Articoli per [saviano]

28
dicembre

SGARBI, VESPA, FERRARA: SUI PALINSESTI L’OMBRA DEL NUOVO TRIDENTE MEDIATICO DI CENTRODESTRA

Bruno Vespa

I nomi sono quelli anticipati e discussi nei giorni scorsi: Vittorio Sgarbi, Bruno Vespa e Giuliano Ferrara. Volti noti che potrebbero diventare il nuovo tridente d’attacco del centrodestra, personaggi scelti per fare da contraltare mediatico ai blasonatissimi Santoro, Floris, Fazio (ma anche Dandini, Lerner, Annunziata…). I prossimi palinsesti, come prontamente riportato stamane su Il Giornale, pare abbiano una pretesa non da poco, quella di ristabilire la pluralità delle voci nei programmi d’approfondimento della tv pubblica. Una mission (im)possible che comporterà spaccature e frizioni soprattutto nel Cda. Già settimana scorsa i consiglieri di maggioranza avevano stoppato il DG Masi sull’approvazione dei piani di produzione, rimproverando proprio a lui dei palinsesti sbilanciati a sinistra (leggi qui).

Il primo progetto riguarda Vittorio Sgarbi. Il critico d’arte sarebbe pronto ad approdare in prima serata con uno show fatto di “idee, valori, spiritualità, arte. Un prodotto che, pare di capire, dovrebbe inserirsi nella scia di Vieni via con me, il programma di successo condotto da Fabio Fazio e Roberto Saviano su Raitre. Il progetto di Sgarbi è ancora al vaglio dei piani alti di Viale Mazzini, che ne decideranno le sorti. Nel caso venisse approvato, potrebbe andare in onda in primavera.

Bruno Vespa in prima serata. La notizia aveva suscitato stupore e pareri contrastanti anche tra i nostri lettori, eppure ad avanzare la proposta era stato Nino Rizzo Nervo durante il Cda di settimana scorsa. Il consigliere d’opposizione aveva eletto il giornalista a testimonial indiscusso” dell’approfondimento sulla rete ammiraglia, e aveva lanciato l’idea di mandarlo in prima serata alla stregua di Floris e Santoro. In effetti Raiuno relega ormai da anni il dibattito e l’informazione alle cerimoniose seconde serate di Porta a Porta, riservando il prime time all’intrattenimento e alle fiction. Un tabù, quest’ultimo, che ora sembra cominci a vacillare.




27
dicembre

GIULIANO FERRARA TORNA IN TV? L’ELEFANTINO AMMICCA: HO AVUTO DELLE OFFERTE PROFESSIONALI, FORSE DIVENTERO’ UN NUOVO TELEPREDICATORE

Giuliano Ferrara

Un ritorno che non passarebbe certo inosservato. Tre quarti dello schermo di nuovo occupati dal suo “rassicurante” faccione, con una barba che in questi giorni fa subito pensare all’alter-ego “laico devoto” di Babbo Natale: Giuliano Ferrara potrebbe ancora fare tv, non si sa dove e non si sa come. Per ora ci accontentiamo di sapere che il giornalista starebbe valutando alcune offerte professionali che lo riporterebbero davanti alle telecamere. A rivelarlo è lo stesso Elefantino, già conduttore e autore di Otto e mezzo su La7, in un articolo comparso sul suo Foglio. Sono ormai tre anni che il giornalista è in pausa dalla tv.

Ho avuto delle offerte professionali generose e chissà che non mi torni la voglia di chiedere che cosa ne pensi a Dario Franceschini o di travestirmi, genere cabarettistico-teologico a me più confacente, in qualche figura di nuovo telepredicatore“. Giuliano Ferrara pronto a ritornare in tv, in quella versione da Savonarola laico che lo ha caratterizzato negli ultimi anni sulla carta stampata e che ora potrebbe richiamare l’attenzione del pubblico televisivo. In tempi in cui l’area dei moderati cerca disperatamente una risposta mediatica a Santoro, Saviano&Co, l’Elefantino torna puntuale a barrire.

In verità, pare che il direttore del Foglio non abbia sofferto troppo l’assenza dalla tivù, ma certo le nuove proposte che gli sono arrivare sembrano allettarlo. “Passo con gioia da tre anni circa le mie serate non televisive, condannato a cene concerti teatro o letture, con la giusta misura di rispetto e di nostalgia per il lavoro dei miei collaboratori e mio dall’altra parte del piccolo schermo” scrive Ferrara, che nel suo articolo per il Foglio racconta episodi in cui la sua identità sarebbe stata come sublimata dalla latitanza televisiva. O stai in tv o la gente comune ti dimentica, crede che sei morto o ti scambia per un altro.

