5 aprile 2009



6
aprile

Protetto: ASCOLTI TV DI DOMENICA 5 APRILE 2009: LA SERATA “NERA” NON E’ STATA PER RAIUNO CHE CON BAKHITA ARRIVA AL 22% MA PER LA FATTORIA (17%).

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6
aprile

CLIMA BOLLENTE A PARATY: SESSO, RABBIA E GELOSIA. COME DM ANTICIPATO ENTRA MILTON MORALES, SUBITO INFORTUNATO. LA RIPA DI MEANA E LA MARTANI CACCIATE DALLO STUDIO IN DIRETTA

La Fattoria Quinta Puntata @ Davide Maggio .it

Se i contadini sono molto stanchi, e se nessuno fra noi può affermare con certezza che non lo siano anche i telespettatori, ecco arrivare in Fazenda il sesso e la gelosia, per scaldare gli animi e mescolare le carte in gioco. La quinta puntata della fattoria è una danza di coppie che scoppiano, si accusano, nascono e muoiono: come previsto, il dramma in stile Beautiful è la chiave su cui puntare per una Fattoria che ha perso quel capro espiatorio chiamato Corona.

E’ geloso il Pietrantonio frustrato, costretto da Roma ad assistere al corteggiamento serrato della sua donna al nuovo arrivato Guillaume. Galeotte furono le mutande con le palme (di Corona) indossate dal modello intento ai suoi lavori nei campi. Tanto orrende per noi, quanto sexy per la svampita Lory, che non può fare a meno di “strabuzzare“. E così l’amore fra l’ex isolana e il suo baby boyfriend, nato su facebook, scoppia in tv, nella più moderna delle dinamiche. E scoppia anche la coppia Ciro – Marianne, incalzata dai rispettivi ex presenti in studio, che non sono pronti a dichiarasi tali nemmeno dopo aver visto i due fare l’amore, in un classico del reality dei nostri giorni: il sesso che non si vede ma che decisamente si intuisce. Lei dice che lui è diverso, lui dice che lei gioca. La verità è che il sesso cambia ogni cosa, anche nei reality, anche nella sua versione “sospiri sotto le lenzuola“. A Marianne tocca tornare in Italia, e chissà che non riesca ad andare d’accordo con il suo collega Rocco.

E sono tacciate di gelosia anche Marina Ripa di Meana e Daniela Martani, cacciate dallo studio dalla conduttrice, dopo averla accusata di riservare a Corona un trattamento diverso da quello degli altri concorrenti. “Hai salutato lui e non noi. E poi perchè è seduto distante dagli altri?” La nobile sostenitrice delle cause perse (o inutili che dir si voglia) è in forma smagliante, e ci regala un inizio di telerissa degno di questo nome. Ma Paola Perego si alza, indica la porta e non sente ragioni, nemmeno di fronte alla hostess pasionaria, che nel difendere le sue motivazioni poi tanto passionale non è. E dopo quella più famosa del cappio al collo, anche questa protesta lascia il tempo che trova, con una Martani timorosa al punto da scomparire quasi, nel tentativo di farsi piccola di fronte alla rabbia di una Perego furiosa. Con la protesta, anche le due concitate ex-contadine, cadono nel vuoto. Per tutta la puntata di loro non si avranno più notizie.


5
aprile

DALLA SCHIAVITU’ ALLA SANTITA’: LA STRAORDINARIA PARABOLA DI VITA DI BAKHITA

Bakhita

Bakhita, mini-serie tv in onda questa sera, domenica 5, e domani, lunedì 6 aprile, in prime time su Raiuno, rappresenta, secondo i vertici di Raifiction, una nuova preziosa pietra che va a incastonarsi in un mosaico luminoso fatto di storie di personaggi straordinari, spesso sconosciuti ai più, e che, proprio grazie alla trasposizione televisiva, divengono patrimonio comune di tutti gli italiani. Una feconda mescolanza tra servizio pubblico e raffinate opere d’intrattenimento che tante soddisfazioni, in termini d’ascolto e non solo, sta regalando a mamma Rai.

Bakhita narra la vita esemplare di una giovane schiava sudanese, di una donna coraggiosa che ha condotto un’esistenza rivoluzionaria, sfidando e sconfiggendo i pregiudizi, l’ignoranza e gli arcaici rapporti sociali che dominavano l’Italia di fine ‘800. Una donna che, attraverso l’incontro con nostro Signore, scopre che tutti gli uomini dovrebbero essere liberi ed eguali, in quanto dotati di una dignità che nessuno può arrogarsi il diritto di mortificare. Una “selvaggia”, dunque, che riconduce alla civiltà e all’umanità la società contadina veneta, riconciliandola con valori quali la solidarietà, la pietas e l’amore per il prossimo. Straordinariamente toccante il momento rivelatorio in cui la giovane rivede nella rappresentazione della crocifissione di Gesù quella di uno schiavo alla quale, bambina, aveva avuto la disgrazia di assistere. Un percorso di fede, quello della serva di Dio Bakhita, che porterà nel 2000 alla sua santificazione.

Il regista, Giacomo Campiotti, ha sottolineato, in conferenza stampa, la forza e la stringente attualità del messaggio d’amore professato da suor Bakhita. Particolarmente complesse, ha proseguito Campiotti, sono state le riprese effettuate in Burkina Faso, una terra aspra e rude, proprio come il Veneto di fine ‘800, i cui abitanti ignorano cosa sia il cinema o la televisione. La protagonista, Fatou Kine Boye, alla sua prima esperienza d’attrice, non ha negato le difficoltà incontrate nella recitazione e ha ringraziato l’intero cast per il supporto accordatole. Con una disarmante sincerità la Boye ha raccontato di aver, entusiasticamente, vissuto un’esperienza che mai pensava la vita le avrebbe regalato e di essere tornata, subito dopo, al suo vecchio lavoro di commessa. L’intero cast ha esaltato la freschezza e la genuinità della giovane attrice, rivelando che, accantonati vetusti e preconfezionati schemi interpretativi, tutti si sono adeguati e hanno emulato la sua recitazione improntata a “cuore e verità”.





5
aprile

DM LIVE24: 5 APRILE 2009

DM Live24 - 5 aprile 2009
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Dal Diario di ieri…

  • Chi va a Roma, perde la poltrona

Francesco Rienzo ha scritto alle 00:02

A Ti Lascio Una Canzone, la Clerici durante la premiazione (alla presenza dell’onnipresente Del Noce): “Caro Flavio Insinna ho visto che ti stavi sedendo sul mio sgabello e sono subito corsa a sedermi io. Sai com’è, appena vai via un attimo ti prendono subito il posto”.