15
marzo

LA MIA CASA E’ PIENA DI SPECCHI (PER LE ALLODOLE)

La Mia Casa è Piena di Specchi: Sophia Loren e Xhilda Lapardhaja

“L’ingles no sappim ma c’murimm e famm” è una delle battute clou di La mia casa è piena di specchi, biopic dedicato a Romilda Villani, madre di Sophia Loren, in onda stasera con la seconda parte su Raiuno. Poche parole emblematiche perchè sono quelle che aprono a Sophia, interpretata da una mono espressiva Margareth Madè, le porte di Cinecittà, rivelano il temperamento di Donna Romilda e soprattutto riescono a dare l’idea delle tante folies di una miniserie che vorrebbe essere evento ma che di eccezionale ha solo il budget.

Sì, perchè innanzitutto la fame di cui dice di morire Romilda la vediamo solo a parole così come le umiliazioni, le sconfitte e la guerra che Romilda racconta, al padre delle sue figlie, di aver patito. Ciò inevitabilmente sottende ad una grossa manchevolezza nella sceneggiatura della miniserie. Una lacuna che va a sommarsi ai numerosi “non sense linguistici”. Romilda, infatti, agli inglesi si rivolge in napoletano, quasi fosse una lingua universale, mentre con i suoi genitori, vecchietti di Pozzuoli, zona del napoletano in cui il dialetto è assai diffuso e marcato (ricordate Ciairo di Paolantoni -anche lui presente nella fiction?), si rivolge spesse volte in italiano. Parimenti l’accento partenopeo della figlia è presente solo quando studia dizione; a proposito dalla fiction scopriamo una cosa che avrebbero immaginato in pochi: Sophia Loren ha studiato dizione.

Ed è proprio l’attrice italiana più conosciuta all’estero a costituire l’aspetto più kitsch della fiction. A ben 70 anni suonati la nostra diva veste i panni di una donna di 20-30-40 anni. Sarà forse per questo motivo, ossia per l’utilizzo di strumenti digitali “spiana rughe”, che la fiction è costata ben 5 milioni di euro alla Rai; una somma che pone La mia casa è piena di specchi ai primi posti delle miniserie più costose prodotte dalla televisione di Stato nell’ultimo anno. Di certo gli alti costi non sono dovuti alle scene girate in esterna, visto lo scandaloso e pietoso uso dei chroma key, tecnologia che va a sovrapporre attori a sfondi fotografici o filmati, neanche fossimo in una telenovelas venezuelana.

Le uniche note positive sono legate alla fonte della fiction ossia il romanzo scritto da Maria Scicolone che dopo essere sorella di (Sophia), nuora di (Benito Mussolini), madre di (Alessandra Mussolini) diventa così anche figlia di (Romilda). Emerge, infatti, dal racconto un ritratto di Donna Romilda che va oltre i soliti stereotipi buonisti da fiction non mancando di evidenziare chiaroscuri di una donna dall’affascinante vissuto. Per chi non conoscesse la sua storia e volesse conoscerla l’appuntamento con la seconda e ultima parte de La mia Casa è piena di specchi è tra pochissimo.



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14 Commenti dei lettori »

1. luigino ha scritto:

15 marzo 2010 alle 20:28

ieri ho iniziato a metà la fiction e da subito mi ha iniziato a prendere…. io la trovo una bella fiction, per carità, niente di extra però bella! ma forse sono io che ho gusti decisamente mediocri…. ormai voi di DM mi deprimete… prima con patty,poi con le fiction di raiuno (tipo quella ambientata a firenze già non ricordo il nome)…. sigh sigh… ecco cosa significa crescere a pane e programmi trash!



2. Mattia Buonocore ha scritto:

15 marzo 2010 alle 20:31

@Luigino allora lo prendo come un complimento… Su patty, w…



3. luigino ha scritto:

15 marzo 2010 alle 20:41

ma non era una critica all’articolo, eh!!!! perché le puntualizzazioni (di cui io non mi sono spesso nemmeno accorto) sono anche giuste, ma sono io che ormai non riesco a fare un distinguo…. tutta colpa della D’Eusanio,della De Filippi,della D’Urso… ora a pensarci c’è un denominatore comune a queste signore…la D.



