18
settembre

SANTORO LANCIA L’APPELLO AI FAN: TORNEREMO IL 23 SETTEMBRE, PASSATE PAROLA. GIALLO SUI CONTRATTI DI VAURO E TRAVAGLIO, FORSE SONO GIA’ PRONTI

Michele Santoro

Replay. Ogni anno è la stessa storia, a fine settembre Michele Santoro attacca il disco: “Cari amici, sono di nuovo costretto a chiedere il vostro aiuto...”. Il grido straziante del martire (o forse il suo solito “al lupo al lupo”) viene lanciato tramite un breve comunicato comparso sul sito ufficiale di Annozero. L’arcangelo della libera informazione ha deciso di suonare l’adunata, di chiamare a raccolta tutti i santorini a meno di una settimana dal suo ritorno in tv, fissato da tempo per giovedì 23 settembre.

La redazione è tornata al lavoro da poche ore e con grande ritardo, i contratti di Travaglio e Vauro non sono ancora stati firmati e lo spot che abbiamo preparato è fermo sul tavolo del Direttore Generale” spiega Santoro nel comunicato. Povero Michele, gliene fanno di tutti i colori, prima lo tengono sulle spine per l’intera estate e poi lasciano in sospeso i contratti dei suoi “compagni” d’avventure preferiti. Eh no, il giornalista e il vignettista non si toccano! Così, il conduttore di Annozero sfida gli impedimenti burocratici e va all’attacco: “noi saremo comunque in onda giovedì prossimo e con me ci saranno come sempre Marco e Vauro“.  Resta allora da capire se quel virgolattato riporto giovedì scorso da Repubblica (“Non mi risultano problemi, i contratti sono tutti fatti“) appartenesse davvero a Michele Santoro. Ma come?! Se così fosse (e non abbiamo motivo di dubitarene) perchè mai il giornalista avrebbe dovuto sollevare l’ennesimo polverone, lanciando addirittura un appello ai suoi sostenitori?

Che sia un modo per  pubblicizzare la trasmissione, per far parlare di sè anche stavolta? Il dubbio sorge leggendo soprattutto l’ultima esortazione che Santoro affida al popolo di Internet: “Vi prego, come avete fatto con Rai per una Notte, di far circolare tra i vostri amici e tra le persone con cui siete in contatto questo mio messaggio avvertendoli della data d’inizio del programma“. Michele vuole che si diffonda il verbo, che si annunzi a tutte le genti  il ritorno di Annozero. Evidentemente non gli sono bastate le pagine che, per tutta l’estate, gli hanno dedicato quotidiani, web e tg.

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2
settembre

SANTORO A MASI: BASTA RINVII, NIENTE MODIFICHE AL PROGRAMMA. MICHELE LANCIA L’ULTIMATUM AL DG RAI

Michele Santoro

L’ultimatum arriva per posta prioritaria ed è firmato, anche stavolta, Michele Santoro. Il Gran Visir della libera informazione, dopo le prime riunioni di produzione con i suoi collaboratori, ha tentato di sbloccare il braccio di ferro con Mauro Masi inviandogli una letterina, l’ennesima. Che noia, gira e rigira l’argomento del contendere è sempre quello, riguarda la formula che Santoro vorrà applicare alla trasmissione con cui andrà in onda dal 23 settembre su Rai2. Il gioco sta tutto lì. Il DG Rai, come noto, ormai  non mette più in discussione il ritorno in tv del giornalista ma attende solo delle garanzie sul fatto che il suo programma non diventi una replica della passata edizione. Ma Michele non ci sta, e nella missiva indirizzata a Masi lo dice chiaro e tondo: tornerò con Annozero, non c’è più tempo per modifiche o ritardi.

Egregio Direttore, gli uffici competenti della Rai hanno giudicato impossibile apportare modifiche all’impostazione dello scorso anno di Annozero se si vuole rispettare l’appuntamento con il pubblico. Ulteriori ritardi (dei quali non esiste alcuna giustificazione tecnica) comprometterebbero definitivamente la messa in onda del programma ”. Santoro non accetta compromessi, non vuole più cambiamenti in corso d’opera, la trasmissione si farà come dice lui, Masi si metta il cuore il pace una volta per tutte (come dite?! Masi è il Direttore Generale? Michele se ne frega). Poi il giornalista si mette a fare il comandino, pesta i piedi e invita il DG a darsi una mossa, esortandolo a “rimuovere quegli ostacoli burocratici che fino ad oggi ci hanno impedito di lavorare serenamente come è nostro diritto”.

