16
aprile

FEDERICO BIANCO, LA PUPA E IL SECCHIONE 2

Federico Bianco, Pupa e Secchione 2Età: 26

Luogo di nascita: Asti

Vive a: Asti

Stato civile: celibe

Altezza: 183 cm

Peso: 61 Kg

Studi effettuati: Laurea di I livello in Scienze della comunicazione, in fase di scrittura della tesi specialistica in Comunicazione multimediale e di massa presso l’Università degli Studi di Torino

Lavoro: studente

Hobby: fumetti, animazione, videogames, cinema, giochi di ruolo, lettura.

Sport: nessuno

Affascinato dallo studio, ha da sempre una predilezione per la linguistica, la semiotica e la letteratura. Si definisce intelligente, zelante e un gran conoscitore della cultura in generale, non ama fare shopping, compra vestiti una o due volte l’anno, sempre senza andare oltre gli scaffali di jeans e magliette, tutt’al più una camicia per le occasioni formali. Cinefilo e con una smodata passione per Paolo Villaggio, si descrive come un testardo che spesso si impunta per questioni di principio, al primo approccio tende ad essere distaccato, risultando arrogante, freddo o burbero. Sente di essere diverso rispetto ai suoi coetanei, perché non ama le discoteche e i locali notturni. Federico non ha un legame sentimentale, ma dice di aver conosciuto l’amore vero, quello che lo ha reso meno cinico: una storia importante, l’unica, con una ragazza di un’altra città, per questo vissuta soprattutto attraverso internet, durata quasi un anno e finita ad ottobre.




16
aprile

FULVIO DE GIOVANNI, LA PUPA E IL SECCHIONE 2

Fulvio De Giovanni, Pupa e Secchione 2Età: 27

Luogo di nascita: Caserta

Vive a: Milano

Stato civile: celibe

Altezza: 175 cm

Peso: 67 kg

Studi effettuati: maturità scientifica. Laurea in ingegneria informatica.

Lavoro: Software Engineer, realizza software per telecomunicazioni ed il controllo del traffico aereo

Hobby e Sport: cucina e musica sono le sue passioni, soprattutto ama ascoltare gruppi ”underground”. Ha praticato tennis ed equitazione, ma sopratutto si dedica al jogging.

Perfezionista e presuntuoso  si diverte a prendere in giro le persone che dimostrano una cultura palesemente inferiore alla sua, per questo lo accusano di essere saccente. I suoi genitori lo considerano un vero e proprio genio o qualcosa di simile ad uno scienziato pazzo. La sorella lo spinge ad avere una vita sociale, ma lui con gentilezza declina tutti gli invite, perché preferisce dedicarsi a cose meno frivole. La vita mondana non fa per lui, nonostante viva in una città dalla grande movida, come Milano. A differenza dei suoi coetanei non guarda la tv, non va in vacanza ad Ibiza, non compra l’ultimo modello di cellulare e non ama vestire seguendo la moda. Definisce il suo modo di vivere semplice e: “mi bastano i  miei affetti per essere felice”. Fulvio non riuscirebbe resistere senza il suo computer e il suo orologio, adora stare all’aria aperta, al mare e ascoltare la buona musica, preferibilmente underground. Ha imparato a suonare qualche strumento musicale seguendo le orme di uno zio. Proprio l’amore per la musica lo spinge lontano dalle discoteche in cui “si balla in maniera convulsa e non si possono neppure scambiare quattro chiacchiere”. Oltre al “pallino” per l’informatica ha coltivato anche un lato artistico: sin da piccolo, infatti, scriveva racconti e poesie.


16
aprile

CIAO DARWIN 6: PER LA QUINTA PUNTATA ALDILA’ VS ALDIQUA.

Esiste un Dio Creatore o siamo tutti figli di cellule, atomi e leggi della fisica? Con la quinta puntata di Ciao Darwin 6, il boss del Teatro-15-di-Cinecittà-in-RomaPaolo Bonolis, fresco vincitore di Guinness Word Record, dovrà mediare le tesi opposte di due squadre bizzarre: l’Aldiqua contro l‘Aldilà. Riuscirà il capitano della compagine dei credenti, Paolo Brosio, fortificato dalla recente apparizione divina, a risultare più convincente dell’Indiana Jones di Roma, il giornalista-archeologo Alessandro Cecchi Paone?