4. Emy ha scritto:

15 marzo 2010 alle 20:42

Da profana pur non conoscendo il termine “chroma key”, mi ero accorta degli sfondi fasulli. Ricordano anche a me le telenovelas, da Veronica Castro fino a Grecia Colmenares!!!! :-D
Che dire? Vergognoso soprattutto x l’alto budget di cui non ero a conoscenza!!! Della Madè si sente l’accento siracusano (l’attrice mi pare sia di Avola) che viene spacciato x napoletano!! Insomma se pensavamo che da stasera finalmente ci saremmo potuti liberare dei pacchi,ci eravamo solo illusi !!! Raiunoci ha riservato proprio un bel polpettone!!!!



5. ANnuccia ha scritto:

15 marzo 2010 alle 21:37

Ma poi anche l’attrice che interpreta Maria,ha un’accento proprio inadeguato,mi smebra del nord,mentre la vera ,simpaticissima,Maria (come Sofia)ha un’accento e una cadenza molto particolare e tipicamente napoletano…



6. Tvmania ha scritto:

15 marzo 2010 alle 23:27

Io l’ho trovata piacevole, interessante, il ritratto di un’Italia che ormai non c’è più…oggi le ragazze fanno GF -> Tv trash -> Dimenticatoio…
Questa è la storia di una ragazza qualunque del popolo, come noi, con una grande aspirazione ed una madre forse troppo opprimente.

Proprio il ritratto della madre, non è stato quello di un’ eroina, ma una donna che ha sofferto tanto nella vita, forse la mancata possibilità di avere successo e un amore che l’ha sempre delusa.

Comunque Sofia è l’ultima grande DIVA italiana, dopo di lei non c’è ne sono state più, quindi è giusta onorarla così…e i difetti tecnici che avete visto voi, pazienza, puttroppo non siamo in America dov’è tutto super perfetto…;)



7. Davide Maggio ha scritto:

15 marzo 2010 alle 23:30

@ TVmania: ora non e’ che vorrei stare a sindacare, ma alla fine la Loren ha fatto carriera – stando a quello che emerge dalla fiction – perche’ è scoccato l’amore con Ponti. Questo è…



8. laura ha scritto:

16 marzo 2010 alle 00:25

sinceramente mi trovo d’accordo un pò con tutto quello che è stato detto.
1. a livello tecnico quest’uso del croma key è pietoso!
2. è inverosimile e spaventoso che la loren abbia voluto interpretare anche il ruolo di sua madre da giovane
3. non è un bell’esempio la sua storia! questa fiction fa emergere una verità inquietante, e cioè che la loren l’ha data via per far carriera! certo, è anche brava, ma quante ragazze di oggi, per esempio, sono brave e non hanno l’opportunità di farsi avanti ( a meno che non decidano di darsi al talent show?), allora dovrebbero tutte “darla” in cambio delle opportunità giuste per emergere?
non so, poi fate voi…



9. Pape Satan ha scritto:

16 marzo 2010 alle 00:45

La fiction in cui la Loren
interpreta la madre della Loren
e dove la
protagonista non si capisce se sia
la Loren o la madre della Loren
o la Loren che interpreta la madre
della Loren

quante speranze di successo aveva
una roba del genere?

E su!!!

E’ proprio vero che rompere… gli specchi
porta male



10. giulia ha scritto:

16 marzo 2010 alle 10:57

Quindi i soldi c’erano ma sono stati spesi male…
Ieri sera dopo la fiction è andata in onda La Ciociaria con una Loren nel pieno fulgore della gioventù: lì s’è vista la differenza con quel palo della luce che hanno scelto per rappresentarla nella mini-serie.
Per non parlare della ragazzina che ha interpretato Maria Scicolone da piccola! Una faccia sardonica da prendere a sberle!
La regia di un racconto del genere poteva essere affidata a grandi professionisti come Scaparro, Pupi Avati…oppure lasciare la storia all’immaginario dei lettori del bel libro della Scicolone.

