7
agosto

BRUNO VESPA IRONICO: BERLUSCONI IN CARCERE? PRODURREBBE ‘CELLA A CELLA’…

Bruno Vespa, Silvio Berlusconi

Giudici chiacchieroni e capi azienda che “non potevano non sapere”, guerre civili annunciate e larghe intese a rischio. A quasi una settimana dalla condanna definitiva inflitta a Silvio Berlusconi per frode fiscale, resta ancora teso il clima che ha accompagnato il pronunciamento della sentenza Mediaset. Ora la polemica divampa attorno alle dichiarazioni rese dal Presidente della sezione feriale della Cassazione, Antonio Esposito, che in un’intervista avrebbe anticipato le motivazioni del verdetto. Intanto il Segretario del Pd Guglielmo Epifani mette alle strette il Cav, e sul Corriere lo invita a fare un passo indietro. Giornali e telegiornalisti seguono l’evolversi della situazione, e tra essi c’è anche chi riesce a sdrammatizzare la concitazione del momento.

E’ il caso di Bruno Vespa, che su Twitter ha pubblicato una ironica previsione sugli scenari futuribili. Sembra infatti che Berlusconi sia disposto – qualora fosse possibile – a scontare la pena in carcere, rinunciando agli arresti domiciliari e all’affidamento ai servizi sociali. Tuttavia, secondo il conduttore di Porta a Porta, l’eventualità di vedere il Cavaliere dietro le sbarre sarebbe tecnicamente irrealizzabile:

Berlusconi non può andare in prigione perché nel giro di una settimana sarebbe allenatore della squadra di calcio dei detenuti… E nel giro di due settimane sarebbe presidente della squadra di calcio delle guardie. E questo sarebbe oggettivamente eversivo” ha scritto Vespa su Twitter.




1
agosto

BERLUSCONI, VIDEOMESSAGGIO DOPO LA CONDANNA. SALLUSTI: ANCHE GRILLO E’ PREGIUDICATO

Silvio Berlusconi, videomessaggio

Condannato lui, condannati noi… a sorbirci ore di approfondimenti televisivi e commenti sulla sentenza definitiva emessa oggi a carico di Silvio Berlusconi. Nell’ambito del processo Mediaset, l’ex premier è stato condannato a quattro anni di reclusione per frode fiscale, mentre andrà ridefinita in Appello la pena accessoria dell’interdizione dai pubblici uffici. Dopo la parola dei giudici, ecco quella dei soloni da talk show: il prime time odierno, infatti, è stato stravolto dal verdetto della Cassazione e le principali emittenti hanno dato spazio ai programmi giornalistici. In serata, a sorpresa, lo stesso Berlusconi è apparso in tv con un videomessaggio dai toni combattivi (potete vederlo sotto).

“La sentenza mi rende sempre più convinto che una parte della magistratura sia un soggetto irresponsabile” ha detto il Cavaliere, parlando di “azione condizionata e fuorviante” commessa dai giudici ai suoi danni a partire dal ‘92-’93. “Nessuno può comprendere la carica di violenza che mi è stata riservata in seguito ad una serie di accuse e processi che non avevano fondamento” ha aggiunto l’ex premier, il quale ha poi rilanciato l’idea di rimettere in piedi Forza Italia con l’obiettivo di realizzare alcune riforme necessarie, a partire da quella sulla giustizia. Infine, Berlusconi si è detto fiero della sua carriera imprenditoriale e si è dichiarato pronto a continuare la propria battaglia.

Le sue parole, trasmesse in diretta tv, sono state subito commentate nei programmi d’approfondimento in onda, a cominciare da Porta a Porta. Nel salotto di Bruno Vespa, sono intervenuti tra gli altri il direttore del giornale Alessandro Sallusti – il quale ha ricordato che “anche Grillo è pregiudicato” – Antonio Polito e Maurizio Gasparri ma anche Pierferdinando Casini, un evergreen sempre pronto all’uso. Anche Rete4 ha raccontato a modo suo la sentenza di Cassazione sul processo Mediaset, con uno spazio giornalistico e di commento che ha occupato tutto il prime time.


