Articoli per [saviano]

6
dicembre

DM LIVE24: 6/12/2010. GABRIEL GARKO E’ SOMMERSO, LA HUNZIKER E’ IN PANICO E FAZIO E’ DEDITO AGLI ELENCHI

Diario della Televisione Italiana del 6 Dicembre 2010

>>> Dal Diario di ieri…

  • Sommerso

lauretta ha scritto alle 12:40

Gabriel Garko in un’intervista su La Repubblica: “Sono sommerso da un mare di proposte.. E di soprannome mi chiamano ‘Signornò’. Preferisco mangiare pane e cipolla, ma non dovermi pentirmi poi. Ho rifiutato anche tre film a Hollywood, ma proprio non erano nelle mie corde…”

  • Panico

ciottolina ha scritto alle 13:48

Panico in diretta dalla Hunziker. Un giovane che doveva saltare un’auto in corsa con le molle ai piedi è caduto malamente e si è ferito. Sabato sera milioni di telespettatori hanno assistito in diretta al drammatico incidente nell’arena di Wetten Dass…?,la popolarissima trasmissione sulla Zdf condotta da MichelleHunziker e Thomas Gottschalk. Uno dei concorrenti, il ventitreenne Samuel Koch, aveva scommesso di poter saltare, grazie a speciali molle poste sotto i piedi, sopra un’auto in corsa. [...] Il giovane è caduto ed è rimasto a terra immobile. Ora si trova in ospedale. Lo show, in diretta in Germania, Austria e Svizzera, è stato immediatamente interrotto. Sotto choc i conduttori e il pubblico presente in sala. «Presto, un medico! Abbiamo bisogno di un panno», si è accalorata Michelle Hunziker.[..] (Corriere.it)

  • Elenchi

ciottolina ha scritto alle 21:56

L’ennesimo elenco di Fabio Fazio a “Che tempo che fa”, questa volta delle cose che gli sono rimaste del programma “Vieni via con me”:

-un senso di graditudine sincera verso il pubblico, una senzazione strana, quella di avere davvero condiviso i propri sentimenti con 10 milioni di persone.
-le statuine del presepe di San Gregorio Armeno che ritraggono me e Saviano insieme nel presepe.
-più di nove mila elenchi arrivati al nostro sito.
-anche un po’ amarezza perchè al dirigente responsabile del programma Loris Mazzetti non è stata risparmiata la sospensione di 15 giorni, noi invece abbiamo tanto bisogno di lui.
-la colonna sonora
-voglia grande di raccontare tante altre storie, insomma di non fermaci qui e la voglia che queste storie possano essere raccontate ancora una volta il rai, se la rai lo vorrà.
- una lettera della rai in cui si rimprovera rai3 perchè “Vieni via con me” nell’ultima puntata ha sforato di 2 minuti e mezzo oltre l’orario consentito.
- il budino assurdo, di una marca assurda, di un colore assurdo, che Roberto Saviano mangiava tutte le sere alla menza rai e gli piaceva!
- i croccantini del bar della rai.
- il cane anti esplosivi che ci annusava tutti primi di cominciare.
- la magia di Roberto Benigni.
-tutti gli ospiti che sono generosamente venuti.
- tanti motivi per rimanere, tanti per andare, tanti motivi per essere felici di fare il nostro lavoro, tanti motivi per dire ancora una volta grazie a tutti voi, a Roberto Saviano, che per parte sua dice ancora una volta grazie a tutti!”




3
dicembre

IL GRAN HERMANO IN CONDIZIONI CRITICHE. LA SOLUZIONE PER RITROVARE L’AUDIENCIA PERDIDA? IL COLPO DI SCENA. LA CONDUTTRICE IN DIRETTA A DUE CONCORRENTI: SIETE DUE GILIPOLLAS (STRONZI), SIETE STATI ELIMINATI.

GH 12 - Julio e Flor

Mala tempora currunt per il padre di tutti i reality. Se in Italia, il programma condotto da Alessia “Activia” Marcuzzi sta vivendo quest’anno un calo fisiologicio, dovuto ai motivi che vi abbiamo raccontato qui e allo scontro, per quattro lunedi, con la corrazzata Saviano-Fazio, in Spagna non se la passano meglio. Nella casa di Guadalix de la Sierra (la casa del Gran Hermano) stanno già preparando il funerale.

