12
ottobre

VERISSIMO: DOPO BELEN ARRIVA CORONA

Fabrizio Corona

Dopo aver ospitato la scorsa settimana Belen Rodriguez, Silvia Toffanin è pronta a puntare su un’altra colonna portante della vita della soubrette argentina: Fabrizio Corona, che interverrà domani a Verissimo. Dopo aver scandagliato parte della sua travagliatissima vita privata, dalla sua presunta gravidanza all’anello regalatole da Stefano De Martino, Belen, parlando dei suoi ex, si è confessata ancora attaccata a Corona, volendogli ancora bene.

Peccato che l’ex Mister Scoop non la pensi allo stesso modo, vista la recente pubblicazione di una lettera in cui accusa la sua ex compagna di averlo denunciato per appropriazione indebita della sua auto, arricchendo così il nugolo di problemi giudiziari a suo carico. Fra un panino al prosciutto preparato da Andrea e i consigli modaioli di Jonathan, Corona, sicuramente, parlerà di Belen, delle frecciatine velenose sui giornali, fra cui quella di una performance sessuale decisamente inferiore a quella offerta dall’atletico ballerino di Amici.

Corona non ci sta e, dopo aver delucidato i lettori sulla ricostruzione dei fatti in merito alla denuncia dell’argentina, spiega dell’esistenza di un video porno che la stessa Rodriguez ha avuto idea di girare e che, probabilmente, teme che approdi su internet. Che Corona torni sull’argomento sviscerando dettagli piccanti e rivelatori sconosciuti ai più?

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12
ottobre

GREY’S ANATOMY: IL MEDICAL DRAMA LASCIA ITALIA1 E APPRODA IN PRIMA TV SU LA7

Grey's Anatomy

E’ quella che si definisce una “serie bandiera”. Non tanto per una questione d’ascolti (da record sul satellite, discreti per la messa in onda in chiaro) quanto per l’influenza che ha avuto sui telespettatori e per la forza dei contenuti. Con la chiusura di Dr House, Grey’s Anatomy è l’unico medical drama di successo rimasto così come è l’ultimo telefilm superstite – con una media di spettatori che in Usa supera i 10 milioni – della golden age di Abc che tra il 2004 e il 2006 ha varato serie come Lost, Desperate Housewives e Brothers and Sisters.

Tutto ciò non è bastato per convincere Mediaset a trattenere la serie, però. Ebbene sì, caso più unico che raro per un telefilm ancora in corso, Grey’s Anatomy cambia casacca e passa da Italia 1 a La7. Luca Tiraboschi perde una serie identitaria per motivi ufficialmente non ancora noti – anche se qualche mese fa il direttore dichiarava che per ragioni economiche Italia1 avrebbe ridotto le ore di programmazione destinate ai telefilm – mentre La7 punta su un prodotto di sicuro appeal che va a catturare quel pubblico femminile che finora ha faticato a pigiare il tasto sette del telecomando. E, a questo proposito, sarà interessante conoscere il responso auditel sulla nuova rete abituata ai nano share. Il dato da cui partire è quel 7.93%, pari a 1.533.000 spettatori, fatto segnare, il 6 agosto 2012, dall’ultimo episodio della settima stagione trasmessa da Italia1.

Il debutto di Grey’s Anatomy è fissato per martedì 23 ottobre alle 21.10 quando assisteremo ai primi due episodi, in prima visione in chiaro, dell’ottava stagione, cui seguirà, tra un anno, la nona. Le vicende del Seattle Grace ripartono dalla difficile situazione della dottoressa Meredith Grey (Ellen Pompeo) che deve affrontare a livello professionale e personale le conseguenze della manomissione dei risultati delle ricerche scientifiche sull’Alzheimer portate avanti dal marito Derek Shepherd (Patrick Dempsey). Un gesto estremo quello di Meredith, messo in atto per curare Adele Webber (Loretta Devine), la moglie del primario dell’ospedale (James Pickens Jr.), una sorta di padre acquisito per la giovane in virtù del forte legame che in passato lo unì a sua madre.

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12
ottobre

ASCOLTI SATELLITE DI GIOVEDI 11 OTTOBRE 2012: X FACTOR NON VA OLTRE I 560.000 SPETTATORI

I giudici di X Factor

[Cercavi i dati d'ascolto della tv generalista? Clicca qui] Ieri, giovedi’ 11 ottobre, 9.862.107 spettatori unici hanno seguito i canali della piattaforma Sky. Nell’intera giornata, i canali della piattaforma Sky hanno raccolto uno share medio del 6,9% (9,8% se si considera il target commerciale 15-54 anni).

