10
maggio

DM LIVE24: 10 MAGGIO 2010

>>> Dal Diario di ieri…

  • Chiaramente omosessuale!

lauretta ha scritto alle 15:32

Sgarbi a Domenica 5 parlando di Sallusti e della vicenda ‘Ballarò’: ”e pensare che D’alema ha parlato anche di donnine non sapendo che Sallusti é chiaramente omosessuale. Tant’è vero che oggi è qui dalla D’urso che é la patrona di tutti gli omosessuali!

  • Mandarsi affaxxxxx

lauretta ha scritto alle 15:40

A Domenica 5 Vinci: “… ma la rissa va bene in tv, sono le parolacce che non ci devono essere!”. Della serie, si possono menare basta che non si mandino affxxxxlo!

  • Verificare le promesse

lauretta ha scritto alle 18:20

Domenica 5 dietro le quinte c’era il figlio di Barbara D’urso. Ma che per caso è andato a controllare se mamma D’urso mantiene le ‘promesse’?

  • Ricicli

lauretta ha scritto alle 20:35

Al TG1 delle 20 hanno mandato un servizio in cui una mamma orsa aiutava il suo cucciolo a scendere da un albero. Peccato che lo stesso servizio era stato trasmesso ieri anche da Studio Aperto! Siamo davvero alla frutta!




9
maggio

LA PUPA E IL SECCHIONE 2, QUARTA PUNTATA. LE PUPE CI SONO O CI FANNO? L’ESPERTO RISPONDE. ENTRA UNA NUOVA COPPIA: MARYSTHELL E CERVARO.

Ed eccoci alla quarta puntata dell’esperimento “scientifico” più cool della televisione. La Pupa e il Secchione ritorna questa sera alle 21.30 su Italia 1 dopo le recenti polemiche sul web a proposito del ruolo della donna proposto dalla trasmissione condotta da Enrico Papi e Paola Barale. La risposta di Mediaset non si è fatta attendere: fragili premesse, secondo il capoprogetto Simona Ercolani. “È vero che “pupa”e “secchione” sono due stereotipi – prosegue – ma gli stereotipi, da che esiste l’arte della commedia, non “sviliscono” e non “appiattiscono” ma, al contrario, ci consentono di lanciare uno sguardo all’essenziale, mettendolo letteralmente a nudo“.

E a proposito di nudo, tante sono le novità di questa puntata. Innanzitutto, si scoprirà finalmente se le pupe ci sono o ci fanno. Dopo le recenti critiche, anche da noi avanzate, in cui si accusavano le ragazze di recitare la propria ignoranza durante lo Zucca Quiz, ecco che gli autori non hanno esitato a rispondere al pubblico chiamando un luminare a far chiarezza. Per scoprire se, e soprattutto quali delle pupe mentono, asssisterà alla prova il Professor Francesco Di Fant, esperto di ‘linguaggio del corpo’ che, in contemporanea con la prova, chiarirà chi veramente si beffa del pubblico pur di apparire. Sfruttando così ogni espediente pur di fare aumentare il clamore, l’attenzione nella prova si sposterà dall’ignoranza alla più azzeccata furbizia ‘apparente’ delle pupe.

Ci sarà poi l’ingresso di una nuova coppia: Marysthell e Cervaro, pronti a minare i già precari equilibri tra pupe e secchioni. Durante la settimana, infatti, le liti si sono fatte sempre più serrate, tanto che Elena e De Giovanni si sono, per così dire, presi a schiaffi: in Confessionale, la ragazza ha ‘mollato’ due ceffoni al suo secchione per averla chiamata “cretina”, dopo che Elena si era dimostrata troppo cattiva nei confronti di Pasqualina e di Monica. Solita invidia tra donne, insomma.


9
maggio

I DELITTI DEL CUOCO: BUD SPENCER TORNA SUL PICCOLO SCHERMO PER MESCOLARE RICETTE GUSTOSE E INDAGINI POLIZIESCHE.