Il GH 12, presentato per l’undicesima volta dalla nostra Mercedes “Sierpentita” Milá, sta vivendo una vera e propria emoraggia di ascolti: il programma infatti ha perso in un anno ben 5 punti di share (passando dal 19% al 14%. Ieri ha fatto, però, il 17,5%) ed è tenuto a debita distanza dalle fiction di TVE, sue principali competitors: la fiction in costume Áquila Roja (+14 punti di share) e la versione iberica di Raccontami , “Cuéntame como pasó” (8 punti di share di differenza). Quali sono i motivi di questa “sangría”? Beh, in primis un cast del tutto sbagliato, piú adatto per Uomini e Donne che per il Gran Hermano, e poi l’assenza di personaggi belli tosti capaci di tenere il telespettatore iberico “enganchado” al televisore.

E allora cosa si fa per recuperare la “audiencia perdida“? Semplicemente creare un colpo di scena: l’espulsione di due concorrenti, il pugile Julio, alias “El Feroz”, e l’argentina Flor, rei di aver tradito l’essenza del programma. Ma andiamo “por partes”. Il 2 novembre , la produzione ha annunciato che avrebbe sanzionato i due concorrenti per aver concordato la loro storia d’amore. Infatti, alcuni video mostravano diverse conversazioni tra i due parlavano della loro intenzione di fare tanto sesso davanti alle telecamere affinchè si parlasse di loro e, una volta eliminati dalla casa, potessero essere invitati nei vari programmi satelliti (Sálvame, el programa de Ana Rosa, el debate del Gh…) intascando laute “ricompense”. Ma non avevano fatto i conti con la Sierpentita.


3
dicembre

VERSACE UCCISO DALLA ‘NDRANGHETA? A STRISCIA LA NOTIZIA LE DICHIARAZIONI SHOCK DI UN PENTITO.

Striscia - Rivelazioni del pentito su Gianni Versace

Omicidi, vendette, traffici illegali, sequestri. E poi quelle dichiarazioni sconvolgenti rese dal Buscetta della ‘ndrangheta sulla morte di Gianni Versace. Fanno tremare i polsi i contenuti shock di Metastasi, il nuovo libro-inchiesta di Gianluigi Nuzzi e Claudio Antonelli. Ieri sera se n’è occupata anche Striscia la notizia, mandando in onda un servizio che conteneva alcune dichiarazioni esclusive sull’assassinio dello stilista ucciso nel 1997 a Miami Beach. Il programma di Antonio Ricci ha trasmesso l’audio dell’intervista realizzata da Nuzzi a Filippo Barreca, pentito di spicco della malavita calabrese. Un dialogo nel quale il testimone è arrivato a sostenere che la famiglia Versace avrebbe avuto rapporti con la criminalità organizzata.

Si trattava di rapporti finanziari;  ”prestavano i soldi un po’ a tutti” secondo il Buscetta della ‘ndrangheta. Il ’Santista’ ha  anche chiamato in causa il boss Paolo De Stefano: “mi ha detto che, in sostanza, lui aveva Gianni Versace nelle mani: lo gestivano sotto il profilo economico. Loro ce l’avevano in pugno, questo lo so per certo. Avere in pugno, significa fare tutto ciò che uno vuole“. Nel documento mandato in onda ieri da Striscia il teste ha riferito che ”Coco Trovato, rappresentante della famiglia De Stefano a Milano, forniva la droga alla famiglia Versace” e che forse gli prestava pure del denaro. Da qui l’affermazione shock: ”Sulla base di questi elementi che sono a mia conoscenza posso immaginare che Gianni Versace sia stato ucciso per un problema di debiti“.

Dichiarazioni molto forti quelle proposte dalla trasmissione di Ricci e contenute interamente nel saggio Metastasi. Non a caso la prima copia del libro è finita sulla scrivania del procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo che sulla base di queste e altre testimonianze ha deciso di avviare le indagini. La famiglia Versace, intanto, ha giudicato “false e vergognose” le parole del pentito. L’inchiesta di Gianluigi Nuzzi sta già facendo discutere in tv e in questi giorni anche il TgLa7 di Enrico Mentana le ha dedicato dei servizi. L’attenzione del notiziario si è concentrata soprattutto sui legami che secondo un collaboratore di giustizia ci sarebbero stati tra un esponente della Lega e la ‘ndrangheta, già negli anni ‘90.





1
dicembre

VIENI VIA CON ME, UN PICCOLO GRANDE FRATELLO 10 ANNI DOPO

Vieni via con Me - Roberto Saviano

Sono contento degli ascolti di Vieni Via con Me. Il programma di Fazio e Saviano è un piccolo Grande Fratello 10 anni dopo: come il papà di tutti i reality è stato il capostipite della real-tv che ha fatto capolino nel 2000 ed imperversa tuttora sul piccolo schermo nostrano, la premiata coppia di via Mecenate ha avuto il merito, un decennio più tardi, di aver dato prova che un’altra televisione è possibile.