PRIME TIME - In prime time, tra le 21 e le 23, l’audience media dei canali Sky e’ stata di 2.282.470 spettatori con l’8,3% di share (11,6% se si considera il target commerciale 15-54 anni). Per l’Intrattenimento, ancora in crescita gli ascolti di ”X Factor”. Ieri la puntata di selezioni dedicata agli Home Visit – che ha rivelato i protagonisti della nuova edizione del talent show – in onda dalle 21.10 circa su Sky Uno+1/HD e disponibile sul servizio Sky On Demand, e’ stata vista da 560.497 spettatori medi complessivi e 906.611 spettatori unici, con un indice di fedelta’ pari al 62%. Sempre per l’Intrattenimento, la quindicesima puntata di ”Csi – Scena del crimine”, dalle 21.05 circa su Fox Crime HD/+1/+2, e’ stata seguita in media da 370.034 spettatori complessivi, mentre il primo episodio della serie tv ”Copper’‘, in onda dalle 21.55 sugli stessi canali, ha raccolto davanti alla tv 163.482 spettatori medi complessivi. Infine, sono stati 194.574 gli spettatori medi complessivi (281.262 i contatti unici) che hanno seguito dalle 21 su Sky Uno HD/+1 l’appuntamento con ”Gli Sgommati’‘. Sui canali Cinema, share del 2,29% in prime. In particolare, il film ”I fiumi di Porpora”, dalle 21.10 su Sky Cinema 1/+1 HD, ha ottenuto un’audience media di 271.418 spettatori complessivi. Inoltre, il film ”La morte puo’ attendere”, dalle 21.10 circa su Sky Cinema 007 HD, ha raccolto 153.417 spettatori medi. Tra le proposte di ”mondi e culture”, l’appuntamento con la serie documentaristica ”Affari di famiglia’‘, dalle 20.35 circa su History HD/+1, ha avuto un se’guito di 69.975 spettatori medi complessivi.

PRESERALE - Nella fascia preserale, tra le 18 e le 21, i canali Sky hanno registrato uno share del 5,8%. In evidenza il film d’animazione ”I Puffi”, in onda dalle 19.20 circa, seguito da 119.936 spettatori medi complessivi.





12
ottobre

SERIE B TV: DA DOMANI IL CAMPIONATO CADETTO IN ONDA SULLA MAI DECOLLATA EUROPA 7 HD

La Serie B su Europa 7 HD

La Serie B su Europa 7 HD

Sì, anche se nessuno se ne era accorto, Europa 7 esiste ancora. La televisione dell’imprenditore Francesco Di Stefano è ancora on air, anche se il progetto originario di dar vita ad un nuovo polo televisivo in diretta concorrenza con i big del settore non è mai decollato. C’è  qualcuno però che, in mancanza di spazi su cui appoggiarsi, ha bussato alla porta di Di Stefano: è la Lega Serie B che da domani 13 ottobre (in occasione della nona giornata di Campionato) vestirà i panni dell’editore televisivo e offrirà un proprio bouquet di canali nel multiplex in DVB-T2 di Europa 7 (la cui copertura è pure piuttosto scarsa), in diretta concorrenza con Sky e Mediaset Premium (che però offre solo anticipi e posticipi).

Serie B TV – diretta da Massimo Caputi – offrirà nel fine settimana tutte le partite (esclusi anticipi e posticipi) delle squadre del campionato cadetto in “alta qualità” (quindi, non in HD), mentre il restante palinsesto sarà occupato dagli highlights di anticipi e posticipi, ma anche repliche, informazione e reportage. Ma veniamo ai prezzi della nuova pay tv calcistica, facendo un confronto con le proposte di Premium e Sky.

L’abbonamento a Serie B TV costa 99 euro l’anno, a cui bisogna aggiungere 39 euro di attivazione e l’acquisto del decoder DVB-T2, che costa 129 euro, per un totale di 270 euro circa. Premium offre tutto il Calcio (ma la B solo con anticipi e posticipi) assieme a Serie Tv, Documentari e Premium Play a 24 euro al mese, a cui bisogna aggiungere 59 euro di attivazione, per un totale di 347 euro l’anno. Sky invece offre la Serie B a 99 euro l’anno, ma bisogna essere abbonati almeno al pacchetto base della pay tv (Sky TV), che costa 19 euro al mese, a cui bisogna aggiungere i costi di installazione, pari a 49 euro, per un totale di 376 euro.

