Enrico Mentana, per molti il Mitraglietta, per altri il ‘Messia’, sicuramente ‘l’uomo della storia’ per La 7, capace di elevare a potenza i suoi ascolti dopo l’arrivo del giornalista. Da quando è giunto dalle parti del terzo polo televisivo l’informazione sembra aver ricevuto una scossa che ha sparigliato alcune concrezioni che si erano cristallizzate pericolosamente sull’approfondimento. Sulla sua rete le luci non si spengono quasi mai, vuoi per i simpatici inconvenienti estivi, vuoi per una minor propensione a chiudere per ferie.
Già protagonista nelle vesti di moderatore di un acceso dibattito tra Giuliano Ferrara e Marco Travaglio, a Sorrisi racconta questo esordio di stagione e prova a spiegare quale sarà il panorama di rete nei mesi a venire, snodo importantissimo nella storia politica italiana. Sicuro della forza del suo marchio (afferma di essere la prima fonte di introiti pubblicitari per il canale) proprio sulla contesa di cui sopra, durante la quale l”elefantino’ l’ho ha accusato di non essere un buon giornalista, dichiara:
“Il livello di litigiosità è stato superiore al tollerabile. Io non faccio il capoclasse e il trasporto agonistico spinge qualcuno ad andare fuori dalle righe. E’ auspicabile che queste cose non accadano anche se è difficile immaginare un dibattito al cloroformio su una materia così incandescente.”