Uno show di rottura che potrebbe segnare l’inizio dell’era post-reality della televisione nostrana. E non è il caso di dire per fortuna o purtroppo. In una tv di transizione come quella degli ultimissimi anni era ovvio che prima o poi esplodesse un nuovo fenomeno che avrebbe rappresentato una nuova via di Damasco per l’italica televisione. Proprio come 10 anni fa, quando -con ogni probabilità- il pubblico non vedeva l’ora di guardare ciò di cui adesso non ne può più. Che poi in Italia non si conoscano mezze misure e la moltiplicazione di programmi simili è più prolifica di quella dei pesci è decisamente un’altra storia.

Poco importa che il programma sia schierato o meno. Vieni via con Me ha avuto un merito: riuscire a far riflettere, sia che si fosse d’accordo con quanto detto, sia in caso contrario. E nel bene o nel male, un prodotto televisivo deve far questo. Quando alla cassa del supermercato senti favellare insistentemente del nuovo show di Raitre, il gioco è fatto.

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30
novembre

GAD LERNER FA L’INFEDELE. LA7 RISPONDE CON L’ATTUALITA’ ALLA SPALLATA DI VIENI VIA CON ME

Gad Lerner

Non di solo Fazio vive l’uomo. Eppure da quattro settimane il prime time del lunedì italiano fa binomio con Vieni via con me, il programma che ha smantellato a suon di ascolti lo stereotipo secondo il quale la tv impegnata non tirerebbe più. Alla faccia, 9milioni e rotti di telespettatori la Rai non li vedeva da tempo se non durante qualche partitona di calcio. Da quando è cominciata la trasmissione della premiata ditta Fazio&Saviano è stato subito amore, così nel turbinìo di elenchi e monologhi il pubblico è andato in estasi, riuscendo persino a scordarsi che il lunedì sera la tv di qualità esisteva da un pezzo. E ha continuato a farlo, se è per questo.

Se state pensando al GF siete un attimino fuori strada, perchè invece stiamo parlando dell’Infedele di La7. Il talk show condotto da Gad Lerner sulla rete cenerentola delle generaliste ha sempre costituito un apprezzabile approfondimento all’attualità, fatto con garbo e con l’accortezza di dare voce ad ospiti che non appartengano alla solita cricca incollata alle poltroncine dei salotti tv. Un programma con ritmi tutti suoi, ma evidentemente non così à la page da reggere all’ondata d’urto di Vieni via con me, lo spettacolo che tutti devono vedere. La divina liturgia di Raitre ha tirato una spallata all’infedele spazio di La7, facendogli dimezzare gli ascolti che fino a un mese fa navigavano oltre il 4%.

Nonostante lo scivolone, Gad Lerner non si è perso d’animo e in queste settimane ha allestito delle puntate di tutto rispetto quasi in risposta alle cannonate sparate dalla torre d’avorio della terza rete. Così, se Saviano parlava delle infiltrazioni mafiose al nord Italia scomodando la Lega (e facendo infuriare il ministro Maroni), su La7 veniva messo sotto torchio Marcello Dell’Utri, definito dal pm Antonio Ingoria la testa di ponte tra le cosche siciliane e “certi ambienti del mondo finanziario e imprenditoriale milanese“. Allo stesso modo, ai monologhi di Vieni via con me sulla cosiddetta “macchina del fango“, l’Infedele replicava intervistando Vittorio Feltri, considerato uno dei massimi esperti di quel meccanismo.





30
novembre

DOMENICA CINQUE IN PRIMA SERATA DA GENNAIO, E AL SUO POSTO REPLICHE DI AMICI?

Barbara D'Urso

Massimo Donelli avrebbe gettato la spugna. Tra Massimo Giletti e la concorrenza satellitare, per la domenica pomeriggio brandizzata cinque non c’è più spazio. Lontani gli anni d’oro della  Buona Domenica di Maurizio Costanzo, il dì festivo dell’ammiraglia del Biscione deve accontentarsi di numeri davvero piccoli, fatti segnare anche quando si supera la concorrenza. E allora non serve migliorare i contenuti o sprecare ulteriori risorse, se “flop” deve essere tanto vale ripiegare su repliche a basso cosa e provare la D’Urso in un altro orario, sempre difficile ma - in teoria - più redditizio.

Così, complice lo slittamento di Bonolis a marzo, secondo Tv Sorrisi & Canzoni, Maria Carmela dovrebbe anticipare il paventato trasloco in prime time, alle 20,45 (soppresso finalmente Striscia la Domenica?), con l’edizione serale di Domenica Cinque già da gennaio.  Al posto dell’edizione diurna del contenitore via libera a film o a “clamorose” repliche di Amici di Maria De Filippi. Roba da La5, insomma.

Domenica cinque by night e repliche al pomeriggio, come definire questa duplice mossa: fine di un’epoca, corretta allocazione delle risorse o innovazione? Giudicate voi.


