Una telefonata indispettita di Selvaggia Lucarelli e Domenica Cinque rischia di sprofondare nel baratro davanti alle questioni della privacy, della delicatezza e della mostrabilità. Tema della puntata è il rapporto dei padri separati con i figli e Federica Panicucci ospita Laerte Pappalardo per capire meglio il ruolo che assumono i bambini nelle diatribe coniugali. Non c’è il tempo di chiudere il sipario sulla confessione del Pappalardo junior che – come già accaduto qualche settimana fa a Mattino Cinque - arriva puntuale la replica della mamma del bambino.
Lo scambio per fortuna non degenera nella zuffa ma le accuse sono forti, la critica è tagliente. La Lucarelli parla di scampagnata televisiva dell’ex solo per guadagnarsi vetrine e miseri gettoni di presenza etichettandolo più volte come uno scansafatiche vittimista. L’apice del fervore si raggiunge quando l’ex moglie di Laerte precisa di non voler esser coinvolta in un gioco che li renderebbe una sorta di copia aberrata di Nina Moric e Fabrizio Corona che in varie circostanze hanno spiattellato pubblicamente ogni minimo dettaglio della loro travagliata separazione: dai nastri del divorzio ai problemi di gestione del rapporto con il figlio, tra isole, divani e copertine varie.
Con un eloquente “mi fa schifo” si chiude una delle telefonate più dure che i salotti domenicali abbiano ospitato in questa stagione televisiva. Selvaggia lamenta la strumentalizzazione, il circo sulle spalle del figlio, ferito nella privacy di bambino che dopo questa schermaglia dovrà rinunciare a un po’ del suo diritto a non esser tirato in mezzo. Federica Panicucci cerca di ridurre al massimo gli estremismi che possano rivelare quanto forse sia criticabile scegliere un personaggio dello star system per raccontare una realtà sicuramente complessa e degna di attenzione.