Se non bastasse, nella lettera si legge anche una frecciata dai riferimenti politici: “se venissero posti ostacoli adesso sarebbe per me la dimostrazione che essi non sono figli di meccanismi interni alla Rai ma di quelle pressioni politiche già venute alla luce con l’inchiesta di Trani” ha scritto Santoro. Il riferimento, sibillino e messo lì ad arte, è alle intercettazioni che riguardano le telefonate tra il premier Berlusconi e alcuni dirigenti della tv pubblica.

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1
settembre

MASI-SANTORO, BRACCIO DI FERRO FINALE. MICHELE TORNA IN ONDA IL 23, MA C’E’ IL REBUS DI ANNOZERO

Michele Santoro

Ormai è peggio di un rebus, e la soluzione è tutt’altro che a portata di mano. Il futuro televisivo di Michele Santoro è una faccenda a prova di enigmista, a pensarci viene quasi il mal di testa. Qualcuno si è convinto che si tratti di uno di quei giochetti impossibili da risolvere, soprattutto dopo l’incontro di ieri tra il Mauro Masi e il giornalista, terminato con l’ennesimo nulla di fatto. Da mesi entrambi rimangono fermi sulle loro posizioni e non c’è verso di schiodarli. Il DG Rai vorrebbe un programma più equilibrato dell’Annozero che tutti conosciamo, mentre Santoro sarebbe pronto a ritornare con un format di fatto molto simile a quello della passata edizione. Il braccio di ferro prosegue a oltranza e intanto si avvicina il 23 settembre, data fissata per il ritorno del giornalista su Raidue.

Spazio Santoro”, sui palinsesti compare questa dicitura generica e quindi non è detto che il programma del giovedì sera si chiami ancora Annozero. Il conduttore, intanto, ha già convocato una riunione pre-produzione per fissare assieme ai suoi collaboratori le linee guida della trasmissione che ha in mente per la prossima stagione. Tra i punti fermi di Santoro ci saranno, facile intuirlo, Marco Travaglio e il vignettista Vauro. Così l’arcangelo Michele ha deciso di fare i conti senza l’oste, pur sapendo che senza l’ok di Masi non si andrà da nessuna parte.

Al momento siamo ancora al muro contro muro, ma non è da escludersi che con l’avvicinarsi incalzante del 23 settembre la ‘Annozero story’ ci riservi un colpo di scena di quelli a cui Santoro ci ha abituati. Lo scorso maggio, ad esempio, il giornalista si era dichiarato pronto a deporre la forca del paladino dell’informazione per dedicarsi, con una buona uscita milionaria, alle docu-fiction. Poi niente da fare, dopo aver fatto indignare persino i suoi fan cambiò idea: Michele è fatto così. Stavolta cosa potrebbe inventarsi per riuscire a piegare il braccio di Masi?

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30
agosto

MAURO MASI A VALANGA DA CORTINA: SANTORO CI SARA’ MA NON SO CON CHE PROGRAMMA, MINZOLINI E’ UN INNOVATORE, VESPA A SANREMO? VALUTIAMO

Mauro Masi

Forse perché i detrattori lo dipingono come lo ‘Yeti’ della tv pubblica, l’abominevole uomo dei palinsesti. Sarà per questo che Mauro Masi ha deciso di ritornare all’attacco proprio dalle alte cime delle Dolomiti. Ospite della rassegna culturale “Cortina Incontra”, ieri il Direttore Generale della Rai si è raccontato in un’intervista di Giovanni Minoli, nella quale ha parlato a tutto campo della prossima stagione televisiva. Il rompicapo Santoro, la mina vagante Dandini, l’accoppiata Fazio-Saviano, l’obiettività di Minzolini e altro ancora: l’aria di montagna ha ispirato Mauro Masi, l’ha reso più loquace del solito. Da Cortina il DG è tornato a ruggire.

