3
agosto

PAOLA CORTELLESI A PESO D’ORO: VUOLE 100 MILA EURO A PUNTATA PER CO-CONDURRE ZELIG

Paola Cortellesi appoggiata al Cavallo di Viale Mazzini

Mica scema la Cortellesi. Dopo essersi rivelata un po’ pretenziosa, chiedendo che nel suo contratto fosse inserita una clausola a garanzia di un ruolo da co-conduttrice (al pari di Bisio, per intenderci), l’ereditiera delle “quote rosa” di Zelig si sta rivelando anche “leggermente” esosa. Come rivela Tv Sorrisi e Canzoni, infatti, sembra che l’attrice, tramite il suo agente Beppe Caschetto, abbia chiesto la “modica” cifra di 100 mila euro a puntata per deliziare con la sua presenza il pubblico del programma comico.

Un piccolo, quanto “caro” particolare che “sfora” di appena 80 mila euro rispetto al compenso percepito da Vanessa Incontrada. Le trattative sono tuttora in corso ma a Paola Cortellesi diamo un consiglio spassionato: “volare basso“. Se anche ci fossero, infatti, delle buone motivazioni alla base delle sue richieste, il rischio di allontanare le simpatie del pubblico è altissimo, soprattutto se si pensa che il testimone che si appresta a ricevere è decisamente bollente. Passato dalle mani di un’apprezzata Michelle Hunziker a quelle di un’apprezzatissima Vanessa, difficile da dimenticare per simpatia ed autoironia, non sarà certamente esente da “accurati confronti” da parte del pubblico.

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3
agosto

ASCOLTI DEI TG ESTIVI: MINZOLINI CRESCE, GAVETTONE PER LA BERLINGUER, E MENTANA FA GIA’ IL BOTTO

Telegiornali

Minzolini fa surf, cavalca l’onda, Mentana ormai nuota al largo da un pezzo, mentre la Berlinguer sprofonda, in immersione. Ecco come se la passano i direttori dei tg in questi mesi estivi in cui l’attualità politica e giudiziaria, tra P3 e vari smottamenti di Governo, non è affatto andata in ferie. Per loro la prova da superare non è quella costume (il Minzo in slip non ci interessa) ma quella più temibile degli ascolti. E a controllare bene i dati ci sono alcune sorprese, come la crescita del Tg1 che nessuno si aspetterebbe, e una flessione del Tg3. Bene invece il notiziario di La7.

Augusto Minzolini è un caso da studiare, più le prende più si rafforza. Da mesi è preso di mira e sbeffeggiato dai trombettieri della libera informazione, che lo accusano di dirigere un tg inguardabile talmente è fazioso. Eppure i dati sembrano dargli ragione: l’edizione delle 13:30 del Tg1 ha una crescita pari allo 0,32% di share. In media, un punto in più del Tg5. Buone notizie anche per l’edizione serale, che nei mesi scorsi sembrava in caduta libera e metteva un po’ in agitazione i vertici Rai. Il Tg1 delle 20, infatti, è migliorato rispetto al 2009, il dato è +0,11% di share. A volte il notiziario del Minzo supera la media dei 4 milioni di ascoltatori, arrivando a staccare anche di cinque punti la concorrenza di Clemente Mimun.  

Allarme “rosso” (da quelle parti non potrebbe essere altrimenti) al Tg3. Il notiziario diretto da Bianca Berlinguer segna una leggera inflessione, che va arginata per eviatare il peggio. L’edizione delle 14:30 perde lo 0,96% , probabilmente a favore dei notiziari che lo precedono (leggi Tg1 e 2). Nell’edizione serale il calo di Telekabul è invece più sensibile, la media è dell’1,26%. La ‘zarina’ Bianca deve correre ai ripari, perché questa involuzione si ripercuote, con un effetto valanga, anche sui tg regionali che perdono nel loro insieme l’1,68% di share.


