Arrivati ormai agli sgoccioli di questa stagione televisione possiamo permetterci di fare qualche bilancio in attesa delle novità e delle (molte a quanto pare) riconferme che ci verranno proposte a partire dal prossimo settembre. La nostra attenzione va, in particolare, ad una delle soprese a nostra detta più piacevoli di questa prima parte del 2010, una di quelle rivelazioni che, a pensarci bene e visti gli anni di attività davanti alle telecamere, non dovrebbero essere poi così inaspettate ma sulle quali, per chissà quale arcano motivo, in molti non avrebbero scommesso, diciamoci la verità, nemmeno un soldo bucato.
Stiamo parlando di Federica Panicucci, la conduttrice che ogni mattina c’indora l’amara pillola della levataccia quotidiana accompagnando i telespettatori nell’appuntamento con “Mattino Cinque”. Un anno fa, proprio di questi periodi, alla notizia della sua partecipazione al programma al posto della D’Urso in pochi ci credevano: e invece Federica nel corso dei mesi è stata in grado di conquistarsi lo spazio che merita nella trasmissione ed anche nel cuore dei telespettatori. Chi se la ricordava sorridente, forse un po’ troppo, e un po’ ingessata davanti alle telecamere del Festivalbar o di Jammin a fare sfoggio della sua chilometrica chioma o chi, ancora, aveva impresse le immagini dei pruriginosi date show che la vedevano protagonista non più di una decina di anni fa sugli shermi di Raidue ha dovuto ricredersi. E di gran lunga per giunta. Federica ha dimostrato, puntata dopo puntata, di essere cresciuta come donna prima che come conduttrice: poche le sbavature o le cadute di stile offerte in queste lunghe dirette quotidiane, molto l’impegno mostrato nell’affrontare, con disinvoltura e stile, tematiche che hanno spaziato dalla cronaca, all’attualità fino al gossip, e il tutto con una professionalità che non ha nulla da invidiare alla colleghe più quotate.
Non ricordiamo, in questi otto mesi, una faccetta di circostanza che sia stata fuori luogo o un giudizio sopra le righe su qualsivoglia ospite, dalla casalinga di Pavia al divo della fiction di turno. Persino i siparietti comici nello spazio meteo che tanto avevano contraddistinto la bislacca conduzione degli anni precedenti, hanno assunto un tocco di familiarità e di garbo senza, per questo, perdere in alcun modo in leggerezza o comicità.