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22
dicembre

FABIO FAZIO – ROBERTO SAVIANO PERSONAGGI DEL 2010 DOPO RATZINGER E OBAMA

Fabio Fazio - Roberto Saviano

Chiusura d’anno e rituale momento dedicato a bilanci e consuntivi vari. Immancabili le varie classifiche di gradimento sul 2010. Un dato molto significativo è quello che emerge dal sondaggio condotto da Digis per conto di Skytg24 su un campione di mille italiani scelti per essere il più possibile rappresentativi dell’italico popolo. I personaggi dell’anno solare in via di estinzione, questo il tema della rilevazione con risultati a dir poco sorprendenti.

Su scala nazionale infatti risulta Papa Benedetto XVI il personaggio più popolare, seguito dal presidente Usa Barack Obama. Verdetti fin qui abbastanza plausibili se consideriamo che stiamo parlando della massime espressioni nell’immaginario del potere spirituale e temporale. Sorprende invece la presenza sul terzo gradino del podio del tandem d’attacco di Vieni Via con me, Fabio Fazio e Roberto Saviano, votati soprattutto dai giovani e dagli intervistati residenti nell’Italia centrosettentrionale.

Ratzinger molto vivo invece nell’immaginario degli anziani. Seguono nella memoria degli italiani la coppia Mondaini-Vianello, Giorgio Napolitano e Silvio Berlusconi che si deve accontentare della sesta posizione. Tra i politici per ovvie ragioni di popolarità recente balzano alle cronache Nichi Vendola e Gianfranco Fini. Tra gli outsider l’uomo degli scandali Assange, lo Special One Mourinho, il discusso Marchionne e l’assopigliatutto Belen Rodriguez.





9
dicembre

DM LIVE24: 9/12/2010. LETTERA DI BRUNO VESPA AL CORRIERE

Diario della Televisione Italiana del 9 Dicembre 2010

>>> Dal Diario di ieri…

  • Vespaio al Corriere

AnTo ha scritto alle 12:27

Lettera di Bruno Vespa al Corriere della Sera

Caro direttore, c’è ancora posto in Italia per i moderati che non vogliono indossare l’elmetto? Domenica mattina a Milano sono stato coinvolto in un episodio molto sgradevole. Avevo appena cominciato a firmare copie del mio libro Il cuore e la spada nel Multicenter Mondadori di piazza Duomo quando sono stato aggredito verbalmente da Pietro Ricca, l’uomo che molti anni fa gridò «Buffone» e altro a Berlusconi in un corridoio del tribunale, venendo poi assolto in giudizio. Già negli anni passati Ricca era venuto ad insultarmi quando qualche mia apparizione pubblica a Milano era stata annunciata e venerdì scorso mi aveva aspettato, con un suo amico provvisto di telecamera, all’ingresso del Circolo della Stampa dove con Umberto Veronesi, il presidente dell’Ordine dei giornalisti Iacopino e altri dovevo commemorare Gigi Ghirotti, che dà il nome a una fondazione per la dignità del malato terminale di cui sono presidente.
Domenica c’è stato tuttavia un salto di qualità. La voce tenorile di Ricca mi ha fatto piovere addosso insulti di ogni genere per tutta la durata della mia permanenza nell’affollatissima libreria, nonostante la presenza di due agenti della Digos mandati dopo l’episodio di venerdì («Non mi toccate – gridava – siete nostri dipendenti!»). Ma per la prima volta, accanto a lui e alla telecamera, erano presenti altri suoi amici che hanno tirato fuori cartelli di insulti, addebitandomi ogni presunta nefandezza del governo Berlusconi, di cui sarei un servo ben retribuito, e un uso scorrettissimo del servizio pubblico.
Io ho reagito, rispondendo vivacemente a Ricca e ai suoi, soprattutto sul tema del terremoto dell’Aquila al quale, come sai, sono piuttosto sensibile. Ma la gente era sbigottita e spaventata e solo un paio di signore hanno avuto la forza e il coraggio di unirsi alla mia reazione.
Non ti racconterei tuttavia l’episodio se esso non fosse soltanto la manifestazione più clamorosa di un clima che mi preoccupa. Tu sai che Porta a porta, con i suoi limiti e i suoi difetti, è l’unica trasmissione di un certo peso non schierata a sinistra tra le tante che vanno in onda sulla Rai e quella che – occupandosi di politica non più di una volta alla settimana, in media – viene trasmessa nell’orario più sacrificato. Sai anche con quanto scrupolo cerchiamo di rappresentare le diverse opinioni. Riceviamo per questo molti apprezzamenti e anche critiche legittime.
Il problema è che una fascia consistente di persone vorrebbe che Porta a porta non esistesse: quanti sanno, per esempio, che mentre direttori dei giornali schierati con Berlusconi – anche con toni molto vivaci – trovano giustamente ospitalità a Ballarò e AnnoZero, i nostri inviti vengono respinti da anni dai giornalisti di Repubblica e dell’Unità? Quanti lavoratori possono immaginare che Guglielmo Epifani, col quale ho peraltro un cordiale rapporto personale, invitato invano per anni, è venuto solo al momento di lasciare la Cgil?
Il meritato successo della trasmissione di Fazio e Saviano ha un suo meno noto risvolto: la crescente intolleranza verso chi è su posizioni diverse. Nonostante anche nel mio ultimo libro, tutt’altro che militante, mi sia fatto scrupolo di affiancare posizioni divergenti sui temi più controversi degli ultimi due secoli di storia italiana, vengo rinchiuso dall’ intelligencija, ora allargata al «ceto medio riflessivo», nel lazzaretto degli appestati.
Ho già vissuto un’esperienza del genere: il ‘93 e la caduta della Prima Repubblica. Poi arrivò inopinatamente Berlusconi a ridare voce ai moderati. Stavolta temo una involuzione peggiore e mi rifiuto di credere che chi non sta a sinistra debba rifugiarsi dietro posizioni urlate e prepararsi alla resistenza fisica. Il paradosso è poi questo.
Nella Rai che si vuole controllata militarmente dal Cavaliere, a parte il Tg 1 tradizionalmente filogovernativo, la sinistra non ha mai avuto storicamente gli spazi e le superbe collocazioni orarie di oggi, mentre ogni tentativo di miglioramento degli spazi moderati finora s’è infranto dietro pastoie d’ogni genere. E il poco che resta deve essere pure criminalizzato. Che futuro dobbiamo aspettarci, caro direttore?