1
agosto

PROCESSO MEDIASET: BERLUSCONI CONDANNATO, INTERDIZIONE DA RIDEFINIRE

Silvio Berlusconi

Condannato ma non interdetto. Silvio Berlusconi è stato condannato in via definitiva a quattro anni di reclusione per frode fiscale nell’ambito del processo sui diritti tv Mediaset. Annullata invece la pena accessoria dell’interdizione dai pubblici uffici, che dovrà essere riesaminata dalla Corte d’Appello di Milano. Questa la sentenza emessa poco fa dalla Corte di Cassazione dopo sei ore e mezza di Camera di Consiglio. La lettura del dispositivo –  accompagnata da una forte attesa mediatica – è avvenuta in diretta tv, in collegamento dall’aula Brancaccio del Palazzo di Piazza Cavour a Roma. Silvio Berlusconi, principale imputato del processo Mediaset, ha seguito il pronunciamento del verdetto dalla residenza di Palazzo Grazioli, assieme ai suoi più fidati collaboratori.

La sentenza, dunque, si è fatta parecchio attendere, e col passare delle ore nei dibattiti tv si è cercato di interpretare il motivo di una tale dilatazione dei tempi. In particolare, i vaticini più prolissi sono avvenuti su La7, dove Enrico Mentana ha condotto uno speciale a partire dal primo pomeriggio. Nel frattempo, al Palazzaccio, i giudici erano chiamati a vagliare i ricorsi presentati contro le condanne inflitte in Appello a Silvio Berlusconi (4 anni di reclusione e 5 anni di interdizione dai pubblici uffici), per frode fiscale, agli ex manager di Mediaset, Daniele Lorenzano (3 anni e 8 mesi) e Gabriella Galetto (1 anno e 2 mesi), e al produttore cinematografico Frank Agrama, condannato a tre anni.

Ora, dopo tante parole ed altrettanti commenti spesi senza che vi fosse una notizia vera e propria, è arrivato il momento di analizzare i fatti e gli eventuali risvolti politici di questa sentenza. Su Rainews24, il direttore de Il Giornale Alessandro Sallusti ha parlato di “accanimento giudiziario che dura da 18 anni”, evidenziando la possibilità che ora l’alleanza di governo vacilli. Su La7, invece, Marco Travaglio si è soffermato sulla condanna definitiva inflitta all’ex premier e si è domandato se sia ancora accettabile la sua presenza in Parlamento.

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31
luglio

PROCESSO MEDIASET: SENTENZA IN DIRETTA. VIRUS DIBATTE IN PRIME TIME, BRUNO VESPA PRONTO AL BIS

Silvio Berlusconi

Update. Ora è ufficiale: il giudizio di Cassazione sul processo Mediaset verrà emesso domani, 1 agosto 2013. Alle ore 12 si riunirà infatti la Camera di Consiglio e nel pomeriggio la Corte pronuncerà la sentenza di assoluzione o condanna. Il verdetto sarà trasmesso in diretta tv. “Uno strappo alla regola” ha commentato al riguardo Enrico Mentana, su La7, facendo notare come l’eco mediatica del processo abbia inciso sulla decisione di permettere alle telecamere di accedere all’Aula.

Oggi o domani. Il futuro di Silvio Berlusconi, e dunque della politica italiana, si deciderà tutto in un giorno. E’ atteso per le prossime ore il pronunciamento della sentenza definitiva riguardo al processo sui diritti tv Mediaset, che vede il Cavaliere tra gli imputati con l’accusa di frode fiscale. Ieri il Pg della Cassazione Antonio Mura ha chiesto di confermare la condanna a quattro anni di reclusione inflitta all’ex premier in Appello, mentre ha domandato di ridurre da cinque a tre anni l’eventuale interdizione dai pubblici uffici. Adesso l’ultima parola spetta alla Corte, e l’attesa mediatica cresce sempre più. Gli obiettivi delle telecamere, infatti, non vedono l’ora di riprendere in diretta il momento del giudizio finale: la scena madre di uno show unico al mondo, che dura ormai da vent’anni.

Al momento, sono ventiquattro le televisioni che hanno chiesto di trasmettere la lettura del dispositivo del verdetto, che dovrebbe avvenire entro domani. Motivi di ordine pubblico, tuttavia, potrebbero non consentire l’accesso dei giornalisti all’aula, nonostante la decisione favorevole espressa dal Presidente della Sezione Feriale, Antonio Esposito. Qualunque essa sia, la sentenza di Cassazione avrà una valenza storica e dalle ripercussioni politiche (nonostante Berlusconi abbia rassicurato tutti sulla tenuta del governo). Di questi argomenti, in particolare, si occuperanno gli approfondimenti d’attualità che – ormai da qualche giorno – hanno inaugurato il dibattito sull’esito del processo Mediaset.