3
agosto

RAI2: LIOFREDI RESISTE, ELOGIA GLI ASCOLTI DELLA RETE E VORREBBE MORGAN E ANNICHIARICO

Massimo Liofredi direttore di Rai2

Le nomine continuano a slittare e Massimo Liofredi rimane, per il momento, incollato alla poltrona di direttore di Rai2. Contro tutto e tutti, gli ascolti del secondo canale resistono alla crisi della tv generalista e all’attacco del digitale, e Liofredi non perde occasione per elogiare i risultati e guardare alla prossima stagione tv. L’ultima occassione un’intervista al Corriere della Sera, in cui svela progetti e sogni. Santoro, musica, telefilm e la Champions saranno i punti forti della Rai2 d’autunno.

Ma partiamo dagli ascolti: Liofredi tiene a precisare che rispetto allo scorso anno Rai2 è cresciuta dello 0.42% in day time e dello 0.38% in prima serata, battendo per 45 settimane su 53 il diretto competitor Italia1. Gli ascolti migliori degli ultimi quattro anni, ma Liofredi rischia comunque il posto a favore della giornalista del Tg1 Susanna Petruni. Oltre a Santoro che dovrebbe tornare in onda dal 23 settembre, in autunno si punterà su X Factor:

«Ho fortemente voluto i 3 nuovi giudici che si affiancano alla Maionchi: Elio, Anna Tatangelo e Ruggeri. Si è rivelata vincente la scelta di premiare il vincitore del talent show con l`accesso diretto a Sanremo: il fatto che Mengoni sia arrivato terzo al Festival dimostra che da li escono dei veri artisti»,

e su nuovi appuntamenti con Due:

«Due, il format che mette a confronto due grandi della musica italiana, è stato venduto anche all`estero. Dopo Pausini-Ferro e Dalla-De Gregori, pensiamo a tre serate con coppie straordinarie: stiamo lavorando su Zucchero, Ramazzotti, Baglioni (alla faccia sua che aveva smentito la nostra anteprima, ndDM), Zero…».

Liofredi definisce Simona Venturala nostra punta di diamante“, pronta a tornare con Quelli che il calcio dal 5 settembre, e vorrebbe riportare sul 2 Morgan, magari con una puntata di Due, e ingaggiare Simone Annicchiarico.





3
agosto

BELEN E MORGAN MESSI ALLA GOGNA DAI MORALISTI. MA TRA I DUE C’E’ UNA BELLA DIFFERENZA

Belen Rodriguez

Dagli altari alla polvere, anzi alla “polverina”.  Quando si parla di droga in tv i moralisti dall’accusa facile spuntano come funghi allucinogeni, ti stendono con un’overdose di ipocrisia tale da restarci secchi. A mandare tutto in ‘fumo’ ci pensano loro, con certi predicozzi che ti strangolano la carriera. Il riferimento è chiaro, riguarda la showgirl Belen Rodriguez, in questi giorni al centro di polemiche per aver ammesso di aver sniffato cocaina un paio di volte, anni fa. Apriti cielo: la soubrette è stata dipinta da alcuni come una pippatrice folle, al punto da volerle negare la possibilità di condurre il Festival di Sanremo 2011 (maggiori dettagli qui). Bella cretinata di mezza estate. Un caso simile interessò anche il cantante Morgan, al quale lo scorso anno fu impedito di calcare il palco dell’Ariston. Tra le due vicende, però, ci sono dei distinguo sostanziali.

