12
maggio

PAOLA FERRARI CONTRO LA CORTELLESI PER UNO SKETCH SUL FEMMINICIDIO (VIDEO): “E’ UN ATTO DI UNA VIOLENZA VERBALE INAUDITA”

Paola Cortellesi recita il brano contro il Femminicidio

E’ quantomeno paradossale che uno spot contro il femminicidio, una delle piaghe dell’Italia contemporanea, principale causa di morte tra le donne, dia origine a una lite proprio tra due donne, entrambe protagoniste della nostra tv. Ed è ancora più paradossale che il casus belli sia scoppiato proprio sul piccolo schermo, all’interno della puntata di giovedì scorso di Servizio Pubblico quando – a seguito dell’ospitata di Serena Dandini, autrice di Ferite a morte, il libro e spettacolo teatrale incentrato sui racconti delle donne che hanno perso la vita per mano di un marito, un compagno, un amante o un ex – è andato in onda uno sketch interpretato da Paola Cortellesi.

L’ex conduttrice di Zelig con una performance tanto amara quanto ricca di sarcasmo veste i panni di una donna, uccisa e gettata dentro un pozzo dal quale fa partire un grido d’allarme rivolto alle istituzioni e a coloro che dovrebbero indagare per prevenire i tanti, troppo femminicidi italiani. Il suo grido di dolore contiene un passaggio, chiaramente rivolto a Paola Ferrari, che vi riportiamo testualmente:

“Decideva sempre lui (l’uomo che ha ucciso il personaggio interpretato dalla Cortellesi, ndDM) ciò che si doveva guardare. Meglio morta che guardare un’altra Domenica Sportiva co’ cosa, con l’illuminata, quella presentatrice piena di luce che pare la Madonna, quella bionda che dice i risultati con le labbra, il rossetto forte e gli orecchini a lampadario. A lui piace tanto, quanto gli piaceva…beh, a me faceva proprio schifo guarda un po’…”




24
agosto

SERIE A, TUTTI GLI APPUNTAMENTI TV. RAI2 CONFERMA I SUOI PROGRAMMI, AUSTERITY PER ITALIA1. LE PAYTV PUNTANO SULLE DIRETTE (E SKY SULL’HD)

Quelli che

Si riparte! Tra poco più di 24 ore tornano in campo le squadre di Serie A e con esse tutto il cucuzzaro di approfondimenti sportivi che i calciofili sono abituati a seguire per non perdersi nemmeno un gol, una polemica, un’azione da moviola di quello che era il campionato più bello del mondo. Per comodità espositiva, una prima distinzione che occorre fare è quella tra programmi in chiaro e l’offerta delle pay tv che puntano forte sulla diretta delle partite. Le trasmissioni di Rai2 e Italia1, uniche due emittenti nazionali che dedicano parte del proprio palinsesto del weekend al calcio italiano, saranno le uniche accessibili alle tasche di tutti.

MEDIASET – A risentire maggiormente dell’austerity è proprio il canale diretto da Luca Tiraboschi. Archiviati infatti Controcampo – che sarà sostituito da Undici, il nuovo talk show di Pierluigi Pardo in partenza lunedì 17 settembre su Italia2 – e Guida al Campionato, ad offrire una panoramica generale sui match è rimasta solo l’edizione domenicale di Sport Mediaset XXL in onda per un’ora dalle 13 con la conduzione di Mino Taveri. L’impossibilità di competere con le tv a pagamento sul terreno della Serie A ha portato Mediaset a spendere tutte le risorse sul terreno europeo dove, tra le dirette dei match di Champions ed Europa League e i relativi approfondimenti, ha allestito un’ottima programmazione in grado di soddisfare li calciofilo che non ha sottoscritto alcun abbonamento pay.

RAI – Nonostante l’estenuante tira e molla sui diritti tv, Rai2 è riuscita a confermare (ad un prezzo molto più basso di quello richiesto dalla Lega di Serie A) quasi tutte le trasmissioni che il tifoso da poltrona è ormai abituato a conoscere. Il quasi è riferito a Quelli che il calcio, collocato in uno slot per il quale il Servizio Pubblico non è riuscito ad accaparrarsi i diritti ed è stato rinominato semplicemente Quelli che (al via il 16 settembre). Per il resto nessuna novità: confermati Sabato Sprint (con Simona Rolandi), Stadio Sprint (Varriale), 90°Minuto (Lauro) e la Domenica Sportiva (Ferrari e Gnocchi) mentre si è studiata una nuova formula per Dribbling che perde il conduttore e lo studio ed è stato ripensato come un rullo di sevizi l’uno dietro l’altro.