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12
ottobre

IMMANUEL CASTO A DM: I SOLDI SPESI MEGLIO? QUELLI DALL’ANALISTA. SONO SCHIAVO DELLA SOCIETA’ DELL’IMMAGINE. NEL NUOVO ALBUM NON SOLO PORN GROOVE

Immanuel Casto

Immanuel Casto

Spesso associato alla “provocazione a tutti i costi” con i suoi video irriverenti sui temi più disparati che affliggono la nostra società, Immanuel Casto è pronto ad accogliere nuove sfide che mettano in luce la sua creatività. E così, dopo aver firmato la canzone originale “Porn to be alive” di Kubrick-una storia porno, nuova web serie presentata al Roma Fiction Fest, il cantante lombardo è irrefrenabile e un vulcano di idee che spaziano da un corto a carattere drammatico a un malizioso gioco da tavolo sullo sfruttamento della prostituzione.

Kubrick-una storia porno, è la nuova web-serie lanciata al Roma Fiction Fest di cui tu hai firmato la canzone originale “Porn to be alive”: secondo te questo connubio fra cinema d’autore e cinema porno potrà avere presa sul pubblico?

A prescindere dai temi che deve affrontare Kubrick, la vera sfida è nel fatto che sia una web-serie. Non è preclusa la possibilità che un’emittente decida di acquistare la serie, ma nel frattempo puntano al web dividendola in tre episodi, ricalcando le orme di Fritz. Lo fanno giocando le loro carte che sono quelle di trattare il mondo del porno con moltissima leggerezza, realizzando un prodotto fresco indirizzato a un pubblico molto giovane.

Analizziamo il titolo: Kubrick, ti piace? Hai visto qualche suo lavoro?

Beh si, assolutamente si. Forse per quanto riguarda il cinema non ho un regista favorito, ma è sicuramente uno dei miei preferiti. All’anteprima qualcuno ha detto “Si dice che Kubrick tira sempre”. Ed in effetti c’era talmente tanta gente all’anteprima che si è dovuta ripetere la proiezione prenotando una seconda volta la sala. Speriamo sia un buon auspicio anche per il web.

La seconda parte del titolo è invece “una storia porno”: qui siamo un po’ più ferrati. Ti sei avvicinato al genere porno per interesse, curiosità o strategia?

Alla base c’è una mera ispirazione. E’ un po’ come domandare a Dario Argento perché coltiva il genere del film horror. Ti posso dire quelle che sono le componenti alla base di ciò che faccio: una puramente artistica e una ludica legata al divertimento e a un senso liberatorio soprattutto per l’ascoltatore. Spesso anche chi mi apprezza pone molto l’accento sulla critica, sulla denuncia sociale di alcuni miei pezzi dimenticando però che uno degli aspetti più importanti del mio lavoro sia proprio il divertirmi e il divertire con i miei pezzi. In alcuni brani, invece, avevo come obiettivo una “riscrizione sociale”, più che una critica sociale. Non esprimo un giudizio, semplicemente dico le cose senza mezzi termini toccando determinati argomenti.

Diciamo che scegli l’arma della provocazione…

Quando scrivo un pezzo lo faccio dando voce alla mia ispirazione e pensando alla reazione dei miei fan quando l’ascolteranno, non a chi sto antipatico. Non penso a come infastidire qualcuno, ma non nego di trarre soddisfazione quando vedo che un determinato target che io non gradisco e che indirettamente critico con i miei pezzi si senta tirato in causa. In questo senso provocare mi piace.

Quanto è importante provocare per avere successo?





12
ottobre

MARIANNA DE MICHELI A DM: LA NOTORIETA’ TOUT COURT NON MI INTERESSA. VIVO CON SERENITA’ LA SITUAZIONE DI CENTOVETRINE

Marianna de Micheli

Da eroina della soap a compagna di Adolf Hitler. Marianna de Micheli ha deciso di puntare sulla versatilità per la sua carriera d’attrice. In attesa che l’azienda faccia luce sul futuro di Centovetrine, smessi i panni dell’affascinante Carol Grimani, ha deciso, infatti, di tornare al teatro dove è attualmente di scena a Roma con lo spettacolo Eva Braun, coniugata Hitler.

