11 gennaio 1999



20
novembre

PASSAPAROLA: QUESTO DECENNALE S’HA DA CELEBRARE

Gerry Scotti - Passaparola @ Davide Maggio .it

di Ferdinando Sallustio per DavideMaggio.it 

“Sistema veloce di tasmissione dati su Internet, con la A”: tutti, da casa, stavano rispondendo “ADSL”, ma io, alla mia prima puntata di “Passaparola” fui capace di rispondere “analogico”. Per fortuna mi aiutò l’isola dell’arcipelago maltese con la “G” (“Gozo”) e sopravvissi a quella e ad altre 114 puntate del programma dell’ottimo Gerry Scotti, ed è per questo che ora sono qui a perorare la causa di un ritorno in TV di quello che è stato uno dei programmi più amati dagli italiani.

C’era felice mix tra le stranezze di certi VIP (“Lo scrisse Garibaldi a Vittorio Emanuele II, con la “O” e Pasquale Laricchia rispose: “O quanto sei bello”) e la profonda preparazione di alcuni amici concorrenti, primo far tutti il mito Roberto Mariani; c’erano le battute di Gerry Scotti (“Tinto Brass è laureato in giurisprudenza: lo sanno tutti che è un principe del foro”) e le canzoni cantate dalla bella Sara dell’orchestra di Orioli; c’erano le Letterine (Michela Coppa che rispondeva sulle “reagine”, anticorpi del sistema immunitaria e Caroline Eyrolle che faceva nascere i fiori dove passava) e il gioco finale della ruota, che, con “le parole impossibili” animava conversazioni e sfide casalinghe.

La trasmissione nasceva da un’idea tutta italiana, nel tentativo, riuscito, di concentrare l’attenzione sulle nostre parole, sulla nostra lingua, su ciò che a volte abbiamo sulla punta della lingua e vorremmo tanto ricordare.