Il primo macigno nella scarpa, quello che riguarda Michele Santoro, se l’è tolto subito. Sul futuro in video del giornalista, Masi ha dichiarato:”La sentenza dice che Santoro deve fare un programma, non quale programma”. Non è detto che ritorni l’Annozero che tutti conosciamo, in poche parole. E ancora:”Il suo è un caso peculiare, regolato da una doppia sentenza. Ho già firmato le carte che servono per avere un incontro costruttivo con lui, la stima per la persona e per il professionista è fuori discussione”. Solo allora potremo sapere con esattezza quale collocazione avrà Santoro all’interno del palinsesto.  In attesa del vis-à-vis con l’arcangelo Michele, Masi ha ricevuto Serena Dandini. “Ero molto perplesso, ma mi ha convinto che farà un programma con caratteristiche un po’ diverse, sempre quattro sere a settimana” ha raccontato il DG Rai.

Sulla messa in onda della coppia Fabio Fazio e Roberto Saviano, che nei mesi scorsi già aveva fatto discutere di sè con dichiarazioni tanto risentite quanto prevenute, Masi ha ammesso: “Possono essere un punto importante del palinsesto autunnale. E’ una scelta prestigiosa che condivido”.  E sulle solite critiche a Minzolini, “Non è vero che il Tg1 sia di parte, Minzolini è un giornalista di punta, un innovatore con i pregi e i difetti degli innovatori”.  Ma il Masi a valanga, da Cortina fino a Viale Mazzini, non si è fermato qui.


22
luglio

MICHELE SANTORO TORNERA’ IN ONDA DAL 23 SETTEMBRE. CON ANNOZERO?

Michele Santoro tornerà in onda dal 23 settembre (con Anno Zero?)

Santo(ro) subito! La canonizzazione è avvenuta: campane a festa in Viale Mazzini. Il Consiglio d’Amministrazione della tv pubblica ha infatti deliberato che Michele Santoro tornerà in onda regolarmente in autunno, a partire da giovedì 23 settembre in prima serata. Alleluja. Per ora la versione finale dei palinsesti presentata dal Direttore Generale Mauro Masi riporta l’indicazione generica “spazio Santoro”, quindi al momento non è dato sapere se il programma giornalistico si chiamerà ancora Annozero. Ma chissenefrega. Ciò che conta, dopo mesi di can-can mediatico, è che il paladino della libera informazione tornerà al timone di un talk politico tutto suo senza particolari restrizioni o bavagli.

Appena appresa la notizia del via libera del Cda alla sua trasmissione, l’arcangelo Michele era già al settimo cielo dalla gioia. Raggiunto telefonicamente dai cronisti per una commento ha dichiarato: “Noi dal 23 settembre andremo regolarmente in onda, come il pubblico si aspetta da noi. Questa e’ l’unica cosa che conta. Non ho da aggiungere altro, se non che sono molto felice di questo”. Uno sprovveduto giornalista gli ha pure chiesto se l’indicazione generica del suo spazio lo preoccupasse, ma Michele, si sa, in questo periodo pensa ad altro. Il conduttore ha preferito non replicare ed ha aggiunto (testuale) “sto per partire per le vacanze!”.  Aridaje.

Il profumo di santità che ora, con la benedizione del Cda, riveste l’anchorman era stato fiutato addirittura da un fedelissimo di Berlusconi di nome e di fatto, Fedele Confalonieri. Proprio mentre  in Viale Mazzini si decideva il futuro di Annozero, dai microfoni di Radio2 il Presidente di Mediaset ammetteva: ”Santoro io lo riprenderei a Mediaset. E’ un signor giornalista. Uno che ti fa il 20% ci pensi su tremila volte, poi lo prendi’‘. Incalzato dai conduttori del programma “Un giorno da pecora” aggiungeva anche “ha delle pessime frequentazioni ma se venisse da noi almeno non farebbe più il martire”. Ieri a tendere la mano al conduttore era stato nientemeno che che Niccolò Ghedini, avvocato del premier, che aveva detto: “deve andare in onda l’anno prossimo. Non va assolutamente chiuso”. Preghiere esaudite: Sant’oro ha fatto ‘o miracolo.