Secondo i lettori della Bibbia, in principio Dio creò Cielo e Terra, e tutto l’Universo in sei giorni. Siamo tutti figli del Signore, e verrà il giorno in cui, nella valle di Giosafat, ci riuniremo per il l’ultimo Giudizio. Dal libro sacro i fedeli della Chiesa apprendono che c’è una vita nuova dopo la morte, e un luogo puro che li aspetta: il Paradiso. Secondo i dati forniti dalle ricerche scientifiche, invece, l’uomo è frutto della confusa danza di molecole che si scontrano e si moltiplicano continuamente. E’ tutto spiegato empiricamente. Tra la teologia e la scienza ci sono le equazioni della teoria della relatività d’Einstein di mezzo, che non permettono ad un esperto di neutroni e plutoni di credere che una supernova, in realtà, sia una stella cometa.

Tra prove di canto, di seduzione, sfide di cultura e viaggi nel tempo, l’infinita guerra tra anima e materia si trasforma in un varietà con tanto di stacchetti con “appoge” di Marco Garofalo e la bellezza imbarazzante di Keyla, alias Madre Natura. A far da cornice allo show le improvvise incursioni del maestro Luca Laurenti. Per scoprire se gli spiritualisti capeggiati da Brosio, che hanno cambiato stile di vita dopo il pellegrinaggio a Medjugorje, piuttosto che a Lourdes o da Padre Pio, a “scofiggere”, con il coraggio e con la fede, i matematici cartesiani rappresentati da Cecchi Paone, l’appuntamento è per questa sera alle 21.10 su Canale5.





16
aprile

INTERVISTA AD ELISA ISOARDI: ANDRESTI MAI A CENA A CASA DI ANTONELLA? “SI, MI VOGLIO FAR AVVELENARE”

Una guerra a colpi di padelle, quella tra la padrona di casa Antonella Clerici e la new entry – causa maternità della prima – Elisa Isoardi. Oggetto del contendere? La Prova del Cuoco, programma condotto per nove anni dalla conduttrice della sessantesima edizione del Festival di Sanremo e che, nonostante la buona sostituzione dell’attuale conduttrice sembra essere destinata a tornare nelle mani della Signora Martens. Ma da qualche settimana a questa parte, sembra che le due abbiano deposto le armi. Dopo aver intervistato Antonella Clerici (qui l’intervista), abbiamo cercato di saperne di più sentendo l’altra campana, proprio in un pomeriggio cruciale per le sorti del daytime della prossima stagione tv di Raiuno. Direttamente dalla nuova casa romana, tra il montaggio di una tenda ed un altro, abbiamo incontrato Elisa Isoardi. 

Hai dichiarato di star male al pensiero che la Clerici possa tornare a condurre La Prova del Cuoco…

Sai, è brutto sentirsi dire a tre mesi dalla fine ”io gliela prendo”, “La Prova del cuoco è mia”. Soprattutto quando non è stato deciso ancora nulla. Non è piacevole per chi lavora. Io, poi, sono stata messa lì per delle decisioni della RAI. Io non posso nulla, alcune cose mi son piovute addosso.

Fai gli stessi ascolti, costi meno e hai anche la critica dalla tua parte. Aldo Grasso si è espresso positivamente nei tuoi confronti, una cosa più unica che rara ormai.

Non ho il potere contrattuale che ha lei. In relazione alla critica, sai che sei il primo a parlare di questa cosa?!? Non mi è mai stato chiesto un parere su ciò che ha detto Aldo Grasso. Lo ringrazio tutte le mattine quando mi sveglio, non me l’aspettavo.

Secondo te Antonella, dopo l’exploit del Festival, può fare la voce grossa?

Ma certo. E’ la Bonolis di Raiuno. Ha un potere contrattuale non da poco. Potrebbe fare tante cose, potrebbe avere tutto in mano.

Il riferimento a Bonolis è causale, visto che hanno lo stesso agente?

Non era per questo. Ma semplicemente perchè si son paragonati gli ascolti dei loro Sanremo.

Qualche giorno fa, in un’intervista che ci ha rilasciato, ha detto che se dovesse prendere il tuo posto si preoccuperebbe del tuo futuro professionale…

Io la ringrazio. L’avrà detto forse perchè le ho tenuto in caldo un buon posto. Se ci pensi, la sostituzione non è una cosa semplice. I miei fan di adesso, sono gli stessi suoi fan di allora. Abbiamo condiviso le stesse persone con due modi differenti di fare televisione ma con la stessa trasmissione. E’ una cosa bellissima. E ti dico la verità, potremmo anche essere amiche volendo, fermo restando il fatto che devo ringraziarla perchè beneficio anche di ciò che ha fatto lei. E poi, se ci pensi, se lei tornasse alla Prova del Cuoco sarebbe una buona cosa anche per me.

No, no, no. Non ci credo nemmeno un po’.