Trova le differenze. Belen Rodriguez, poco più che ventenne, nel marzo 2007 dichiarava di aver fatto uso di cocaina. Queste ammissioni avvenivano davanti al pm di Milano Frank di Maio. A registrarle, per intenderci, non era la telecamera di uno dei soliti talk show pomeridiani, ma un ufficiale di polizia che metteva tutto a verbale. Era l’inizio di “Vallettopoli”, e quella deposizione diede inizio a delle indagini e portò a dei sequestri. Belen ha collaborato con la giustizia, ma andate a spiegarlo a Maurizio Zoccarato, sindaco di Sanremo, che l’altro giorno voleva porre il veto a un’eventuale presenza della showgirl alla kermesse (“vogliamo solo persone di moralità certa”). Ah, ricordate anche a Zoccarato che il direttore artistico del Festival non è lui, grazie. Per quale motivo puntare il dito contro il personaggio pubblico Belen su vicende private risalenti a tre anni fa, e confessate al pm? Questo è moralismo allo stato puro, tagliato male e sniffato di fretta. Poi c’è la vicenda Morgan. Altro personaggio, altre “aspirazioni”.

Il ‘mefistofelico’ cantante, nel gennaio dello scorso anno, rilasciava un’intervista al mensile Max in cui affermava convinto di fumare crack contro la depressione (“Avercene di antidepressivi come la cocaina, fa bene!”). Pubblicità regresso, con un testimonial d’eccezione. Per ovvi motivi la Rai ritenne inopportuno che l’artista si esibisse a Sanremo, dove era in gara. Nel tentativo di rimangiarsi quelle gravi dichiarazioni ed esprimere la sua contrizione, Morgan iniziava un pellegrinaggio di ospitate in vari programmi tv e talk. Da Annozero a Il Fatto del giorno (e mai titolo fu più adatto all’argomento). Poi, nel salotto di Bruno Vespa piagnucolava di essersi pentito, recitando per bene la parte della vittima davanti a un parterre di soloni pronti a disquisire sul caso. A furia di parlarne, tutto questo innescava un poco edificante coca party mediatico, che lo si volesse o meno. Una situazione un po’ diversa rispetto quella di Belen, che con la sua confessione aiutò i pm nelle indagini. Grazie alla showgirl gli inquirenti scoprirono nuove piste nella Milano discotecara. E che piste…


3
agosto

DA DA DA, ANTIDOTO AL (RE)FLUSSO TELEVISIVO

Da Da Da

Te-le-comando. Ossia Te le impartisco io, Telespettatore Pensante, le mie scelte televisive. Sono ormai remoti i tempi della dittatura del monocanale, della programmazione a termine, del palinsesto rigido e schematico. E’ la neotelevisione, e noi siamo i Neotelespettatori, telecomando alla mano, liberi di poter scegliere, riscattati da anni di passivismo catodico. Ma ogni rivoluzione che si rispetti può portare a quel pizzico di eccesso libertario che sa tanto di effetto boomerang: troppa libertà, ma soprattutto troppi canali a disposizione ed eccoci improvvisamente trasportati dal laghetto della Rai, dove ancora potevamo appiedare, all’oceano indistinto della neotelevisione, un flusso continuo di immagini, suoni e parole dove è molto facile poter affogare.

E’ in questi casi, allora, che programmi metatelevisivi come Da da da  (dal Lunedì alla Domenica, ore 20.30, Raiuno) possono risultare salvifici. La trasmissione, firmata da Elisabetta Barduagni, attinge al repertorio televisivo e cinematografico, per assemblare una sequenza ininterrotta di immagini. La differenza sostanziale con altri programmi similari (ad esempio, “SuperVarietà”) è che ogni puntata è tematica, ossia gli spezzoni prescelti sono legati dal medesimo argomento di riferimento (il telefono, i bambini, la musica). “Da da da”, dunque, non è semplice metatv costruita secondo la modalità delle “schegge” televisive, ma frutto di un attento processo di selezione, ragionato e non casuale. Un programma che restituisce un ordine, un senso di coerenza alla massa indistinta di immagini televisive di cui dispongono le ricche Teche Rai.

“Da da da” costituisce, quindi, una novità nell’attuale programmazione estiva, dominata da una quantità esponenziale di repliche (Rai e Mediaset, quiz e fiction) e dalle quali si discosta notevolmente, pur rientrando nella “fabbrica del già visto”. “La signora in giallo”, “Il commissario Rex”, “I Cesaroni” sono ormai delle istituzioni in quanto a repliche e la loro periodica riproposizione tende all’obiettivo della rassicurazione del telespettatore: sperimentare è sempre rischioso, tanto vale offrire sempre la stessa cosa (sic!).