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22
agosto

LA DOMENICA SPORTIVA – PAOLA FERRARI CONFERMA IL SUO TEAM. GENE GNOCCHI: “RIFARO’ LA DS E ZELIG”

Paola Ferrari e Gene Gnocchi

Con le partite in programma sabato 25 agosto (alle 18.00 Fiorentina-Udinese, alle 20.45 Juventus-Parma), scatta ufficialmente la Serie A 2012/2013. L’Italia ha abbandonato il fascino olimpico e si appresta a tornare nel pallone, insieme alle trasmissioni ormai storiche e capaci da sempre di tenere vivo il calcio giocato oltre il novantesimo minuto. Tra queste c’è ovviamente La Domenica Sportiva, pilastro della seconda serata domenicale di Rai 2, saldamente nella mani di Paola Ferrari:

“I successi di audience della nostra DS, confermati anche la scorsa stagione, sono merito di tutti: di chi sta davanti e di chi sta dietro le telecamere” ha dichiarato la conduttrice in un’intervista a TeleSette, pronta a capitanare una squadra che, sulla stessa scia del calcio in crisi, ha dato forfait alla campagna acquisti/cessioni:

Squadra che vince non si cambia, ma qualcosa di nuovo ci sarà. Ad esempio il nostro Adriano Bacconi (analista di tattiche calcistiche, ndr) sarà nello studio e non in collegamento, il che permetterà al suo ‘aguzzino’ Gene Gnocchi di dar vita con lui a duetti esilaranti. Confermati Ivan Zazzaroni, Fulvio Collovati e, come detto, il ‘mio’ Gene…”.





29
maggio

TELERATTI 2012, PEGGIOR PROGRAMMA SPORTIVO: CHI VINCERA’ TRA IL PROCESSO DI BISCARDI, LA DOMENICA SPORTIVA E STADIO SPRINT

TeleRatti 2012 - Peggior programma sportivo

Il loro ruolo sarebbe quello di approfondire con chiarezza i temi del campionato ma spesso si trasformano in veri e propri ricettacoli di trash. Stiamo parlando dei programmi che fanno compagnia a tutti i calciofili nel corso del lungo weekend di pallone ai quali – per la prima volta – abbiamo pensato per la consegna dei temutissimi Teleratti 2012. Dopo le segnalazioni dei lettori, la classifica dei giornalisti e la golden share assegnata dai siti web specializzati, a contendersi il primo Teleratto per la categoria del Peggior Programma Sportivo abbiamo:

Il processo di Biscardi (7Gold): avete presente i peggiori bar sport? Quelli presenti nelle periferie di ciascun buco d’Italia dai paesini più piccoli ai quartieri delle metropoli, quelli in cui ciascuno è convinto di avere ragione e per convincere gli altri alza la voce, quelli in cui 3-4 persone parlano contemporaneamente di gol, fuorigioco e arbitri venduti? Bene, da 32 anni questi ingredienti fanno parte di uno dei format più antichi del Belpaese, il famoso ‘Processo’ che – seppur confinato su 7Gold – continua a registrare discreti ascolti, ad avvalersi di partecipazioni prestigiose (vedi gli interventi di Silvio Berlusconi) e a battagliare per l’introduzione della moviola in campo, ormai cavallo di battaglia del conduttore.

La Domenica Sportiva (Rai2): anche in questo caso si tratta di uno dei format più antichi della tv italiana. Condotta nelle ultime edizioni dalla luminosa Paola Ferrari, la DS – pur mantenendosi su buoni livelli d’ascolto – ha accusato una conduzione superficiale e la pesantezza degli opinionisti, Collovati in primis sempre troppo litigioso e saputello e prontamente rintuzzato nella sua supponenza dall’eccellente Gene Gnocchi, l’unico a tenere alto il ritmo della trasmissione.

Stadio Sprint (Rai2): le partite pomeridiane sono appena terminate, la tensione sui campi della Serie A è ancora alta e gli allenatori sono obbligati per contratto a sottoporsi alle rituali interviste post match. E’ in questo contesto che scende in campo il litigioso Enrico Varriale, pronto a mettere il pepe sulla coda della giornata di campionato, a sciorinare domande pungenti e mettere in difficoltà l’interlocutore (proprio come ogni buon giornalista dovrebbe fare). Memorabili alcune litigate con Luciano Moggi e Walter Zenga.