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16
aprile

IL TELECOMANDO, LA GUIDA TV DI DM: 16 APRILE 2010

La Guida Tv del 16 Aprile 2010

..:: Prime time ::..

Raiuno, ore 21.10: Ciak… si canta!

L’ormai rodata coppia formata da Pupo e il principe Emanuele Filiberto di Savoia è saldamente al timone del programma, nel quale si scontrano alcune glorie della canzone di ieri. A immagini d’archivio si contrappongono quelle di oggi. Una giuria decreta il vincitore. Emanuele Filiberto sta lavorando al progetto di un nuovo reality che ha ideato e che dovrebbe condurre durante la prossima stagione televisiva.

Raidue, ore 21.05: Crimini 2

Lei è un ufficiale di carriera dell’Esercito italiano, moglie di un assessore molto discusso. Lui un insospettabile killer professionista che lavora per la ‘ndrangheta ad Ancona. Lui è incaricato di ucciderla, ma quando si accorge che l’organizzazione ha deciso di sacrificarlo, non porta a termine il suo compito ma si allea con la vittima. Lui vuole coinvolgerla nei suoi piani dimostrandole che tra loro due, assassino e soldato, non c’è differenza. Lei, invece, vuole assicurarlo alla giustizia. Insieme, tra inseguimenti, attentati e trappole mortali, l’improbabile coppia in fuga cercherà il modo di salvare la pelle.

Raitre, ore 21.05: Mi manda Raitre

Due incidenti mortali in pochi giorni. E’ allarme microcar, le minivetture diffuse tra i ragazzi nelle grandi città: leggère, trendy, e per guidarle basta avere 14 anni. Mi Manda Raitre fa il punto della situazione mentre si apre il dibattito su nuove norme di sicurezza stradale. Il caso di una grave malattia trattato con la medicina ayurvedica. Ma la medicina alternativa può curare tutte le patologie? E può sostituire quella tradizionale? Poi, mistero su un arazzo: a contendersi la sua proprietà sono una donna e i Musei Vaticani. Intanto del prezioso telo non c’è più traccia.





16
aprile

TELERATTI 2010, IL PERSONAGGIO PIU’ FAZIOSO: CHI VORRESTI IN NOMINATION?

E’ un tema caldo che riempie da un anno a questa parte le pagine di quotidiani, peridodici, contenitori e programmi televisivi, nonchè il punto dolente dell’informazione televisiva e non solo. Stiamo parlando della faziosità dei personaggi del piccolo schermo.

Se, infatti, siamo periodicamente costretti a sorbirci le accuse di chi addita qualche altro conduttore o giornalista perchè colpevole di determinate posizioni, dichiaratamente o velatamente, di parte, ora potrete indicare voi stessi chi vi sembra così fazioso da meritare un Teleratto come Personaggio Più Fazioso della stagione tv che sta per terminare. Avrete la possibilità di rifarvi, dando voce alla vostra “sete di giustizia” che in altre sedi rimarrebbe inascoltata per mancanza di “megafono mediatico”.

Quali sono i più papabili al momento? Stando alle segnalazioni sinora fatte da Voi nei commenti, dominano la scena Monica Setta, ormai anche la più scosciata del pomeriggio catodico di Rai 2, Augusto Minzolini, direttore del TG1, e dell’imperdibile e immancabile Michele Santoro. Ma tanti altri potrebbero essere “all’altezza” della.. nomination! Sbizzarritevi a smascherarli ed a segnalarli alla Giuria di Qualità affinchè i vostri beniamini entrino nelle nomination della categoria. Avete tempo sino a domenica 18 aprile commentando un qualunque post dedicato ai Teleratti, questo compreso natualmente.

I TeleRatti continuano… [- 4 giorni per scoprire le nominations]


16
aprile

INTERVISTA A LUCA ZANFORLIN: “LA TELEVISIONE E’ SEMPRE IN RITARDO RISPETTO ALLA REALTA’ CHE LA CIRCONDA”

Luca ZanforlinSeconda intervista nell’ambito del progetto di ricerca ”Web 2.0 e Innovazione: il ruolo dei blog nell’entertainment televisivo“. Dopo Massimo Donelli (per leggere la sua intervista clicca qui) è la volta di Luca Zanforlin. Quarantacinque anni, ferrararese, autore di punta del talent più celebre del piccolo schermo. Tra le sue creature, però, ci sono anche Meteore, Il Brutto anatraccolo e Gay tv, esperienze lavorative che hanno preceduto la sua consacrazione professionale avvenuta grazie ad Amici di Maria De Filippi, di cui è autore fin dalla prima edizione. La multimedialità della trasmissione, che nel web 2.0 ha trovato un ottimo alleato, insieme all’indiscusso talento autorale, è alla base della decisione di coinvolgere Luca Zanforlin nella ricerca. Di seguito potrete leggere il suo contributo.