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15
luglio

ANNOZERO, SANTORO SCRIVE A MASI E MINACCIA: BASTA RINVIARE O FARO’ VALERE I MIEI DIRITTI

Michele Santoro

Alla faccia della tintarella, stavolta Michele Santoro è proprio nero. A provocare l’inquietante mutazione, però, non sono state le ore trascorse al sole nella sua modesta villona sulla costiera amalfitana, ma l’ennesimo sgambetto da parte di quel guastafeste di Mauro Masi. Ieri, nel corso di un atteso Cda, il Direttore Generale della Rai ha nuovamente rinviato la decisione sul futuro di Annozero, promettendo di sbloccare la questione solo tra una settimana. Ecco come rovinare le vacanze del povero Santoro. A quel punto, l’arcangelo della libera informazione non ci ha più visto e, prese carta a e penna, ha scritto una bella letterina dai toni infuocati al “caro direttore” e agli alti dirigenti della tv pubblica. Michele è tornato a resistere, a battere i pugni perché la sua trasmissione riprenda a settembre. Costi quel che costi.

Non c’è più spazio per rinvii e ambiguità. E non c’è più tempo per trovare alcun accordo tra noi che non preveda la messa in onda di Annozero”. Nella lettera scritta ieri a Mauro Masi, Santoro prende la scure dalla parte del manico e lancia il suo ultimatum, mettendo nuovamente il DG con le spalle al muro. “Oggi sono costretto a constatare che non si è ottenuto il risultato sperato: individuare soluzioni che appaiano e siano dalla parte del pubblico” scrive il giornalista, che poi aggiunge “Annozero, perfino da chi esprime nei suoi confronti critiche violente, è considerato un elemento assai importante del panorama informativo italiano. Il clamore suscitato dalla eventualità di una sua soppressione (…) ha dimostrato inequivocabilmente che un pubblico enorme non vuole rinunciare ad uno dei suoi appuntamenti preferiti”. Guai a chi tocca il mio programma, tuona Santoro.

Ma è nella parte conclusiva della lettera che il conduttore di Annozero dà il meglio di sé, trovando espressioni che suonano quasi come una minaccia. “La mancata messa in onda del programma sarebbe un grave danno per il servizio pubblico e mi costringerebbe ad impiegare tutte le energie per difendere  diritti miei, dei miei collaboratori e degli spettatori”. Hai capito Santoro? Avvertendo il rischio che il suo talk non vada in onda, minaccia tra le righe di rivolgersi nuovamente alla magistratura per risolvere la faccenda. Ancora una volta la tv che punta il dito contro le ingerenze della politica nel servizio pubblico è pronta a piallare i palinsesti a colpi di sentenze. Michele sembra preferire le toghe ai direttori generali e ai consiglieri d’amministrazione profumatamente pagati anche dai suoi adorati telespettatori. D’altra parte, ognuno ha i suoi gusti.


8
luglio

RAI, IL CDA RINVIA SU ANNOZERO. MASI VUOLE INCONTRARE SANTORO, E LUI: STO ANDANDO IN FERIE

Le vacanze di Santoro, quelle sì, ora possono cominciare. Annozero, invece, non si sa. L’infinito braccio di ferro tra l’arcangelo Michele, paladino e martire della libera informazione, e i dirigenti Rai sembrava ormai risolto un mese fa, quando il Presidente della tv pubblica Garimberti aveva lasciato intendere che il talk sarebbe in ripartito a settembre. Santoro aveva fatto i capricci, si era dichiarato mobbizzato e vittima di un complotto planetario contro di lui, ma alla fine sembrava averla spuntata: in un modo o nell’altro sarebbe ritornato in tv. Ieri però non è arrivato l’ok ufficiale, quello atteso e definitivo, e il Cda ha rinviato di una settimana le decisioni sul futuro di Annozero e di Parla con me, di Serena Dandini.