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19
maggio

PAOLA FERRARI A DM: “NON CREDO CHE MIO SUOCERO ACQUISTERA’ LA7. LA RAI POTREBBE TROVARE I SOLDI PER IL CALCIO TAGLIANDO I CACHET DELLE STAR”

Paola Ferrari

Il “calcio spezzatino” e l’avanzare di Sky e Mediaset Premium non hanno scalfito la sua Domenica Sportiva. Paola Ferrari può dirsi soddisfatta: lo storico talk show domenicale, nella stagione appena conclusa, è addirittura cresciuto negli ascolti con un picco record che ha sfiorato il 18% di share. Proprio un bilancio sulla DS dà il la ad una chiacchierata a tutto tondo con la giornalista che a DM non esita a rivelare la sua massima ambizione professionale

E’ stata un’annata fortunata questa per La Domenica Sportiva…

Sì, abbiamo chiuso due punti sopra la media dell’anno scorso e con la puntata del 6 maggio abbiamo realizzato uno straordinario 17.91%. Un dato assai significativo perché non veniva raggiunto da anni dal programma e sappiamo come nelle ultime stagioni il calcio sulla tv generalista sia cambiato. Una grande soddisfazione, frutto di tanto lavoro, non solo mio ma di tutti noi che la creiamo lavorando e discutendo insieme attorno ad un tavolo. La nostra non è più una trasmissione sportiva, sarebbe riduttivo considerarla tale, ma un talk che dura più di due ore.

C’è qualcuno tra i tuoi ospiti fissi che ritieni indispensabile?

Non potrei fare a meno di Ivan Zazzaroni; con lui ho un rapporto particolare, anche nei momenti di difficoltà è pronto a darti una mano. Più in generale non lascerei andare via nessuno: con Marco Civoli e Fulvio Collovati siamo amici di lunga data, mentre con Gene siamo diventati una coppia non dico comica ma quasi. Baconi ci dà una chiave tecnica-tattica fondamentale perché la trasmissione, pur avendo dei momenti più leggeri, deve avere la sua autorevolezza. L’obiettivo che ci siamo posti, quando abbiamo tolto la moviola, era di spiegare il calcio agli italiani e credo che siamo riusciti a raggiungerlo avendo offerto un prodotto molto credibile dal punto di vista tecnico ma anche un prodotto che permette di passare del tempo divertendosi. C’è stata anche una fascia di pubblico non proprio calciofila che ci ha seguito.

Malgrado il successo la Domenica Sportiva potrebbe esser messa in discussione dal mancato acquisto dei diritti tv in chiaro della Serie A da parte della Rai.





20
dicembre

COSA SAREBBE LA DOMENICA SPORTIVA SENZA GENE GNOCCHI?

La Domenica Sportiva

L’Ibrahimovic dei programmi sportivi è più in forma che mai. Disturba, schernisce, sfotte. Il suo umorismo surreale non risparmia nessuno e non c’è conduttrice, ospite o opinionista che non possa esimersi dal fare “buon viso a cattivo gioco” e accettare le freddure che escono fuori dalla sua bocca. 

Più passa il tempo e più ci si accorge che Gene Gnocchi è il vero valore aggiunto della Domenica Sportiva. Il comico di Fidenza è uno dei pochi motivi validi (l’unico?) in grado di spingere il calciofilo a soffermarsi sull’approfondimento di Rai2 dopo un’overdose di pallone iniziata ad ora di pranzo. L’impressione è quella di trovarsi di fronte a una scheggia impazzita in grado di svegliare dalla ‘catalessi’ dei noiosissimi dibattiti portati avanti da noiosissimi opinionisti. Così la sempre più ‘illuminata’ Paola Ferrari che due domeniche fa, col suo fare da saputella, domandava: “Cambiereste Klose con Di Natale? (!)” non poteva non venire dileggiata in diretta per l’insensatezza del quesito che aveva posto. Conoscete per caso, nella storia delle trasmissioni televisive italiane, un ospite che prenda così palesemente e ironicamente per i fondelli il conduttore? 

Oppure Allegri, allenatore scudettato del Milan ospite in studio, veniva apostrofato con un: “Non ti si può ascoltare, sembri Cicchitto!” per le prudenti risposte date a proposito del rapporto col Presidente Berlusconi.  Ma è nel legame instaurato con Fulvio Collovati che Gene si sbizzarrisce. 


