Serpente che si morde la coda? Forse sì. Jekyll - l’altra faccia della tv, ovvero la risposta Mediaset a Blob, il suo esordio stamane lo ha fatto, lasciandoci però un enorme interrogativo: puntare tutto sull’indignatio nei confronti della televisione, in un programma televisivo dedicato solo alla tv non è un po’ un nonsense quasi da teatro dell’assurdo?
Se proprio la neotelevisione non va giù a Gianluca Nicoletti, in questo modo non rischia solo di aumentare la mitizzazione di alcuni episodi estremi, pubblicizzando il fascino di quello che ai suoi occhi appare come un ‘male mediatico’? Sparare contro tutti quei programmi di successo popolare che sono sempre citati a menadito dal mondo della cultura alta come causa dei mali del mondo non è forse troppo semplice?
Dire che la tv ha esagerato con il parlare di Morgan e poi far rivedere tutte le trasmissioni che ne hanno parlato non significa ripetere lo stesso ‘errore’? Se Blob poi vive della particolarità di dare significato alle immagini attraverso un montaggio delle attrazioni, degno della migliore cinematografia sovietica, che cancella ogni traccia palese dell’enunciazione, Nicoletti sferza insistentemente con il suo commento i volti noti della tv, rendendo questo spazio una sorta di appendice della classica rubrica da quotidiano.