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Ascolti TV | Lunedì 23 marzo 2020. Vince Harry Potter (16.3%), C’era una Volta Vigata non va oltre il 15%. 4.9 mln (21%) per i TGR delle 14

ascolti tv 23 marzo 2020

C'era una Volta Vigata - La Concessione del Telefono

Nella serata di ieri, lunedì 23 marzo 2020, su Rai1 il film tv C’era una volta Vigata – La concessione del telefono ha conquistato 4.118.000 spettatori pari al 15% di share. Su Canale 5 La Vita è una Cosa Meravigliosa ha raccolto davanti al video 2.617.000 spettatori pari al 10% di share. Su Rai2 Stasera Tutto è Possibile in replica ha interessato 1.162.000 spettatori pari al 4.5% di share. Su Italia 1 Harry Potter e il prigioniero di Azkaban ha intrattenuto 4.412.000 spettatori (16.3%). Su Rai3 la riproposizione di In Arte Mina ha raccolto davanti al video 1.656.000 spettatori pari ad uno share del 5.6%. Su Rete4 Stasera Italia Speciale totalizza un a.m. di 1.179.000 spettatori con il 6% di share. Su La7 Speciale TgLa7 – La trincea in corsia ha registrato 1.246.000 spettatori con uno share del 4.7%. Su Tv8 4 Ristoranti segna 458.000 spettatori con l’1.5%. Sul Nove Little Big Italy ha raccolto 490.000 spettatori con l’1.6%. 20 è la rete digitale più seguita con il film Rogue One: a Star Wars Story segna 579.000 spettatori con il 2%. Su Rai4 Siren registra 228.000 spettatori con lo 0.7%. Su Sky Cinema1 la prima visione di Cetto C’è Senzadubbiamente segna 400.000 spettatori pari all’1.3%. Su Fox Life in prima visione la terza stagione di Station 19 ha raccolto 86.000 spettatori e lo 0.3%.




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Programmi TV di stasera, lunedì 23 marzo 2020. Su Rai3 «In Arte Mina»

Mina

Mina

Rai1, ore 21.40: C’era una volta Vigata – La concessione del telefono - 1^Tv

Film Tv di Roan Johnson del 2020, con Alessio Vassallo, Thomas Trabacchi, Federica De Cola, Corrado Fortuna, Dajana Roncione. Prodotto in Italia. Durata: 100 minuti. Trama: Pippo Genuardi, nato a Vigàta il 3 settembre 1856, è un commerciante di legnami. Ma sia chiaro: quella non è la sua occupazione maggiore, anzi, potremmo dire che il suo vero talento è quello di cacciarsi nei guai. Spiantato, ironico, amante delle donne e della tecnologia, Pippo sembrerebbe aver messo la testa a posto sposando Taninè Schilirò, figlia dell’uomo più ricco di Vigàta, ma il nostro protagonista è appunto un uomo che in realtà non si accontenta mai. E così, spedendo tre lettere al Prefetto Marascianno, mette in moto un meccanismo che lo porterà a trovarsi sotto due fuochi incrociati: lo Stato, che pensa di avere a che fare con un pericoloso sovversivo, e l’uomo “di rispetto” Don Lollò, che inizia a credere che il Genuardi lo stia prendendo per fesso. Per ottenere l’agognata “concessione del telefono”, infatti, Genuardi sarà disposto a tutto: cercare l’appoggio di suo suocero, ma anche della mafia; corrompere funzionari pubblici e tradire il suo vecchio amico Sasà. Il tutto sotto gli occhi del Questore Monterchi, venuto dal Nord, che osserverà sgomento e impotente il concatenarsi folle degli eventi.

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