Povero Santoro, non è giusto farlo stare sulle spine per così tanto tempo. Annozero sì o no? La questione gli sta a cuore e l’attesa snervante potrebbe fargli venire un coccolone, con questo caldo poi… Di certo è evidente che il nodo sia uno dei più intricati per gli alti dirigenti Rai. Il talk di Rai2 fa ascolti da record, ma allo stesso tempo porta in prima serata discussioni che mettono alle strette la politica e prendono volentieri di mira il Presidente del Consiglio Berlusconi. Sempre ieri, sulla vicenda Annozero, il DG Mauro Masi ha detto: “Incontrerò Michele Santoro e spero di definire con lui una soluzione concordata”. Da parte sua, il giornalista ha fatto la prima donna precisando: “Sono un dipendente Rai: se il DG mi convoca e sono in orario di lavoro è ovvio che andrò ad incontrarlo. Sono comunque in partenza per le vacanze, tra poco rischia di non trovarmi”.

Anche Santoro, ogni tanto, scende dalle barricate e si fa le vacanze. E che vacanze. Del resto fare il paladino della libera informazione, una volta alla settimana per due ore e mezza, è sfiancante. Quattro mesi di ferie gli spettano tutti, manco avesse sgobbato come un operaio di Termini Imerese. Due giorni fa il giornalista aveva anche spedito una lettera a Garimberti, scrivendo: “Chi ostacolerà Annozero ne dovrà rispondere. Le chiedo di comunicare al direttore generale che vado in vacanza dopo un anno di duro lavoro e tornerò alla fine di agosto per fare Annozero che andrà in onda a partire dal 23 settembre”.


25
giugno

INNOCENZI SI DIMETTE DALL’AGCOM, INDAGATO DOPO LE PRESSIONI DEL PREMIER

Giancarlo Innocenzi dimissioni

Alla fine Giancarlo Innocenzi ha deciso di farsi da parte, di stare lontano dai riflettori, almeno per un po’. Il componente del consiglio dell’Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni, ieri ha scelto di dimettersi, rimettendo il suo incarico nelle mani di Corrado Calabrò, presidente dell’Agcom. Da quasi tre mesi l’aria non era delle migliori per Innocenzi che era finito nella bufera dell’inchiesta di Trani, quella delle intercettazioni telefoniche in cui Berlusconi chiedeva di contrastare alcuni programmi tv e sembrava invocare la chiusura di Annozero.  A seguito di quelle vicende, anche la stessa Autorità aveva avviato un’istruttoria sul Commissario, per valutare eventuali violazioni del codice etico dell’organo di garanzia. Da quel momento Innocenzi non aveva più partecipato ai lavori del Consiglio.

La Procura di Trani aveva iscritto Innocenzi al registro degli indagati ipotizzando per lui il reato di favoreggiamento, in seguito alle dichiarazioni rese nel corso di un’audizione in cui avrebbe negato di aver ricevuto pressioni dal Presidente del Consiglio. Nei giorni successivi all’apertura dell’inchiesta, i giornali davano in pasto ai lettori stralci di intercettazioni, come quelle ormai celebri in cui Berlusconi si lamenta con Innocenzi e sbotta: “Stai vedendo Annozero? E’ una cosa oscena. Adesso basta ora chiudiamo tutto”. Ai primi di luglio l’ex Commissario Agcom sarà sentito dai magistrati di Trani.

«Sono stato io a spingere per le sue dimissioni, per affrontare con tranquillità l’interrogatorio in procura previsto ai primi di luglio” ha dichiarato l’avvocato di Innocenzi, Marcello Melandri. “Siamo assolutamente tranquilli nella difesa penale, ma vogliamo sentirci ancora più liberi di dire tutto quello che vogliamo. A questo punto abbiamo valutato che è il momento di chiarire la nostra posizione” ha aggiunto il legale, lasciando così intuire che il suo assistito non si avvarrà della facoltà di non rispondere. All’Agcom pare abbiano ben accolto le dimissioni, sembra quasi con un certo sollievo.  Il Consiglio dell’Autorità guidata da Calabrò ha ringraziato Innocenzi, esprimendo “sentito e unanime apprezzamento per la sensibilità istituzionale da lui dimostrata“.