>>> Dal Diario di ieri…
- De Sica parla delle voci sulla sua omosessualità
PierVivaCanale5 ha scritto alle 16:06
De Sica si racconta in una lunga intervista a Diva e Donna, da oggi in edicola, e tra le tante cose di cui parla c’è anche la storia della sua presunta omosessualità, che lo perseguita da anni, anche se per lui ormai non è più un problema: “È una tale cazzata. Cosa vuoi dire? Può molestare mia moglie, i miei figli. A me non frega niente… Sai quante stronzate hanno detto sulla mia famiglia? Che avevo i miliardi in Svizzera quando invece morivo di fame. Che mia madre era lesbica. Che mio padre aveva un amante uomo”. “Che siamo amanti? Questa fregnaccia pazzesca mi è rimasta addosso da quasi vent’anni, da quando ho fatto ‘Uomini, uomini, uomini’, storia di quattro amici omosessuali, e sono diventato amico di Paolo. Tu pensa che i miei figli lo chiamano zio. Ieri sera eravamo a cena io, mia moglie, lui e la sua fidanzata”.Ma come è nato questo rapporto così solido che ha scatenato le malelingue? Lo racconta così, De Sica:“Paolo è un uomo serio, perbene, cui voglio molto bene. Sono molto attaccato a quest’uomo da quella volta che ho rischiato seriamente di morire… Capodanno del Duemila, a Cortina esco di casa con mia figlia per vedere i fuochi e mi arriva un petardo dritto in un occhio. Una tragedia. Lui mi era grato. L’avevo fatto lavorare nel cinema quando era un ragazzetto che mi faceva d’autista, prima ancora si arrangiava da buttafuori. Mi è stato vicino con mia moglie al Policlinico Gemelli per quattro mesi e mezzo. Non lo posso dimenticare. Mi faceva la barba, mi puliva il sedere…”.Un’intimità che si è quindi creata allora, ma che non ha nulla a che fare col sesso:“Paolo è più di un amante. È come un altro fratello… Ti giuro, avessi questa inclinazione lo direi. Il punto è un altro. Se hai successo, denaro, una bella famiglia, finisce che stai sulle palle a molti. Qualcosa devono trovare. È un paese di matti il nostro”. (fonte Gossipblog)