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3
agosto

ASCOLTI TV DI LUNEDI 2 AGOSTO 2010: VINCE UN MEDICO IN FAMIGLIA (17.8%), MA ITALIA1 CON WILD SFIORA IL 15%. IN ONDA SU LA7 OLTRE IL 5%

Ottimi ascolti per Wild- Oltrenatura

ALTRE EMITTENTI – % di share nelle 24 ore – Canale Italia 0,17%, 7 Gold 0,45%.

ASCOLTI RETI ALL DIGITAL – % di share nelle 24 ore – CANALI RAI: Rai 4 1,13%, Rai Movie 0,33%, Rai Extra 0,16%, Rai Premium 0,37%, Rai YoYo 0,59%, Rai Sport 1 0,34%, Rai Sport 2 0,12%, Rai News 0,32%, Rai GULP 0,24%, Rai Scuola 0,01%, Rai Storia 0,18% (Rai Digitale 3,79%). CANALI MEDIASET: Boing 1,84%, Iris 0,57%, Premium Calcio HD 0,06% (Mediaset Digitale 2,47%). La7d 0,22%.

ASCOLTI SATELLITE – % di share nelle 24 ore per editore
Totale editore SKY 2,83
Totale editore FOX 2,32
Totale editore Disney 0,90
Totale editore Discovery 0,45
Totale Gruppo SitCom 0,17
Totale editore ESPN 0,01
Totale editore DIGICAST 0,14
Totale editore MTV-VIACOM 0,66
Totale editore EUROSPORT 0,04
Totale editore GIGLIO GROUP 0,01
Totale editore ROCK TV 0,00
Totale editore TURNER 0,25
Totale editore SWITCHOVER MEDIA 0,79
Totale editore ODEON 0,04
Totale editore AXN 0,22
Totale editore DE AGOSTINI 0,24
Totale editore ELEMEDIA 0,05
Altri editori SAT 0,59
ALTRE SATELLITARI 1,29

ASCOLTI SKY – 6.626.959 spettatori unici hanno seguito i canali della piattaforma Sky. Nell’intera giornata, i canali della piattaforma Sky hanno raccolto uno share medio del 9% (11,9% se si considera il target commerciale 15-54 anni).

In prime time l’audience media dei canali Sky è stata di 1.802.744 spettatori con il 9,1% di share. Tra le 9 e mezzogiorno, lo share dei canali della piattaforma Sky è stato dell’11,5% mentre nel pomeriggio tra le 15 e le 18 è stato del 9,7%. Nella fascia preserale, tra le 18 e le 20.30, i canali Sky hanno registrato uno share dell’8%. In seconda serata, tra le 22.30 e le due di notte, lo share raccolto dai canali della piattaforma Sky è stato del 10,3%.

Sui canali Cinema, il film in prima tv “G.I. Joe – La nascita dei cobra”, in onda dalle 21 su Sky Cinema 1 e Sky Cinema+1, è stato seguito da 380.982 spettatori medi complessivi. Da segnalare altri due film in onda dalle 21 circa: “Un’estate ai Caraibi”, su Sky Cinema Family, ha ottenuto un ascolto medio di 122.305 spettatori, mentre “Jill Rips – Indagini a luci rosse”, su Sky Cinema Max e Sky Cinema Max+1, è stato visto nel complesso da 108.431 spettatori medi.

Sui canali Fox, in evidenza due puntate di “Ncis”, su Fox e Fox Crime+1: quella in onda dalle 21 ha raccolto davanti alla tv 276.037 spettatori medi complessivi, mentre quella trasmessa dalle 21.50 circa è stata vista nel complesso da 342.641 spettatori medi. Sugli stessi canali, l’episodio di “Csi – Scena del crimine”, in onda dalle 20.10, ha ottenuto un ascolto medio complessivo di 176.078 spettatori.