Commedia e azione: ecco serviti gli ingredienti speciali che animeranno la domenica sera di Canale 5 con protagonista un cuoco d’eccezione. Parte stasera la miniserieI delitti del cuocoambientata ad Ischia, che vede ai fornelli il partenopeo Bud Spencer.

L’attore torna sul piccolo schermo con mestoli al seguito non per mangiare i famosi fagioli e salsiccia ma per mescolare insolite ricette a indagini poliziesche. Per 6 puntate il simpaticissimo attore vestirà i panni di Carlo Banci, commissario in pensione che ha aperto un ristorante con l’aiuto di 3 insoliti collaboratori, gli ex galeotti che lui stesso aveva provveduto a far arrestare: il rapinatore Antonio (Giovanni Esposito), l’avvelenatrice Castagna (Monica Scattini) e la falsaria Margherita (Monica Dugo). Il burbero chef, che in realtà non ha abbandonato la passione per le indagini, aiuterà il figlio adottivo Francesco (Enrico Silvestrin) ora commissario dell’isola, a risolvere gli intricatissimi casi, con la collaborazione dei “fantastici 3″.

Ma a sconvolgere la già non troppo tranquilla vita del locale, oltre alle indagini poliziesche, sarà l’arrivo di Elsie, una giovane e bella ladra internazionale che afferma di essere la figlia di Banci.

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9
maggio

JONATHAN KASHANIAN A DOMENICA CINQUE: SARO’ UNA IENA CONTRO TUTTI COLORO CHE MI IMPEDIRANNO DI ADOTTARE UN BAMBINO.

Lo hanno da sempre definito ‘gaio’ per i modi un po’ troppo effemminati che lo distinguevano fin dalla sua prima esperienza televisiva, ma lui non ha mai confermato. Vincitore del Grande Fratello 5 e collaboratore del “Chiambretti Night”, Jonathan Kashanian apre il suo cuore a Barbara D’Urso nella puntata odierna di Domenica Cinque, parlando della sua presunta omosessualità.

Uno tra i pochi ad essere sopravvissuto all’immancabile moria dei concorrenti del GF, Jonathan ha saputo da subito riciclarsi in diverse occasioni, senza sparire nel dimenticatoio dello spettacolo, non appena terminata la propria esperienza in quel di Cinecittà.

Ecco, forse per la prima volta Jonathan parla di ciò che per lui significa amare:

Io penso di non essere mai stato amato da nessuno. Amare vuol dire che qualcuno ti basta e che tu basti all’altro. Aspetto ancora qualcuno che mi dedichi, e a cui dedicare, i versi della canzone “La Cura” di Franco Battiato. Io sono molto disilluso e deluso dall’amore.”

Ed accennando finalmente alla sua sessualità, rivela: 

“In questo momento della mia vita non c’è nessuno. Quando mi chiedono se sono gay, rispondo che io cerco l’amore a prescindere dal fatto che sia poi un uomo o una donna. In questo momento della mia vita non c’è una direzione precisa.”

Parlando poi della sua adolescenza e dei suoi mille viaggi, arriva a descrivere i suoi ambiziosi progetti futuri nella vita privata:


9
maggio

Il COMMISSARIO REX, QUANDO LA REALTA’ SUPERA LA FINZIONE: UNA VERA AGGRESSIONE INTERROMPE LE RIPRESE DELLA SERIE TV.

REX

Scena fuori copione sul set de Il Commissario Rex”. Scena che, però, più della altre, avrebbe richiesto l’intervento del pastore tedesco più famoso del mondo, Reginald von Ravenhorst, in arte Rex.

Sul lungomare di Ladispoli, set della serie tv, sotto gli occhi di decine di persone, accorse per assistere alle riprese del telefilm di Raiuno, dopo vari “silenzio, ciak, azione” si è udito un uomo sulla trentina gridare “aiuto” dal balcone del primo piano di un palazzo. Naturalmente nessuno dei passanti si è allarmato, credendo fosse una scena prevista nel copione della fiction, ma quando le urla si sono fatte incessanti e disperate ed è stata vista una sagoma afferare l’uomo per prenderlo a calci e pugni, non c’è stato più spazio per l’ equivoco e le riprese sono state interrotte.

