Strizzata nell’ennesimo tubino fetish, proveniente dalla svendita del solito sexy shop, Alessia Marcuzzi ci dà un caloroso benvenuto. Accolta dal pubblico in studio con lo stesso travolgente entusiasmo con cui l’italiano medio saluta un agente del fisco che bussa alla sua porta, ecco Lea. Cominciamo ad avere forti sospetti che Marco sia stato tenuto in isolamento coatto da insigni sessuologi allo scopo di capire, considerata la sua attempata e folkloristica ex ragazza, come e perché egli abbia resistito alle piccanti avances di Vanessa. Parallelamente, però, si insinua anche il dubbio che l’esilio forzato sia stato funzionale a consentirgli di imparare a memoria un canovaccio scritto per lui dal creativo staff autorale in vista della puntata di ieri sera.
Dopo un colloquio con se stesso lungo una settimana (Che cosa avrà potuto mai dire a se stesso tutto quel tempo? Molto probabilmente profonde riflessioni del tipo: “Ma quanto so’ figo”! “Santo cielo, con tutta questa umidità non c’è verso che la messa in piega tenga”!), Marco, finalmente, resurrexit. Chiamato a un difficile e atteso confronto con Vanessa, il portierone ferrarese coglie l’occasione per porgerle pubbliche scuse e dichiararle, come da copione, tutto il suo “ammoore”. La “diversamente giovane” Lea Veggetti, attonita, assiste al mieloso siparietto e, giustamente, si mostra recalcitrante, anche di fronte alle insistenze della Marcuzzi, all’idea di entrare nella casa a reggere il moccolo ai due piccioncini. Alla fine, però, cede. Noi insaziabili voyeur assistiamo, così, a una scontata scenetta, degna delle migliori telenovelas latinoamericane, in cui il bellone di turno scarica l’anzianotta ex fidanzata che, ferita nell’orgoglio, abbandona, silente e sofferente, la casa più spiata d’Italia.
Dopo la parentesi caria-denti, ecco, finalmente, il momento della nostra beniamina: Federica “citofono guasto” Rosatelli. Per la serie metti due geni a confronto, Federica e Gianluca tornano ad accusarsi vicendevolmente per le loro passate incomprensioni e il playboy partenopeo, tanta è la foga verbale, presenta, persino, biancastri filamenti di disgustosa bava ai lati della bocca. Condivisibili e veritiere, invece, le perle di saggezza che un’incontenibile Federica dispensa a proposito della noiosa Claudia e dell’inutile Marcello.