La domanda che ci siamo posti è: ma era proprio necessario? L’idea di riadattare La Bella e la Bestia poteva anche essere interessante, ma portarla sul piccolo schermo come procedurale con punte di fantasy forse non si è rivelata la scelta più azzeccata. E pensare che il progetto è stato fortemente voluto dal neo Presidente di theCW che appena insediatosi ha dato via al remake in salsa moderna della famosa fiaba, più nota nelle vesti di cartoon grazie alla mano della Disney.
Nel frullare gli ingredienti però, qualcosa deve essere andato storto. Il fatto è che Beauty and the Beast ha una sceneggiatura veramente poco credibile, con la nuova Bella, Catherine Chandler interpretata da Kristin Kreuk, e la Bestia Vincent Keller, interpretato invece da Jay Ryan, che decidono di darsi manforte e aiutarsi vicendevolmente nel giro di pochi incontri, nonostante la strana creatura con cui la detective protagonista si ritrova di punto in bianco ad interagire. Non c’è l’introspezione dei singoli personaggi, che per giunta faticano a trovare un senso all’interno della storyline, non permettendo allo spettatore di immedesimarsi e affezionarsi. E così anche la storia d’amore, subito sbocciata manco fosse un Harmony qualsiasi, risulta del tutto fuori contesto. E pensare che proprio a theCW sono dei maestri nel calcare certe tematiche, come ampiamente dimostrato da serie come Gossip Girl, One Tree Hill e The Vampire Diaries.
Non c’è quindi da meravigliarsi se Beauty and the Beast non ha convinto il pubblico oltreoceano: da una parte non strizza l’occhio come dovrebbe ai teen, complice la sceneggiatura un po’ troppo sbrodolata, dall’altra fatica a convincere il pubblico più adulto, che invece è abituato a storie decisamente più coerenti e studiate.