Davide Maggio :
Carlo Ponti avrà sicuramente aiutato la Loren nella sua carriera ma di materiale su cui lavorare ce n’era, non lo si può negare.
Se non avesse incontrato Ponti sarebbe emersa comunque, diversamente sarebbe stato uno spreco.



11. luigino ha scritto:

16 marzo 2010 alle 11:06

Davide Maggio, non vorrei polemizzare ma Carlo Ponti era un produttore cinematografico…
che discorso è?!
Non è che la Loren era caduta nel mirino di… Bill Gates che, con i suoi soldoni, le ha fatto fare quello che voleva… parliamo di un produttore cinematografico.
Se un’artista non deve essere notato da un produttore del suo settore, da chi deve essere notato?



12. Francesco ha scritto:

16 marzo 2010 alle 12:18

Sono contento che qualcuno che abbia visto la fiction la pensi come me.
Ho evitato le 2 puntate: mi è bastato vedere il trailer per decidere che la madre della Loren mi sta abbondantemente sugli attributi, tanto trasuda prepotenza ed arroganza.



13. ANnuccia ha scritto:

16 marzo 2010 alle 12:49

Io ieri per la prima volta mi sono vista xintero una fiction italiana e per giunta Rai…Certo i soldi spesi non si vedono in tutta onestà.Solo la Loren era ben vestita e ben pettinata,poi per il resto a guardare le parrucche di Maria mi veniva d piangere per non parlare della scena finale in cui c’è Francesco Paoloantonio con una capigliatura bianca ridicola,tipo spray per la neve a natale sul presepe.Ma poi Maria Scicolone era interpretata da un’attrice albanese,quindi un’accento incompatibile con l’originale …Per quanto riguarda la Loren è innegabile che la spinta l’abbia avuta,nel senso che ha avuto ottime parti da interpretare,e il dubbio ci viene paragnando Carlo POnti a Cary Grant…Ma in tanto la Loren era di una bellezza autentica ,unica ,di quelle che non si vedono più,e come attrice ha dato sempre un impronta tutta sua alle interpretazioni…ED è anche vero che con Ponti ci è rimasta tutta la vita e ha avuto da lui 2 figli!



14. lucy ha scritto:

16 marzo 2010 alle 23:07

anche se con ritardo voglio dire la mia sulla suddetta fiction…è stata terribile, tutto era sbagliato…in primis la Loren che a 75 anni ha avuto il coraggio di interpretare sua madre giovane che si innamora dello Scicolone (De Caro) che potrebbe essere suo figlio…eppoi la miseria che ha vissuto all’epoca è stata raffigurata con vestitini all’ultima moda ,foularini al collo che facevano pendant con i bei vestiti,pettinature sempre in piega perfetta,accessori non certo adatti alla miseria del tempo. La Loren come ha potuto realizzare tutto ciò…..giusto perchè era tratto dal libro di sua sorella….forse a Maria servivano dei soldi……..Non parliamo ,poi, degli esterni……ogni volta che l’azione si svolgeva davanti la pensione romana delle Scicolone,i figuranti erano sempre gli stessi,fra cui una donna con un carrozzino…..sarà passata una decina di volte…..Ed alla fine il piatto forte ….il viso di Sofia…..soprattutto nella prima parte ,quando doveva essere giovane,immobile.statica,forse per non farsi venire le rughe o forse perchè tutta l’impalcatura creatale sulla faccia,per cancellare i segni del tempo,non le consentivano di esprimersi…….povera Sofia !!! dopo tanto fulgore e gloria ridursi così…..De Sica si rivolge nella tomba ed anche chi le ha dato l’oscar



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