Paolo Mieli
Guida tv 1 agosto 2014
Rai1, ore 21.10: L’estate della verità
Trama: Susan (Carolina Vera) con il marito Richard (Thomas Heinze) ed il figlio Jimi (Maurice Walter) si trasferiscono da New York a Woodstock, nella valle dell’Hudson, dove l’uomo vuole rilevare lo studio medico della cittadina. Poco dopo il loro arrivo, Susan scopre che Lucas (Siegfried Terpoorten), rinomato fotografo e padre biologico di Jimi, lavora nella scuola del ragazzo. Susan cerca di nascondere il segreto in quanto Richard non sa che Jimi nonè suo figlio…
Rai2, ore 21.00: Elementary – (1×17, 1×18)
Seconda possibilità: Holmes viene contattato da un ricco filantropo afflitto da una grave condizione genetica. L’uomo è convinto che la sua malattia sia il risultato di un avvelenamento, insiste che qualcuno ha sviluppato il modo di inoculare i suoi geni con la malattia che gli sta rubando via la vita. Disgraziatamente tra i sintomi dell’afflizione ci sono anche l’ansia e la paranoia e Holmes non accetta il caso. Tuttavia, in seguito a un malaugurato incidente, il detective cambia idea e si getta anima e corpo nelle indagini. Deja vu: Joan si occupa del suo primo caso da sola, la scomparsa di una donna che ha lasciato a suo marito un video dove indica un omicidio avvenuto nella metropolitana. Sherlock invece si occupa dell’omicidio menzionato dalla donna scomparsa.
Rai3, ore 21.10: La grande storia – Religione
“Travolti dalla fede”, di Filippo Anastasi, è il racconto di incontri che cambiano la vita, soprattutto quando si viene travolti dalla fede, dal mistero, dallo spirito religioso. Un racconto che parte da due personaggi speciali: Natuzza Evolo e Padre Pio, tra Paravati in Calabria e San Giovanni Rotondo sul Gargano, in Puglia. A parlare sono i molti che incontrando Natuzza, la “mamma” mistica e il Santo di Pietrelcina, hanno cambiato la loro esistenza, anche negli aspetti più semplici e più umani. Testimonianze forti come quella di un aspirante sacerdote che vuole fuggire di notte dal seminario dove sta subendo ogni tipo di violenza e che viene bloccato “in sogno” da Natuzza. O come quella del professor Francesco Lotti che Padre Pio costringe – lui ufficiale destinato al fronte greco durante la seconda guerra mondiale – a diventare medico per aiutarlo nel progetto della Casa Sollievo della sofferenza. O ancora quella del piccolo miracolato Matteo Pio, che racconta la sua improvvisa guarigione grazie a Padre Pio ed ora la sua vita di adulto. E tante altre storie di vite cambiate, in un continuo alternarsi di colore e bianco e nero a cavallo di due millenni. Vite letteralmente travolte dal mistero e dalla fede. “Medjugorje. La storia e la fede” di Fania Petrelli ci porta invece, nell’ex Jugoslavia: milioni di pellegrini, infinite conversioni, trent’anni di apparizioni. A cadenza quasi regolare. Così uno sconosciuto paesino di tremila abitanti in un angolo della Bosnia Erzegovina, è diventato una dei luoghi più visitato al mondo. Un flusso di fedeli che non si è mai interrotto, neanche negli anni bui della guerra fratricida e del disfacimento della Jugoslavia. Un film documentario che vuole raccontare la storia di un luogo che a partire dal 24 giugno del 1981 – quando sei ragazzi e ragazze, poco più che bambini, affermano di aver visto e parlato con la Madonna – è al centro del dibattito politico, religioso, medico. Durante questi trent’anni si sono alternate, e a volte scontrate, indagini scientifiche e commissioni teologiche, così come si sono confrontate opinioni all’interno della stessa Chiesa cattolica. Nel 2010, Papa Benedetto XVI costituisce una nuova commissione internazionale di studio, formata da canonisti, mariologi e cardinali e presieduta dal cardinale Camillo Ruini. Il 18 gennaio del 2014 la commissione ha consegnato il suo rapporto. La decisione spetta ora a Papa Bergoglio. Ma al di là della storia, delle polemiche, delle indagini, c’è un’altra verità. Inconfutabile. Sono gli oltre un milione di pellegrini che ogni anno giungono a Medjugorje da ogni parte della terra. Organizzati o spontanei, i gruppi di fedeli che attraversano i cinque continenti per raggiungere la piccola città bosniaca crescono di anno in anno. Nel docufilm, le testimonianze di uomini e donne che hanno salito le pareti petrose del Podbrdo e che raccontano questo percorso di cambiamento e conversione. Un indubitabile frutto della fede che, al di là delle appartenenze e degli schieramenti, questi luoghi hanno fatto maturare.
Canale5, ore 21.10: Baciamo le mani