30
novembre

GRANDE FRATELLO 11: TRIANGOLO E REFERENDUM NON SONO UN VALIDO ANTIDOTO ALLA NOIA. PERCHE’ NON DARE SPAZIO AI CONCORRENTI ELIMINATI?

Un momento CULt della settima puntata di Grande Fratello 11

Niente. Non bastano triangoli, liti, new enty, sorprese (termine abusatissimo, consigliamo alla Marcuzzi di consultare e acquistare un buon dizionario di sinonimi e contrari), prove settimanali appositamente studiate per aumentare la conflittualità tra i concorrenti: questo Grande Fratello 11 stenta a decollare e a tenere viva l’attenzione di uno spettatore stremato da 3 ore e 15 minuti di trasmissione.

Rimane poco o nulla da salvare in una settima puntata in cui – pur di movimentare le dinamiche – si è assistito perfino alla simulazione di un referendum (potevano invitare Marco Pannella!) per stabilire se “l’Ilaria della discordia” potesse rimanere o meno nella casa. Sarebbe stato meglio, a nostro parere, se il responso delle urne fosse stato negativo perchè la presenza della fidanzata di Pietro Titone ha avuto l’effetto di afflosciare la verve di una Guendalina che sembra avere accusato il colpo dell’allontanamento dal calciatore.

Così tra un triste siparietto costruito appositamente per sfruttare la semplicità di Nando, un annunciato e mai accaduto ingresso della Marcuzzi nella casa e un’imperdibile discussione sull’uccellino morto regalato da Guendalina ad Angelica va a finire che l’unico momento divertente della serata non si sia verificato nella casa ma in studio. Ci riferiamo alla gag (probabilmente l’unica non scritta a tavolino) che ha visto protagonisti la conduttrice e un imbarazzatissimo Signorini chiamati a cimentarsi in una sensuale lap dance.


30
novembre

ELENCHI, GUITTI E APPELLI ANTI-MAFIA CHIUDONO IL SOGNO TELEVISIVO DI VIENI VIA CON ME. CALA IL SIPARIO SULLO SHOW DEI RECORD

Fabio Fazio e Roberto Saviano nell'ultima puntata di Vieni via con me

E’ tutto fantastico a Vieni via con me, tutto così giusto e irripetibile. Che meraviglia. Una tv come questa la aspettavamo da tempo, altro che le rivelazioni di Wikileaks. Come si fa a non applaudire? Il programma dell’anno è stato un fenomeno senza precedenti, una rarità capace di richiamare il grande pubblico e regalargli una boccata d’aria pura. Anche ieri sera il miracolo si è ripetuto e in occasione della sua ultima puntata il salottino chic del piccolo schermo ha offerto il meglio di sè. Troppa grazia, Fabio Fazio; con gli elenchi del morigerato conduttore abbiamo scoperto che “la Rai è ancora un pezzo importante di questo Paese, anche se spesso dimentica di esserlo” e che “per molti altri televisione di Stato vuol dire televisione dei partiti“. Grandiose verità, ed eravamo solo all’inizio della catarsi mediatica.

Nel mondo perfetto di Vieni via con me sembra di sognare. A riportare il telespettatore alla realtà, però, il monologo di Roberto Saviano dedicato al terremoto che colpì l’Aquila nell’aprile 2009. Almeno ieri sera lo scrittore ha abbandonato – con merito – lo scivoloso approccio da ‘grande inchiesta’ per affrontare l’argomento partendo dalle storie dei ragazzi morti sotto il crollo della Casa dello studente. Un racconto che fa calare il silenzio e allo stesso tempo grida vendetta; per questo l’autore di Gomorra ha denunciato: “La Casa dello Studente è il simbolo della condotta criminale che si è avuta per anni, quando si costruisce non rispettando le regole, si specula, solo per guadagnare o per avere consenso politico“.

Il grande show degli elenchi, però, riparte sùbito e sul palco arriva Dario Fo. L’attore recita e attualizza i consigli del Principe di Machiavelli, serie di spietati suggerimenti a chi detiene il potere e intende starci in sella. A chi mai si riferiva il premio Nobel? Mah. Proprio difficile intuirlo, meglio non sprecare le interpretazioni. Milena Gabanelli elenca le cause che pendono sulla testa del suo Report (per un ammontare di 251 milioni di euro) e don Luigi Ciotti parla di legalità. Il procuratore antimafia Piero Grasso chiede risorse per combattere la criminalità e dice:” ho bisogno di stare attento a coloro che più che riformare la giustizia e curarne i mali secolari vogliono riformare i magistrati, delegittimarli, intimidirli, renderli inoffensivi”.