26 aprile 2009
Protetto: ASCOLTI TV DI DOMENICA 26 APRILE 2009: DAVID COPPERFIELD (24.68%) UMILIA POSEIDON (14.50%)
DAVID COPPERFIELD: DALLA PENNA DI DICKENS AGLI SCHERMI DI RAIUNO
Uno dei capolavori della letteratura internazionale, un classico, intramontabile per definizione, David Copperfield, rivive sugli schermi di Raiuno questa sera, domenica 26, e domani, lunedì 27 aprile.
“Come molti appassionati genitori custodisco nel profondo del mio cuore un figlio prediletto. Il suo nome è David Copperfield”. Così scriveva più di un secolo fa Charles Dickens, autore di questo romanzo, a tratti fortemente autobiografico, un’opera che ci offre un crudo spaccato della società londinese di fine Ottocento. In un’epoca in cui progresso tecnologico e progresso sociale sembrano non procedere alla stessa velocità, ci troviamo immersi in un mondo dominato ancora da rapporti sociali arcaici e profondamente iniqui che hanno nel lavoro femminile e in quello minorile le loro più evidenti e riprovevoli manifestazioni. Ma questa è anche, e soprattutto, l’avvincente parabola di un uomo “faber fortunae suae”, di un caparbio giovane che, dopo un lungo e faticoso cammino costellato da angherie e sofferenze, potendo contare solo sulle proprie forze, ce la fa. Un vinto, insomma, che diventa vincitore, un proletario che, impegnandosi in una proibitiva scalata sociale, raggiunge l’ambita meta della middle-class.
Prodotto da Rai Fiction e Angelo Rizzoli, David Copperfield, diretto da Ambrogio Lo Giudice, assume su di sé l’oneroso compito di bissare la fortunata trasposizione televisiva che, con protagonista Giancarlo Giannini, nel 1965, ottenne un ascolto di 15 milioni di spettatori divenendo un vero e proprio cult. L’odierno David Copperfield è una produzione imponente che ha richiesto 8 settimane di lavorazione tra l’Italia e la gelida Repubblica Ceca, oltre che l’impiego di 1000 comparse, 60 attori in scena, 500 costumi e 60 carrozze.
DM LIVE24: 26 APRILE 2009
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Dal diario di venerdi…
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Serata Glaciale per Bignardi e Brunetta
Francesco Rienzo ha scritto alle 00:08
All’Era glaciale la Bignardi e il ministro Brunetta si scontrano. Lui se la prende per una battuta di lei riguardo al professor Brodolini (la Bignardi lo chiama Brandolini), padre dello Statuto dei Lavoratori, citato nel suo nuovo libro. Cominciano toni aggressivi da entrambe le parti. Ecco alcuni passaggi…
Brunetta: “Se Lei avesse letto il libro…”
Bignardi: “Non faccia il professore con me. Sono capace anche io di fare le battutine”
Brunetta: “Non l’ha letto”
Bignardi: “Devo ammettere che non l’ho imparato a memoria. Anche perchè non è che sia avvincente da imparare a memoria”.
Brunetta: “Lo sa che è un po’ antipatico”
Bignardi: “La prego di cambiare tono con me, ha capito?”
Bignardi: “La smetta con questo modo di fare”
Brunetta: “Anche Lei la smetta”
Bignardi: “Non mi sono mai trovata in una condizione del genere in vita mia. Mi sento molto in imbarazzo, per lei perché non per me. Non vorrei mai mettere i miei ospiti in imbarazzo”.