Luca, come giudichi il livello di innovazione della televisione italiana? E nello specifico il livello di innovazione in Fascino?

Bé si sa la televisione è sempre in ritardo rispetto alla realtà che la circonda, ma è anche normale e giusto che sia così, la gente vuole riconoscersi in quello che  vede, la novità deve essere sedimentata per essere capita. Con questo non voglio dire che non ci debba essere uno spazio per la sperimentazione, anzi è importante che ci sia  ma capisco anche  che venga recepita con piu difficoltà. La Fascino produce intrattenimento per la tv e quindi come tale si allinea alla richiesta del mercato, e di innovativo ha sicuramente il fatto che i suoi programmi siano più vicini al pubblico. I programmi sono piu scritti dai protagonisti che dagli autori, sparisce quindi il copione e l’autore si limita a scalettare gli ingredienti della puntata.  Inoltre la conduzione è vista più come tramite per la comprensione del programma che protagonista dello show.

Ci sono dei blog che consulti più spesso? Perché?

A seconda del tempo che ho disposizione, comunque Davide Maggio e tv blog sono quelli che seguo di più.

Quali (anche tutte) tra queste caratteristiche di un blog: numero di utenti, modus operandi (inteso come grado di tempestività, serietà, incisività), profilo socio-demografico della comunità, numero di anteprime;  ritieni essenziali?

Bè tutti questi insieme, ognuna di queste caratteristiche è rivelatrice d’informazioni.

Quando consulti un blog oltre ai cosiddetti post ti soffermi anche sui commenti?

Certo che sì.

E la lettura di un commento o di un articolo pubblicato su un blog ha mai influenzato o potrebbe influenzare una tua scelta?

Non è ancora successo ma non lo escludo, semmai lo registro come imput; quello scritto sui blog non è ancora una verità assoluta ma solo l’espressione di una (per ora) élite di utenti.


16
aprile

RAI, POLEMICHE SUGLI ASCOLTI DEL TG1: MINZOLINI TRASCINA SUL RING ANCHE GARIMBERTI

Se va avanti così, questi si menano. Una cosa epica alla Rocky Balboa vs Ivan Drago, con i corridoi di Saxa Rubra come ring. Stavolta l’oggetto del contedere sono i dati d’ascolto del Tg1: da una parte abbiamo il direttore della testata Augusto Minzolini, ultimamente piuttosto rissoso, dall’altra il presidente della Rai Paolo Garimberti. La notizia è che tra i due pesi massimi della tv di Stato ci sia aria di bufera, con repliche e controrepliche, dopo che un consigliere Rai aveva accusato il Tg1 di perdere clamorosamente ascolti. Il giornalista, che certi affronti non li accetta proprio, ha indossato i guantoni. E giù botte. 

In realtà tutto è nato dalla lettura dei giornali, momento che procura comprensibili ansie al direttore Augusto Minzolini. La scintilla è stata un articolo comparso su Repubblica, nel quale il consigliere Rai Nino Rizzo Nervo rendeva pubblici una serie di dati che documentavano un crollo degli ascolti del Tg nell’edizione delle 20. Auditel a picco: dal 32,79 per cento del 2006 con Riotta, al 32,69 nel 2007, al 29,64 nel 2008 al 28,12 da marzo 2009. E ad aprile lo share sarebbe del 27,5 per cento. Rizzo Nervo, consigliere d’opposizione, ha poi annunciato l’intenzione di sottoporre questi dati al Cda della Rai di lunedì, dichiarandosi preoccupato perché il Tg1 non sarebbe più “un riferimento” per gli italiani.    

Augusto Minzolini, che su certi attacchi ormai ci ha fatto il callo, non ha aspettato a replicare. “È in atto una campagna denigratoria da parte di Nino Rizzo Nervo, che parla male dell’azienda Rai. Io ho contenuto il calo di ascolti proveniente dalla gestione Riotta, pagando il prezzo dello switch off e in presenza dell’aumento dei canali del digitale terrestre. Nonostante tutto, ho avviato un circolo virtuoso aumentando la distanza in termini di ascolto con il Tg5”. In sostanza il direttore ha invitato a rivedere i dati da un’altra prospettiva, forse quella giusta. Poi ha assestato un destro su muso del sinistrorso Rizzo: “è fazioso, un uomo ridicolo”.


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