Vi aspettate che Rex sia intervenuto agguantando il braccio dell’aggressore, salvando la vittima? Beh, che il cagnolone sia un portentoso attore è cosa nota ma pretendere che Rex replichi le sue portentose gesta anche nella realtà è troppo anche per un talento a quattro zampe come lui. Ad intervenire immediatamente – questa volta – è stato il Pronto intervento di Carabinieri e Polizia. Ma è stato necessario calmare anche la folla poichè si era diffusa la voce (falsa) secondo la quale  l’aggressore avesse una pistola.

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9
maggio

THE PACIFIC: LA SECONDA GUERRA MONDIALE SECONDO HANKS E SPIELBERG DA STASERA SU SKY CINEMA1

The Pacific

7 anni di lavorazione, 138 attori e 26 mila comparse, 6 registi e sceneggiatori, 200 milioni di dollari, 10 puntate. Sono questi i numeri record di The Pacific, miniserie-evento ideata e prodotta da Tom Hanks, Steven Spielberg e Gary Goetzman, da stasera in onda su Sky Cinema1  (e Sky Cinema1 HD), in prime time.

A quasi 10 anni da ‘Band of Brothers’, che aveva raccontato il fronte europeo della Seconda Guerra Mondiale vincendo 6 Emmy, Spielberg, Hanks e Goetzman tornano sul tema per svelare un’altra, ma questa volta oscura, prospettiva di questa sanguinosa guerra: il fronte ‘orientale’ del conflitto, quello appunto del Pacifico. Per siffatta ragione i registi si sono basati sulle memorie di tre marines che sul Pacifico combatterono davvero: il primo è Eugene B. Sledge (interpretato da Joseph Mazzello), uno degli eroi di quel fronte della guerra, che, tornato a casa, scrisse ‘With the Old Breed’. L’altro è Robert Leckie (interpretato da James Badge Dale) autore di ‘Helmet for My Pillow’. E il terzo è John Basilone (interpretato da Jon Seda), sergente al fronte orientale, decimo figlio di una famiglia di immigrati italiani.

Attraverso i loro occhi vivremo dunque lo spaventoso conflitto combattutto contro l’esercito nipponico sullo sfondo di spiagge deserte e foreste pluviali. The Pacific e’ stata salutata dal consenso unanime della critica sia in America, in onda su Hbo, sia in Italia dove è stata favorevolmente accolta durante la proiezione in anteprima tenutasi al Telefilm Festival. Dalla visione del pilot, infatti, siamo rimasti letteralmente rapiti dal realismo e dalla forza delle immagini e dei racconti di un prodotto che non è una miniserie ma un grande film lungo 10 ore.


9
maggio

INVERSIONI FENOMENAL(I): TEO MAMMUCARI PAZZO DI LELE MORA

Aldo Grasso scrive giustamente che – stando alle informazioni stampa – nella prima puntata di Fenomenal erano previsti in studio Rita Rusic e Stefano D’Orazio. Che poi mi piacerebbe sapere per quale incomprensibile ragione il Pooh di turno stia impazzando in ogni dove, nemmeno fosse una Lory Del Santo qualunque. Per fortuna non ha nessun “figlio di Pooh” da offrirci in pasto (catodico), altrimenti ci saremmo dovuti sorbire pure la partecipazione del pargolo alla prossima Isola dei Famosi. Ma questa è un’altra storia. 

Tornando, invece, a Grasso, l’informazione è corretta; le informazioni stampa in possesso dell’Aldissimo – invece - non aggiornate. Il motivo? Presto detto. Pare che Teo Mammucari abbia perso la testa per Lele Mora. Ma non malignate, la perdita della testa è esclusivamente professionale.

Il conduttore del nuovo show di Italia1, infatti, dopo aver registrato la seconda puntata è rimasto talmente entusiasta di Lele Mora che non solo ha voluto invertire la messa in onda delle puntate (la seconda al posto della prima, ecco spiegato il perchè degli ospiti “inaspettati”) ma pare abbia voluto l’agente come ospite fisso per i prossimi appuntamenti.