Com’è interpretare un personaggio controverso come Eva Braun?

All’inizio ero terrorizzata. La mia idea di lei è contraddittoria, come del resto lo sono io nella vita e quando mi capita di approcciarmi a nuovi personaggi. In una prima fase cerco di astenermi dal dare giudizi ma poi diventa inevitabile farlo. E’ un pò come quando con noi stessi tendiamo da un lato a giustificarci e dall’altro colpevolizzarci.

Credi che il pubblico di Centovetrine sia rimasto spiazzato?

Non lo so forse per i primi dieci minuti. E’ una cosa completamente diversa ma poi ci si dimentica di Carol.

Il regista dell’opera, Sergio Basile, è il tuo ex fidanzato…

Sì (ride, ndr). Sembra impossibile ma si può fare. Non ci sono state difficoltà sotto questo punto di vista anzi è stato anche un modo per riparlare di determinate cose che al momento non si sono potute affrontare. Quando la rottura è fresca non si riesce a parlare con tranquillità, invece, lavorare insieme a distanza di qualche tempo ci dato anche modo di risolvere le questioni per così dire in sospeso.

Come vivi la situazione di Centovetrine, le cui riprese al momento ferme potrebbero ricominciare a breve o mai più?

Vivo tranquillamente perchè era già successo a dicembre dello scorso anno e in quell’occasione ho avvertito il colpo più grande. Aspetto con serenità ogni decisione e il fatto di essere talmente occupata con il teatro mi aiuta a non stare con il cuore in gola.

Ti dà fastidio essere chiamata Carol Grimani?


12
ottobre

FERMI TUTTI! AMADEUS REGISTRA UNA ZERO DI STILL STANDING PER L’ACCESS DI RAI1

Amadeus

Amadeus

In principio doveva essere Enrico Papi. Per l’access prime time di Rai 1, però, le carte in tavola potrebbero essere rimescolate. In barba alle previsioni, ci risulta che Amadeus abbia registrato una puntata zero di Still Standing, il game scelto per la ’successione’ agli Affari Tuoi di Max Giusti ed inizialmente pensato per il preserale di Flavio Insinna su Canale 5.

Come spesso succede negli ultimi tempi, vi è volati all’estero per testare un nuovo show. La location scelta in questo caso è Barcellona dove, nei primi giorni del mese, il conduttore ravennate si sarebbe recato per la registrazione.

Nei palinsesti pubblicati da Sipra, Still Standing figura già nel dopo-tg dell’ammiraglia della tv pubblica a partire dal 17 dicembre prossimo; ma sembra che la zero debba essere sottoposta all’approvazione del Direttore di Rai Intrattenimento, Giancarlo Leone, e del capostruttura Antonio Azzalini.


12
ottobre

ALESSANDRO GRECO: SE TORNASSE FURORE DOVREI CONDURLO IO

Alessandro Greco (foto di Massimo Milanese)

Era uno dei format più amati dagli estimatori della musica e del varietà quando nel 1997 Furore debuttò sul piccolo schermo con un allora giovanissimo Alessandro Greco. In un stagione televisiva particolarmente difficile dal punto di vista degli ascolti e delle idee, un possibile ritorno della storica trasmissione di Rai2 inizia a farsi largo fra il brainstorming dei dirigenti Rai. Il suo conduttore storico, dapprima a DM e ora a Stop, chiarisce la sua posizione in merito a una nuova edizione della sua creatura, da sempre associata al suo volto e alla sua simpatia:

“Da quando il programma non va più in onda, ovunque io vada, le persone che incontro, quasi avessero un nastro registrato, mi chiedono tutte: ” Quando torna Furore?”. Si tratta di una trasmissione che è stata ed è tutt’ora molto amata”.

Questa volta sembra che le voci intorno a Furore si facciano più insistenti, anche se lo speaker radiofonico rimane coi piedi per terra e nel frattempo “scalda i muscoli e incrocia le dita”.

Sulla possibile scelta di un nuovo conduttore del programma da parte della Rai, Greco pensa che:

“La Rai ha bisogno di farsi del bene e non certo del male. Ci sono programmi che sono legati a quella persona, a quel conduttore. E’ come una formula matematica per la quale Furore è uguale ad Alessandro Greco”.

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