Otto e mezzo su La7 è stato visto da 1.492.000 interessati (5.48%).

PRESERALE – Su Rai1 l’Eredità è stata vista da 4.704.000 spettatori e il 26.30% di share, saliti a 5.831.000 (26.62%) per il gioco finale della ghigliottina. Chi vuol essere milionario? è stato seguito da 3.407.000 fedelissimi con il 17.47% di share. Tempesta d’amore su Rete4 sigla uno share del 7.2% con 1.686.000 ascoltatori mentre Squadra Speciale Cobra 11 su Rai2 ha totalizzato 1.813.000 spettatori (7.98%). I Simpson su Italia1 registrano 1.277.000 spettatori pari ad uno share del 6.08%.

Scopri i dati delle altre fasce dopo il salto.


9
dicembre

DM LIVE24: 9/12/2010. LETTERA DI BRUNO VESPA AL CORRIERE

Diario della Televisione Italiana del 9 Dicembre 2010

>>> Dal Diario di ieri…

  • Vespaio al Corriere

AnTo ha scritto alle 12:27

Lettera di Bruno Vespa al Corriere della Sera

Caro direttore, c’è ancora posto in Italia per i moderati che non vogliono indossare l’elmetto? Domenica mattina a Milano sono stato coinvolto in un episodio molto sgradevole. Avevo appena cominciato a firmare copie del mio libro Il cuore e la spada nel Multicenter Mondadori di piazza Duomo quando sono stato aggredito verbalmente da Pietro Ricca, l’uomo che molti anni fa gridò «Buffone» e altro a Berlusconi in un corridoio del tribunale, venendo poi assolto in giudizio. Già negli anni passati Ricca era venuto ad insultarmi quando qualche mia apparizione pubblica a Milano era stata annunciata e venerdì scorso mi aveva aspettato, con un suo amico provvisto di telecamera, all’ingresso del Circolo della Stampa dove con Umberto Veronesi, il presidente dell’Ordine dei giornalisti Iacopino e altri dovevo commemorare Gigi Ghirotti, che dà il nome a una fondazione per la dignità del malato terminale di cui sono presidente.
Domenica c’è stato tuttavia un salto di qualità. La voce tenorile di Ricca mi ha fatto piovere addosso insulti di ogni genere per tutta la durata della mia permanenza nell’affollatissima libreria, nonostante la presenza di due agenti della Digos mandati dopo l’episodio di venerdì («Non mi toccate – gridava – siete nostri dipendenti!»). Ma per la prima volta, accanto a lui e alla telecamera, erano presenti altri suoi amici che hanno tirato fuori cartelli di insulti, addebitandomi ogni presunta nefandezza del governo Berlusconi, di cui sarei un servo ben retribuito, e un uso scorrettissimo del servizio pubblico.
Io ho reagito, rispondendo vivacemente a Ricca e ai suoi, soprattutto sul tema del terremoto dell’Aquila al quale, come sai, sono piuttosto sensibile. Ma la gente era sbigottita e spaventata e solo un paio di signore hanno avuto la forza e il coraggio di unirsi alla mia reazione.
Non ti racconterei tuttavia l’episodio se esso non fosse soltanto la manifestazione più clamorosa di un clima che mi preoccupa. Tu sai che Porta a porta, con i suoi limiti e i suoi difetti, è l’unica trasmissione di un certo peso non schierata a sinistra tra le tante che vanno in onda sulla Rai e quella che – occupandosi di politica non più di una volta alla settimana, in media – viene trasmessa nell’orario più sacrificato. Sai anche con quanto scrupolo cerchiamo di rappresentare le diverse opinioni. Riceviamo per questo molti apprezzamenti e anche critiche legittime.
Il problema è che una fascia consistente di persone vorrebbe che Porta a porta non esistesse: quanti sanno, per esempio, che mentre direttori dei giornali schierati con Berlusconi – anche con toni molto vivaci – trovano giustamente ospitalità a Ballarò e AnnoZero, i nostri inviti vengono respinti da anni dai giornalisti di Repubblica e dell’Unità? Quanti lavoratori possono immaginare che Guglielmo Epifani, col quale ho peraltro un cordiale rapporto personale, invitato invano per anni, è venuto solo al momento di lasciare la Cgil?
Il meritato successo della trasmissione di Fazio e Saviano ha un suo meno noto risvolto: la crescente intolleranza verso chi è su posizioni diverse. Nonostante anche nel mio ultimo libro, tutt’altro che militante, mi sia fatto scrupolo di affiancare posizioni divergenti sui temi più controversi degli ultimi due secoli di storia italiana, vengo rinchiuso dall’ intelligencija, ora allargata al «ceto medio riflessivo», nel lazzaretto degli appestati.
Ho già vissuto un’esperienza del genere: il ‘93 e la caduta della Prima Repubblica. Poi arrivò inopinatamente Berlusconi a ridare voce ai moderati. Stavolta temo una involuzione peggiore e mi rifiuto di credere che chi non sta a sinistra debba rifugiarsi dietro posizioni urlate e prepararsi alla resistenza fisica. Il paradosso è poi questo.
Nella Rai che si vuole controllata militarmente dal Cavaliere, a parte il Tg 1 tradizionalmente filogovernativo, la sinistra non ha mai avuto storicamente gli spazi e le superbe collocazioni orarie di oggi, mentre ogni tentativo di miglioramento degli spazi moderati finora s’è infranto dietro pastoie d’ogni genere. E il poco che resta deve essere pure criminalizzato. Che futuro dobbiamo aspettarci, caro direttore?

  • Agitazione

ciottolina ha scritto alle 11:57

A Forum si parla di caccia e la povera Rita incredula sul racconto del contendente, non sta in sè, va avanti e indietro per lo studio, è agitatissima..