D’altro canto, come dicono i maligni, se non fosse stato per Lele Mora che gli ha salvato la puntata, il Teo avrebbe visto l’11.95% di share soltanto col cannocchiale.

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9
maggio

PERCHE’ A MEDIASET SONO COSI’ LIBERI CON I BONOLIS E I POMERIGGI E CON I TELEFILM SONO MORALISTI? AL TELEFILM FESTIVAL SI DISCUTE DELLA CRISI DEI TELEFILM SULLE GENERALISTE

Telefilm Festival - Buscaglia-Freccero-Grasso-Leonardi

E’ già finita la Golden Age dei telefilm in Italia? Se lo chiedevano ieri Giorgio Buscaglia (Responsabile Programmazione Cinema e Fiction RaiDue), Laura Corbetta (Amministratore Delegato YAM112003), Carlo Freccero (Direttore Rai4), Marco Leonardi (Direttore contenuti Mediaset Premium), Carlo Panzeri (Vice Direttore Rete4), Alberto Rossini (Direttore editoriale Canali televisivi – Digicast spa), Fabrizio Salini (Vice Presidente Fox Channels Italy) e Luca Tiraboschi (Direttore Italia 1), ospiti del dibattito moderato da Aldo Grasso nel corso del Telefilm Festival. Alla base della domanda gli ascolti in calo della produzione telefilmica sulla tv generalista, passati dall’11.09% di share di due anni fa all’attuale 9.81%. La kermesse ha provato ad analizzare, con l’aiuto del CERTA (Centro di Ricerca sulla Televisione e gli Audiovisivi dell’Università Cattolica di Milano), le ragioni che hanno determinato la flessione negli ascolti. Un calo generalizzato che, però, come la ricerca ha evidenziato, non ha colpito il genere procedural.

A tal proposito, Giorgio Buscaglia non può che ammettere il buon funzionamento dei polizeschi, frutto altresì del lavoro di Cbs che ha deciso di puntare sul genere riscuotendo notevoli successi. “I polizieschi – continua Buscaglia – si concludono in una puntata; il pubblico non ne può più ed è difficile far capire che la serie continua. Lost su Raidue ha perso audience dalla prima puntata della seconda stagione cioè da quando si è scoperto che c’era una botola”. Alle affermazioni di Buscaglia fanno eco quelle di Fabrizio Salini, convinto che il procedural sia un genere capace di catturare più pubblico; ciò malgrado nel caso di Fox e della sua molteplice offerta il problema della supremazia di un genere non si pone. Sullo stesso argomento, Freccero ritiene che il procedural sia un genere da sempre radicato nei gusti del pubblico: “credo che ci sia un consumo stabile della tv generalista di alcuni generi. Tutti questi telefilm della Cbs hanno preso il posto di Derrick”. Chiamato a rispondere, invece, sulla crisi dei telefilm in generale, il guru di Rai4 parla di mancanza di editorialità delle generaliste e, lanciando una frecciatina a Tiraboschi, aggiunge: “Chi vede il telefilm nella generalista è un disgraziato, perchè glielo spostano continuamente. Rabbrividisco con Dr. House, prima su Italia 1, poi su Canale 5, poi ancora su Italia 1. Dicono che ci sia il coordinamento palinsesti, e chi fa tv sa che chi ci lavora è gente che non fa nulla”.

Non coglie la provocazione, però, il direttore di Italia 1 che si limita ad individuare le tre cause alla base della crisi. Queste sono individuabili nel mutuato scenario competitivo (“una volta Italia 1 era la matrice da cui uscivano le grandi serie televisive, oggi i telefilm sono trasmessi da tutti”), nell’usura del prodotto e nel download (“alle generaliste il prodotto arriva per ultimo; inoltre la differenza tra un successo di una serie e l’insuccesso è di circa 400 mila telespettatori, gli stessi - pressapoco – che seguono il telefilm sulle altre piattaforme”) e nella sceneggiatura (“negli ultimi anni non ho visto niente di forte, solo scimmiottamenti”).


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