Questa sera, a commentare il verdetto in prime time (sempre che il pronunciamento non slitti a domani) sarà Virus, il talk show di Rai2 condotto da Nicola Porro. A parlare del ventennale braccio di ferro tra il Cavaliere e la magistratura ci sarà un parterre d’eccezione, più nutrito del solito: interverranno, tra gli altri, Daniela Santanché, Giuliano Ferrara e Peter Gomez. La sondaggista di fiducia di Berlusconi, Alessandra Ghisleri, illustrerà gli effetti della sentenza sugli orientamenti elettorali. Intanto, sulla rete ammiraglia, Bruno Vespa scalda i motori e si appresta a fare il bis.


14
maggio

DM LIVE24: 14 MAGGIO 2013. GAIA TORTORA VS BERLUSCONI (E VICEVERSA), CAMBIO CASA CAMBIO VITA TORNA LA5, SE L’AUTORE (DI VERISSIMO) DIVENTA ATTORE

Nomadi di Parole - Giulia Telli e Simone Gerace

Nomadi di Parole - Giulia Telli e Simone Gerace (autore di Verissimo)

>>> Dal Diario di ieri…

  • Tortora VS Berlusconi

PierVivaCanale5 ha scritto alle 16:29

”Le figlie di Tortora, la compagna, Pannella, hanno perso una buona occasione per stare zitti e non fare brutta figura. Non mi sono paragonato a Tortora ho solo ricordato, con commozione e con rispetto, un suo pensiero che puo’ essere il pensiero di tutti coloro che stanno per essere sottoposti al giudizio di un giudice”. Cosi’ Silvio Berlusconi. “Caro Presidente, mi ero rivolta a lei con rispetto. E non replicherò oltre”. Questo il primo commento su Twitter di Gaia Tortora, una delle figlie di Enzo, alle critiche rivolte da Silvio Berlusconi. Dopo la manifestazione di Brescia di sabato, la giornalista del TgLa7 aveva detto nell’edizione delle 20 da lei condotta: “Mio padre era un’altra storia. Un’altra persona. Lo dico con il massimo rispetto, ma è quel rispetto che da tanto tempo andiamo cercando”. (Ansa)

  • Cambio Casa Cambio Vita su La5

Da stasera, 14 maggio 2013, La5 propone la terza stagione di “Cambio casa, cambio vita!”, docu-reality presentato dall’interior designer Andrea Castrignano. Ogni martedì, 8 puntate in prima serata, che mostrano soluzioni per trasformare abitazioni senza personalità in case da sogno, investendo soprattutto in fantasia e praticità.

  • Se l’autore (di Versissimo) diventa attore
I NOMADIdiPAROLE invadono i locali per (rap)presentare i libri di giovani scrittori da tenere d’occhio. E lo fanno questa volta con il romanzo Il ragazzo a quattro zampe di Simone Bisantino, edito da CaratteriMobili. Mercoledì 15 Maggio alle ore 19.00 presso il locale Milleluci di Milano, i NOMADIdiPAROLE daranno vita alle vicende dei protagonisti del romanzo: ragazzi che vagano nella notte senza una meta precisa, se non quella della dissoluzione interiore, donne che tradiscono alla ricerca di emozioni forti, ragazzi che trovano nella violenza qualcosa che forse può avvicinarsi all’amore.





11
maggio

LA GUERRA DEI VENT’ANNI, RUBY ULTIMO ATTO – SI ENTRA NELLA SALA DEL BUNGA BUNGA IN PRIMA SERATA SU CANALE 5

Sala Bunga Bunga

Sala Bunga Bunga

La guerra dei vent’anni. Leggendo la programmazione della prima serata domenicale di Canale 5, si penserebbe all’ennesimo film epico schierato contro l’invincibile corazzata della famiglia Martini. Se poi però si abbassano gli occhi, e si presta attenzione al sottotitolo, Ruby ultimo atto, ci si accorge subito che c’è qualcosa che non va. Ebbene sì, la Ruby in questione è proprio la famosa rubacuori al centro delle beghe giudiziarie di Silvio Berlusconi.

Mentre lunedì ricomincerà il processo in aula, la sera prima, su Canale 5 alle 21.10, andrà uno speciale che appare un’autodifesa del cavaliere che parlerà delle famose cene di Arcore.