  • Agitazione

ciottolina ha scritto alle 11:57

A Forum si parla di caccia e la povera Rita incredula sul racconto del contendente, non sta in sè, va avanti e indietro per lo studio, è agitatissima..


7
dicembre

ASCOLTI TV DI LUNEDI 6 DICEMBRE 2010: PAURA DI AMARE VINCE CON 6,5 MLN E IL 24%. GRANDE FRATELLO (SENZA FAZIO) NON SI SCHIODA DAL 20,5%. LUCARELLI (6%) NON E’ SAVIANO

I protagonisti di Paura di amare (Rai1)

PRIME TIME – Ancora grande successo per la fiction di Rai1 Paura di amare, ieri sera cresciuta a quota 6.575.000 spettatori pari al 24.22% di share. Stabile Grande Fratello su Canale5, seguito da 4.545.000 spettatori e il 20.56% di share. Dopo settimane di ascolti record, Rai3 con Lucarelli Racconta ottiene solamente 1.591.000 spettatori e il 5.85%. La serata Rewind di Rai2 ha raccolto con Senza traccia 2.333.000 spettatori (8.22%) nel primo episodio, 2.155.000 (7.81%) nel secondo e 1.966.000 (8.54%) nel terzo. La prima parte della miniserie El Dorado – La città perduta su Italia1 ha raccolto 2.421.000 spettatori e l’8.93%. Su Rete4 il film Il ragazzo di campagna è stato visto da 2.014.000 spettatori e il 7.43% di share mentre su La7 L’infedele da 930.000 e il 4.02%.

ACCESS PRIME TIMESoliti Ignoti su Rai1 ha raccolto 5.577.000 spettatori pari al 20.02% di share superando su Canale5 Striscia la notizia, vista da 5.457.000 spettatori (19.49%). Su Italia1 il game Trasformat ha raccolto 1.846.000 spettatori e il 6.73%. Un posto al sole su Rai3 ha totalizzato il 7.81% con 2.167.000 spettatori mentre Otto e mezzo su La7 il 4.99% con 1.385.000.

PRESERALE – Su Rai1 l’Eredità è stata vista da 4.808.000 spettatori e il 25.94% di share, saliti a 5.898.000 (26.51%) per il gioco finale. Chi vuol essere milionario? è stato seguito da 3.697.000 spettatori con il 18.32% di share. Tempesta d’amore su Rete4 raggiunge quota 7.08% con 1.681.000  e Squadra Speciale Cobra 11 su Rai2 quota 7.18% con 1.688.000.

Scopri i dati delle altre fasce dopo il salto.





6
dicembre

FEDERICA SCIARELLI A DM: CON GRANDE ORGOGLIO RIMANGO UNA GIORNALISTA DI TELEKABUL.