1
settembre

GENE GNOCCHI RIMPIANGE LA VENTURA E RIMPROVERA LA TV: “NON C’E’ CONCORRENZA”

Gene Gnocchi

Avremmo già dovuto apprezzarlo domenica 28 agosto ma, causa rinvio del campionato di calcio di Serie A, anche il suo debutto a La Domenica Sportiva è stato posticipato al 4 settembre, sempre in seconda serata su Rai 2. Si tratta di Gene Gnocchi, il comico che più si intende di calcio sul piccolo schermo. E non solo perchè ha alle spalle un passato da calciatore (a 9 anni militava nei pulcini del Fidenza), ma soprattutto per la sua carriera che l’ha visto spesso alle prese col mondo pallonaro, fino alla recente conduzione di Gnock Calcio Show su Sky.

Ed è proprio dalla tv satellitare che arriva, con destinazione tv di Stato. L’esatto opposto di quanto fatto da Simona Ventura, con la quale ha condiviso probabilmente alcune tra le edizioni più riuscite di Quelli che il Calcio (non solo in termini di ascolti), che da quest’anno passa nelle mani di Victoria Cabello:

Simona rappresenta per la Rai una grande perdita – dichiara in un’intervista a Libero – io non me la sarei lasciata scappare. Lei è un valore, una professionista: sa stare davanti alla telecamera come poche (…) Non ho mai lavorato con lei (la Cabello, ndDM). Bisogna vedere se gli autori del programma adotteranno una nuova formula e quanto spazio daranno al calcio. Mi piacerebbe se riprendessero l’impianto Ventura-Crozza-Gnocchi: sport, imitazioni e gag, battute e un pò di personaggi patinati che non guastano; era vincente”.

Quanto a La Domenica Sportiva, il suo possiamo definirlo un ritorno in pianta stabile, visto che già nella passata stagione è stato ospite per quattro puntate. Ed è per questo che si sente come fosse a casa sua, tra autori del programma e tecnici della Serie A con cui scherza ed innesca battute con una certa naturalezza, a partire dalla conduttrice:

Non vedo l’ora di lavorare con Paola Ferrari che, oltre a essere una brava conduttrice, è la nuora dell’ingegner De Benedetti. Quale migliore spunto per le mie gag del risarcimento di 560 milioni di euro che suo suocero, patron del gruppo L’Espresso, ha intascato da Berlusconi?”.


22
agosto

LA DOMENICA SPORTIVA, PAOLA FERRARI NON TEME LA CONCORRENZA: “E’ IL FESTIVAL DI SANREMO DEL CALCIO”. ED ACCOGLIE IN SQUADRA GENE GNOCCHI

Gene Gnocchi

I riflettori de La Domenica Sportiva sono pronti a riaccendersi su Paola Ferrari, attesa per il settimo anno consecutivo alla conduzione della trasmissione storica firmata RaiSport, al via il 28 agosto alle 22.30 su Rai 2. Squadra che vince non si cambia e così, oltre alla conduttrice, trovano conferma anche Fulvio Collovati, Ivan Zazzaroni e Adriano Bacconi. Di prestigio i nuovi ingressi: il ct Claudio Ranieri (acquistato da RaiSport per il commento tecnico nelle telecronache della Nazionale di calcio) e Gene Gnocchi, che torna a riassaporare il clima domenicale sulla rete 2, dopo gli anni passati a Quelli che il Calcio con Simona Ventura.

“Gene ha giocato come calciatore professionista, ha una conoscenza di primo piano della materia – dichiara Paola Ferrari a La Repubblica – ed è il comico straordinario che conosciamo, un improvvisatore capace dell’invenzione più spiazzante e geniale, una velocità di pensiero e di battuta ineguagliabile. Certo, mi ‘massacrerà’, ma fa parte del gioco.

La Signora del pallone è euforica in vista della nuova stagione calcistica. Non teme la crisi del settimo anno, così come la concorrenza ’spietata’ di SkySport:

“Si, questo è il mio settimo anno alla Domenica Sportiva e non sento la crisi: è un matrimonio fedele e collaudato (…) Sky è fortissima sugli eventi in diretta e sugli approfondimenti. Ma la Domenica Sportiva è un’altra cosa: è il Festival di Sanremo del calcio. Svolgiamo appieno il nostro ruolo di servizio pubblico. Coniugando il giornalismo col talk. La scelta di De Paoli (direttore di RaiSport, ndDM) di fare a meno della moviola va proprio in questa direzione: gli episodi si guardano e si commentano senza accanimento, senza mai alzare i toni. La nostra è una piccola battaglia controcorrente, un modo di intendere la tv che rifugge da grida e insulti. Di pacatezza, intelligenza e ironia hanno tanto bisogno sia il calcio che la televisione”.