Alle cene non poteva succedere nulla che potesse essere definito scorretto e imbarazzante. C’era un grande tavolo, io attiravo l’attenzione di tutti, si parlava di calcio, di politica, di tutto. A nessuno mai fu chiesto di lasciare il telefonino, tutti potevano fotografe o raccontare perché non c’era alcunché di non raccontabile.  Io non ho niente da nascondere…”.

Per la prima volta il pubblico potrà vedere la sala delle cene e la taverna su cui tanto si è fantasticato, quella del Bunga Bunga. Ascoltare le registrazioni originali delle testimonianze rese ai giudici nell’aula del tribunale del processo Ruby. Rivivere minuto per minuto la notte del fermo in Questura di Karima El Mahroug attraverso le dichiarazioni in sonoro dei funzionari e dei pubblici ministeri in servizio quella sera.


22
febbraio

BEPPE GRILLO INFIAMMA PIAZZA SAN GIOVANNI E POLEMIZZA CON LE TROUPE TV. LA POLIZIA METTE ORDINE

Beppe Grillo

Venghino siori, si affrettino, che lo spettacolo è iniziato. La campagna elettorale, una delle più noiose e caciarone degli ultimi anni, è arrivata alle sue battute finali, e da domani (fino a lunedì) i politici se ne staranno zitti in attesa del responso dai seggi. Deo gratias. I principali protagonisti della maratona acchiappa-voti stanno tenendo i comizi conclusivi davanti ai loro sostenitori. Per una volta, dopo aver blaterato per settimane nei salotti tv, sono scesi in piazza tra slogan, bandiere di partito e promesse dell’ultima ora. Gli tocca: fa parte dello show.

Pierluigi Bersani, sul palco dell’Ambra Jovinelli, ha voluto accanto a sé Nanni Moretti, quello che in tempi non sospetti faceva i girotondi ed invitava i compagni a dire qualcosa di sinistra. “Se dovessimo vincere, fatela una legge sul conflitto di interessi” ha detto stavolta, forse facendo fischiare le orecchie a qualcuno dei presenti. Silvio Berlusconi ha invece deciso di non prendere parte al comizio del Pdl a Napoli a causa di una forte congiuntivite. Il suo intervento è avvenuto tramite videomessaggio.

Questa sera, il Cavaliere apparirà assieme a Mario Monti e a Bersani in prime time su Rai2, nello spazio dedicato agli ultimi appelli elettorali. La mossa più diabolica, però, l’ha sferrata Beppe Grillo. Il comico genovese, infatti, aveva inizialmente impedito alle troupe italiane (tranne a Sky) di accedere al backstage del suo comizio, che si sta svolgendo in questi minuti in Piazza San Giovanni. Dopo essersi conquistato i titoli d’apertura nei tg della sera, il leader a cinque stelle ha però cambiato idea, anche a seguito di un intervento pacificatore delle Forze dell’Ordine.


18
febbraio

BERSAGLIO MOBILE: BERLUSCONI, BERSANI E MONTI DA MENTANA CHE BRUCIA MIMUN E GRUBER

Enrico Mentana

Silvio Berlusconi, Pier Luigi Bersani e Mario Monti saranno gli ospiti della puntata speciale di Bersaglio Mobile in programma per domani, martedì 19 febbraio, su La7. I tre leader delle principali coalizioni si confronteranno a distanza, con interviste separate, nella trasmissione di prime time condotta da Enrico Mentana, in vista dell’imminente appuntamento elettorale. Alternandosi secondo un ordine stabilito, esporranno le loro proposte politiche e risponderanno alle domande del giornalista.

Mentana, che da tempo desiderava ospitare su La7 un confronto tra gli esponenti di partito, avrebbe messo a segno il colpaccio televisivo senza far girare troppo la voce: pare, ad esempio, che Lilli Gruber non ne sapesse nulla. Proprio domani, infatti, la conduttrice avrebbe dovuto ospitare un confronto tra Marco Travaglio e Silvio Berlusconi, il quale ha poi disdetto la propria presenza a seguito dell’invito ricevuto da Bersaglio Mobile.

Ci dispiace, ma non è colpa nostra la impensabile mancata comunicazione tra la signora Gruber e il direttore della sua stessa testata giornalistica” si legge in una nota emessa da Palazzo Grazioli dopo che la conduttrice di Otto e mezzo aveva espresso disappunto per la defezione berlusconiana. Questa sera la giornalista ospiterà Antonio Ingroia, mercoledì sarebbe in programma un intervento di Mario Monti, giovedì 21 di Oscar Giannino, venerdì 22 di Pierluigi Bersani…