La conduttrice di Chi l'ha visto FEDERICA SCIARELLI

E’ un cult della televisione italiana in onda ininterrottamente dal 1989. Chi l’ha Visto ha conquistato, con il tempo, sempre più autorevolezza e non perde occasione per “regalare” ai propri fedelissimi delle piccole, grandi esclusive che accompagnano il vero fulcro del programma: la ricerca di personaggi scomparsi. Caratteristiche, queste, che lo rendono uno dei pochi esempi veri di servizio pubblico. Non potevamo non “portare su DM” la  sua conduttrice, Federica Sciarelli, e lo facciamo con un pizzico di orgoglio  visto il dosaggio minimo di dichiarazioni che rilascia agli organi di informazione…

Federica, mercoledi scorso 15%…

Siamo contenti, abbiamo battuto Canale5 (era in onda Let’s Dance – 12,65% di share, ndDM), pur dovendo battere Rete4. Essere seconda rete per noi è importantissimo. Più pubblico abbiamo, più persone riportiamo a casa. Queste settimane con un ascolto particolarmente solido siamo riusciti a risolvere molti casi.

Ascolti solidi anche grazie al caso Scazzi?

Sicuramente ha contato. E lo ha fatto come il caso Claps l’anno scorso. Quando è stato trovato il corpo di Elisa, ad esempio, facemmo il 15% e lo scorso mercoledi, con lo stesso caso, abbiamo toccato il 20%. Il pubblico in qualche modo riconosce che Chi l’ha visto si è occupato sempre di alcuni casi che in realtà erano nel dimenticatoio. Sa che abbiamo una marcia in più.

Credi che il telespettatore guardi Chi l’ha Visto per soddisfare la propria curiosità oppure per dare una mano?

Secondo me il telespettatore ha voglia di dare una mano. C’e’ tanta solidarietà in giro che non viene incanalata da qualche parte. Chi l’ha visto, invece, questa cosa in qualche modo la fa. Poi c’è da considerare che noi, raccontando le scomparse, raccontiamo comunque la storia del Paese. Partiamo, per esempio, da Emanuela Orlandi ma per gli appasionati di questi intrighi internazionali andiamo a finire a  parlare del Vaticano, dello IOR, di Calvi. Ma parliamo anche del malato di Alzheimer e ne parliamo in modo tale che tutte le famiglie che abbiano un problema del genere possano in qualche modo riconoscersi.

Hai annunciato a Concetta Scazzi, in diretta, la morte della figlia. A prescindere dalla scelta televisiva, come donna cosa hai provato? Ci hai riflettuto successivamente?


6
dicembre

VIENI VIA CON ME: PAOLO RUFFINI RIMPROVERATO PER 2 MINUTI DI SFORO, LORIS MAZZETTI SOSPESO

Fabio Fazio e Roberto Saviano

Fabio Fazio e Roberto Saviano

UPDATE: Di seguito la risposta del ViceDG Antonio Marano (da Repubblica/Dagospia):

“A me non piacciono gli artisti come Fabio Fazio, che sputano nel piatto in cui mangiano. L´ultima puntata di “Vieni via con me” avrebbe dovuto chiudere alle 23.10 e invece è slittata fino alle 23.39. Questo ha causato lo spostamento di un break pubblicitario, quindi un danno all´azienda. Fazio dice cavolate, non capisce che il problema è quello degli affollamenti pubblicitari, e di sicuro non è vero che ha chiuso l´ultima puntata con 2,5 minuti di ritardo”

Succedono cose strane in quel di Viale Mazzini. L’evento della stagione televisiva appena conclusasi, Vieni via con me, chiude con il 29% e oltre 8 milioni di telespettatori (battendo ogni record della terza rete) e nessun dirigente Rai, tolto il Direttore di Rai3 Paolo Ruffini, ha mai espresso complimenti alla coppia Fazio-Saviano nel corso delle quattro puntate (tutte dagli ascolti da capogiro) nè – ci mancherebbe – ha osato avvicinarsi agli studi di Via Mecenate (escluso Antonio Marano, presente alla prima puntata). Non è invece mancata la dichiarazione del Consigliere Antonio Verro sul successo di Filumena Marturano, che ha totalizzato un “misero” seppur clamoroso 20% ma ben lontano dai fasti del programma Endemol. Che strano…