3
agosto

IL 41% DEGLI ITALIANI NON PAGA IL CANONE RAI

Bollettino per il pagamento del canone RAI

KRLS Network of Business Ethics per conto dell’Associazione Contribuenti Italiani ha fatto emergere un’amara verità. Era noto il fatto che in molti si mettessero a fischiettare nel momento in cui i tre canali della TV di Stato trasmettevano gli spot che invitavano a sottoscrivere l’abbonamento annuale. Quello che non si conosceva, invece, era la portata dell’evasione del canone Rai.

Secondo la recente rilevazione è il 41% delle famiglie italiane a non pagare il canone. Il primo posto nella classifica degli evasori è occupato, in verità dalle imprese, le quali risultano essere “frodatori fiscali” nella quasi totalità (oltre il 95%); in soldoni, oltre un miliardo di euro mancante nelle casse dello Stato. I calabresi, i siciliani e i campani si piazzano al secondo posto: le famiglie appartenenti a queste regioni che guardano Rai 1, Rai 2 e Rai 3 abusivamente, ammontano all’87%.

Non è corretto pensare che l’evasione del canone Rai sia una diretta conseguenza della crisi economica che ha colpito il mondo intero; lo studio voluto dall’Associazione contribuenti italiani ha rilevato che solo il 9% degli italiani ha ammesso di non aver potuto saldare il debito con Viale Mazzini a causa della mancanza di denaro. Il 36% dei contribuenti ha dichiarato di evadere la tassa per la consistente mole di pubblicità che invade i programmi, il 31% lo fa approfittando dei controlli inesistenti e il 24% per la scarsa qualità dei programmi.

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3
agosto

DM LIVE24: 3/8/2010. CORONA SBATTE LA TESTA, BLASI E TOTTI PAGANO, IL TG LA7 CRESCE.

Diario della TV italiana del 3 Agosto 2010

>>> Dal Diario di ieri…

  • Battere la testa!

Nedda ha scritto alle 20:37

Al Tg4 viene trasmessa un’intervista fatta dallo stesso direttore a (..indovinate un pò) Fabrizio Corona. Il direttore fa complimenti a gogo sia a Corona che a Belen. Corona difende Belen dalle polemiche che l’hanno coinvolta ultimamente e poi si augura di cambiare testa. Alla fine dell’intervista si alza salutando il direttore e dicendo “con lei sempre belle interviste” sbatte la testa sul lampadario. Punizione divina per aver straparlato?

  • E io pago!

lauretta ha scritto alle 21:50

Chiedevano un risarcimento di 100 mila euro a testa per una serie di foto-gossip, ma il tribunale di Milano ha respinto la domanda e ha condannato Ilary Blasi e Francesco Totti, i promotori della causa, a pagare le spese di giudizio quantificate in 10.076 euro. È finita così, davanti alla prima sezione del Tribunale civile di Milano, la vertenza avviata dal capitano della Roma e della moglie che sostenevano di essere stati diffamati dal contenuto di un servizio intitolato ‘La notte del Pupone’ pubblicato dal settimanale ‘Oggi’ con varie fotografie scattate all’interno di una discoteca della capitale che ritraevano Totti accanto ad un’altra donna. I giudici hanno stabilito che quelle fotografie erano state scattate in un locale pubblico e quindi che non c’era bisogno per la pubblicazione, del consenso degli interessati. (Dagospia)

  • La7 dixit

mcooo ha scritto alle 22:16

Un mese da record per il Tg de La7 diretto da Enrico Mentana. Tra domenica 4 e sabato 31 luglio infatti, superando il record precedente del 3,39% di share di giugno 2010, l’edizione delle 20 ha fatto registrare i dati medi più alti di sempre con uno share del 4,18%, 631.800 telespettatori, 1.400.000 di contatti (1.388.400) e 10.600.000 di contatti nel mese (10.591.500).


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