Non solo niente dichiarazioni, a Vieni via con me l’azienda non ha concesso neanche la mezz’ora extra richiesta per l’ultima puntata e anzi, come ha rivelato Fabio Fazio a Che tempo che fa, sulla scrivania di Paolo Ruffini è arrivata una bella lettera di rimprovero dalla Direzione del Palinsesto per aver sforato, udite udite, di ben 2 minuti e mezzo oltre l’orario consentito nel quarto appuntamento, facendo slittare il successivo break pubblicitario. Eppure nessuno ha mai avuto nulla da ridire sugli sfori recidivi di altri show. Che strano…

Per non farsi mancare nulla, il capostruttura di Rai3 Loris Mazzetti (e capoprogetto di Vieni via con me) è stato sospeso per 10 giorni (a cui devono aggiungersi altri 15 giorni collezionati per questioni passate) dalle sue funzioni per alcune dichiarazioni sulla Rai, su Vieni via con me e per alcune dichiarazioni rilasciate ad un programma di La7 ritenute non consone dalla dirigenza e lesive dell’immagine dell’azienda. Mazzetti, che può ricorrere all’arbitrato aziendale, non è nuovo a certe “sparate” e già in passato ha ricevuto dei provvedimenti disciplinari di questo tipo (per colpa dei quali rischia anche il licenziamento, al momento “scampato” per vie delle attenuanti concesse grazie alle giustificazioni fornite in risposta al richiamo).


6
dicembre

DM LIVE24: 6/12/2010. GABRIEL GARKO E’ SOMMERSO, LA HUNZIKER E’ IN PANICO E FAZIO E’ DEDITO AGLI ELENCHI

Diario della Televisione Italiana del 6 Dicembre 2010

>>> Dal Diario di ieri…

  • Sommerso

lauretta ha scritto alle 12:40

Gabriel Garko in un’intervista su La Repubblica: “Sono sommerso da un mare di proposte.. E di soprannome mi chiamano ‘Signornò’. Preferisco mangiare pane e cipolla, ma non dovermi pentirmi poi. Ho rifiutato anche tre film a Hollywood, ma proprio non erano nelle mie corde…”

  • Panico

ciottolina ha scritto alle 13:48

Panico in diretta dalla Hunziker. Un giovane che doveva saltare un’auto in corsa con le molle ai piedi è caduto malamente e si è ferito. Sabato sera milioni di telespettatori hanno assistito in diretta al drammatico incidente nell’arena di Wetten Dass…?,la popolarissima trasmissione sulla Zdf condotta da MichelleHunziker e Thomas Gottschalk. Uno dei concorrenti, il ventitreenne Samuel Koch, aveva scommesso di poter saltare, grazie a speciali molle poste sotto i piedi, sopra un’auto in corsa. [...] Il giovane è caduto ed è rimasto a terra immobile. Ora si trova in ospedale. Lo show, in diretta in Germania, Austria e Svizzera, è stato immediatamente interrotto. Sotto choc i conduttori e il pubblico presente in sala. «Presto, un medico! Abbiamo bisogno di un panno», si è accalorata Michelle Hunziker.[..] (Corriere.it)

  • Elenchi

ciottolina ha scritto alle 21:56

L’ennesimo elenco di Fabio Fazio a “Che tempo che fa”, questa volta delle cose che gli sono rimaste del programma “Vieni via con me”:

-un senso di graditudine sincera verso il pubblico, una senzazione strana, quella di avere davvero condiviso i propri sentimenti con 10 milioni di persone.
-le statuine del presepe di San Gregorio Armeno che ritraggono me e Saviano insieme nel presepe.
-più di nove mila elenchi arrivati al nostro sito.
-anche un po’ amarezza perchè al dirigente responsabile del programma Loris Mazzetti non è stata risparmiata la sospensione di 15 giorni, noi invece abbiamo tanto bisogno di lui.
-la colonna sonora
-voglia grande di raccontare tante altre storie, insomma di non fermaci qui e la voglia che queste storie possano essere raccontate ancora una volta il rai, se la rai lo vorrà.
- una lettera della rai in cui si rimprovera rai3 perchè “Vieni via con me” nell’ultima puntata ha sforato di 2 minuti e mezzo oltre l’orario consentito.
- il budino assurdo, di una marca assurda, di un colore assurdo, che Roberto Saviano mangiava tutte le sere alla menza rai e gli piaceva!
- i croccantini del bar della rai.
- il cane anti esplosivi che ci annusava tutti primi di cominciare.
- la magia di Roberto Benigni.
-tutti gli ospiti che sono generosamente venuti.
- tanti motivi per rimanere, tanti per andare, tanti motivi per essere felici di fare il nostro lavoro, tanti motivi per dire ancora una volta grazie a tutti voi, a Roberto Saviano, che per parte sua dice ancora una volta grazie a tutti!”